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UFO 78

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Il tramonto degli anni Settanta, la musica e la politica, la repressione e la lotta armata, le controculture e le «sostanze», il femminismo e le lotte per l’aborto, il punk e le avvisaglie del «ri usso», sotto un cielo pieno di stelle. E di astronavi.

1978. Aldo Moro è rapito e ucciso. Sulle città piomba lo stato d’emergenza. «La droga» sfonda ogni argine. Tre papi in Vaticano. Le ultime grandi riforme sociali. Mentre accade tutto questo, di notte e di giorno sempre piú italiani vedono dischi volanti.
È un fenomeno di massa, la «Grande ondata». Duemila avvistamenti nei cieli del Belpaese, decine di «incontri ravvicinati» con viaggiatori intergalattici. Alieni e velivoli spaziali imperversano nella cultura pop.
Milena Cravero, giovane antropologa, studia gli appassionati di Ufo in una Torino cupa e militarizzata.
Martin Zanka, scrittore di successo, ha raccontato storie di antichi cosmonauti, ma è stanco del proprio personaggio, ed è stanco di Roma.
Suo figlio Vincenzo, ex eroinomane, vive a Thanur, una comune in Lunigiana, alle pendici di un monte misterioso.
Il Quarzerone, con le sue tre cime. Luogo di miti e leggende, fenomeni inspiegabili, casi di cronaca mai risolti. L’ultimo, quello di Jacopo e Margherita, due scout svaniti nei boschi e mai ritrovati.
Intorno alla loro scomparsa, un vortice di storie e personaggi. Un romanzo vasto, corale, psichedelico.

506 pages, Paperback

First published October 11, 2022

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About the author

Wu Ming

38 books1,171 followers
Wu Ming (extended name: Wu Ming Foundation) is the collective pen name of four Italian writers: Roberto Bui, Giovanni Cattabriga, Federico Guglielmi and Riccardo Pedrini, respectively known as "Wu Ming 1", "Wu Ming 2", "Wu Ming 4" and "Wu Ming 5". "Wu Ming" means "anonymous" in Chinese. Although their real names are not secret, the four authors never use them. The quartet was a quintet until 2008, when Luca Di Meo aka "Wu Ming 3" left the group. Wu Ming had previously been using another pen name: Luther Blissett.
http://www.goodreads.com/author/show/...
Under that nom de plume, Wu Ming wrote the novel Q.
Each member of the group also writes as an individual author:
Wu Ming 1
http://www.goodreads.com/author/show/...
Wu Ming 2
http://www.goodreads.com/author/show/...
Wu Ming 4
http://www.goodreads.com/author/show/...
Wu Ming 5
http://www.goodreads.com/author/show/...

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4 (<1%)
Displaying 1 - 30 of 92 reviews
Profile Image for Dagio_maya .
1,007 reviews309 followers
December 7, 2022
description


"Storie che si tramandano di bocca in bocca,
finché nemmeno ti chiedi piú cosa ci sia di vero."



Quello che apprezzo nei romanzi dei Wu Ming è la capacità di disvelare intere pagine della storia che, per un verso o per l’altro, sono rimaste nascoste dietro ad episodi volutamente enfatizzati.
Un po’ come il gioco delle tre carte che mi fermavo spesso a guardare da ragazzina, infilandomi in mezzo a quei loschi individui della Stazione Centrale di Milano.
La verità è spesso lì davanti agli occhi.

Dai Wu Ming nascono opere apparentemente lineari che poi, in realtà, si rivelano complesse perché la verità è tutto tranne che semplice.
L’ordito è intricato ancor di più se si mette in scena l’Italia degli anni ’70 dove assieme a ciò che è noto si dipana la matassa di ciò che è stato volutamente rimosso.

Non a caso il centro della storia si concentra in Lunigiana.
Detta anche “la terra bastarda”: non pienamente Toscana, un po’ ligure, un po’ emiliana.

Non a caso il momento storico si focalizza nell’anno che rappresenta per tutti gli italiani:
il 1978.


” Oggi il 1978 è ricordato per avvenimenti ben diversi.
Oltre al sequestro Moro, l’avvicendarsi di tre papi sul soglio di Pietro, uno dei quali morí dopo appena un mese di pontificato;
le clamorose dimissioni del presidente della Repubblica Giovanni Leone, seguite dall’elezione del suo successore Sandro Pertini; i Mondiali di Calcio in Argentina, controversi perché diedero lustro alla dittatura militare e vinti, non senza polemiche, dai padroni di casa; le ultime grandi riforme seguite al ciclo di lotte iniziato nel ’68 – la legalizzazione dell’aborto, lo smantellamento dei manicomi, l’istituzione del Sistema sanitario nazionale – e nel contempo, leggi di tutt’altro segno, come quelle speciali antiterrorismo.
Ciò ha fatto dimenticare che il ’78 fu anche l’anno della «grande ondata».
L’anno degli Ufo.”



E’ un caso forse che mentre l’odio civile è tracimato si cerchi un segnale nel cielo?
Mentre lo Stato con i suoi servizi segreti in ogni loro forma, si è specializzato nel sotterrare la verità, gruppi sempre più numerosi sentono il bisogno di svelare altri misteri.
E’ forse un caso che durante lo scoppio della recente Pandemia ci sia stato un picco di avvistamenti?

Moro è un fermo immagine: scolpito, immobile nel suo essere la barricata che segna un prima ed un dopo.

”Moro era rinchiuso da qualche parte, e insieme a lui tutti erano prigionieri di una realtà deformata.”


Oggetti non identificati mentre le leggi antiterrorismo non lasciano italiano senza un posto di blocco.
Il bisogno di definire in una realtà che ormai è fuori controllo..


Imprescindibile accompagnamento musicale: https://www.youtube.com/watch?v=6vVSD...


” la nuova èra, un’epoca di «cantieri aperti ovunque per costruire dimenticatoi, capienti silos per le storie scomode che non vogliamo piú sentire».


Profile Image for Ubik 2.0.
1,012 reviews278 followers
October 22, 2023
“…finché nemmeno ti chiedi più cosa ci sia di vero”
(sono le parole conclusive del libro)

In apparenza la formula è quella consueta dei romanzi storici dei Wu Ming: una ricerca documentale accuratissima e minuziosa fin nei dettagli sui luoghi e sul periodo individuato per poi inserirvi una solida narrazione fiction, rimescolando più volte le carte fra false bibliografie, personaggi ritagliati più o meno su figure realmente esistite, dialoghi immaginari e dibattiti reali estratti dagli archivi RAI, estratti di articoli di giornale e di interviste. Tutto ciò rende il racconto, se non vero, altamente verosimile.

