Ricerca documentale, confronto e collazione tra fonti, analisi critica
Avv. Carmine Alvino
I Sette Arcangeli
e la Mistica delle Meraviglie
La presenza dei Sette Arcangeli si
manifesta anche nelle visioni della c.d.
“Mistica Delle Meraviglie” : MARIA
LATASTE (1822-1847), religiosa francese
della Società del Sacro Cuore, dalla vita
breve ma intensa, morta a soli 25 anni
perché consumata dall'ardente amore
per il Signore. Fu condotta diverse volte in
estasi a guardare il Trono divino, e li
scorse i Sette Arcangeli innanzi a Dio . Per
quel che riguarda le presenti e clamorose
testimonianze, l’informazione sui Sette
Principi ci viene direttamente da una
bellissima traduzione italiana delle visioni
della mistica, edita dalle Edizioni Segno di
Udine e tratta a sua volta dall’edizione in francese: Le vie et les oeuvres de Marie
Lataste, religieuse du Sacre Coeur scritta da M. Labbè Pascal Darbins. La Società
del Sacro Cuore di Gesù (in latino Societas Sacratissimi Cordis Jesu) è un istituto
religioso femminile di diritto pontificio: le suore di questa congregazione,
dette Dame del Sacro Cuore, pospongono al loro nome la sigla R.S.C.J. (Religiosa
Sanctissimi Cordis Jesu). La congregazione venne fondata a Parigi il 21
novembre 1800 dalla religiosa francese Maddalena Sofia Barat (1779-1865) con
l'aiuto del gesuita Joseph Varin. Il fine della società era la propagazione della
devozione al Sacro Cuore di Gesù attraverso l'educazione delle fanciulle,
soprattutto delle classi sociali elevate: la prima scuola venne aperta
ad Amiens nel 1801 (seguirono presto altre fondazioni a Grenoble e Poitiers). Le
religiose del Sacro Cuore di Gesù sono dedite principalmente all'organizzazione di
collegi e all'istruzione: la loro spiritualità e la loro legislazione sono modellate sugli
scritti e le costituzioni di Ignazio di Loyola. Maria Lataste fu dunque una luce
nascosta di questa congregazione. Quando intorno al 1844 la Società del Sacro
Cuore stava infatti fondando una casa a Rennes, Marie Lataste vi fu destinata. Qui
Maria si dedicò al suo compito nel silenzio della vita nascosta, in compagnia degli
Angeli, di Maria e di Gesù.
Maria Lataste, Straordinarie verità soprannaturali
dalla mistica delle meraviglie, traduzione a cura
di Anselmo Pession, libro terzo, La Santa Vergine
Maria, Madre di Nostro Signore Gesù Cristo, 6°
capitolo, Edizioni Segno 2017.
Le vie et les oeuvres de Marie Lataste, religieuse du
Sacre Coeur, per M. Labbè Pascal Darbins
Ambrioise Bray, Paris 1862 – 66, rue de Saints
Peres
https://archive.org/stream/lavieetlesoeuvre01lat
a/lavieetlesoeuvre01lata_djvu.txt
http://jesusmarie.free.fr/marie_lataste_livre_3.h
tml
LIBRO SECONDO: IL VERBO DI DIO FATTO UOMO – Soeur Marie Lataste - Livre 2 Le Verbe de Dieu fait
CAP. 14°
Homme - chapitre 14
Un giorno dopo la santa comunione, ho visto il
Salvatore Gesù nel mio cuore, come l’avevo già
visto più volte sull’altare, seduto su un trono d’oro.
L’ho guardato a lungo, l’ho adorato dentro di me e
gli ho rinnovato l’offerta di tutto quello che avevo.
Mi sentivo tutta rinchiusa nel mio cuore, in
ginocchio vicino a Gesù. Ben presto mi sono sentita
chiamata a uscire dal mio cuore per seguire
un’attrazione alla quale non go potuto resistere e
che mi chiamava dall’altare. Ho visto subito con gli
occhi della mente DUE ANGELI con grandi ali
collocarsi a ciascun lato dell’altare. Con una delle
loro ali, hanno coperto la parte superiore del
tabernacolo; hanno steso l’altra sulla parte
anteriore e lo hanno velato completamente. Le
Un jour, après la sainte communion, j’aperçus le
Sauveur Jésus dans mon cœur comme je l'avais
aperçu déjà plusieurs fois sur l'autel, assis sur un
trône d’or. Je le regardai longtemps, je l’adorai audedans de moi-même et lui renouvelai l’offrande
de tout ce que j’avais. Je me croyais toute
renfermée dans mon cœur, à genoux auprès de
Jésus. Bientôt je me sentis portée à sortir de mon
cœur pour suivre un attrait auquel je ne pus
résister et qui m’appelait à l'autel. Je vis aussitôt
avec les yeux de l’esprit deux anges avec de
grandes ailes se placer chacun du côté de l'autel.
