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I 7 ARCANGELI E MARIA LATASTE MISTICA DELLE MERAVIGLIE

Le vie et les oeuvres de Marie Lataste, religieuse du Sacre Coeur, per M. Labbè Pascal Darbins Ambrioise Bray, Paris 1862-66, rue de Saints Peres https://archive.org/stream/lavieetlesoeuvre01lat a/lavieetlesoeuvre01lata_djvu.txt http://jesusmarie.free.fr/marie_lataste_livre_3.h tml LIBRO SECONDO: IL VERBO DI DIO FATTO UOMO-CAP. 14° Un giorno dopo la santa comunione, ho visto il Salvatore Gesù nel mio cuore, come l'avevo già visto più volte sull'altare, seduto su un trono d'oro. L'ho guardato a lungo, l'ho adorato dentro di me e gli ho rinnovato l'offerta di tutto quello che avevo. Mi sentivo tutta rinchiusa nel mio cuore, in ginocchio vicino a Gesù. Ben presto mi sono sentita chiamata a uscire dal mio cuore per seguire un'attrazione alla quale non go potuto resistere e che mi chiamava dall'altare. Ho visto subito con gli occhi della mente DUE ANGELI con grandi ali collocarsi a ciascun lato dell'altare. Con una delle loro ali, hanno coperto la parte superiore del tabernacolo; hanno steso l'altra sulla parte anteriore e lo hanno velato completamente. Le Soeur Marie Lataste-Livre 2 Le Verbe de Dieu fait Homme-chapitre 14 Un jour, après la sainte communion, j'aperçus le Sauveur Jésus dans mon coeur comme je l'avais aperçu déjà plusieurs fois sur l'autel, assis sur un trône d'or. Je le regardai longtemps, je l'adorai audedans de moi-même et lui renouvelai l'offrande de tout ce que j'avais. Je me croyais toute renfermée dans mon coeur, à genoux auprès de Jésus. Bientôt je me sentis portée à sortir de mon coeur pour suivre un attrait auquel je ne pus résister et qui m'appelait à l'autel. Je vis aussitôt avec les yeux de l'esprit deux anges avec de grandes ailes se placer chacun du côté de l'autel. De l'une de leurs ailes, ils couvrirent le dessus du tabernacle; ils étendirent l'autre sur le devant et le voilèrent en entier. Les plumes de leurs ailes

Ricerca documentale, confronto e collazione tra fonti, analisi critica Avv. Carmine Alvino I Sette Arcangeli e la Mistica delle Meraviglie La presenza dei Sette Arcangeli si manifesta anche nelle visioni della c.d. “Mistica Delle Meraviglie” : MARIA LATASTE (1822-1847), religiosa francese della Società del Sacro Cuore, dalla vita breve ma intensa, morta a soli 25 anni perché consumata dall'ardente amore per il Signore. Fu condotta diverse volte in estasi a guardare il Trono divino, e li scorse i Sette Arcangeli innanzi a Dio . Per quel che riguarda le presenti e clamorose testimonianze, l’informazione sui Sette Principi ci viene direttamente da una bellissima traduzione italiana delle visioni della mistica, edita dalle Edizioni Segno di Udine e tratta a sua volta dall’edizione in francese: Le vie et les oeuvres de Marie Lataste, religieuse du Sacre Coeur scritta da M. Labbè Pascal Darbins. La Società del Sacro Cuore di Gesù (in latino Societas Sacratissimi Cordis Jesu) è un istituto religioso femminile di diritto pontificio: le suore di questa congregazione, dette Dame del Sacro Cuore, pospongono al loro nome la sigla R.S.C.J. (Religiosa Sanctissimi Cordis Jesu). La congregazione venne fondata a Parigi il 21 novembre 1800 dalla religiosa francese Maddalena Sofia Barat (1779-1865) con l'aiuto del gesuita Joseph Varin. Il fine della società era la propagazione della devozione al Sacro Cuore di Gesù attraverso l'educazione delle fanciulle, soprattutto delle classi sociali elevate: la prima scuola venne aperta ad Amiens nel 1801 (seguirono presto altre fondazioni a Grenoble e Poitiers). Le religiose del Sacro Cuore di Gesù sono dedite principalmente all'organizzazione di collegi e all'istruzione: la loro spiritualità e la loro legislazione sono modellate sugli scritti e le costituzioni di Ignazio di Loyola. Maria Lataste fu dunque una luce nascosta di questa congregazione. Quando intorno al 1844 la Società del Sacro Cuore stava infatti fondando una casa a Rennes, Marie Lataste