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2000, Percorsi tra parole e immagini (1400-1600) ISBN : 88-7246-409-9
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10 pages
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In Percorsi tra parole e immagini (1400-1600), a cura di Angela Guidotti, Massimilano Rossi, Lucca, maria pacini fazzi editore, 2000, presentazione di Lina Bolzoni, pp. 9-18
La ri-produzione dell'immagine, 2024
Dalla rappresentazione dell'immagine - arte classica - alla produzione dell'immagine - cultura mediale e visuale - fino alla ri-produzione dell'immagine. Il lavoro di Simone Ricciardiello si colloca in quest'ultimo passaggio. Testo prodotto in occasione della mostra "Poetica dell'oggetto" di Simone Ricciardiello a Vicenza (2024).
2019
Dopo i lavori tardo-ottocenteschi, ma soprattutto in seguito ai massicci “restauri” degli anni Venti del Novecento, l’interno della basilica napoletana di San Gennaro extra-moenia cambiò volto assumendo la veste oggi nota. Tra gli arredi già nella chiesa sono anche alcuni marmi che qui si presentano, ritraenti personaggi strettamente legati all’ospizio nel corso di tre secoli, che ben rappresentano tanto la storia di una tipologia artistica a Napoli, dal Sei all’Ottocento, che quella di un’importante istituzione assistenziale.
"Studio di caso relativo alle politiche di riqualificazione e riuso dell'area industriale dismessa ex Ilva-Italsider di Bagnoli a Napoli. Il saggio racconta e discute l'insieme di politiche messe in atto o annunciate tra 1993 e 2003 per trasformare l'area dismessa di Bagnoli in un volano per sviluppo postindustriale di Napoli. Gli esiti del processo, avviato nel clima di speranza del dopo-1993, a distanza di oltre quindici anni, sono ancora incerti. Si tenta pertanto di mettere a fuoco l'andamento sinuoso del processo stesso nei dieci anni considerati, guardando a Bagnoli come a un caso che esprime bene ambiguità e contraddizioni più generali delle politiche urbane sperimentate a Napoli in quegli stessi anni e che, soprattutto, riflette la tensione mai risolta fra scelte (e retoriche) iperpubbliciste e iperambientaliste dell'amministrazione locale e il continuo adattamento pragmatico alle ragioni del negoziato di quella stessa amministrazione. Cercando di dar conto delle molte facce della questione, si inizia dai passi che portarono alla chiusura dell'Ilva-Italsider, si passa per la decisione "storica" di restituire l'area alla sua naturalità e a una vocazione turistica negata, si seguono le vicende (e i testi) del piano regolatore avviato nel 1994 e si conclude con una rilettura dela candidatura di Napoli a sede della Coppa America, vista come occasione che permette all'amministrazione di cambiare la rotta di un processo in stallo senza dichiararlo ufficialmente. L'ipotesi sostenuta è che, dal 1994, al mito dell'Italsider intoccabile si sia andato sostituendo il nuovo mito di un'area incomparabilmente bella da restituire alla città per risarcirla e, allo stesso tempo, per superare ogni tentazione di riuso in senso speculativo. In questa ottica, ogni passo laterale della vicenda si collega retoricamente ai discorsi iniziali ma insieme dirotta verso il futuro la soluzione di conflitti continuamente riemergenti. Che pesano tuttavia sull'avvio effettivo della trasformazione perennemente ostacolata da false partenze, nodi non sciolti e divergenti intenzionalità."
III Conference “Diagnosis, Conservation and Valorization of Cultural Heritage” , 2012
The purpose of this paper is to illustrate briefly the use that is made of colored marble in the imperial Roman quarries in the Theatre of Sessa Aurunca and the ideology that subtends this use and how, later, some of these materials were utilized in the Romanesque cathedral of the city. In addition, we will outline briefly the stages of construction, restoration and abandonment of this important monument of Roman Campania and will trace the role of Matidia Minor, a very important component of the imperial family of the age of Hadrian and Antoninus Pius, who was herself a deserving minister to the inhabitants of Suessa because she financed the restoration of monuments and the construction of important public buildings.