De l’une de leurs ailes, ils couvrirent le dessus du
tabernacle; ils étendirent l’autre sur le devant et le
voilèrent en entier. Les plumes de leurs ailes
piume delle ali sembravano lame trasparenti d’oro
e brillavano ai miei occhi come raggi di sole. Ho
visto DUE ALTRI ANGELI, simili a bambini piccoli;
non si posavano su nulla; le loro ali li sostenevano
in volo davanti al tabernacolo. Essi erano girati
dalla parte della gente, le mani giunte sul petto, gli
occhi chiusi, e gridavano con forza: “Ecco, il
Signore, adoratelo ! Adoratelo!. ALTRI DUE scesero
dal cielo, simili ai primi. Tenevano un turibolo in
mano. Essi incensavano senza sosta l’altare con
profondi inchini per mostrare il loro rispetto e la
loro sottomissione al Dio Eucarestia. Un SETTIMO
ANGELO, infine, si mise davanti all’altare. Era
grande come i primi due ed aveva anche lui due
grandi ali. I suoi modi e i suoi occhi erano severi, le
braccia nude e il suo abito scendeva fino alle
ginocchia. Alzò la voce verso il popolo e disse con
enfasi: “ Qui abita Colui che gli Angeli adorano con
grande rispetto, con timore e tremore, presi da una
legittima trepidazione in sua presenza. O uomini!
Se coi conosceste bene come noi la grandezza
della Maestà Suprema, la adorereste con timore e
tremore, e con il massimo rispetto. Invece cosa
fate ? Non venite forse di fronte a lui ad insultarlo
con la vostra immodestia e la vostra irriverenza?
Che differenza tra gli uomini e gli angeli! non voglio
parlarvi per vanità od ostentazione, ma per la
gloria di Dio, creatore deli uomini e degli Angeli. Gli
Angeli uscirono dalle mani del Creatore in uno
stato di grazia e santità. Quelle intelligenze celesti
erano spiriti senza corpo, destinati ad adorare
continuamente la maestà divina, e ad essere anche
gli esecutori della sua volontà. C’è stata una prova
per tutti gli Angeli. Coloro che furono fedeli
mantennero la vocazione che Dio aveva dato loro,
e vi trovarono la loro felicità; sempre grati al loro
Creatore e loro premio, essi lo adorano
costantemente nel raccoglimento e nel silenzio, e
compiono dappertutto la sua volontà. Coloro che
furono infedeli, furono per sempre separati da Dio,
e l’inferno si aprì per inghiottirli. Dio ha creato
anche l’uomo giusto e santo. L’uomo si è ribellato
contro Dio. Che cosa ha fatto allora Dio per l’uomo
?. Lo ha forse condannato per l’eternità ? No, Dio
ha avuto pietà di lui; si è fatto uomo lui stesso ed è
morto per riscattarlo. Non basta ancora: ha voluto
continuare la sua incarnazione, la sua redenzione e
la sua vita per l’uomo nell’ Eucarestia. Vedendo
questo, tutti gli uomini, colmi di gratitudine e di
amore, non dovrebbero accorrere verso questo
Dio incarnato, verso questo Dio Salvatore, verso
questo Dio ostia e vittima, verso questo Dio
sacramento di vita e d’amore ? Non dovrebbero gli
semblaient des lames d’or transparentes et
brillaient à mes yeux comme des rayons du soleil.
