La Rivista Italiana della Medicina di Laboratorio - Italian Journal of Laboratory Medicine, 2016
RiassuntoPremesse.La necessità di promuovere l’appropriatezza delle procedure diagnostiche e tera... more RiassuntoPremesse.La necessità di promuovere l’appropriatezza delle procedure diagnostiche e terapeutiche è molto aumentata negli anni recenti a livello internazionale e nazionale. Le società scientifiche sono state coinvolte dal principio nella definizione di modalità e strumenti per supportare i soci nella “traduzione” nella pratica clinica di tale necessità, per esempio nella definizione di liste delle procedure diagnostiche e terapeutiche a maggior rischio di inappropriatezza. Questo ha consentito non solo di condividere delle priorità nell’ambito delle singole discipline, ma anche di confrontarsi con gli altri specialisti e, aspetto sempre più importante, con i pazienti e con i cittadini. I progetti che hanno avuto e continuano ad avere maggiore rilevanza a livello internazionale e nazionale sono, rispettivamente, Choosing Wisely e Slow Medicine.La SIPMeL ha aderito a Slow Medicine e, in occasione del 1° Congresso Nazionale, ha presentato la lista delle 5 procedure a maggiore rischio di inappropriatezza nell’ambito della Medicina di Laboratorio.Metodi.Secondo i componenti del gruppo di studio Endocrinologia e Malattie del Metabolismo l’ambito di interesse del gruppo è di tale rilevanza diagnostica da suggerire l’utilità di proporre 5 procedure a rischio di inappropriatezza specifiche.A questo riguardo è stato compiuto nel 2015 un sondaggio che ha coinvolto la maggioranza dei componenti del gruppo, i quali hanno indicato le 5 procedure che consideravano maggiormente a rischio. Le procedure indicate dovevano essere corredate da motivazioni, punteggio (da 1 a 10) e note bibliografiche.Risultati.Le 5 procedure che hanno ricevuto il punteggio più alto e che sono state selezionate si riferiscono a: (1) diagnostica ottimale della funzionalità tiroidea; (2) diagnostica ottimale della Sindrome di Cushing; (3) diagnostica ottimale del feomocromocitoma; (4) diagnostica ottimale di tireopatia autoimmune; (5) determinazione della 25 (OH) vitamina D.Conclusioni.Le 5 procedure sono state presentate in una sessione del 1° Congresso Nazionale della SIPMeL e diventeranno disponibili sul sito della Società. Si propone che anche gli altri gruppi di studio di SIPMeL preparino una analoga lista e ne diano diffusione all’interno della Società e della professione con modalità analoghe.SummaryBackground.The need to promote the appropriateness of diagnostic and therapeutic procedures increased in the recent years in the world and in Italy. Scientific societies participated from the beginning in defining modes and tools to support the members in the “translation” of this need in the clinical practice, for example defining lists of the diagnostic and therapeutic procedures with the highest risk of inappropriateness. The most relevant projects at international and national levels were, respectively, Choosing wisely e Slow Medicine. SIPMeL is supporting Slow Medicine and presented at 2015 SIPMel National Congress the list of the 5 procedures with the highest risk of inappropriateness in Laboratory Medicine.Methods.In 2015 a survey has been carried out among the members of the Group of study Endocrinology-Metabolic diseases that were asked to vote (score 1–10) the five procedures with the highest risk of inappropriateness supporting their score with a short comment and essential references.Results.The final list was obtained from the sum of the scores and includes: (1) optimal assessment of thyroid function; (2) optimal diagnostics of Cushing syndrome; (3) optimal diagnostics of pheocromocytoma; (4) optimal diagnostics for autoimmune thyroid disease; (5) assessment of 25 (OH) vitamin D.Conclusions.The top five procedures have been presented at 2015 SIPMel National Congress and will be available in the Society website. We propose that also the other SIPMel groups of study prepare similar list and make them available within the Society and profession in a similar way.