Tuttavia, rispetto alle opere precedenti del collettivo, questo è il primo romanzo le cui vicende si svolgono in un contesto che gli autori (seppure bambini) e molti lettori hanno respirato direttamente e quindi attingono a un passato conosciuto e vissuto, nell’epopea degli avvistamenti UFO e nel retroscena politico e sociale dei giorni del sequestro Moro.

Ciò sottrae forse una parte del fascino che le atmosfere nativo-americane di Manituana o il corrusco ambito cinquecentesco di Q erano in grado di suscitare, ma consente una maggiore partecipazione emotiva alla meticolosa messa in scena di un anno cruciale nella storia del costume, ma anche nella storia italiana tout-court.

Nel solido impianto narrativo messo in scena dai Wu Ming, appare invece deficitario l’apporto della caratterizzazione dei personaggi, piuttosto stereotipati e poveri di carisma nonostante la materia si prestasse ampiamente alla creazione di figure in qualche modo mitiche; soprattutto alla parte riguardante la comunità di Thanur e le dinamiche interne fra i gestori e gli “ospiti”, viene dedicato uno spazio a mio parere ridondante e che poteva essere decisamente compresso senza nuocere all’equilibrio del romanzo.

Ufo 78 rimane comunque un libro interessante e a tratti molto istruttivo nella capacità di riportare alla memoria lo spirito e l’atmosfera di tempi trascorsi da quasi mezzo secolo; è un’opera superiore ai due precedenti romanzi del collettivo ma non sostiene il paragone con i primi romanzi, soprattutto col dittico costituito dal celebratissimo “Q” e dal sottovalutato “Altai”.
Profile Image for Andrea.
Author 4 books4 followers
November 2, 2022
Un' "ucronia light" poco emozionante.

Nel romanzo storico, una vicenda inventata si svolge in un contesto storico preciso, documentato. Si può inventare solo ciò che non sia verificabile: Renzo e Lucia non esistono, ma non c'è alcun modo di saperlo, di controllarlo. Quando invece si inseriscono elementi storici fantasiosi e verificabili come tali, si esce dal romanzo storico per entrare nel terreno dell'ucronia, della storia alternativa. Normalmente le ucronie lavorano su aspetti macroscopici: Hitler vince la guerra, per fare l'esempio più classico. Ma cosa succede se i fatti storici inventati sono minori, se il flusso della storia come la conosciamo è lo stesso, ma vi si innestano elementi irreali e verificabili? È quello che succede in Ufo78, dove la vicenda inventata viene corredata di tutta una serie di aspetti non-storici verificabili: autori famosi di libri mai esistiti (anche se ispirati a personaggi reali) che pubblicano titoli precisi con editori e date, titoli di giornale, fatti di cronaca. Quello che ne esce è un'ucronia "light" che racconta un 1978 mai esistito, per quanto coerente nei suoi aspetti macroscopici. Ai più potrà apparire cosa di poco conto, ma personalmente sono stato abbastanza disturbato dal fatto di non sapere mai se i precisi riferimenti presenti nel testo corrispondessero a fantasia o a verità.
Al di là di questo aspetto - non marginale, perché sembra portare il collettivo bolognese in una nuova direzione narrativa - di Ufo78 c'è parecchio da dire. A partire dalla forma scelta, quella di una sorta di reportage contemporaneo su un fatto di cronaca. Questa scelta sposta continuamente il punto di vista del narratore, che spesso si allontana dal momento dell'azione per riportare virgolettati di personaggi che ricordano, dal presente, aspetti della vicenda. Accade spesso, insomma, che si legga "a quel tempo le cose andarono così...", "solo anni dopo mi accorsi che...", "a ripensarci oggi penso che...". Il risultato è un raffreddamento della narrazione, che allontana il lettore e gli impedisce di immergersi in modo continuativo nel flusso emotivo del racconto. Questo aspetto viene amplificato dall'ultima parte del libro, presentata come una sorta di "postfazione": il romanzo è finito, e di ciascun personaggio si raccontano sommariamente gli anni successivi, simulando fatti, articoli, eventi, in una fittizia ricostruzione giornalistica.
Dal punto di vista dei contenuti, gli autori si dimostrano come sempre abilissimi nel raccontare, attraverso tre linee narrative distinte ma ben intrecciate, tutto quello che ci si aspetta dall'ambientazione storica: brigate rosse, terrorismo nero, femminismo, movimento hippy, e naturalmente ufologia e comunismo - connubio già esplorato in Proletkult. La posizione politica del collettivo è nota, e si percepiscono a tratti accenti da saggio politico più che da narrativa pura, soprattutto nell'analisi del compromesso storico e della vicenda Moro.
Siamo insomma di fronte a un'opera complessa, raffinata, ma per certi versi un po' troppo cerebrale. Il piacere della narrazione sembra passare in secondo piano rispetto alla ricerca formale e concettuale, con il risultato di essere, alla fine, un libro che può piacere ma non scalda. Anche la vicenda in sé, è un cold case che non si riaccende, che rimane algido nel suo sviluppo e nel suo finale. Il contesto la fa da padrone, e quelli che vengono raccontati sono in definitiva eventi abbastanza ordinari, poco emozionanti.
Profile Image for Evi *.
386 reviews278 followers
July 13, 2023
Il fascino alieno degli anni '70

Il '78 è l'anno del rapimento Moro, dell'avvicendarsi di tre Papi, delle dimissioni del presidente della Repubblica, della legalizzazione dell'aborto, della chiusura dei manicomi, dell'istituzione del SSN, ma anche l'anno di Vincenzo Muccioli e della fondazione della comunità di San Patrignano.
Insomma mica pizza e fichi.
Ma in realtà fondamentalmente :-))) il '78' fu l'anno dei dischi volanti con un proliferare straordinario di avvistamenti (per i malati di liste, in Wikipedia c'è anche la lista degli avvistamenti degli Ufo dall'antichità classica fino a oggi)