Je vis deux autres anges semblables à de petits
enfants; ils ne reposaient nulle part; leurs ailes les
soutenaient au devant du tabernacle. Ils étaient
tournés du côté du peuple, les mains jointes sur la
poitrine, les yeux fermés, et criaient avec vigueur :
Voici le Seigneur, adorez-le! adorez-le! Deux autres
descendirent du ciel, semblables aux premiers. Ils
tenaient un encensoir à la main. Ils encensaient
sans relâche l’autel et faisaient des inclinations
profondes pour témoigner de leur respect et de
leur soumission pour le Dieu de l’eucharistie. Un
septième, enfin, se plaça devant l’autel. Il était
grand comme les deux premiers et portait aussi de
grandes ailes. Son air et son regard étaient sévères,
ses bras nus, et sa robe ne descendait que
jusqu’aux genoux. Il éleva sa voix vers le peuple et
dit avec force : « C'est ici qu’habite Celui que les
anges adorent avec un grand respect, avec crainte
et tremblement, saisis d’une légitime frayeur en sa
présence. O hommes! si vous connaissiez aussi
bien que nous la grandeur de la majesté suprême,
vous l'adoreriez avec crainte et tremblement et
avec le plus grand respect. Que faites-vous
pourtant? Ne venez-vous pas l'insulter en face par
votre immodestie et vos irrévérences? Quelle
différence entre les hommes et les anges! Je ne
veux point vous parler par vanité ni ostentation,
mais pour la gloire de Dieu, créateur des hommes
et des anges. « Les anges sortirent des mains du
Créateur dans un état de grâce et de sainteté. Ces
intelligences célestes étaient les esprits sans corps,
destinés à adorer continuellement la majesté
divine, à être aussi les exécuteurs de ses volontés.
Il y eut une épreuve pour tous les anges. Ceux qui
furent fidèles conservèrent la destination que Dieu
leur avait faite, et ils trouvèrent là leur bonheur; à
jamais reconnaissants envers leur Créateur et leur
récompense, ils l’adorent sans cesse dans le
recueillement et le silence, et accomplissent
partout sa volonté. Ceux qui furent infidèles furent
pour toujours séparés de Dieu, et l'enfer s’ouvrit
pour les engloutir. « Dieu a aussi créé l'homme
juste et saint. L'homme se révolta contre Dieu.
Qu’a fait alors Dieu pour l'homme? L’a-t-il
condamné pour l’éternité? Non, Dieu a eu pitié de
l'homme; il s’est fait homme lui-même; il est mort
pour le racheter. Ce n'est point assez, il a voulu
continuer son incarnation, sa rédemption et sa vie
pour l'homme dans l’eucharistie. A cette vue, tous
les hommes, pénétrés de reconnaissance et
d’amour, n’accourront-ils donc pas vers ce Dieu
uomini venire a ricevere le grazie che Dio vuole
riversare su di loro dal suo Tabernacolo ? Non
dovrebbero riceverlo come cibo, dissetarsi col suo
sangue , come da una fonte misteriosa che
zampillerà fino alla fine dei tempi ? O uomini !
Venite ad insultarlo, ad oltraggiarlo; oppure
lasciate il vostro Dio solo e dimenticato. Dovreste
essere colmi di paura e terrore avvicinandovi a lui,
perché voi siete creature ed egli è il Creatore,
perché egli è Dio e voi siete un nulla e peccatori, e
lo sfidate, temerari e insensati ! Ah ! Guai a chi
disprezza il Dio dell’ Eucarestia ! Guai a chi profana
il corpo e il sangue del Dio dell’ Eucarestia ! Guai ai
sacrileghi che vogliono sempre vivere nella
ribellione ! Essi rifiutano a Dio il loro dovere e il
loro amore; Dio non rifiuterà loro le sue condanne
e la sua vendetta “. Quando l’Angelo ebbe finito di
parlare, uno dei due che copriva con le sue ali la
parte superiore e il davanti del tabernacolo venne
a prendere il suo posto. Il suo volto era pieno di
bontà e gentilezza. Egli prese la parola e parlò così:
“ Figli di Dio, Colui che vi ha liberati e salvati abita
in mezzo a voi, e gioisce di stare con voi ! Anche se
l’angelo che avete ascoltato vi ha detto che
dovreste stare vicino a lui con timore e tremore,
questo non vi deve impedire di venire a lui con
fiducia e, soprattutto, con amore. Ah ! Se voi
conosceste la grandezza della sua misericordia e la
dolcezza della sua presenza, verreste più spesso a
lui. Si, andate a lui, unendo allo stesso tempo la
paura e l’amore, unendo la fiducia al timore, e
questo amalgama ammirevole farà sì che i vostri
sentimenti gli siano preziosi e che lui vi benedica
con effusione. Se non riuscite ad avere in voi
sentimenti di alcun genere, quando lo ricevete o vi
avvicinate a lui, non allarmatevi. Voi non siete
padroni dei vostri sentimenti; se non avete
sentimenti in voi, egli non li esige; ciò che vi chiede
è che voi vi offrite così come siete, con ciò che è
vostro e in voi, e che glielo offriate con gioia e
felicità. Così gli darete tutto ciò che potete offrirgli,
e facendolo, voi non farete altro che offrirgli ciò
che egli ha messo in voi. Ve lo ripeto, venite
sovente, venite ogni giorno al vostro Dio, fidatevi
di lui, amatelo, ed egli vi guarderà con occhio
favorevole, vi dimostrerà quanto vi ama, anche lui,
e come egli apprezzi tutto quello che fate per lui”.