To define the pattern of HAV infection in Italy and to study the differences among geographic are... more To define the pattern of HAV infection in Italy and to study the differences among geographic areas (northern, central and southern Italy) and age-classes, we performed HAV antibody testing on sera collected in 1996-1997 from a large sample of the Italian population and compared the results with those of other seroprevalence studies and with incidence data for the period 1985-2005, calculated by a surveillance system specific for acute viral hepatitis based on symptomatic cases. A total of 3,561 sera, collected by hospital-based reference laboratories in 18 out of 20 Italian Regions, were tested; 1,138 (32%, 95% CI: 30.5-33.5) were positive. The age-adjusted prevalence was 60.1% and the age-specific rates were among the highest rates reported in Europe in the 1990s. The ageadjusted seroprevalence showed a significant north-south gradient, increasing from 55% in northern Italy to 68% in southern Italy. Age and area of residence were found to be strong predictors of previous HAV infection: the marked increase in prevalence with increasing age represents a strong cohort effect. In northern Italy, a marked increase with age was observed beginning with the 20-to 29-year age-class, whereas in southern Italy, such an increase was observed beginning with the 12-to 19-year age-class, indicating that northern Italy preceded southern Italy by 10-20 years in terms of improvements in hygiene and sanitation. The incidence of HAV infection shows an evident peak in 1997, when an outbreak occurred in southern Italy, mainly affecting 15-to 24-year-old individuals. In the period from 1998 to 2005, the incidence drastically decreased (average of 3.2/100,000 inhabitants), reaching a minimum of 2/100,000 inhabitants in 2005.
La Rivista Italiana della Medicina di Laboratorio - Italian Journal of Laboratory Medicine, 2014
ABSTRACT La sindrome di Cushing è un complesso di segni e sintomi determinato da un’esposizione c... more ABSTRACT La sindrome di Cushing è un complesso di segni e sintomi determinato da un’esposizione cronica a elevati livelli di glucorticoidi circolanti di cui si distinguono una forma esogena (iatrogenica) e una forma endogena. La maggior parte dei casi di sindrome di Cushing ACTH-dipendente è rappresentata dalla malattia di Cushing, ovvero da tumori ipofisari che producono ACTH, mentre le forme di sindrome di Cushing ACTH-indipendente sono riconducibili a tumori surrenalici, in prevalenza benigni, che producono cortisolo. La presentazione clinica è, in genere, caratterizzata da obesità centrale, strie rubrae, acne, irsutismo, astenia muscolare e osteoporosi, disfunzioni gonadiche (nel maschio ipogonadismo ipogonadotropo, nella femmina cicli oligo- o anovulatori), ipertensione arteriosa, alterazioni metaboliche (diabete mellito e iperlipidemia), disturbi neuropsichiatrici (depressione e psicosi), anche se le forme subcliniche sono più frequenti di quelle conclamate e si riscontrano nel 5-20% dei casi di incidentaloma surrenalico. La revisione della letteratura successiva alle linee guida della Endocrine Society ha confermato nel complesso le raccomandazioni del 2008: diagnostic odd ratio e number needed to diagnose dimostrano che il cortisolo libero urinario, il cortisolo salivare notturno e il cortisolo sierico totale dopo test al desametasone 1 mg overnight raggiungono performance diagnostiche e analitiche molto soddisfacenti e comparabili. Le presenti raccomandazioni pratiche della Società Italiana di Patologia Clinica e Medicina di Laboratorio riprendono quelle della Endocrine Society del 2008, privilegiando tuttavia il ruolo della raccolta di almeno 2 campioni di cortisolo salivare notturno, determinato con metodo immunometrico e con attenta valutazione del relativo cut-off, o con metodo LC-MS/MS. Si conferma l’importanza di standardizzare la fase della raccolta della saliva utilizzando un dispositivo adeguato e istruzioni dettagliate per il paziente. Si ribadisce di non eseguire per lo screening della sindrome di Cushing i seguenti test: cortisolo sierico e ACTH plasmatico, prelevati casualmente nel corso della giornata, 17-chetosteroidi urinari, test di tolleranza all’insulina, test alla loperamide e test al DST 8 mg.