vi fu destinata. Qui Maria si dedicò al suo compito nel silenzio della vita nascosta, in compagnia degli Angeli, di Maria e di Gesù. Maria Lataste, Straordinarie verità soprannaturali dalla mistica delle meraviglie, traduzione a cura di Anselmo Pession, libro terzo, La Santa Vergine Maria, Madre di Nostro Signore Gesù Cristo, 6° capitolo, Edizioni Segno 2017. Le vie et les oeuvres de Marie Lataste, religieuse du Sacre Coeur, per M. Labbè Pascal Darbins Ambrioise Bray, Paris 1862 – 66, rue de Saints Peres https://archive.org/stream/lavieetlesoeuvre01lat a/lavieetlesoeuvre01lata_djvu.txt http://jesusmarie.free.fr/marie_lataste_livre_3.h tml LIBRO SECONDO: IL VERBO DI DIO FATTO UOMO – Soeur Marie Lataste - Livre 2 Le Verbe de Dieu fait CAP. 14° Homme - chapitre 14 Un giorno dopo la santa comunione, ho visto il Salvatore Gesù nel mio cuore, come l’avevo già visto più volte sull’altare, seduto su un trono d’oro. L’ho guardato a lungo, l’ho adorato dentro di me e gli ho rinnovato l’offerta di tutto quello che avevo. Mi sentivo tutta rinchiusa nel mio cuore, in ginocchio vicino a Gesù. Ben presto mi sono sentita chiamata a uscire dal mio cuore per seguire un’attrazione alla quale non go potuto resistere e che mi chiamava dall’altare. Ho visto subito con gli occhi della mente DUE ANGELI con grandi ali collocarsi a ciascun lato dell’altare. Con una delle loro ali, hanno coperto la parte superiore del tabernacolo; hanno steso l’altra sulla parte anteriore e lo hanno velato completamente. Le Un jour, après la sainte communion, j’aperçus le Sauveur Jésus dans mon cœur comme je l'avais aperçu déjà plusieurs fois sur l'autel, assis sur un trône d’or. Je le regardai longtemps, je l’adorai audedans de moi-même et lui renouvelai l’offrande de tout ce que j’avais. Je me croyais toute renfermée dans mon cœur, à genoux auprès de Jésus. Bientôt je me sentis portée à sortir de mon cœur pour suivre un attrait auquel je ne pus résister et qui m’appelait à l'autel. Je vis aussitôt avec les yeux de l’esprit deux anges avec de grandes ailes se placer chacun du côté de l'autel. De l’une de leurs ailes, ils couvrirent le dessus du tabernacle; ils étendirent l’autre sur le devant et le voilèrent en entier. Les plumes de leurs ailes piume delle ali sembravano lame trasparenti d’oro e brillavano ai miei occhi come raggi di sole. Ho visto DUE ALTRI ANGELI, simili a bambini piccoli; non si posavano su nulla; le loro ali li sostenevano in volo davanti al tabernacolo. Essi erano girati dalla parte della gente, le mani giunte sul petto, gli occhi chiusi, e gridavano con forza: “Ecco, il Signore, adoratelo ! Adoratelo!. ALTRI DUE scesero dal cielo, simili ai primi. Tenevano un turibolo in mano. Essi incensavano senza sosta l’altare con profondi inchini per mostrare il loro rispetto e la loro sottomissione al Dio Eucarestia. Un SETTIMO ANGELO, infine, si mise davanti all’altare. Era grande come i primi due ed aveva anche lui due grandi ali. I suoi modi e i suoi occhi erano severi, le braccia nude e il suo abito scendeva fino alle ginocchia. Alzò la voce verso il popolo e disse con enfasi: “ Qui abita Colui che gli Angeli adorano con grande rispetto, con timore e tremore, presi da una legittima trepidazione in sua presenza. O uomini! Se coi conosceste bene come noi la grandezza della Maestà Suprema, la adorereste con timore e tremore, e con il massimo rispetto. Invece cosa fate ? Non venite forse di fronte a lui ad insultarlo con la vostra immodestia e la vostra irriverenza? Che differenza tra gli uomini e gli angeli! non voglio parlarvi per vanità od ostentazione, ma per la gloria di Dio, creatore deli uomini e degli Angeli. Gli Angeli uscirono dalle mani del Creatore in uno stato di grazia e santità. Quelle intelligenze celesti erano spiriti senza corpo, destinati ad adorare continuamente la maestà divina, e ad essere anche gli esecutori della sua volontà. C’è stata una prova per tutti gli Angeli. Coloro che furono fedeli mantennero la vocazione che Dio aveva