Quest’angelo, dopo aver parlato così, si prostrò in
mezzo ai due angeli che tenevano ognuno un
turibolo in mano. Prese sull’altare una navicella
d’oro, colma di incenso profumato, e ne versò una
metà nel turibolo dell’angelo che stava a destra e
l’altra metà in quello dell’angelo che stava a
incarné, vers ce Dieu Sauveur, vers ce Dieu hostie
et victime, vers ce Dieu sacrement de vie et
d’amour? Tous les hommes ne viendront-ils point
recevoir les grâces que ce Dieu du tabernacle veut
verser sur eux? Ne viendront-ils point le recevoir
en nourriture, se désaltérer dans son sang comme
dans une source mystérieuse qu'il fait couler
jusqu'à la fin des siècles? O hommes! vous venez
pour l'insulter, pour l’outrager; ou bien vous
laissez votre Dieu solitaire et dans l’oubli. Vous
devriez être pénétrés de crainte et de frayeur en
approchant de lui, parce que vous êtes créatures et
qu'il est Créateur, parce qu'il est Dieu et que vous
êtes néant et péché, et vous le bravez, téméraires
et insensés! Ah! malheur à qui méprise le Dieu de
l’eucharistie! malheur à qui profane le corps et le
sang du Dieu de l'eucharistie! malheur à ces
sacrilèges qui veulent toujours vivre dans la
révolte! Ils refusent à Dieu leur devoir et leur
amour; Dieu ne leur refusera point ses
condamnations et ses vengeances. » Quand cet
ange eut fini de parler, un des deux qui couvraient
de leurs ailes le dessus et le devant du tabernacle,
vint prendre sa place. Sa figure était pleine de
bonté et de douceur. Il prit la parole et s’exprima
ainsi : « Enfants de Dieu, Celui qui vous a délivrés
et sauvés habite parmi vous, et il fait ses délices
d’être avec vous! Bien que l’ange que vous avez
entendu vous ait dit que vous deviez être près de
lui dans la crainte et le tremblement, que cela ne
vous empêche pas de venir à lui avec confiance et
surtout avec amour. Ah! si vous connaissiez la
grandeur de sa miséricorde et la douceur de sa
présence, vous viendriez plus souvent à lui. Oui,
venez à lui, joignant en même temps la crainte et
l'amour, unissant la confiance à la frayeur, et ce
mélange admirable fera que vos sentiments lui
seront précieux et qu'il vous bénira avec effusion.
Si vous ne pouvez avoir en vous des sentiments
d’aucune sorte, quand vous le recevez ou que vous
vous approchez de lui, ne vous en alarmez pas.
Vous n'êtes point maîtres de vos sentiments; si
vous n’avez point de sentiments en vous, il n’en
exige pas; ce qu'il demande, c'est que vous vous
offriez tels que vous êtes, avec ce qui est à vous et
en vous, et que vous le lui offriez avec joie et
bonheur. Ainsi vous lui offrirez tout ce que vous
pouvez lui offrir, et le lui offrant vous n’offriez
encore que ce qu'il a mis en vous. Je vous le répète,
venez souvent, venez tous les jours à votre Dieu,
ayez confiance en lui, aimez-le, et il vous verra d’un
œil favorable, il vous témoignera combien il vous
aime, lui aussi, et combien il estime tout ce que
sinistra, e il fumo si innalzò fino alla volta,
riempiendo il santuario e non vidi più nulla.
vous faites pour lui. » Cet ange, après avoir ainsi
parlé, se prosterna entre les deux anges qui
tenaient chacun un encensoir à la main. Il prit sur
l'autel une navette d’or pleine d’encens
odoriférant, dont il versa la moitié dans l’encensoir
de l'ange qui était à sa droite et l'autre moitié dans
celui de l’ange qui était à sa gauche, et la fumée
s’éleva jusqu'à la voûte, remplit tout le sanctuaire,
et je ne vis plus rien.