Per una volta siamo dinnanzi un romanzo che mette davvero tanta carne al fuoco cioè tutti i temi su menzionati e quant'altro ancora, e generalmente questo aspetto potrebbe risultare un difetto, in questo caso invece si riesce a controllare tutta la cospicua materia portandone a termine la cottura in maniera esemplare: carne né al sangue, né troppo cotta, assolutamente a puntino, a point come si direbbe in Francia, e con un impianto narrativo che non prevedere mai cali di tensione.
E infatti questo romanzo mi ha davvero fagocitato, letto in 2,5 giorni, complice, per la verità, anche il ponte pasquale.
Domanda.
Bisogna credere negli Ufo per apprezzare questo libro?
Nì.
Meglio avere una certa predisposizione alla ufologia (che è ben diversa dall'ufofilia) distinzione filosoficamente interessante perché i primi - gli ufologi - vanno in fissa per identificare gli Ufo, per catalogarne avvistamenti, per toglierli dall'indeterminatezza, hanno un rigore scientifico, quasi più razionalisti di chi non crede agli ufo i cosiddetti atei cosmici.
Gli ufofili invece, in cui mi piace riconoscermi, hanno un approccio alla materia più romantico perché non pretendono di stabilire di preciso cosa siano gli ufo, né da dove vengano se dalla nostra mente o da un'altra galassia, se siano miraggi o archetipi.
Incarnano un bisogno recondito, di fuga da e verso qualcosa, in questo senso potremmo essere tutti ufofili perché il bisogno di assoluto è pressoché ineliminabile nella natura umana, perlomeno nella mia.
In ogni caso non è requisito necessario perché il contesto del romanzo è veramente ad ampio spettro, e nondimeno c'è una tensione da giallo.
Perché già nella terza pagina si viene a sapere che due ragazzi, due boy scout, sono scomparsi nel nulla su una montagna della Lunigiana (ma nel libro c'è anche abbastanza Torino la città magica).
Questo fil rouge da giallo legherà tutte le parti del romanzo, forza centripeta, come un precipitare verso qualcosa.
È un romanzo dove reale e finzione si amalgamano in maniera così armoniosa da non capire dove finisca l'uno e cominci l'altra.
Stra stra consigliato.

P.S. Da tempo dribblavo appena vedevo la parola Wu Ming reduce anni fa dalla lettura del confusissimo Q, stavolta mi hanno sorpreso così positivamente, sarà che è un collettivo di autori per cui non sempre vale la formula matematica che "cambiando l'ordine degli addendi la somma non cambia
Profile Image for Carnac.
221 reviews
December 14, 2022
Renault 4 targata Ufo 78
Modello di Renault 4 targata «Ufo 78», da GIAP

Ogni nuovo libro di Wu Ming ripaga le aspettative. Ufo 78 non fa eccezione e anzi è forse uno dei meglio riusciti dell'ultimo periodo.
Dei tanti presunti misteri che hanno ispirato il libro, dagli UFO alla fantarcheologia, quelli più inquietanti per me rimangono le varie forme con cui si è attuata la lotta alla presunta minaccia comunista durante gli Anni di Piombo. Eventi consegnati in gran fretta alla storia che, tuttavia, quando vengono raccontati sono capaci di trasformarsi in baratri talmente incredibili da sembrare una distopia.
Utopia, semplificando, vuol dire altrove. Un altrove assoluto, un luogo che non c'è.
Ma cercare un luogo che non c'è, significa non accontentarsi dell'esistente. E non è la stessa spinta per cui leggiamo la fantascienza?
Profile Image for foteini_dl.
514 reviews148 followers
November 28, 2023
Αν περιμένεις να διαβάσεις ένα τυπικό βιβλίο για την Ιταλία των '70s, την περίδο που πραγματοποιήθηκε η απαγωγή και δολοφονία του Άλντο Μόρο, μάλλον θα απογοητευτείς. Αν περιμένεις να διαβάσεις ένα τυπικό -όσο μπορεί να είναι- βιβλίο, ας πούμε sci-fi, για εξωγήινους, ή, μάλλον, για θεάσεις ούφο, πάλι μάλλον θα απογοητευτείς. Αν δεν περιμένεις τίποτα γιατί Wu Ming, ε τότε θα είσαι (μάλλον) μια χαρά.

Το τελευταίο βιβλίο της ριζοσπαστικής κολεκτίβας από την Ιταλία θυμίζει αρκετά mockumentary και μεταφέρει το κλίμα, αλλά και το πολιτιστικό πλαίσιο, της περιόδου στη χώρα, χωρίς να κάνει κοιλιά. Ωραίος ρυθμός, έντονος, αφήγηση που κυλάει, δεν θέλει πολύ να γυρίζεις τις σελίδες χωρίς να το καταλάβεις.