dato loro, e vi trovarono la loro felicità; sempre grati al loro Creatore e loro premio, essi lo adorano costantemente nel raccoglimento e nel silenzio, e compiono dappertutto la sua volontà. Coloro che furono infedeli, furono per sempre separati da Dio, e l’inferno si aprì per inghiottirli. Dio ha creato anche l’uomo giusto e santo. L’uomo si è ribellato contro Dio. Che cosa ha fatto allora Dio per l’uomo ?. Lo ha forse condannato per l’eternità ? No, Dio ha avuto pietà di lui; si è fatto uomo lui stesso ed è morto per riscattarlo. Non basta ancora: ha voluto continuare la sua incarnazione, la sua redenzione e la sua vita per l’uomo nell’ Eucarestia. Vedendo questo, tutti gli uomini, colmi di gratitudine e di amore, non dovrebbero accorrere verso questo Dio incarnato, verso questo Dio Salvatore, verso questo Dio ostia e vittima, verso questo Dio sacramento di vita e d’amore ? Non dovrebbero gli semblaient des lames d’or transparentes et brillaient à mes yeux comme des rayons du soleil. Je vis deux autres anges semblables à de petits enfants; ils ne reposaient nulle part; leurs ailes les soutenaient au devant du tabernacle. Ils étaient tournés du côté du peuple, les mains jointes sur la poitrine, les yeux fermés, et criaient avec vigueur : Voici le Seigneur, adorez-le! adorez-le! Deux autres descendirent du ciel, semblables aux premiers. Ils tenaient un encensoir à la main. Ils encensaient sans relâche l’autel et faisaient des inclinations profondes pour témoigner de leur respect et de leur soumission pour le Dieu de l’eucharistie. Un septième, enfin, se plaça devant l’autel. Il était grand comme les deux premiers et portait aussi de grandes ailes. Son air et son regard étaient sévères, ses bras nus, et sa robe ne descendait que jusqu’aux genoux. Il éleva sa voix vers le peuple et dit avec force : « C'est ici qu’habite Celui que les anges adorent avec un grand respect, avec crainte et tremblement, saisis d’une légitime frayeur en sa présence. O hommes! si vous connaissiez aussi bien que nous la grandeur de la majesté suprême, vous l'adoreriez avec crainte et tremblement et avec le plus grand respect. Que faites-vous pourtant? Ne venez-vous pas l'insulter en face par votre immodestie et vos irrévérences? Quelle différence entre les hommes et les anges! Je ne veux point vous parler par vanité ni ostentation, mais pour la gloire de Dieu, créateur des hommes et des anges. « Les anges sortirent des mains du Créateur dans un état de grâce et de sainteté. Ces intelligences célestes étaient les esprits sans corps, destinés à adorer continuellement la majesté divine, à être aussi les exécuteurs de ses volontés. Il y eut une épreuve pour tous les anges. Ceux qui furent fidèles conservèrent la destination que Dieu leur avait faite, et ils trouvèrent là leur bonheur; à jamais reconnaissants envers leur Créateur et leur récompense, ils l’adorent sans cesse dans le recueillement et le silence, et accomplissent partout sa volonté. Ceux qui furent infidèles furent pour toujours séparés de Dieu, et l'enfer s’ouvrit pour les engloutir. « Dieu a aussi créé l'homme juste et saint. L'homme se révolta contre Dieu. Qu’a fait alors Dieu pour l'homme? L’a-t-il condamné pour l’éternité? Non, Dieu a eu pitié de l'homme; il s’est fait homme lui-même; il est mort pour le racheter. Ce n'est point assez, il a voulu continuer son incarnation, sa rédemption et sa vie pour l'homme dans l’eucharistie. A cette vue, tous les hommes, pénétrés de reconnaissance et d’amour, n’accourront-ils donc pas vers ce Dieu uomini venire a ricevere le grazie che Dio vuole riversare su di loro dal suo Tabernacolo ? Non dovrebbero riceverlo come cibo, dissetarsi col suo sangue , come da una fonte misteriosa che zampillerà fino alla fine dei tempi ? O uomini ! Venite ad insultarlo, ad oltraggiarlo; oppure lasciate il vostro Dio solo e dimenticato. Dovreste essere colmi di paura e terrore avvicinandovi a lui, perché voi siete creature ed egli è il Creatore, perché egli è