Papers by Giancarlo Cataldo

Between, Jun 1, 2012
Dialogando con Giancarlo De Cataldo A cura della Redazione di Between Between: La letteratura ha ... more Dialogando con Giancarlo De Cataldo A cura della Redazione di Between Between: La letteratura ha affrontato la legge in modi infiniti ma, schematizzando, in due sensi principali: criticandone determinati pregiudizi, disfunzioni, aberrazioni, solitamente legati a specifici contesti storici-sociali; oppure (è una linea che inizia dalle Eumenididi Eschiloper arrivare a Dostoevskij e al Novecento) mettendone a fuoco problemi più ricorrenti e magari intrinseci, come la tendenza a giudicare non solo il fatto ma anche o soprattutto la persona, la cristallizzazione delle ipotesi in certezze, la difficoltà di stringere in un verdetto definitivo la complessità e l'ambiguità dell'esperienza reale. Cosa pensa di queste due tipologie di base? Secondo lei sono entrambe ancora vitali? De Cataldo: Più che mai vitali! E nemmeno contraddittorie fra loro, sono le linee che voi descrivete. Nel mondo contemporaneo l'area coperta dalle leggi e dai regolamenti tende ad allargarsi a dismisura e il tecnicismo viene troppo spesso utilizzato per comprimere diritti, soffocare libertà o, per contro, garantire vergognose aree di impunità. Strumenti legislativi sofisticati possono, da un lato, aiutare il progresso umano, dall'altro sostituire, con analoga potenza devastante, ciò che in passato era il dominio della forza bruta e non regolamentata. Per questo delle due tipologie che voi descrivete credo che l'una sia lo
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