La Rivista Italiana della Medicina di Laboratorio - Italian Journal of Laboratory Medicine, 2016
RiassuntoPremesse.La necessità di promuovere l’appropriatezza delle procedure diagnostiche e tera... more RiassuntoPremesse.La necessità di promuovere l’appropriatezza delle procedure diagnostiche e terapeutiche è molto aumentata negli anni recenti a livello internazionale e nazionale. Le società scientifiche sono state coinvolte dal principio nella definizione di modalità e strumenti per supportare i soci nella “traduzione” nella pratica clinica di tale necessità, per esempio nella definizione di liste delle procedure diagnostiche e terapeutiche a maggior rischio di inappropriatezza. Questo ha consentito non solo di condividere delle priorità nell’ambito delle singole discipline, ma anche di confrontarsi con gli altri specialisti e, aspetto sempre più importante, con i pazienti e con i cittadini. I progetti che hanno avuto e continuano ad avere maggiore rilevanza a livello internazionale e nazionale sono, rispettivamente, Choosing Wisely e Slow Medicine.La SIPMeL ha aderito a Slow Medicine e, in occasione del 1° Congresso Nazionale, ha presentato la lista delle 5 procedure a maggiore rischio di inappropriatezza nell’ambito della Medicina di Laboratorio.Metodi.Secondo i componenti del gruppo di studio Endocrinologia e Malattie del Metabolismo l’ambito di interesse del gruppo è di tale rilevanza diagnostica da suggerire l’utilità di proporre 5 procedure a rischio di inappropriatezza specifiche.A questo riguardo è stato compiuto nel 2015 un sondaggio che ha coinvolto la maggioranza dei componenti del gruppo, i quali hanno indicato le 5 procedure che consideravano maggiormente a rischio. Le procedure indicate dovevano essere corredate da motivazioni, punteggio (da 1 a 10) e note bibliografiche.Risultati.Le 5 procedure che hanno ricevuto il punteggio più alto e che sono state selezionate si riferiscono a: (1) diagnostica ottimale della funzionalità tiroidea; (2) diagnostica ottimale della Sindrome di Cushing; (3) diagnostica ottimale del feomocromocitoma; (4) diagnostica ottimale di tireopatia autoimmune; (5) determinazione della 25 (OH) vitamina D.Conclusioni.Le 5 procedure sono state presentate in una sessione del 1° Congresso Nazionale della SIPMeL e diventeranno disponibili sul sito della Società. Si propone che anche gli altri gruppi di studio di SIPMeL preparino una analoga lista e ne diano diffusione all’interno della Società e della professione con modalità analoghe.SummaryBackground.The need to promote the appropriateness of diagnostic and therapeutic procedures increased in the recent years in the world and in Italy. Scientific societies participated from the beginning in defining modes and tools to support the members in the “translation” of this need in the clinical practice, for example defining lists of the diagnostic and therapeutic procedures with the highest risk of inappropriateness. The most relevant projects at international and national levels were, respectively, Choosing wisely e Slow Medicine. SIPMeL is supporting Slow Medicine and presented at 2015 SIPMel National Congress the list of the 5 procedures with the highest risk of inappropriateness in Laboratory Medicine.Methods.In 2015 a survey has been carried out among the members of the Group of study Endocrinology-Metabolic diseases that were asked to vote (score 1–10) the five procedures with the highest risk of inappropriateness supporting their score with a short comment and essential references.Results.The final list was obtained from the sum of the scores and includes: (1) optimal assessment of thyroid function; (2) optimal diagnostics of Cushing syndrome; (3) optimal diagnostics of pheocromocytoma; (4) optimal diagnostics for autoimmune thyroid disease; (5) assessment of 25 (OH) vitamin D.Conclusions.The top five procedures have been presented at 2015 SIPMel National Congress and will be available in the Society website. We propose that also the other SIPMel groups of study prepare similar list and make them available within the Society and profession in a similar way.