LIBRO TERZO: LA SANTA VERGINE MARIA, MADRE Soeur Marie Lataste - Livre 3 La Sainte Vierge
DI NOSTRO SIGNORE GESU’ CRISTO – CAPITOLO 6° Marie, Mère de Notre-Seigneur Jésus-Christ. Chapitre 6
Un giorno, festa dell’Annunciazione, leggevo nel
mio Messalino il Vangelo della Messa, leggevo
lentamente, con attenzione, per cercare il
significato del mistero che celebriamo. Invano ho
cercato di riflettere sulle parole racchiuse in
questo passo dell’evangelista Luca; rimanevo
senza pensieri, senza riflessioni, senza sentimenti.
Chiesi a Gesù di aiutarmi: caddi in ginocchio ai suoi
piedi davanti al tabernacolo, e lo pregai di
illuminarmi sul mistero dell’Annunciazione. Il
Salvatore Gesù venne a me e mi disse: « Figlia mia,
ti fa piacere che io ti parli di mia madre, e fa piacere
anche a me. Per far luce sul mistero di questo
giorno , voglio portarti con me. Vieni, mia figlia,
seguimi». Gesù mi prese per mano. Appena mi
toccò, mi sentii sollevata in aria, la terra scomparve
ai miei occhi, non vedevo più niente, se non Gesù.
Giungemmo in una vasta pianura. Non era una
pianura né una campagna della terra; era qualcosa
di simile, ma non era quello, non mi so spiegare
altrimenti. Intorno a questa pianura, vidi nove
gradoni o nove gradinate sovrapposte. Ognuna di
queste gradinate era enorme e occupata da una
moltitudine di giovani vestiti di bianco. Il loro abito
era lungo fino alle ginocchia; le braccia nude, i
capelli lunghi, pettinati all’indietro, si separavano
nel mezzo della fronte. Avevano tutti due ali sulle
spalle. Ognuno di questi giovani uomini splendeva
come il sole; ma più la gradinata era in alto e più i
giovani in essa erano sfolgoranti di luce. Quelli
dell’ultima gradinata erano superiori a tutti gli
altri. Al di sopra di queste gradinate vidi un
magnifico trono, fatto dell’oro più fine e più
brillante. Questo trono era solo luce, e questa luce
scendeva su tutti quei giovani, che sembravano
riflettere la luce del trono. Attorno al trono, vidi,
prosternati in ginocchio, sette giovani, più brillanti
Un jour de l’Annonciation, je lisais dans mon livre
l’évangile de la messe; je le lisais doucement, avec
attention, pour y chercher le fruit du mystère que
nous célébrions. Vainement je voulus m’arrêter
sur les paroles enfermées dans ce passage de
l’évangéliste saint Luc; je demeurai sans pensées,
sans réflexion, sans sentiment. J’appelai Jésus à
mon aide; je me prosternai à genoux à ses pieds
devant le tabernacle, et le suppliai de m’éclairer
sur le mystère de l’Annonciation. Le Sauveur Jésus
vint à moi et me dit : « Ma fille, vous aimez que je
vous parle de ma Mère, moi aussi je l’aime. Pour
vous éclairer sur le mystère de ce jour, je veux vous
emmener avec moi. Venez, ma fille, suivez-moi. »
Jésus me prit par la main. Dès qu'il m’eut touchée,
je me sentis élevée en l’air, la terre disparut à mes
yeux, je ne vis plus rien, si ce n'est Jésus. Nous
arrivâmes à une immense plaine. Ce n’était ni une
plaine ni une campagne de la terre; c'était comme
cela, mais ce n’était point cela, et je ne sais le dire
autrement. Autour de cette plaine, je vis neuf
degrés ou neuf enceintes superposées. Chacune de
ces enceintes était immense et occupée par une
multitude de jeunes gens vêtus de blanc. Leur robe
descendait jusqu’aux genoux; leurs bras étaient
nus, leurs cheveux longs, retroussés en arrière,
séparés sur le milieu du front. Ils avaient tous deux
ailes sur leurs épaules. Chacun de ces jeunes
hommes était brillant comme le soleil; mais plus
l’enceinte était élevée et plus les jeunes hommes
de cette enceinte étaient éclatants de lumière.