Με λίγα λόγια, άλλη μια βιβλιάρα από τους Wu Ming.
Profile Image for Xenja.
662 reviews76 followers
July 30, 2023
2/3
Non avevo mai letto libri dei Wu Ming, benché mi fossero stati raccomandati da amici; pensavo non fosse il mio genere, la storia mi annoia. Ma stavolta l’argomento era troppo intrigante per me: il 1978, anno che ricordo benissimo benché avessi otto anni, anno dell’omicidio di Moro che fu per me il primo evento storico, tragico e impressionante (come per lo scrittore Giuseppe Genna, anch’egli allora ottenne). E la comune paura del terrorismo, l’odio violento tra fascisti e comunisti, la diffusa passione per gli ufo, la cortina di ferro, gli hippie, l’eroina: gli anni Settanta, da me amati e rimpianti, forse solo perché era la mia infanzia, forse per qualche motivo in più.
Ma in questo romanzo, dove pure gli anni Settanta sono ricostruiti puntigliosamente e anche un po’ pedantemente (con dettagli che c’entrano poco o nulla con la storia, messi lì tanto per far capire che gli autori si son documentati bene o, nella migliore delle ipotesi, per ricreare l’atmosfera) non ho trovato quasi niente di toccante. La morte di Moro, quella sì, resta un evento più unico che raro, senz’altro tragico, che avrebbe potuto insegnare agli uomini (non solo agli italiani) come è meglio comportarsi con i terroristi e che invece fu un sacrificio inutile e sterile. Ma tutta la trama per così dire gialla, la scomparsa dei ragazzini sul monte Quarzerone, la comunità dei figli dei fiori, i gruppi di ufologi e di ufofili, lo scrittore in crisi che poi svela l’enigma… vabbè. Ben scritto, ben congegnato, dotato di un buon finale, ma anche piuttosto incolore, piatto, banale, spento.
Evidentemente l’ho letto per i motivi sbagliati. Se vi interessa un giallo, è un buon giallo, anche se si trascina per le lunghe; scritto da bravi mestieranti. Invece, per ritrovare l’atmosfera autentica, intensa e viva del 1978, molto meglio guardarsi il film Verso sera.
Profile Image for Patrizia Galli.
154 reviews24 followers
April 28, 2023
Ufo 78 è il primo libro che leggo dei Wu Ming e devo ammettere che mi ha piacevolmente sorpresa.
Siamo alla vigilia del sequestro di Aldo Moro; i fatti si spostano tra il luogo immaginario del Quarzerone, un monte collocato sull’Appenino tra Toscana e Liguria, Roma e Torino.
Il romanzo si apre con la scomparsa, proprio sul Quarzerone, di Jacopo e Margherita, due giovani scout che non vengono più ritrovati da un'ora all’altra. Che siano stati rapiti dagli ufo? Gli avvisamenti sul Quarzerone non sono insoliti, per questo la mancanza di prove e dei cadaveri spinge la gente del luogo a dare per credibile quest’ipotesi.
Il contesto storico si fa piano piano spazio nella narrazione: la protagonista diventa un'Italia sommersa dall’eroina, sempre più letale, in stato di emergenza per la sparizione di Moro e subissata dagli avvistamenti di oggetti volanti non identificati. Nel 1978, infatti, si registra il picco di apparizioni di dischi volanti, se ne avvistano in quasi tutte le regioni d’Italia. I cieli parevano offrire uno spettacolo migliore di ciò che stava accadendo sulla terra, probabilmente.
La linea narrativa del romanzo si dipana in altre e variegate linee di trama con il passare delle pagine. Troviamo il GRUCAT (allegoria del CTRU, Centro Torinese Ricerche Ufologiche) un gruppo torinese di ufologi sempre scettici riguardo le apparizioni di dischi volanti registrate dai giornali. Ci imbattiamo poi nella comunità di Thanor, (che mi ha ricordato quella di Damanhur, sempre a Torino) una delle prime comuni fondata da un’ex accademica che accoglie i tossicodipendenti offrendo loro un’alternativa di vita all’eroina. L’ultima linea narrativa si concentra su figura di Martin Zanka (alter ego dello scrittore Peter Kolosimo), il cui figlio vive nella comune di Thanor (in quanto ex tossicodipendente) e scrittore per passione ufologica.
Le trame di intrecciano e offrono soluzioni narrative totalmente diverse rispetto a quelle che si potrebbero intuire all'inizio della lettura.
Un romanzo davvero ben scritto e godibile, che fornisce anche un’immersione nella cultura di quegli anni che tanto hanno segnato il nostro paese.
December 24, 2023
Un gioiello, un romanzo denso di contenuti, di personaggi, di fatti e misfatti…una storia corale che ruota attorno ad un segmento di storia italiana estremamente suggestivo.
Il cast di attori protagonisti di questo racconto ruota attorno a snodi cruciali della storia d’Italia, il tutto sui binari del thriller misto al saggio sociale.
Adoro Wu Ming ed il loro modo di scrivere e raccontare, lettura consigliatissima!
Profile Image for Luca Masera.
265 reviews70 followers
February 4, 2024
Un romanzo sugli UFO che in realtà è un romanzo sulla scomparsa di due ragazzi che ancora più in realtà è un romanzo su Aldo Moro, le Brigate Rosse e il '78.

4 stelle e mezzo
Profile Image for pantelif.
91 reviews3 followers
April 3, 2024
Εξαιρετική περιπτωσάρα και αυτό το τεμάχιο των WuMing.

Του βάζω 4/5 γιατί το "54" και ο “Εκκλησιαστής" είναι ένα μικρό σκαλάκι καλύτερα.
Και οικουμενικότερα ίσως, το Ufo78 είναι πλήρως ιταλικό - ιταλιάνικο όσο και ένα best of του Adriano Celentano.

Το σωτήριο έτος 78 είναι σημαδιακό και για εμέ (χρονιά άφιξης), οπότε ξεκινάμε με γκολ από τα αποδυτήρια.

Αντίστιξη με την Ελλαδάρα του 78, με αντίστοιχες - αλλά όχι τόσο φαντασμαγορικές μαλακίες. Πάντα μέτριοι τελικά.

Η ουφολογία ως όχημα απόδρασης από την επίγεια μιζέρια.

Στο WuMing Foundation είδα ότι ετοιμάζεται νέο πόνημα, με θέμα τον Ρομπέν των Δασών.
Εννοείται ότι θα το τσακίσω και αυτό μόλις εκδοθεί.
Profile Image for Fabio Carlo-Stella.
159 reviews10 followers
December 24, 2022
"... ogni tanto, se ci ripenso, mi dico che davvero il monte Quarzerone è una sorta di enorme magnete, che attira e congiunge gli esseri umani in maniera inaspettata."


Anche quest'opera dei Wu Ming è uno strano oggetto letterario, che fonde generi diversi e proprio come un UFO sembra fuggire da ogni tentativo di identificazione.

C'è l'attenzione verso lo scenario storico, sociologico ed emotivo di quel momento, nel quale si pone un passaggio chiave che porta al mondo in cui ci troviamo oggi. Ci sono passaggi splendidi e particolarmente sensoriali, come quello ambientato in una radio libera, tra il fruscio della puntina sul vinile e il raschiare di gole per schiarirsi la voce prima della diretta. Ci sono personaggi attraverso i quali si confrontano due generazioni di adulti: quella che ha combattuto in guerra e quella dei loro figli. Tutti in cerca di uno scopo e di una identità, e con un inappagato desiderio di altrove.

