Buongiorno Dottore,
sono la mamma di un bimbo di 22 mesi (un po’ di mesi fa avevo già ricevuto un Suo parere sul fatto che non riusciva a dormire bene la notte, svegliandosi di continuo…quel problema purtroppo permane). Mio figlio a 22 mesi non ripete parole e non sa esprimersi in modo comprensibile.
Mi spiego meglio: da mesi, ha una lallazione estremamente complessa (e abbastanza costante) condita di gestualità, spallucce, risatine e ditini che indicano qui e là. Ma al di là di “mamma” (che per altro è un passe-par-tout, usato nei confronti di ogni oggetto voglia e verso ogni persona della quale richieda attenzione) non dice nient’altro di comprensibile nè ripete parole.
Non sembra capire per nulla quello che gli diciamo (“prendi la palla!”). E, da sempre, non risponde al suo nome. Credo sia davvero improbabile abbia problemi di udito, perchè ha una fissa per la musica e appena sente in sottofondo due note musicali inizia a ballare. Ieri alle sue spalle grattugiavo il formaggio e lui – che non mi vedeva – ha iniziato ad agitarsi a ritmo sul seggiolone. Insomma: a quanti mesi devo iniziare a preoccuparmi e pensare ad un logopedista? A me sembra sia una forma di immaturità e sostanzialmente pigrizia, ma il fatto che dimostri proprio di non capirmi e di non sapere come si chiama (ma almeno alla mia voce, non dovrebbe girarsi?) mi lascia perplessa.
Risposta
Gentile Signora,
effettivamente il suo bambino ha uno sviluppo del linguaggio ancora non al passo con la sua età. Infatti a 22 mesi il bmbino dovrebbe riconoscere il proprio nome e dire almeno qualche parola in più rispetto a quello che lei racconta.
Sull’udito sicuramente le sue osservazioni sono testimonianze di una buona capacità ma una valutazione audiologica la farei sicuramente. C’è differenza tra sentire rumori e sentire le voci e sicuramente un semplice test audiometrico e i potenziali evocati del tronco li farei. Il suo Pediatra di famiglia non ha notato nulla nello sviluppo del bambino?. Normalmente la valutazione del linguaggio viene fatta nel corso dei bilanci di salute proprio per cogliere al più presto possibile gli eventuali ritardi e le possibili azioni correttive da intraprendere. Nel suo caso magari proverei dapprima a chiedere al suo pediatra e magari una valutazione neuropsichiatrica infantile la farei per poi farsi indirizzare a un trattamento logopedistico se necessario.
Lascia un commento