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El guardián del encanto

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Noche de san Lorenzo. Sentado bajo el árbol de María Fortuna, un viejo recuerda la extraordinaria epopeya de su vida, y narra de cuando en el 1909 dejó el pequeño pueblo del sur de Italia donde había nacido para emigrar a los Estados Unidos. De cómo se convierte en amigo del bandido John Dillinger y de cuando se enamoró de un hombre, y con él y una prostituta atravesó el desierto de Sonora. Cuenta de cómo participó en las luchas sindicales de los mineros de Bisbee y con ellos fue deportado a desierto de Hermanas —reino de escorpiones y serpientes de cascabel—. Y después sobre su enrolamiento en el ejército, de la epidemia de fiebre española, y finalmente de su retorno a casa, con un tesoro de dinero y amor.
Es una novela de formación y de búsqueda, de aventuras y descubrimiento de sí mismo, de la vida y de la felicidad.

GIOVANNI DE ROSE. Nació en el año 1965 en Cozensa, Italia. Desde el año 1984 vive en Bologna, donde se graduó del Dams. Es presidente del Comité de la región Emilia Romagna por la organización cultural ARCI NUOVA, donde se destaca por su activismo social y político. Actualmente [2009] prepara su segundo libro de narraciones.

330 pages, Paperback

First published January 1, 2009

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Giovanni De Rose

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Profile Image for Wu Ming.
Author 38 books1,171 followers
December 29, 2010
WM4: Deserto di Hermanas, New Mexico, 12 luglio 1917. Una distesa riarsa, costellata di cactus, i binari della ferrovia che si perdono all'orizzonte in entrambe le direzioni, avvoltoi che roteano su in alto, in attesa di un lauto pasto, serpenti a sonagli che sibilano sotto i sassi.
Potrebbe essere la scena iniziale di un film western. Ma non � completa.
Bisogna aggiungere un migliaio di disperati che si trascinano in mezzo alla polvere e alle sterpaglie. Non hanno acqua, n� cibo, sono logori e stremati. Gli uomini dello sceriffo della contea di Cochise, Arizona, li hanno prelevati all'alba nelle loro case e chiusi dentro vagoni bestiame. Li hanno deportati in mezzo al deserto e li hanno abbandonati.
E' questa la scena madre del romanzo di Giovanni De Rose, Negli occhi di chi guarda, ed � anche un fatto storico, uno di quegli "scivoloni" che costellano la storia americana con tale frequenza da diventarne pilastri, spesso e volentieri rimossi dalla retorica a stelle e strisce. Di sicuro � un Far West molto diverso da quello che ci hanno raccontato i grandi registi di Hollywood.
S�, perch� quei mille deportati (1186, per la precisione) non sono indomiti Apaches, n� prigionieri di guerra. Sono � erano � 229 messicani, 167 statunitensi, 80 serbi, 70 finlandesi, 67 irlandesi, 40 austriaci, 32 inglesi, 8 italiani, e poi montenegrini, canadesi, croati, olandesi, russi, spagnoli, fino a raggiungere 35 diverse nazionalit�. C'� un pezzo di mondo globalizzato, quel giorno torrido d'estate, nel deserto del New Mexico. Ci sono i lavoratori emigrati in America da ogni continente, disposti a essere pagati meno dei colleghi americani, a ricoprire le mansioni pi� umili, pi� rischiose, nel ventre della terra, in fondo alle miniere d'argento e di rame. Il rame che serve per la guerra, lontano, in Europa, dove gli Stati Uniti combattono al fianco dell'Intesa. Ma pu� capitare, ed � capitato, che i sindacalisti itineranti dei primi anni del secolo, i Wobblies, gli agit prop dell'IWW, riescano a raccontare a quei poveracci una storia diversa, a far filtrare l'idea che pu� esistere un eguale diritto per tutti, che l'unione di classe fa la forza ed � un'arma importante.
Ecco chi sono quei 1186 uomini che stanno morendo di sete nel deserto di Hermanas. Scioperanti. Operai delle miniere di Bisbee, Arizona, capaci di bloccare i profitti di una grande impresa mineraria e rivendicarne una piccola parte per se stessi, sotto forma di paga migliore, maggiori misure di sicurezza, turni meno massacranti. Chiedevano questo e avevano talmente ragione che c'� voluta la forza per spegnere le loro voci. Adesso possono blaterare quanto vogliono... agli scorpioni e ai serpenti.
Ma la storia comincia molto tempo prima e molto lontano da l�. Per l'esattezza in un paesino della Calabria, tra le montagne e il mare. Perch� questa � la storia di Iennaro, che ebbe "due madri, tre nomi e quattro padri", a cui un giorno chiesero se credesse nella poesia e dovette andare fino in America per trovare la risposta.
[La recensione prosegue qui:
http://www.wumingfoundation.com/italiano/Giap/nandropau…
March 23, 2015
Un libro que encontré en una librería debajo de una carpa en La Habana. Gran narrador de historias: De Rose te hace pasajero del viaje de un campesino italiano en America. Si bien el amor no es guía de la historia, logra retratar el valor de la pasión y ese sentimiento como motor de vida.
La moraleja…nuca juzgues la forma de amar de otros

La historia se cae al final y cierra de golpe,pero recomendable al fin.
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