Ceux de la dernière enceinte l’emportaient sur
tous les autres. Au-dessus de ces enceintes je vis
un trône magnifique, de l’or le plus fin et le plus
brillant. Ce trône n’était que lumière, et cette
lumière descendait sur tous les jeunes hommes qui
me semblaient réfléchir la lumière de ce trône.
rispetto a quelli delle gradinate, perché erano più
vicini al trono di luce. Allora dal Trono di luce, si
udì una voce. Tutti coloro che erano nelle nove
gradinate e i sette che erano davanti al trono di
luce prestarono orecchio; poi il primo dei sette salì
al trono, si inchinò tre volte, lasciò questa pianura
e si avviò verso i luoghi che avevamo percorso. «
Vieni con me, figlia mia» mi disse poi il Salvatore
Gesù. Mi prese ancora per mano, e arrivammo con
colui che aveva lasciato la pianura, in una piccola
stanzetta. Li, una ragazzina di quindici anni, le mani
incrociate sul petto, pregava, gli occhi rivolti al
cielo. Il giovane si prostrò davanti a lei e le disse: «
Ti saluto, o piena di grazia, il Signore è con te. Tu
sei benedetta fra tutte le donne». A queste parole
la ragazza sembrò turbata dalle parole che aveva
appena udito. Si chiedeva cosa potesse significare
quel saluto. Allora il giovane disse: « Non temere,
Maria; perché hai trovato grazia presso Dio. Ecco,
tu concepirai nel tuo seno e partorirai un figlio, e
gli darai il nome di Gesù. Egli sarà grande. Il suo
nome sarà Figlio dell’Altissimo. Il Signore gli darà il
trono di Davide suo Padre e regnerà per sempre, e
il suo regno non avrà mai fine». Allora la giovane
rispose: « Come potrà succedere, poiché non
conosco uomo?». Le fu risposto: « Lo Spirito Santo
scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti
coprirà, e quello che nascerà da te sarà santo e sarà
chiamato Figlio dell’Altissimo. Ecco che la tua
parente Elisabetta ha concepito, anche lei, un figlio
nella sua vecchiaia, e questo è il sesto mese della
gravidanza di colei che era chiamata sterile, perché
non v’è alcuna promessa irrealizzabile per Dio». La
ragazza alzò gli occhi al cielo e disse: « Eccomi, sono
la serva del Signore, avvenga di me secondo la tua
parola». Poi tutto scomparve, il giovane venuto
con il Salvatore Gesù e con me dalla pianura in alto,
e la ragazza che avevamo trovato in preghiera. Io
non vidi più che il Salvatore Gesù; lui era davanti
all’altare. Mi inginocchiai davanti a lui; egli mi
benedisse, mi rialzò e mi disse: « Figlia mia, ho
voluto parlare ai tuoi occhi prima di parlare alla tua
intelligenza, affinché la tua intelligenza possa
meglio capire ora quello che i tuoi occhi hanno
visto e le tue orecchie hanno udito. Questa pianura
che ha visto, figlia mia, è il cielo; le nove gradinate
e coloro che le occupavano, i nove cori degli angeli;
il trono di luce, il trono di Dio; i sette giovani
uomini intorno al trono, i sette angeli che sono
sempre davanti al Padre mio; quello che si alzò in
piedi , che è venuto con noi nella cella in cui siamo
entrati, quello è l’angelo Gabriele; colei a cui ha
parlato, Maria. Potrai ora figlia mia, più facilmente
Autour du trône, je vis, prosternés à genoux, sept
jeunes hommes, plus brillants que ceux de toutes
les enceintes, parce qu’ils approchaient de plus
près
le
trône
de
la
lumière.