Dio e voi siete un nulla e peccatori, e lo sfidate, temerari e insensati ! Ah ! Guai a chi disprezza il Dio dell’ Eucarestia ! Guai a chi profana il corpo e il sangue del Dio dell’ Eucarestia ! Guai ai sacrileghi che vogliono sempre vivere nella ribellione ! Essi rifiutano a Dio il loro dovere e il loro amore; Dio non rifiuterà loro le sue condanne e la sua vendetta “. Quando l’Angelo ebbe finito di parlare, uno dei due che copriva con le sue ali la parte superiore e il davanti del tabernacolo venne a prendere il suo posto. Il suo volto era pieno di bontà e gentilezza. Egli prese la parola e parlò così: “ Figli di Dio, Colui che vi ha liberati e salvati abita in mezzo a voi, e gioisce di stare con voi ! Anche se l’angelo che avete ascoltato vi ha detto che dovreste stare vicino a lui con timore e tremore, questo non vi deve impedire di venire a lui con fiducia e, soprattutto, con amore. Ah ! Se voi conosceste la grandezza della sua misericordia e la dolcezza della sua presenza, verreste più spesso a lui. Si, andate a lui, unendo allo stesso tempo la paura e l’amore, unendo la fiducia al timore, e questo amalgama ammirevole farà sì che i vostri sentimenti gli siano preziosi e che lui vi benedica con effusione. Se non riuscite ad avere in voi sentimenti di alcun genere, quando lo ricevete o vi avvicinate a lui, non allarmatevi. Voi non siete padroni dei vostri sentimenti; se non avete sentimenti in voi, egli non li esige; ciò che vi chiede è che voi vi offrite così come siete, con ciò che è vostro e in voi, e che glielo offriate con gioia e felicità. Così gli darete tutto ciò che potete offrirgli, e facendolo, voi non farete altro che offrirgli ciò che egli ha messo in voi. Ve lo ripeto, venite sovente, venite ogni giorno al vostro Dio, fidatevi di lui, amatelo, ed egli vi guarderà con occhio favorevole, vi dimostrerà quanto vi ama, anche lui, e come egli apprezzi tutto quello che fate per lui”. Quest’angelo, dopo aver parlato così, si prostrò in mezzo ai due angeli che tenevano ognuno un turibolo in mano. Prese sull’altare una navicella d’oro, colma di incenso profumato, e ne versò una metà nel turibolo dell’angelo che stava a destra e l’altra metà in quello dell’angelo che stava a incarné, vers ce Dieu Sauveur, vers ce Dieu hostie et victime, vers ce Dieu sacrement de vie et d’amour? Tous les hommes ne viendront-ils point recevoir les grâces que ce Dieu du tabernacle veut verser sur eux? Ne viendront-ils point le recevoir en nourriture, se désaltérer dans son sang comme dans une source mystérieuse qu'il fait couler jusqu'à la fin des siècles? O hommes! vous venez pour l'insulter, pour l’outrager; ou bien vous laissez votre Dieu solitaire et dans l’oubli. Vous devriez être pénétrés de crainte et de frayeur en approchant de lui, parce que vous êtes créatures et qu'il est Créateur, parce qu'il est Dieu et que vous êtes néant et péché, et vous le bravez, téméraires et insensés! Ah! malheur à qui méprise le Dieu de l’eucharistie! malheur à qui profane le corps et le sang du Dieu de l'eucharistie! malheur à ces sacrilèges qui veulent toujours vivre dans la révolte! Ils refusent à Dieu leur devoir et leur amour; Dieu ne leur refusera point ses condamnations et ses vengeances. » Quand cet ange eut fini de parler, un des deux qui couvraient de leurs ailes le dessus et le devant du tabernacle, vint prendre sa place. Sa figure était pleine de bonté et de douceur. Il prit la parole et s’exprima ainsi : « Enfants de Dieu, Celui qui vous a délivrés et sauvés habite parmi vous, et il fait ses délices d’être avec vous! Bien que l’ange que vous avez entendu vous ait dit que vous deviez être près de lui dans la crainte et le tremblement, que cela ne vous empêche pas de venir à lui avec confiance et surtout avec amour. Ah! si vous connaissiez la grandeur de sa miséricorde et la douceur de sa présence, vous viendriez plus souvent à lui. Oui, venez à lui, joignant en même temps la crainte et l'amour, unissant la confiance à la frayeur, et ce