La quadreria dei prevosti di Santa Maria Nuova. Quattro secoli di vita parrocchiale ad Abbiategrasso (1579 - 1999), 2023
Quando non è diversamente indicato, tutte le fotografie originali riprodotte in questa pubblicazione sono state realizzate da Maurizio Bianchi nel corso di una campagna fotografica effettuata appositamente per questa pubblicazione. La provenienza delle immagini non originali e di carattere storico-archivistico è la seguente (il numero indica la pagina):
Carte Romanze. Rivista di Filologia e Linguistica Romanze dalle Origini al Rinascimento, 2015
Starting with some brief remarks by Cesarani, the essay focuses on two American adaptations of Dante’s masterpiece, M. Pearl’s novel The Dante club and Dante’s inferno, an independent movie by S. Meredith. In each work, the author traces the effectiveness of the pattern of contrappasso in diegetic terms, along with their implicit political narratives.
Opera centrale nella biografia intellettuale del fiorentino Anton Francesco Doni (1513-1574), i Marmi, pubblicati tra 1552 e 1553, registrano i dialoghi scambiati tra personaggi più o meno illustri sulle scalinate del Duomo di Firenze. Crocevia di testi e di immagini inserite sapientemente nel corpo dei dialoghi, i Marmi sono stati spesso riconosciuti come un prodotto significativo del Rinascimento italiano, ma finora non hanno beneficiato di una moderna edizione critica commentata. La presente edizione cerca dunque di far giustizia di un lungo oblio, e di ripercorrere i molti itinerari suggeriti da un testo apparentemente divagante. Tenendo sullo sfondo la Firenze di Cosimo I de’ Medici (e, in filigrana, la città di Venezia, dove il Doni si era rifugiato dal 1548), nei Marmi convivono chiacchiericci, allusioni polemiche e vivaci lazzi linguistici. Da queste pagine, che contribuiscono a riscoprire ulteriormente la prosa e gli ‘umori’ di Anton Francesco Doni, emerge una visione diversa, talora dissonante, degli anni centrali del Rinascimento italiano.
Tasso und die bildenden Künste, 2018
Come altre opere tassiane, le rime hanno conosciuto fasi diverse: assestamenti strutturali, varianti, correzioni, censure, moralizzazioni. Manca tutt'oggi un corpus definitivo. 1 Non sempre gli Argomenti premessi ai singoli testi, già presenti nella prima sistemazione delle rime amorose consegnata al manoscritto Chigiano (autografo che risale agli anni 1583-1584), corrispondono al reale contenuto del testo; ancor meno vi corrispondono le tarde Esposizioni che corredano l'edizione Osanna del 1591, ristampata e ampliata nella Marchetti del 1592. Dalle 42 rime amorose Eteree (antologia risalente al 1567) si passa alle 157 del Chigiano per arrivare alle 499 raccolte nell'edizione complessiva delle rime allestita da Angelo Solerti. 2 Il percorso è simile a quello che porta con instancabili manipolazioni dalla Liberata alla Conquistata e risponde a una ricerca di ordine e di rigore morale più interiori che strutturali il cui scopo, scrive lo stesso Tasso, è "uscire dal Caos". 3 Il caos è quello delle contrastanti passioni, ma anche quello del voluminoso ed eterogeneo corpus poetico.
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Revista de Indias, 2024
2013
Journal of Information Technology in Construction
Tuning Journal for Higher Education, 2021
ACS Nano, 2019
Physical Review C, 2009
Jornal de Pediatria, 2004
Molecular Cancer Therapeutics, 2014
DergiPark (Istanbul University), 2005
Journal of Aerosol Science, 1977
Transactions of the Indian Ceramic Society, 2015
Applied optics, 1996