Alors, du trône de la lumière, une voix se fit
entendre. Tous ceux qui étaient dans les neuf
enceintes et les sept qui se trouvaient devant le
trône de la lumière prêtèrent l’oreille; puis le
premier des sept monta sur le trône, se prosterna
trois fois, quitta cette plaine et passa par les
endroits que nous avions parcourus.« Venez avec
moi, ma fille, » me dit alors le Sauveur Jésus. Il me
prit encore par la main, et nous arrivâmes, avec
celui qui avait quitté la plaine d’en haut, dans une
petite cellule. Là, une jeune fille, d’une quinzaine
d’années, les mains croisées sur la poitrine, priait,
les yeux levés au ciel. Le jeune homme se
prosterna devant elle et lui dit : « Je vous salue,
pleine de grâce, le Seigneur est avec vous. Vous
êtes bénie entre toutes les femmes. » À ces mots,
la jeune fille me parut troublée dans la parole
qu’elle venait d’entendre. Elle se demandait quel
pouvait être ce salut. Alors le jeune homme lui dit
: « Ne craignez point, Marie; vous avez trouvé
grâce devant Dieu. Voici que vous concevrez dans
votre sein et vous enfanterez un Fils, et vous lui
donnerez le nom de Jésus. Il sera grand. Son nom
sera le Fils du Très-Haut. Le Seigneur lui donnera le
trône de David, son Père, et il régnera
éternellement, et son règne n’aura point de fin. »
Alors la jeune fille répondit : « Comment cela
s’opèrera-t-il, car je ne connais point d’homme? »
Il lui fut répondu : « Le Saint-Esprit descendra en
vous, et la vertu du Très-Haut vous couvrira, et ce
qui naîtra de vous est saint et sera appelé le Fils du
Très-Haut. Voici que votre parente Élisabeth a
conçu, elle aussi, un fils dans sa vieillesse, et c'est
le sixième mois de la grossesse de celle qui est
appelée stérile, parce qu'il n'y a point de promesse
irréalisable pour Dieu. » La jeune fille, levant les
yeux au ciel, s’écria : « Voici la servante du
Seigneur, qu'il me soit fait selon votre parole. »
Alors tout disparut, le jeune homme venu avec le
Sauveur Jésus et moi de la plaine d’en haut, et la
jeune fille que nous avions trouvée en prière. Je ne
vis plus que le Sauveur Jésus; il était en face de
l'autel. Je me mis à genoux devant lui; il me bénit,
me releva et me dit : « Ma fille, j’ai voulu parler à
vos yeux avant de parler à votre intelligence, parce
que votre intelligence comprendra mieux
maintenant ce que vos yeux auront aperçu, ce que
vos oreilles auront entendu. Cette plaine que vous
considériez, ma fille, c'est le ciel; les neuf enceintes
penetrare il mistero su cui volevi meditare. Ti
parlerò con la semplicità di una madre; tu
ascoltami con la docilità di un bimbo. La mia
incarnazione era il capolavoro delle manifestazioni
esteriori di Dio in cielo e sulla terra. Da tuta
l’eternità dio aveva preparato quest’opera.
Quando giunse l’ora, nel mezzo dei tempi, mandò
il suo angelo, uno dei sette che rimangono sempre
in adorazione davanti a lui e ai quali affida
l’esecuzione dei suoi ordini, quello chiamato
Gabriele, cioè potenza di Dio, oppure Dio e l’uomo.
E non è senza motivo che egli porta il nome, Forza
di Dio, perché doveva essere l’ eroe che
annunciava la grande manifestazione della forza e
del potere che risiedono in Dio; Dio e uomo, perché
doveva annunciare la grande meraviglia di un Dio
fatto uomo. Egli è un angelo, e uno dei più potenti
della corte di mio Padre, ed egli viene nella
stanzetta di Maria, colei che mio Padre aveva
scelta per darmi alla luce sulla terra. È il cielo che
comunica questa grande notizia alla terra; è un
angelo che la comunica a una vergine; è il più bello
degli angeli che parla alla più santa delle creature;
è l’angelo di Dio che parla alla madre di Dio…»
et ceux qui les occupaient, les neuf chœurs des
anges; le trône de lumière, le trône de Dieu; les
sept jeunes hommes qui entouraient ce trône, les
sept anges qui sont toujours devant mon Père;
celui qui s’est levé, qui est venu avec vous dans la
cellule où nous sommes entrées, c'est l’ange
Gabriel; celle à qui il a parlé, c'est Marie. « Vous
allez maintenant, ma fille, pénétrer plus
facilement le mystère sur lequel vous vouliez
méditer. Je vous parlerai avec la simplicité d’une
mère; écoutez-moi avec la docilité d’un enfant. «
Mon incarnation était le chef-d’œuvre des
manifestations extérieures de Dieu au ciel et sur la
terre. Toute l’éternité Dieu a préparé cette œuvre.