E poi c'è un luogo magico dove, come in una macchina del tempo, il passato e il presente si incontrano in una storia che racconta un mistero, tra suggestioni esoteriche e segreti che devono essere svelati.
Profile Image for Svalbard.
1,073 reviews56 followers
November 22, 2022
“L’ultima cazzata vuming”. Ma anche no…

Alcuni anni prima che io cominciassi a frequentare Anobii, vi ebbe luogo un fatto piuttosto rilevante, che causò parecchie polemiche e parecchi disagi, e che io ovviamente scoprii solo a posteriori. Fu la pubblicazione in volume di una raccolta di recensioni scritte dagli anobiani, “Anobii - il tarlo della lettura”. Molti anobiani lessero in questo fatto una commercializzazione e un disvelamento pubblico di quel piccolo (neanche troppo) raggruppamento di appassionati di lettura, e reagirono scompostamente: vi fu chi cancellò tutte le proprie recensioni, vi fu chi abbandonò del tutto il sito. Anche la critica letteraria e conduttrice radiofonica Loredana Lipperini, ai tempi, credo, piuttosto presente su Anobii, manifestò sul suo blog Lipperatura un giudizio critico su quest’iniziativa. Lo fece, in particolare, con un “endorsement” a favore di una recensione a quel volume ferocemente critica e polemica, prodotta da un’altra anobiana; la sostanza di quella recensione è che nessuno deve permettersi di fare il critico letterario - l’anobiano medio meno che mai - se non possiede gli strumenti intellettuali per fare critica. La pubblicazione di quel libro aveva difatti dato voce e autorità a un sacco di gente che, si direbbe oggi, si era laureata all’”università della strada”.
Era l’autrice di quella recensione una anobiana, come dire, piuttosto triste. Se recensiva un libro, lo faceva solo per stroncarlo. Ma nella maggior parte dei casi nella sua libreria anobiana aveva creato, con le etichette, una vera e propria tassonomia del giudizio lapidario ed arrogante per i libri che non riteneva nemmeno degni di una stroncatura dialettica, a cui non sfuggivano nemmeno testi genericamente riconosciuti come fondamentali nella letteratura italiana contemporanea (ad esempio quelli di Tondelli). Per fortuna, nei vari passaggi di mano di Anobii e nei vari restyling dell’interfaccia utente, quel sistema di etichette andò perduto. Ma c’è un altro aspetto di quella vicenda che ricordo (vado a memoria perché le fonti non esistono più, probabilmente la Lipperini ha ritenuto opportuno cancellare i messaggi): il fatto che in un messaggio successivo su Lipperatura, frequentato nei commenti anche da lei, con il classico atteggiamento del troll che prima si fa amica la persona da trollare e poi la accoltella alle spalle, la tizia disse che sì, Il tarlo della lettura (e il recensore medio di Anobii) facevano schifo perché straparlavano su tutto senza avere l’auctoritas per farlo, ma anche le altre fonti di critica letteraria non erano meglio, alludendo in maniera neanche troppo velata alla trasmissione radiofonica Farenheit, condotta tra gli altri proprio dalla Lipperini. Nel messaggio elencava tutta una serie di opere per lei irrilevanti a cui di rilievo ne veniva dato anche troppo, e tra le altre anche “l’ultima cazzata vuming”, scritto proprio così, come se fosse talmente cazzata da non meritare nemmeno una maiuscola e una grafia corretta, cosa evidentemente provocatoria visto che la Lipperini ha invece sempre apprezzato e sostenuto le produzioni di Wu Ming.

Quell’episodio sgradevole mi è tornato in mente ora che per la prima volta ho letto un libro di Wu Ming, collettivo di scrittori (se lo posso definire così) di cui ho talvolta letto articoli e scritti vari, ma mai un romanzo compiuto.

Questo romanzo fa uso di un meccanismo narrativo che ho visto utilizzare pochissime volte, certamente perché è uno dei più ardui da padroneggiare (forse quella più rilevante che abbia mai letto fino ad oggi è “Foto di gruppo con signora” di Heinrich Boell): l’inchiesta. E’ composto di parti narrative, ma anche di interviste, citazioni, documenti d’archivio. Il pretesto della narrazione è quello della mania ufologica che si diffuse nel corso degli anni Settanta del secolo scorso, con osservazioni continue di eventi inspiegabili, numerose persone che cercavano di spiegarli con ipotesi fantasiose, e ovviamente tutto il contorno di fatti ed eventi che connotarono, o afflissero, quello che una mostra storica di alcuni anni fa aveva opportunamente definito “il decennio lungo del secolo breve”: il terrorismo rosso e nero, le bombe, il sequestro Moro, la diffusione pervasiva dell’eroina. il contorno diventa in effetti qualcosa di più quando le vicende ufologiche tendono a sovrapporsi alle altre, che poco per volta prendono il sopravvento. Così la misteriosa scomparsa di due scout su un monte noto proprio per i suoi misteri e le sue grotte (...rapiti dagli alieni?) diventa qualcosa d’altro, e di peggio; così una comune di persone che cercano una propria via esistenziale si trasforma in una comunità di recupero tipo S. Patrignano con tutte le magagne del caso; così un vecchio scrittore comunista ed ex partigiano con figlio drogato finisce per diventare investigatore di misteri, trascendenti o molto terreni.

Il testo, come dicevo, è di grande complessità e nonostante questo funziona come un cronometro di precisione, esattamente quello che ci si dovrebbe aspettare da un thriller. Ma la cosa più rilevante è che mi ha fatto tornare immediatamente e involontariamente agli stati d’animo di quegli anni e alla situazione oppressiva e asfissiante (perché io c’ero; ero un ragazzino studente medio e poi liceale, ma c’ero e questa lettura mi ha risvegliato tutto un rimosso di ricordi assai disagevoli); alla questione di come rispondere ai ricatto dei rapitori di Moro, se accettare lo scambio contro liberazione di alcuni terroristi detenuti o mantenere la linea della fermezza; all’appiattimento della sinistra PCI sulle posizioni della Democrazia Cristiana nella luce del cosiddetto compromesso storico, privando il Paese di qualsiasi alternativa politica che non fosse starci dentro in maniera passiva e acritica (“o sei contro il terrorismo o sei con il terrorismo”); alla repressione di una polizia che, non sapendo più che pesci prendere, perseguitava gente che non c’entrava niente e, forte di leggi speciali, arrivava anche a una sospensione dello stato di diritto.

Ovviamente, la maggior parte del contenuto è pura invenzione, comprese molte delle fonti storiche consultate (e infatti, dopo un’ampia bibliografia peraltro immaginaria, una postfazione consente di distinguere le vere fonti da quelle immaginarie; peraltro, sono andato a verificare su internet se il comune di Forravalle e il monte Quarzerone esistessero veramente - non esistono); ma le iniezioni di verità sono tante ed improvvise. Ad esempio è nominato un certo Rolf-Ulrich Kaiser, un musicologo del rock di cui all’epoca lessi un libro, e comunque tutto quello che è scritto è fortissimamente verosimile; la sospensione dell’incredulità è totale fin dalla prima pagina, dal momento che, a leggere e ricordare oggi quelle vicende - lo scenario di contorno, intendo, fortemente correlato alla storia - la cosa incredibile è che esse si siano veramente verificate. La crisi del COVID, per dire, con la gente chiusa in casa e l’obbligo delle mascherine in confronto è stata davvero una passeggiata; se fosse successo allora, prendano nota quelli che berciano di “dittatura sanitaria”, niente di più facile che fascisti e polizia si sarebbero messi a sparare ai runner e a quelli che andavano in giro a viso scoperto. Preme ricordare che all’epoca c’era una norma che, al contrario, rendeva passibili di fermo, o peggio, se si andava in giro a viso coperto, e mi sono sempre chiesto se fosse mai stata abrogata, dato che entrava in contraddizione palese con le norme della profilassi COVID.

