Mary was born Mary Elizabeth Mapes to Prof. James Jay Mapes and Sophia Furman in New York City. She acquired a good education under private tutors. In 1851 she married the lawyer William Dodge. Within the next four years she gave birth to two sons, James and Harrington. In 1857, William faced serious financial difficulties and left his family in 1858. A month after his disappearance his body was found dead from an apparent drowning, and Mary Mapes Dodge became a widow. In 1859 she began writing and editing, working with her father to publish two magazines, the Working Farmer and the United States Journal. Within a few years she had great success with a collection of short stories, The Irvington Stories (1864), and a novel was solicited. Dodge then wrote Hans Brinker, or the Silver Skates, which became an instant bestseller. Later in life she was an associate editor of Hearth and Home, edited by Harriet Beecher Stowe. She had charge of the household and children's departments of that paper for many years. She became an editor in her own right with the children's St. Nicholas Magazine, for she was able to solicit stories from a number of well-known writers including Mark Twain, Louisa May Alcott, and Robert Louis Stevenson. St. Nicholas became one of the most successful magazines for children during the second half of the nineteenth century, with a circulation of almost 70,000 children. Dodge died at her summer cottage in Tannersville, New York, in 1905. She is buried in the Evergreen Cemetery, at 1137 North Broad Street, Hillside, New Jersey.
Coccola ascoltata mentre addobbavo l’albero di Natale. Mi ha riportata indietro nel tempo, quando in seconda elementare la maestra lesse questo racconto nel mese di dicembre.
E' proprio un libro da bambini. Lo stile non è particolarmente scorrevole, è molto vicino a quello di una fiaba. La storia è intrisa di buoni sentimenti che rendono il racconto effettivamente una fiaba invernale. Consiglio di leggerla per un momento di svago in inverno.
Finally, after 18 years spent in the Netherlands, I get to read this book which was constantly suggested to me by my childhood friend: she read it when she was little and was her reference for "anything Holland". A bit outdated, but an easy read, two hours max (and it is nice to read in your own language sometimes! even though it is a translation in this case).
Libro molto tenero. Mi è piaciuta molto la storia. Consiglio questo libro soprattutto a ragazzi e bambini. Libro con un bel significato e molto scorrevole.
In un paesino vicino Amsterdam Hans e Gretel si divertono a pattinare sul ghiaccio anche se i loro pattini sono di legno, anche se la loro unica preoccupazione è badare ai genitori, la dolcezza e l'animo buono della madre e il padre malato dopo essere caduto da un'impalcatura mentre era a lavoro, e ora non si ricorda più nulla, non parla, ma compie gesti improvvisi e crudeli, come aver aggredito la mamma. Non ricorda come sia successo alla piccola somma di denaro che possedevano, non ricorda che sia stato derubato, non riconosce i suoi figli, e l'unico tormento di Hans e Gretel è poterlo far visitare da uno dei medici più importanti e più bravi, che possa comprendere cosa sia accaduto e come guarirlo. Hans non pensa più alla gara di pattinaggio, non pensa a quanto potrebbe essere bello poter vincere dei pattini veri, ma Gretel pur riconoscendo il suo dolore per la famiglia ogni tanto sogna quei pattini, di poterli indossare senza avere più male con quelli di legno. Ragazzi tanto diversi tra loro, ragazzi che hanno tutto e alla fine vedono i due fratellini per degli straccioni, ragazzi che invece comprendono l'importanza di poterli aiutare, di tendere loro una mano, e l'umiltà e la dignità che mi ha colpita profondamente di Hans che non accetta elemosina, non accetta di prendere dei soldi, preferisce che gli venga offerto un lavoro, che siano soldi che possa guadagnare e portarli a casa per aiutare la sua famiglia. Un libro di cui possiedo anche una copia molto antica, un racconto di cui ho sempre sentito parlare che mai mi ero fermata davvero a leggere, ne conoscevo per sommi capi la storia penso come tutti, è un libro di grande coraggio, di umiltà, di generosità, di amicizia, un racconto che forse i bambini di oggi non si troverebbero a condividere, ma la differenza di ceti sociali, l'aiuto di chi ha tutto nei confronti di chi con poco non perde il sorriso, chi vive di spavalderia ma si accorge che le rinunce da parte di chi a malapena possiede un tetto per ripararsi sono da apprezzare ed elogiare. Hans e Gretel riusciranno a sopravvivere, a trovare la loro strada nel mondo, a lavorare, a crescere, a guadagnare, ma non dimenticheranno mai chi vive di stenti e di rinunce. Rimango sempre affascinata da scrittori che in epoca così lontana dalla mia riescono a scrivere in modo così semplice, così diretto, così lineare da poter essere apprezzato dai grandi così come dai piccoli, sono scrittori che hanno scritto dei capolavori della letteratura eppure non ci sono manierismi, non c'è ostentazione stilistica, c'è semplicemente il cuore, la profondità di saper raccontare con il cuore e così giungere direttamente all'anima del lettore.
Inizio col dire che la scrittura dell'autrice è bellissima, ricca di termini e di un vocabolario ottimale per il racconto. Ho amato fin da subito le descrizioni dei paesaggi olandesi in inverno. La storia è abbastanza scontata ma comunque interessante. C'è l'intreccio di due storie una che riguarda il dottore e l'altra che riguarda la famiglia Brinker. Ho apprezzato anche il capitolo finale che ci catapulta 10 anni dopo gli avvenimenti del libro per scoprire come e dove sono finiti i vari personaggi. Personaggio preferito: Hans Brinker
Il libro pattini d'argento è un fantasy fantastico.
Si riesce a leggerlo in brevissimo tempo ed ogni luogo o dettaglio, anche ad occhi aperti, si riesce a vedere.
La magia degli scrittori come Mary Maprs Dodge, sta proprio nel fatto che riesce a farti immedesimare, a travolgere, come se in quei luoghi, seppur lontani, fossero vicini.
Alla fine, puoi non fare altro che innamorarti del libro.
La trama non è particolarmente travolgente, ma le descrizioni dei luoghi ti aprono una finestra sull'Olanda di metà '800, sulle usanze e sulle tradizioni. In più gli aneddoti storici portano ad amare ancora di più questa terra.
Una fiaba che ti scalda il cuore. Gli do cinque stelle perché è un libro semplice che vuole raccontare una storia di valori candidi e lo fa bene. Non è un capolavoro letterario, ma è una lettura dolce e senza troppe pretese che riesce nel suo intento.
Purtroppo, ho dato solo 2 stelle a questo libro. La trama mi ha incuriosito e colpito subito, ma la narrazione e il modo di scrittura non mi è piaciuto per niente. A parer mio, ci sono troppe descrizioni di luoghi e secondari in cui i personaggi vivono alcune esperienze L'ho trovato molto lento...
Questa storia è abbastanza facile da leggere, poiché il libro non è molto grande. Un aspetto che mi è piaciuto tanto è la trama ricca di insegnamenti utili per un pubblico adolescenziale. "Pattini d'argento" racconta i sacrifici e le sofferenze di una famiglia, obbligata a vivere in povertà in seguito ad un terribile incidente che ha dovuto subire il padre. Hans, il figlio, sin da piccolo dovrà imparare a prendersi cura della madre e della sorellina. In questa storia si hanno dimostrazioni di amicizie vere, fiducia e tanti sogni. Una storia molto carina, che sicuramente consiglierei a tutti coloro che vogliono imparare nuovi insegnamenti grazie ad una lettura leggera e piacevole.