To define the pattern of HAV infection in Italy and to study the differences among geographic are... more To define the pattern of HAV infection in Italy and to study the differences among geographic areas (northern, central and southern Italy) and age-classes, we performed HAV antibody testing on sera collected in 1996-1997 from a large sample of the Italian population and compared the results with those of other seroprevalence studies and with incidence data for the period 1985-2005, calculated by a surveillance system specific for acute viral hepatitis based on symptomatic cases. A total of 3,561 sera, collected by hospital-based reference laboratories in 18 out of 20 Italian Regions, were tested; 1,138 (32%, 95% CI: 30.5-33.5) were positive. The age-adjusted prevalence was 60.1% and the age-specific rates were among the highest rates reported in Europe in the 1990s. The ageadjusted seroprevalence showed a significant north-south gradient, increasing from 55% in northern Italy to 68% in southern Italy. Age and area of residence were found to be strong predictors of previous HAV infection: the marked increase in prevalence with increasing age represents a strong cohort effect. In northern Italy, a marked increase with age was observed beginning with the 20-to 29-year age-class, whereas in southern Italy, such an increase was observed beginning with the 12-to 19-year age-class, indicating that northern Italy preceded southern Italy by 10-20 years in terms of improvements in hygiene and sanitation. The incidence of HAV infection shows an evident peak in 1997, when an outbreak occurred in southern Italy, mainly affecting 15-to 24-year-old individuals. In the period from 1998 to 2005, the incidence drastically decreased (average of 3.2/100,000 inhabitants), reaching a minimum of 2/100,000 inhabitants in 2005.
La Rivista Italiana della Medicina di Laboratorio - Italian Journal of Laboratory Medicine, 2014
ABSTRACT La sindrome di Cushing è un complesso di segni e sintomi determinato da un’esposizione c... more ABSTRACT La sindrome di Cushing è un complesso di segni e sintomi determinato da un’esposizione cronica a elevati livelli di glucorticoidi circolanti di cui si distinguono una forma esogena (iatrogenica) e una forma endogena. La maggior parte dei casi di sindrome di Cushing ACTH-dipendente è rappresentata dalla malattia di Cushing, ovvero da tumori ipofisari che producono ACTH, mentre le forme di sindrome di Cushing ACTH-indipendente sono riconducibili a tumori surrenalici, in prevalenza benigni, che producono cortisolo. La presentazione clinica è, in genere, caratterizzata da obesità centrale, strie rubrae, acne, irsutismo, astenia muscolare e osteoporosi, disfunzioni gonadiche (nel maschio ipogonadismo ipogonadotropo, nella femmina cicli oligo- o anovulatori), ipertensione arteriosa, alterazioni metaboliche (diabete mellito e iperlipidemia), disturbi neuropsichiatrici (depressione e psicosi), anche se le forme subcliniche sono più frequenti di quelle conclamate e si riscontrano nel 5-20% dei casi di incidentaloma surrenalico. La revisione della letteratura successiva alle linee guida della Endocrine Society ha confermato nel complesso le raccomandazioni del 2008: diagnostic odd ratio e number needed to diagnose dimostrano che il cortisolo libero urinario, il cortisolo salivare notturno e il cortisolo sierico totale dopo test al desametasone 1 mg overnight raggiungono performance diagnostiche e analitiche molto soddisfacenti e comparabili. Le presenti raccomandazioni pratiche della Società Italiana di Patologia Clinica e Medicina di Laboratorio riprendono quelle della Endocrine Society del 2008, privilegiando tuttavia il ruolo della raccolta di almeno 2 campioni di cortisolo salivare notturno, determinato con metodo immunometrico e con attenta valutazione del relativo cut-off, o con metodo LC-MS/MS. Si conferma l’importanza di standardizzare la fase della raccolta della saliva utilizzando un dispositivo adeguato e istruzioni dettagliate per il paziente. Si ribadisce di non eseguire per lo screening della sindrome di Cushing i seguenti test: cortisolo sierico e ACTH plasmatico, prelevati casualmente nel corso della giornata, 17-chetosteroidi urinari, test di tolleranza all’insulina, test alla loperamide e test al DST 8 mg.
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