Quand l’heure sonna, au milieu des temps, il
envoya son ange, l’un des sept qui se trouvent
toujours en adoration en sa présence et à qui il
confie l’exécution de ses commandements, celui
qui s’appelle Gabriel, c’est-à-dire force de Dieu ou
bien Dieu et homme. Ce n'est pas sans dessein qu'il
porte ce nom, force de Dieu, parce qu'il devait être
le héros annonçant la grande manifestation de la
force et de la puissance qui est en Dieu; Dieu et
homme, parce qu'il devait annoncer la grande
merveille d’un Dieu fait homme. Ce n'est pas sans
dessein qu'il porte ce nom, force de Dieu, parce
qu'il devait être le héros annonçant la grande
manifestation de la force et de la puissance qui est
en Dieu; Dieu et homme, parce qu'il devait
annoncer la grande merveille d’un Dieu fait
homme. « Il est ange et l’un des plus puissants de
la cour de mon Père, et il vient dans la cellule de
Marie, que mon Père avait choisie pour me donner
le jour sur la terre. C'est le ciel qui apprend cette
grande nouvelle à la terre; c'est un ange qui
l’apprend à une vierge; c'est le plus beau des anges
qui l'apprend à la plus sainte des créatures; c'est
l'ange de Dieu qui l’apprend à la mère de Dieu.
CONCLUSIONI FINALI:
Dalle visioni di Maria Lataste apprendiamo che esistono dunque in Cielo e : “Attorno
al trono, prosternati in ginocchio, sette giovani, più brillanti … perché … più vicini
al trono di luce” e che essi sono: “i sette angeli che sono sempre davanti al Padre
mio”.
Il riferimento più diretto al Testo Sacro è Apocalisse 8,2 , nella versione greca, più
che in quella CEI 2008, laddove si notano : “I Sette Angeli che stanno ritti davanti a
Dio”, osservando ancora che quei Sette Angeli, in greco: τοὺς ἑπτὰ ἀγγέλους,
presentati con l’articolo determinativo, indicano proprio gli Angeli della presenza,
figure conosciute dalla tradizione giudaica come le più vicine a Dio e presenti
addirittura nella tradizione della Pirkè di Eliazer.
Altro riferimento diretto è a Tb 12,15 . “Io sono Raffaele, uno dei sette angeli che
sono al servizio di Dio e hanno accesso alla maestà del Signore” di cui abbiamo
presentato la versione sinaitica.
Siccome nel Vangelo di Luca, Gabriele dice di essere presente al cospetto di Dio, è
automatica da parte della veggente la correlazione tra Luca 1,19 e Ap 8,2 laddove
dice: “Quando giunse l’ora, nel mezzo dei tempi, mandò il suo angelo, uno dei sette
che rimangono sempre in adorazione davanti a lui e ai quali affida l’esecuzione dei
suoi ordini, quello chiamato Gabriele, cioè potenza di Dio, … Egli è un angelo, e uno
dei più potenti della corte di mio Padre”.
Dobbiamo riferire che secondo la Teologia ufficiale, Maria Lataste avrebbe detto il
falso, perché non conoscerebbe la distinzione tommasiana e gregoriana tra angeli
assistenti e ministranti, escludendo questi autori la possibilità che chi sia in alto
davanti a Dio possa essere inviato.
Abbiamo già illustrato i motivi delle falsità del sistema pseudo – dionisiano tomistico,
il quale esclude dal generale panorama dei santi il gruppo dei Sette Assistenti,
trasformati in allegoria liturgica.
Non richiamiamo qui i passi di Ap 1,4 e quelli ad essi correlati perché si fa menzione
dei Sette Spiriti, effettivamente i Sette Angeli, ma rivelatisi come tali in altre visioni.
Riguardo al primo passo, più una mera allusione al settenario che altro, resta la
magnifica visione dei Sette Angeli presenti davanti al Santissimo Sacramento e la
sensazione che ad aver parlato siano stati Michele e Gabriele.