Insomma, tutto, ma non certo una cazzata.
Profile Image for Franti.
43 reviews25 followers
December 25, 2023
Su goodreads non ho fatto mistero della mia benevola esasperazione per alcuni tic ricorrenti nei libri "storici" di Wu Ming, che spesso nascondono in filigrana i temi di cui si occupano su Giap. Per Ufo78, 5 stelle insindacabili e senza obiezioni a sancire la mia soddisfazione per un romanzo che secondo me rappresenta la sintesi perfetta tra l'invenzione e le dettagliatissime divagazioni. Il libro e il suo soggetto non sarebbero potuti esistere senza lo studio del "falso ma verosimile" compiuto da Wu Ming 1 in la "Q di Qomplotto" e soprattutto della rielaborazione fatta in quel testo di un capolavoro della mistificazione come "Il pendolo do Foucault" di Umberto Eco.
Se in libri più distanti dal nostro presente è difficile non farsi trascinare fuori dal contesto storico quando fanno capolino le "vertenze" care ai Wu Ming, in Ufo78 queste ultime costituiscono l'impalcatura che rendono tangibile e verosimile l'opera di fantasia (si pensi ad Alpinismo Molotov).
Ufo78 ha la capacità di trascinare negli anni 70 anche chi non ha memorie dell'atmosfera di quel decennio, tessendo una trama solida tra i fatti storici e suggestioni mondane, gli Ufo, e tra verità e invenzione.
Ufo78 traccia una linea di Nasca per congiungere la Torino magica e l'appennino tosco-emiliano, il monte Quarzerone equidistante tra i complotti e l'esoterismo di Umberto Eco e le benevole streghe di campagna, i folletti improbabili e gli gnomi boleti di Stefano Benni.
Il libro per i suoi temi e per la sua struttura è anche sintesi tra l'evasione e il rigore storico.
In ultima analisi, sicuramente ik romanzo che più ho apprezzato di Wu Ming fin qui.
Profile Image for Kittaroo.
330 reviews37 followers
December 9, 2022
Si legge veloce, pur nella sua complessità, strutturale e narrativa. Attenzione è un romanzo complesso, non pesante o noioso. Però è tutto un rimando a storie vere e verosimili che fa girar la testa.
Per quando abbia estremamente amato l’ambientazione storica, narrata con dovizia di particolari ed assolutamente credibile, sono rimasta un po’ delusa (poco coinvolta, a dire bene) dalle trame delle vicende.
Darei 1/2 stellina in più se si potesse.
27 reviews
October 23, 2022
Come sempre, fantastico. È un libro che mi ha molto colpito, commosso è mi farà pensare per giorni a Venire.

Una lettura potrebbe non bastare, ma vorrei fermarmi ad elaborare I miei pensieri.

Molte citazioni, riferimenti ad altri libri (Q di complotto) sono chiari ma per altri bisogna mettersi giu ad analizzare per bene.

Grandi Wu Ming come sempre.
Profile Image for Bobparr.
1,081 reviews79 followers
November 9, 2022
Come sempre ricchissimo di stimoli, rimandi, citazioni vere e inventate, questo grande testo sulla fine di un decennio che per molti coincide con l’uscita dalla pubertà è una passerella goduriosa su fette di vita che rischiano di essere troppo lontane per rimanere in memoria.
Come sempre, un grande lavoro di ricerca che non ha sbavature.
Profile Image for David Pagnanelli.
265 reviews7 followers
October 20, 2022
Non tradiscono mai. Il collettivo è sempre una garanzia! Mi piace questo misto di romanzo saggio o saggio romanzo.
Profile Image for Monica Go.
468 reviews39 followers
December 7, 2024
I finally read something by Wu Ming after years of wanting to.
I really enjoyed this. It is pretty long but to be honest I didn't feel it; it took me only 5 days to finish it.
It was engaging, well written and thought provoking. I wrote and underlined many things.

We follow quite a few characters and they are all very well-crafted (by the end I even felt a bit sad for them and to leave them), and a couple of story lines that entertwine (real and not). The way they do it's very interesting and kept me wondering most of the times. There's also a mystery.

There's a lot of history in this and a lot of UFO talk, which was all very fascinating to read about. Because real facts and inveted ones are combined together, I was a bit confused sometimes. I mean, I wanted to look everthing up to know what was real and what not and that could be stressful to do.

Overall I'm definitely gonna read more, especially because they're in my language
Profile Image for Tommaso.
13 reviews1 follower
January 5, 2023
Difficile recensione.
Sono un grande fan dei Wu Ming e non mi sono lasciato sfuggire un romanzo dal 2015. Ho letto tutti i loro libri collettivi, (a parte Manituana e 54 che mi sono arenato a un certo punto). Ho pensieri molto discordanti su questo lavoro.

Premetto che l'ho divorato: letto in 3 giorni. È un romanzo scorrevolissimo, molto piacevole da leggere. Ma temo che forse si fermi lì. Manca della profondità ricercata. Nonostante le buone intenzioni nel voler ritrarre una immagine dell'Italia di quel periodo attraverso temi trasversali, quello che passa è un romanzo un po' superficiale temo. È molto avvincente la storia del giallo ma non c'è mai un climax troppo coinvolgente. È difficile empatizzare con i personaggi, credo non siano stati approfonditi a sufficenza. Rimangono un po' sulla superficie, senza andare mai a scavare nel profondo. Con Zanka ci si immedesima un po' di più anche se alcuni tratti della sua personalità sembrano stonare con la sua backstory, è come se mancasse sempre qualcosa. In generale si respira anche troppo un clima nostalgico, degli anni 70 in generale, come quei racconti degli anziani che rivedono con rimpianto la loro giovinezza. troppi pprofondimenti a volte inutili che non danno risalto alla storia e ai personaggi.

