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80 pages, Hardcover
First published January 1, 1812
Le antiche origini di Biancaneve
[…]
In questo libro ho cercato di tradurre visivamente la mia ricerca sulla fiaba di Biancaneve e il suo legame con i riti iniziatici femminili delle società matriarcali. […] Nella fiaba è centrale il rapporto tra l'Iniziatrice e l'Iniziata (la Regina e Biancaneve). Sono descritti poi con chiarezza le tre tipologie di “oggetti sacri” usati nelle iniziazioni: oggetti che vengono indossati (la cintura), oggetti legati al rito dei capelli (il pettine) e, infine, bevande o cibi 'soporiferi' (la mela). Inoltre, ritroviamo ben distinte le tre tappe del rito: l'allontanamento dal mondo dell'infanzia, la cerimonia iniziatica e il ritorno alla comunità come adulta. Ma non solo: la storia di Biancaneve è permeata di simboli legati alla Grande Dea, la divinità delle origini che tradizionalmente si presenta con tre volti. Il primo è il volto di una bambina, associata al bianco, alla primavera e alla luna crescente, il suo secondo volto è di una donna avvenente, legata al colore rosso e alla luna piena e, infine, il suo terzo aspetto è quello di una vecchia megera, associata al nero e alla luna calante. Questa dea è la Natura stessa, che guida i suoi figli tra le luci e le ombre della foresta della vita: madre affettuosa e generatrice, terribile strega che divora e uccide, fanciulla portatrice di rinascita.