mélange admirable fera que vos sentiments lui seront précieux et qu'il vous bénira avec effusion. Si vous ne pouvez avoir en vous des sentiments d’aucune sorte, quand vous le recevez ou que vous vous approchez de lui, ne vous en alarmez pas. Vous n'êtes point maîtres de vos sentiments; si vous n’avez point de sentiments en vous, il n’en exige pas; ce qu'il demande, c'est que vous vous offriez tels que vous êtes, avec ce qui est à vous et en vous, et que vous le lui offriez avec joie et bonheur. Ainsi vous lui offrirez tout ce que vous pouvez lui offrir, et le lui offrant vous n’offriez encore que ce qu'il a mis en vous. Je vous le répète, venez souvent, venez tous les jours à votre Dieu, ayez confiance en lui, aimez-le, et il vous verra d’un œil favorable, il vous témoignera combien il vous aime, lui aussi, et combien il estime tout ce que sinistra, e il fumo si innalzò fino alla volta, riempiendo il santuario e non vidi più nulla. vous faites pour lui. » Cet ange, après avoir ainsi parlé, se prosterna entre les deux anges qui tenaient chacun un encensoir à la main. Il prit sur l'autel une navette d’or pleine d’encens odoriférant, dont il versa la moitié dans l’encensoir de l'ange qui était à sa droite et l'autre moitié dans celui de l’ange qui était à sa gauche, et la fumée s’éleva jusqu'à la voûte, remplit tout le sanctuaire, et je ne vis plus rien. LIBRO TERZO: LA SANTA VERGINE MARIA, MADRE Soeur Marie Lataste - Livre 3 La Sainte Vierge DI NOSTRO SIGNORE GESU’ CRISTO – CAPITOLO 6° Marie, Mère de Notre-Seigneur Jésus-Christ. Chapitre 6 Un giorno, festa dell’Annunciazione, leggevo nel mio Messalino il Vangelo della Messa, leggevo lentamente, con attenzione, per cercare il significato del mistero che celebriamo. Invano ho cercato di riflettere sulle parole racchiuse in questo passo dell’evangelista Luca; rimanevo senza pensieri, senza riflessioni, senza sentimenti. Chiesi a Gesù di aiutarmi: caddi in ginocchio ai suoi piedi davanti al tabernacolo, e lo pregai di illuminarmi sul mistero dell’Annunciazione. Il Salvatore Gesù venne a me e mi disse: « Figlia mia, ti fa piacere che io ti parli di mia madre, e fa piacere anche a me. Per far luce sul mistero di questo giorno , voglio portarti con me. Vieni, mia figlia, seguimi». Gesù mi prese per mano. Appena mi toccò, mi sentii sollevata in aria, la terra scomparve ai miei occhi, non vedevo più niente, se non Gesù. Giungemmo in una vasta pianura. Non era una pianura né una campagna della terra; era qualcosa di simile, ma non era quello, non mi so spiegare altrimenti. Intorno a questa pianura, vidi nove gradoni o nove gradinate sovrapposte. Ognuna di queste gradinate era enorme e occupata da una moltitudine di giovani vestiti di bianco. Il loro abito era lungo fino alle ginocchia; le braccia nude, i capelli lunghi, pettinati all’indietro, si separavano nel mezzo della fronte. Avevano tutti due ali sulle spalle. Ognuno di questi giovani uomini splendeva come il sole; ma più la gradinata era in alto e più i giovani in essa erano sfolgoranti di luce. Quelli dell’ultima gradinata erano superiori a tutti gli altri. Al di sopra di queste gradinate vidi un magnifico trono, fatto dell’oro più fine e più brillante. Questo trono era solo luce, e questa luce scendeva su tutti quei giovani, che sembravano riflettere la luce del trono. Attorno al trono, vidi, prosternati in ginocchio, sette giovani, più brillanti Un jour de l’Annonciation, je lisais dans mon livre l’évangile de la messe; je le lisais doucement, avec attention, pour y chercher le fruit du mystère que nous célébrions. Vainement je voulus m’arrêter sur les paroles enfermées dans ce passage de l’évangéliste saint Luc; je demeurai sans pensées, sans réflexion, sans sentiment. J’appelai Jésus à mon aide; je me prosternai à genoux à ses pieds devant le tabernacle, et le suppliai de m’éclairer sur le mystère de l’Annonciation. Le Sauveur Jésus vint à moi et me dit : « Ma fille, vous aimez que je vous parle de ma Mère, moi aussi je