Per quanto riguarda invece il tipo di romanzo che i Wu Ming stanno affrontando ormai da alcuni anni dopo aver abbandonato il romanzo storico, non mi convince.
Questo gioco in cui alcune cose sono inventate ma non è esplicito e te le fanno passare per vere, con tanto di bibliografia falsa, credo si sia esaurita già dopo il primo libro: L'invisibile ovunque. Non funziona, lo sai fin dall'inizio che il Quarzerone è una montagna inventata, diciamo che non ci si casca più. Ma poi qual'é l'obbiettivo di questo gioco? Sembra più un esercizio di stile, un difficoltà ad abbandonare il genere del reportage, del saggio... Cazzo è un romanzo! È tutta ficition a parte Moro, mentre in L'invisibile ovunque c'era il gioco di mescolare storie tratte da personaggi veri a storie di fiction totale. Quale sia il senso qua mi sfugge. Mi sembra che questa cornice di saggio/fiction appesantisca e basta, senza dare più spessore alla storia.
Meni spazio a questi esercizi di stile e di più a rendere credibili i personaggi, approfondirli meglio e renderli più realistici
Profile Image for Andrea Delfino.
101 reviews
November 11, 2022
L'ennesimo raffinato esercizio metastorico, metasociologico e in questo caso persino pseudobibliografico, al punto che tentare di individuare tutti gli indizi disseminati lungo il romanzo diventa un simpatico gioco enigmistico metanarrativo. Alcuni esempi: uno dei protagonisti del romanzo, Martin Zanka, è chiaramente lo scrittore e fondatore della Paleocosmonautica Peter Kolosimo. Inoltre molte case editrici citate nel romanzo sono dei chiari riferimenti a editori partoriti dalla fantasia di altri scrittori (la tristemente famosa "Garamond" di Umberto Eco) o reali (la casa editrice "Sugli alberi le foglie", che nella finzione pubblica libri che trattano tematiche sociali riguardanti le situazioni di reclusione e inclusione, ricorda in modo abbastanza sospetto l'editore "Sensibili alle foglie").
Per il resto è il solito guazzabuglio vorticoso di temi caratteristici della poetica dei Wu Ming: la teoria del complotto, la resistenza partigiana, la guerra coloniale italiana, gli anni '70, il terrorismo, la storia e l'evoluzione dei media, il presente letto con la lente del passato.
Il risultato, come al solito, è davvero notevole.
Profile Image for Mattia Davolio.
84 reviews4 followers
November 15, 2022
Questa volta il collettivo decide di "giocare" con la storia recente, con la nostra storia recente: il compromesso storico, il sequestro Moro, gli anni della strategia della tensione, delle bombe, degli attentati e delle stragi. Ma anche gli anni degli Ufo, di un'Italia con gli occhi rivolti verso il cielo, alla ricerca non solo di una semplice evasione, ma di un mondo migliore, mentre il nostro stava (e sta) andando in pezzi. Quella di Ufo 78 è una storia che manca del grande respiro dei loro romanzi precedenti, una storia ambientata nella nostra provincia, che parla di noi, della nostra storia - non soltanto di quella del nostro Paese. Una storia più vicina, ma non per questo meno contraddittoria e dolorosa. Ma è nella ricerca della verità di Zanka e Milena - e in fondo anche di Vincenzo - che possiamo alla fine trovare conforto.
Profile Image for Luca Pasquy.
126 reviews1 follower
November 26, 2022
Romanzo psichedelico non è un gran definizione, anzi.
Forse tratta anche di quello, in mezzo a molti altri temi, ma di certo non è stato scritto per essere psichedelico.
È al contrario un romanzo costruito scientificamente, con una storia corale che abbraccia molto dell’Italia di quei tempi, che si sofferma su un certo colore, il nero, e trascura volutamente tutti gli altri che pure erano ben presenti nelle tragiche vicende che qui appaiono sullo sfondo ma non scompaiono mai.
Una lettura coinvolgente, a tratti sconfinante troppo nel didascalico, soprattutto nel finale un po’ trascinato, che vale il tempo speso.
Profile Image for Giada.
81 reviews10 followers
December 12, 2022
Avvistamenti di UFO, il caso Moro, una comune hippie, la misteriosa scomparsa di due giovani scout, ufologi e ufofili, Br e neofascisti, funghi allucinogeni, il Quarzerone. Il 1978 secondo i Wu Ming (che non deludono mai).

"Tante volte siamo noi che non la vogliamo vedere, la verità, perché ci fa spavento. Tante volte la paura è peggio di quello che fa paura."
Profile Image for Emanuela.
Author 4 books77 followers
January 13, 2023
Proiezione personale.
L'anno 1978 lo ricordo bene. Ricordo bene quando le Brigate Rosse hanno fatto l'agguato in via Fani, di quando ho saputo dell'assassinio di Aldo Moro e di tutta il disagio nazionale con l'inflazione intorno al 20%, una contrapposizione sociale molto dura, a volte violenta e una paura generalizzata.
Allora studiavo e lavoravo ed ero molto presa da queste attività, ma sentivo ugualmente le preoccupazioni generali, comprese le azioni date dalle frange fasciste, la vicenda Gladio e vari gruppi di picchiatori, l'eroina che girava in quantità industriali, gli avvistamenti di UFO riportati dai giornali, tanto che una volta mi sono spaventata vedendo in cielo tre cerchi che roteavano, mentre erano fasci di luce proiettati da una discoteca. La suggestione.

Bello questo romanzo che mette insieme queste vicende, ben documentate, i cui gruppi di protagonisti (reali) si sviluppano in questi ambienti, compresi quelli della gestione di centri sociali alternativi.
Alla fine si intersecano tutti, catalizzati dalla ricerca di due ragazzi spariti durante un campo scout, e i risultati sono coerenti con il periodo storico.

