Premessa Il progetto di un lungo percorso pedestre, che fornisse l'occasione di testare per raggu... more Premessa Il progetto di un lungo percorso pedestre, che fornisse l'occasione di testare per ragguardevoli e prolungate sollecitazioni i corredi ricostruiti dall'associazione La Fara aveva interessato i membri della stessa sin dall'anno di fondazione nel 2010, ma non aveva ancora trovato occasione di concretizzarsi fino a quest'anno (2016). Volendo descrivere in linea generale l'operato del gruppo, per meglio contestualizzare l'esperienza, possiamo descrivere l'associazione come un sodalizio dedito alla ricostruzione dei corredi longobardi di area friulana (con particolare attenzione alle necropoli Cividalesi) riconducibili alla fine del VI secolo e agli inizi del VII. Tali esperienze ricostruttive, finalizzate a meglio comprendere le tecniche esecutorie dell'epoca e quindi a migliorare la lettura dei materiali originali e degli usi a cui dovevano essere destinati, trova il suo naturale completamento nella seconda istanza fondamentale del gruppo: quella legata alla divulgazione e valorizzazione del suddetto patrimonio. Potremmo ricondurre l'attenzione alla ricostruzione quale mezzo per la divulgazione ai termini anglofoni ed inflazionati di mission e di vision; potremmo, dicevamo, ma preferiamo altrimenti e definirli quindi come i perni del nostro operato e al contempo i nostri obiettivi primari. In un contesto sì delineato può apparire più chiaro perché l'esperienza che verrà snocciolata nei successivi paragrafi si sia caratterizzata come " test sotto sforzo " tanto delle ricostruzioni quanto della passione e dedizione dei singoli individui. La preparazione Il Friuli, così ricco di dati archeologici e tanto citato nell'Historia Langobardorum 1 di Paolo Diacono, si prestava ovviamente con facilità all'idea di un percorso che ne attraversasse luoghi significativi e, durante gli anni di " incubazione " del progetto, vennero prese in considerazione diverse ipotesi alcune delle quali probabilmente saranno poi applicate negli anni futuri. Solo al termine del 2015, tuttavia, venne finalmente individuato il contesto storico di riferimento che permettesse una sperimentazione di ampio respiro sia dal punto di vista delle distanze percorse sia da quello dell'importanza dei siti attraversati. Alcuni membri de La Fara, durante riletture dell'HL in preparazione ad Anno Domini 568 2 , hanno casualmente dedicato maggiore attenzione ai rapporti intercorsi tra la corte ducale, la carica patriarcale di Aquileia e il vescovo di Zuglio. Nell'insieme delle relazioni intercorse fra queste tre figure si potevano infatti delineare i rapporti di forza e la politica del Friuli Longobardo allo scadere del VII secolo e agli inizi dell'VIII. Volendo riassumere tali dinamiche per questo elaborato potremmo dire che la sede vescovile di Zuglio, periferica oramai rispetto agli equilibri del resto del Friuli, si presentava fortemente vulnerabile alle incursioni avare mentre il ducato Cividalese aveva tutti gli interessi ad elevare la propria capitale a sede vescovile, possibilmente evitando 1 Da qui in poi solo HL 2 Evento che unisce convegni e ricostruzione storica a Cividale del Friuli, organizzato da La Fara stessa e dal MAN di Cividale
Premessa Il progetto di un lungo percorso pedestre, che fornisse l'occasione di testare per raggu... more Premessa Il progetto di un lungo percorso pedestre, che fornisse l'occasione di testare per ragguardevoli e prolungate sollecitazioni i corredi ricostruiti dall'associazione La Fara aveva interessato i membri della stessa sin dall'anno di fondazione nel 2010, ma non aveva ancora trovato occasione di concretizzarsi fino a quest'anno (2016). Volendo descrivere in linea generale l'operato del gruppo, per meglio contestualizzare l'esperienza, possiamo descrivere l'associazione come un sodalizio dedito alla ricostruzione dei corredi longobardi di area friulana (con particolare attenzione alle necropoli Cividalesi) riconducibili alla fine del VI secolo e agli inizi del VII. Tali esperienze ricostruttive, finalizzate a meglio comprendere le tecniche esecutorie dell'epoca e quindi a migliorare la lettura dei materiali originali e degli usi a cui dovevano essere destinati, trova il suo naturale completamento nella seconda istanza fondamentale del gruppo: quella legata alla divulgazione e valorizzazione del suddetto patrimonio. Potremmo ricondurre l'attenzione alla ricostruzione quale mezzo per la divulgazione ai termini anglofoni ed inflazionati di mission e di vision; potremmo, dicevamo, ma preferiamo altrimenti e definirli quindi come i perni del nostro operato e al contempo i nostri obiettivi primari. In un contesto sì delineato può apparire più chiaro perché l'esperienza che verrà snocciolata nei successivi paragrafi si sia caratterizzata come " test sotto sforzo " tanto delle ricostruzioni quanto della passione e dedizione dei singoli individui. La preparazione Il Friuli, così ricco di dati archeologici e tanto citato nell'Historia Langobardorum 1 di Paolo Diacono, si prestava ovviamente con facilità all'idea di un percorso che ne attraversasse luoghi significativi e, durante gli anni di " incubazione " del progetto, vennero prese in considerazione diverse ipotesi alcune delle quali probabilmente saranno poi applicate negli anni futuri. Solo al termine del 2015, tuttavia, venne finalmente individuato il contesto storico di riferimento che permettesse una sperimentazione di ampio respiro sia dal punto di vista delle distanze percorse sia da quello dell'importanza dei siti attraversati. Alcuni membri de La Fara, durante riletture dell'HL in preparazione ad Anno Domini 568 2 , hanno casualmente dedicato maggiore attenzione ai rapporti intercorsi tra la corte ducale, la carica patriarcale di Aquileia e il vescovo di Zuglio. Nell'insieme delle relazioni intercorse fra queste tre figure si potevano infatti delineare i rapporti di forza e la politica del Friuli Longobardo allo scadere del VII secolo e agli inizi dell'VIII. Volendo riassumere tali dinamiche per questo elaborato potremmo dire che la sede vescovile di Zuglio, periferica oramai rispetto agli equilibri del resto del Friuli, si presentava fortemente vulnerabile alle incursioni avare mentre il ducato Cividalese aveva tutti gli interessi ad elevare la propria capitale a sede vescovile, possibilmente evitando 1 Da qui in poi solo HL 2 Evento che unisce convegni e ricostruzione storica a Cividale del Friuli, organizzato da La Fara stessa e dal MAN di Cividale
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