l’aime. Pour vous éclairer sur le mystère de ce jour, je veux vous emmener avec moi. Venez, ma fille, suivez-moi. » Jésus me prit par la main. Dès qu'il m’eut touchée, je me sentis élevée en l’air, la terre disparut à mes yeux, je ne vis plus rien, si ce n'est Jésus. Nous arrivâmes à une immense plaine. Ce n’était ni une plaine ni une campagne de la terre; c'était comme cela, mais ce n’était point cela, et je ne sais le dire autrement. Autour de cette plaine, je vis neuf degrés ou neuf enceintes superposées. Chacune de ces enceintes était immense et occupée par une multitude de jeunes gens vêtus de blanc. Leur robe descendait jusqu’aux genoux; leurs bras étaient nus, leurs cheveux longs, retroussés en arrière, séparés sur le milieu du front. Ils avaient tous deux ailes sur leurs épaules. Chacun de ces jeunes hommes était brillant comme le soleil; mais plus l’enceinte était élevée et plus les jeunes hommes de cette enceinte étaient éclatants de lumière. Ceux de la dernière enceinte l’emportaient sur tous les autres. Au-dessus de ces enceintes je vis un trône magnifique, de l’or le plus fin et le plus brillant. Ce trône n’était que lumière, et cette lumière descendait sur tous les jeunes hommes qui me semblaient réfléchir la lumière de ce trône. rispetto a quelli delle gradinate, perché erano più vicini al trono di luce. Allora dal Trono di luce, si udì una voce. Tutti coloro che erano nelle nove gradinate e i sette che erano davanti al trono di luce prestarono orecchio; poi il primo dei sette salì al trono, si inchinò tre volte, lasciò questa pianura e si avviò verso i luoghi che avevamo percorso. « Vieni con me, figlia mia» mi disse poi il Salvatore Gesù. Mi prese ancora per mano, e arrivammo con colui che aveva lasciato la pianura, in una piccola stanzetta. Li, una ragazzina di quindici anni, le mani incrociate sul petto, pregava, gli occhi rivolti al cielo. Il giovane si prostrò davanti a lei e le disse: « Ti saluto, o piena di grazia, il Signore è con te. Tu sei benedetta fra tutte le donne». A queste parole la ragazza sembrò turbata dalle parole che aveva appena udito. Si chiedeva cosa potesse significare quel saluto. Allora il giovane disse: « Non temere, Maria; perché hai trovato grazia presso Dio. Ecco, tu concepirai nel tuo seno e partorirai un figlio, e gli darai il nome di Gesù. Egli sarà grande. Il suo nome sarà Figlio dell’Altissimo. Il Signore gli darà il trono di Davide suo Padre e regnerà per sempre, e il suo regno non avrà mai fine». Allora la giovane rispose: « Come potrà succedere, poiché non conosco uomo?». Le fu risposto: « Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà, e quello che nascerà da te sarà santo e sarà chiamato Figlio dell’Altissimo. Ecco che la tua parente Elisabetta ha concepito, anche lei, un figlio nella sua vecchiaia, e questo è il sesto mese della gravidanza di colei che era chiamata sterile, perché non v’è alcuna promessa irrealizzabile per Dio». La ragazza alzò gli occhi al cielo e disse: « Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me secondo la tua parola». Poi tutto scomparve, il giovane venuto con il Salvatore Gesù e con me dalla pianura in alto, e la ragazza che avevamo trovato in preghiera. Io non vidi più che il Salvatore Gesù; lui era davanti all’altare. Mi inginocchiai davanti a lui; egli mi benedisse, mi rialzò e mi disse: « Figlia mia, ho voluto parlare ai tuoi occhi prima di parlare alla tua intelligenza, affinché la tua intelligenza possa meglio capire ora quello che i tuoi occhi hanno visto e le tue orecchie hanno udito. Questa pianura che ha visto, figlia mia, è il cielo; le nove gradinate e coloro che le occupavano, i nove cori degli angeli; il trono di luce, il trono di Dio; i sette giovani uomini intorno al trono, i sette angeli che sono sempre davanti al Padre mio; quello che si alzò in piedi , che è venuto con noi nella cella in cui siamo entrati, quello è l’angelo Gabriele; colei a cui ha parlato, Maria. Potrai ora figlia mia, più facilmente Autour du trône, je vis, prosternés à genoux, sept jeunes hommes, plus brillants que ceux de toutes les enceintes, parce qu’ils approchaient de plus près le trône de la lumière. Alors, du trône de la lumière, une voix se fit entendre. Tous ceux qui étaient dans les neuf enceintes et les sept qui se trouvaient devant le trône de la lumière prêtèrent l’oreille; puis le premier des sept monta sur le trône, se prosterna trois fois, quitta cette plaine et passa par les endroits que nous avions parcourus.