Credo che per i Wu Ming sia stato il romanzo più difficile da realizzare, nonostante la vicinanza storica, perché non c'è niente di più complesso che raccontare la contemporaneità di un periodo così ristretto, ma piuttosto complicato di cui ancora si discute.
Profile Image for Gualtiero.
257 reviews5 followers
May 31, 2023
Ho iniziato questo libro con un pregiudizio, pensando che sarebbe stata una lettura pesante, considerando che tratta anche di temi politici. E invece mi sono dovuto ricredere: è stata una lettura molto appassionante e leggera il giusto.
1976: due ragazzi scout spariscono sul monte Quarterone. 1978: durante i giorni del sequestro Moro si intrecciano una serie di vicende che circolano tutte attorno a questa sparizione.
Il libro tratta molti argomenti in parallelo: l'isteria Ufo di fine anni '80, il sequestro Moro, il terrorismo degli anni bui, la dipendenza da eroina, il rapporto padre/figlio. Tutto questo raccontando un mistero in un modo poco convenzionale.
Bella l'idea di raccontare il tutto come se fosse un fatto successo veramente, con tanto di bibliografica (inventata) a fine racconto e stralci di libri inesistenti.
Personaggi ben rappresentati e variegati al punto giusto e vicende che incalzano a ritmo serrato.
4 stelle e mezzo (sempre solo perchè le 5 le tengo per i capolavori).
Profile Image for Michela Pisano.
35 reviews2 followers
July 17, 2023
4,5/5
Ci ho messo un po' a finirlo ma la lettura non mi è quasi mai pesata, nonostante io sia un'ignorantona.
In parole molto povere parla della scomparsa di due scout nel '76, di...ufo e di...Aldo Moro.
Ma poi ci sono anche le comuni hippy, uno scrittore in crisi, la musica, le droghe, l'amore e, nello sfondo, che sa e vede tutto ma che non può dire niente, la montagna.
Una montagna, il Quarzerone, che si troverebbe in Lunigiana ma che non esiste, così come molto di ciò che è scritto qui dentro. Eppure ho imparato un sacco di cose, proprio per questo insieme azzeccato di storie vere e storie verosimili, che è davvero riuscito a farmi immergere in un periodo storico che non ho vissuto e che ho affrontato sempre in modo sbrigativo.
Le vicende sono intriganti, lasciano incollati alle pagine; lo stile è asciutto e ha spesso momenti teatrali, più che poetici; i personaggi sono palpabili, ed è dolce seguirne le parabole.
Profile Image for Chiara.
420 reviews20 followers
November 27, 2022
Ce l'hanno fatta ancora!
Sono riusciti ancora una volta a combinare rigore storico e romanzo per far riflettere sulla contemporaneità. E questa volta l'occhio è caduto sul recente passato e come l'anno 1978 abbia avuto un'influenza fondamentale nella nostra vita attuale.
Si perchè questa volta i Wu Ming non sono andati nel passato remoto come in Q e Altai, o in un passato recente ma comunque un pò troppo lontano dal nostro vivere quotidiano come in '54. Hanno deciso di portare la narrazione nell'anno 1978, un anno relativamente vicino, poco più di quarant'anni fa, di cui molti lettori si potranno ricordare per esperienza diretta come la fatidica domanda: "Dov'eri quando hanno sequestrato Moro? Mio padre era a Roma in quei giorni e nel libro ho trovato molto dei suoi racconti e ricordi. Io sono nata dopo, già nel decennio del disimpegno e quegli anni rimangono per me sempre un pò avvolti di mistero e confusi. Perchè non vengono studiati a scuola, perchè non c'è un racconto organico a cui attingere, perchè sono ancora una ferita aperta.

Per questo motivo ho letteralmente adorato questo libro. Si parla del sequestro Moro, dell'Italia in quegli anni, della reazione della politica e delle reazioni dell'uomo della strada in un modo che ti si imprime dentro e ti aiuta a comprendere meglio il paese in cui si vive.

Il sacrificio degli innocenti in nome di un astratto principio di legalità è inammissibile

Questa frase mette in comunicazione la parte storica con l'altro che c'è nel libro. Questo altro è legato alla scena ufologica italiana, al clima di attenzione nei confronti della materia e della fantascienza più in generale e non solo in Italia, Incontri ravvicinati del terzo tipo di Spielberg è di quell'anno. I presunti avvistamenti di UFO e di quanto il '78 sia stato l'anno del boom di questi episodi. Al centro della storia c'è un monte pieno di misteri e segreti in Lunigiana, protagonista assoluto è il Quarzerone dove nel 1976 sono scomparsi due scout senza lasciare traccia. Rapiti dagli alieni? Caduti in un crepaccio impervio e mai più ritrovati? Assassinati? Un famoso scrittore comunista di libri di fantascienza, Martin Zonka, viene attirato da quel monte e da quella storia. Decide di andare in Lunigiana perchè il figlio ha deciso di ritirarsi in una comune da quelle parti, per sfuggire dal demone dell'eroina che in quegli anni falcidia tantissimi giovani. Anche un'antropologa torinese, Milena Cravero, che studia un gruppo di ufologi e poi si ritrova ad essere attratta da un ufofilo, riesce a capire la sua strada e come impostare la sua ricerca proprio su quel monte. Attorno ad esso gravita anche gente del posto più o meno incline a credere nelle presenze aliene. Di sicuro questo monte è unico, geologicamente poco definito, poco esplorato a causa delle sue asperità, pieno di grotte sconosciute, anche dalle più esperte guardie forestali. Da quelle parti prospera la comune che ha accolto il figlio di Zonka e che, forse a causa sua, diventerà una comunità di recupero per tossicodipendenti perdendo la sua prima identità.
L'episodio più vivo nell'animo delle genti del Quarzerone è la misteriosa sparizione di Jacopo e Margherita, due giovani ma esperti scout che non faranno più ritorno a casa. Martin Zona decide di lasciarsi alle spalle le avventure fantascientifiche e ritorna al suo primo amore, il giornalismo. Con caparbietà e un pò di fortuna riesce a scoprire la verità che si intreccia con la vita dell'Italia piena di misteri, tenuti ben conservati anche dallo Stato che non salva Moro, figuriamoci se si può interessare a due ragazzini.

"Io lo so ma non ho le prove". Pechè le prove vengono sepolte o cancellate con metodo. Niente tracce, niente passato. Ogni cosa deve restare ben nascosta. Soprattutto alle coscienze. E' il destino di chi vive in questo paese.

Gli anni della tensione li chiamavano, a causa delle bombe, degli attentati, della contrapposizione tra fascisti e comunisti. I mai sopiti neofascisti (sic!) che proprio in quegli anni riescono a rifarsi una faccia e infiltrarsi nelle pieghe della società mentre i comunisti iniziano il graduale declino che li porterà a disintegrarsi come forza politica e di comunità.

In Italia dire la verità è l'unico peccato che non ti perdonano.
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