Gilr With A Pearl Earring

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GILR WITH A PEARL EARRING

“Girl with a pearl earring” is an oil painting made by Johannes Vermeer in 1665.

Johannes Vermeer (October 1632- December 1675) was born in Delf, Netherlands. The artist started
his career painting biblical and mythological scenes, until his last paintings where he represented
daily life scenes. One of his most popular work is the “Girl with a pearl earring”, in the original
language, Dutch, “Meisje met de parel”.

Going by various names over the centuries, it became known by its present title towards the end
of the 20th century after the earring worn by the girl portrayed there. [3] The work has been in the
collection of the Mauritshuis in The Hague since 1902 and has been the subject of various
literary and cinematic treatments.

here have also been three fictional appearances. As La ragazza col turbante (Girl with a Turban,
1986), it features as the general title of Marta Morazzoni’s collection of five short novellas set in
the Baroque era. In the course of the title story, a Dutch art dealer sells Vermeer’s painting to an
eccentric Dane in the year 1658. Indifferent to women in real life, the two men can only respond
to the idealization of the feminine in art.[34] In the following decade, Iain McClure's 1996 BBC
radio play 'Paint Her Well', takes inspiration from Vermeer's painting (and his life) in its story of a
king searching for a woman he has painted, having dreamt about her. The mysterious young
woman, ethereally beautiful, her large pearl earring catching light from the left, is otherwise in
darkness.[35] Tracy Chevalier's 1999 historical novel Girl with a Pearl Earring fictionalized the
circumstances of the painting's creation. There, Vermeer becomes close to a servant whom he
uses as an assistant and has sit for him as a model while wearing his wife's earrings. The novel
was adapted into a 2003 film of the same name and a 2008 play.[36][37]

A climate protestor representing the Just Stop Oil campaign attempted to glue his head to the
glass protecting the painting in October 2022, and was covered in tomato soup by another
protestor.[41] The protest did not damage the painting, and three people were arrested for public
violence against goods

Su uno sfondo scuro, una fanciulla rappresentata con mezzo busto di profilo ruota la testa di tre
quarti verso lo spettatore, in favore della luce che spiove da sinistra. Indossa un mantello color
rame e una camicia bianca di cui si vede solo il colletto, oltre a un inusuale turbante fatto di una
fascia azzurra che avvolge la testa e un drappo giallo annodato che pende dalla nuca fino alle
spalle, terminando in frange azzurrine. Sebbene possa assomigliare alle figure di muse o
di sibille, l'assenza di alcun attributo iconografico impedisce una reale identificazione.

Il volto della ragazza, intriso di luce, mostra una rara bellezza: labbra rosse carnose che si
dischiudono in un abbozzo stupefatto di sorriso, naso sottile e dritto, occhi grandi e vivi. La luce
delle pupille è poi richiamata dall'orecchino con una grossa perla, che brilla sulla penombra del
collo. La perla è dipinta utilizzando poche pennellate a goccia, separate l'una dall'altra: è l'occhio
umano che ha l'illusione di vederla intera.
L'artista catturò con viva immediatezza l'espressione sfuggente, carica di un'innocente
languidezza[4]. Il fondo scuro mette in risalto le zone di luce, col colore applicato in pennellate
dense e uniformi, poco sfumate, tranne nell'incarnato delicato e in alcune zone dove sono
presenti piccoli punti, come nel contorno della bocca.

La perla[modifica | modifica wikitesto]
L'orecchino con perla del quadro, che cattura quasi da solo la centralità della luce di cui è
pervaso il dipinto, è di grandi dimensioni ed è a forma di goccia. Sebbene la ragazza che lo
indossa appaia di modeste condizioni, tale monile era al tempo di Vermeer prerogativa delle
dame aristocratiche e dell'alta borghesia. Nel XVII secolo le perle erano una preziosa rarità:
venivano cercate dai pescatori di perle e perfino importate dall'Estremo Oriente. Nel caso della
perla raffigurata nel dipinto, si tratta di un esemplare di grandi dimensioni che, a parere di alcuni
studiosi, in natura non esisterebbe[8]; potrebbe anche trattarsi di un'imitazione in vetro soffiato di
produzione veneziana.

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