« Venez avec moi, ma fille, » me dit alors le Sauveur Jésus. Il me prit encore par la main, et nous arrivâmes, avec celui qui avait quitté la plaine d’en haut, dans une petite cellule. Là, une jeune fille, d’une quinzaine d’années, les mains croisées sur la poitrine, priait, les yeux levés au ciel. Le jeune homme se prosterna devant elle et lui dit : « Je vous salue, pleine de grâce, le Seigneur est avec vous. Vous êtes bénie entre toutes les femmes. » À ces mots, la jeune fille me parut troublée dans la parole qu’elle venait d’entendre. Elle se demandait quel pouvait être ce salut. Alors le jeune homme lui dit : « Ne craignez point, Marie; vous avez trouvé grâce devant Dieu. Voici que vous concevrez dans votre sein et vous enfanterez un Fils, et vous lui donnerez le nom de Jésus. Il sera grand. Son nom sera le Fils du Très-Haut. Le Seigneur lui donnera le trône de David, son Père, et il régnera éternellement, et son règne n’aura point de fin. » Alors la jeune fille répondit : « Comment cela s’opèrera-t-il, car je ne connais point d’homme? » Il lui fut répondu : « Le Saint-Esprit descendra en vous, et la vertu du Très-Haut vous couvrira, et ce qui naîtra de vous est saint et sera appelé le Fils du Très-Haut. Voici que votre parente Élisabeth a conçu, elle aussi, un fils dans sa vieillesse, et c'est le sixième mois de la grossesse de celle qui est appelée stérile, parce qu'il n'y a point de promesse irréalisable pour Dieu. » La jeune fille, levant les yeux au ciel, s’écria : « Voici la servante du Seigneur, qu'il me soit fait selon votre parole. » Alors tout disparut, le jeune homme venu avec le Sauveur Jésus et moi de la plaine d’en haut, et la jeune fille que nous avions trouvée en prière. Je ne vis plus que le Sauveur Jésus; il était en face de l'autel. Je me mis à genoux devant lui; il me bénit, me releva et me dit : « Ma fille, j’ai voulu parler à vos yeux avant de parler à votre intelligence, parce que votre intelligence comprendra mieux maintenant ce que vos yeux auront aperçu, ce que vos oreilles auront entendu. Cette plaine que vous considériez, ma fille, c'est le ciel; les neuf enceintes penetrare il mistero su cui volevi meditare. Ti parlerò con la semplicità di una madre; tu ascoltami con la docilità di un bimbo. La mia incarnazione era il capolavoro delle manifestazioni esteriori di Dio in cielo e sulla terra. Da tuta l’eternità dio aveva preparato quest’opera. Quando giunse l’ora, nel mezzo dei tempi, mandò il suo angelo, uno dei sette che rimangono sempre in adorazione davanti a lui e ai quali affida l’esecuzione dei suoi ordini, quello chiamato Gabriele, cioè potenza di Dio, oppure Dio e l’uomo. E non è senza motivo che egli porta il nome, Forza di Dio, perché doveva essere l’ eroe che annunciava la grande manifestazione della forza e del potere che risiedono in Dio; Dio e uomo, perché doveva annunciare la grande meraviglia di un Dio fatto uomo. Egli è un angelo, e uno dei più potenti della corte di mio Padre, ed egli viene nella stanzetta di Maria, colei che mio Padre aveva scelta per darmi alla luce sulla terra. È il cielo che comunica questa grande notizia alla terra; è un angelo che la comunica a una vergine; è il più bello degli angeli che parla alla più santa delle creature; è l’angelo di Dio che parla alla madre di Dio…» et ceux qui les occupaient, les neuf chœurs des anges; le trône de lumière, le trône de Dieu; les sept jeunes hommes qui entouraient ce trône, les sept anges qui sont toujours devant mon Père; celui qui s’est levé, qui est venu avec vous dans la cellule où nous sommes entrées, c'est l’ange Gabriel; celle à qui il a parlé, c'est Marie. « Vous allez maintenant, ma fille, pénétrer plus facilement le mystère sur lequel vous vouliez méditer. Je vous parlerai avec la simplicité d’une mère; écoutez-moi avec la docilité d’un enfant. « Mon incarnation était le chef-d’œuvre des manifestations extérieures de Dieu au ciel et sur la terre. Toute l’éternité Dieu a préparé cette œuvre. Quand l’heure sonna, au milieu des temps, il envoya son ange, l’un des sept qui se trouvent toujours en adoration en sa présence et à qui il confie l’exécution de ses commandements, celui qui s’appelle Gabriel, c’est-à-dire force de Dieu ou bien Dieu et homme. Ce n'est pas sans dessein qu'il porte ce nom, force de Dieu, parce qu'il devait être le héros annonçant la grande manifestation de la force et de la puissance qui est en Dieu; Dieu et homme, parce qu'il devait annoncer la grande merveille d’un Dieu fait homme. Ce n'est pas sans dessein qu'il porte ce nom, force de Dieu, parce qu'il devait être le héros annonçant la grande manifestation de la force et de la puissance qui est en Dieu; Dieu et homme, parce qu'il devait annoncer la grande merveille d’un Dieu fait homme. « Il est ange et l’un des plus puissants de la cour de mon Père, et il vient dans la cellule de Marie, que mon Père avait choisie pour me donner le jour sur la terre. C'est le ciel qui apprend cette grande nouvelle à la terre; c'est un ange qui l’apprend à une vierge; c'est le plus beau des anges qui l'apprend à la plus sainte des créatures; c'est l'ange de Dieu qui l’apprend à la mère de Dieu. CONCLUSIONI FINALI:  Dalle visioni di Maria Lataste apprendiamo che esistono dunque in Cielo e : “Attorno al trono, prosternati in ginocchio, sette giovani, più brillanti … perché … più vicini al trono di luce” e che essi sono: “i sette angeli che sono sempre davanti al Padre mio”.  Il riferimento più diretto al Testo Sacro è Apocalisse 8,2 , nella versione greca, più che in quella CEI 2008, laddove si notano : “I Sette Angeli che stanno ritti davanti a Dio”, osservando ancora che quei Sette Angeli, in greco: τοὺς ἑπτὰ ἀγγέλους, presentati con l’articolo determinativo, indicano proprio gli Angeli della presenza, figure conosciute dalla tradizione giudaica come le più vicine a Dio e presenti addirittura nella tradizione della Pirkè di Eliazer.  Altro riferimento diretto è a Tb 12,15 . “Io sono Raffaele, uno dei sette angeli che sono al servizio di Dio e hanno accesso alla maestà del Signore” di cui abbiamo presentato la versione sinaitica.  Siccome nel Vangelo di Luca, Gabriele dice di essere presente al cospetto di Dio, è automatica da parte della veggente la correlazione tra Luca 1,19 e Ap 8,2 laddove dice: “Quando giunse l’ora, nel mezzo dei tempi, mandò il suo angelo, uno dei sette che rimangono sempre in adorazione davanti a lui e ai quali affida l’esecuzione dei suoi ordini, quello chiamato Gabriele, cioè potenza di Dio, … Egli è un angelo, e uno dei più potenti della corte di mio Padre”.  Dobbiamo riferire che secondo la Teologia ufficiale, Maria Lataste avrebbe detto il falso, perché non conoscerebbe la distinzione tommasiana e gregoriana tra angeli assistenti e ministranti, escludendo questi autori la possibilità che chi sia in alto davanti a Dio possa essere inviato.  Abbiamo già illustrato i motivi delle falsità del sistema pseudo – dionisiano tomistico, il quale esclude dal generale panorama dei santi il gruppo dei Sette Assistenti, trasformati in allegoria liturgica.  Non richiamiamo qui i passi di Ap 1,4 e quelli ad essi correlati perché si fa menzione dei Sette Spiriti, effettivamente i Sette Angeli, ma rivelatisi come tali in altre visioni.  Riguardo al primo passo, più una mera allusione al settenario che altro, resta la magnifica visione dei Sette Angeli presenti davanti al Santissimo Sacramento e la sensazione che ad aver parlato siano stati Michele e Gabriele.