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in A. di Berardino, G. Fedalto & M. Simonetti (eds.), Letteratura patristica (Dizionari San Paolo), Edizioni San Paolo, Cinisello Balsamo, 2007, pp. 469-474
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Anche chiamato Efrem di Nisibi, è il più importante teologo del cristianesimo di lingua siriaca del quarto secolo e il massimo poeta dell'epoca dei Padri.
La Scala 48 (1994) 373-383
Gli Inni sulla Natività di Efrem il , pubblicati da Edmund Beck osb. in Corpus Scriptorum Christianorum Orientalium 186 (Lovanio 1959), si compongono di ventotto componimenti che celebrano la nascita del Signore. Anche se ci sono indizi assai chiari che alcuni di questi inni sono opera di seguaci di Efrem, la loro maggioranza sembra essere della mano del grande poeta-teologo siriaco. Nel numero di gennaio di questa rivista abbiamo già presentato la traduzione italiana del terzo inno di questa raccolta, il quale descrive con immagini sempre nuove i benefici dell'incarnazione salvifica del Signore e mostra quanto Efrem trova piacere ad accentuare i paradossi della fede nel Dio fatto uomo. Ora presentiamo l'inno 23, il quale, per il suo linguaggio, le sue immagini, il suo stile, è assai simile al terzo inno; per evitare delle repetizioni, ci prendiamo la libertà di rimandare alcune volte a delle spiegazioni che si trovano nelle note dell'articolo precedente.
La Scala 48 (1994) 9-24
Quaderni di Soria, 2014
G. Camassa, Ephorus and the Invention of Law (Abstract) When faced with the end of a world, Ephorus does not limit himself to contesting the inevitability of contrasting positions, such as that of Pericles, which led to the catastrophe of the Peloponnesian War; rather does he cast a disenchanted eye over the mechanisms by means of which power secures for itself a (necessary) consensus. The staging of the sacred is an indispensable ingredient for any legislator intent on achieving his end: men’s obedience to the Law. The arcana imperii are revealed to Lycurgus through Thaletas’ wisdom: first Rhadamanthys and then Minos effectively sacralized human laws. The Spartan nomothete will do likewise. It is certain that in the fragments concerning archaic legislators, an uneasy spirit manifests itself, one which tends to pick up on the promptings of (Sophist) critical thought. However it is also true that the distant past seems capable of offering the Cumaean historiographer some form of antidote when compared to the present. It is through Zaleucus’ laws that the ‘mirage’ of an uncompromised type of antiquity comes into being, one that has not been poisoned by useless complications functioning merely as pretexts to the sycophants, and true to itself. Compared to the present or the more recent past, how can one not but admire what is ancient, simple and immutable?
Nella letteratura ne parlano lo scrittore cartaginese Magone, il vecchio Catone del "De re rustica", il dottorissimo Varrone nel "De agricoltura" e lo spagnolo Columella oltre all'enciclopedico Cornelio Celso e Plinio, il Vecchio. E' il più antico dei cereali conosciuti dall'uomo; ne ha condizionato la sua evoluzione ed è stato il più considerato da poeti e legionari. Le sue origini, suffragate da reperti archeologici rinvenuti in Turchia, lo datano a 12'000 anni a.C. ed uno scritto di Palladio tradotto nel 1305 dal bolognese Crescenzi lo definisce così: "il farro è quasi simile allo spelta, ma è più grosso in erba e nel granello, si semina nel tempo del grano e dello spelta, mietesi e mondasi come il grano, è di temperata compressione, ed è cibo buono ai sani ed agli infermi, ed assai nutrica e conforta e genera buon nutrimento ed è anzi stitico che purgativo". Sfamò etruschi, egiziani, e poi soldati romani alla conquista dell'impero. Non veniva utilizzato solo dalle truppe in guerra, aveva una funzione propiziatoria nei matrimoni, veniva usato come moneta e poi in granelli misto al sale per formare la "mola salsa" donde il verbo immolare poiché la mola salsa si gettava tra le corna degli animali da sacrificare agli dei. Poi, man mano negli anni sono state scelte colture più redditizie e molto più produttive come grano e riso. La coltivazione è quasi scomparsa negli ultimi anni a seguito dell'avvento della chimica e dei fertilizzanti in agricoltura. I nostri antenati ne scoprirono subito le qualità, ma la scienza, con le ricerche per opera dell'inglese Alien, oggi lo indica con un contenuto di magnesio, nelle farine, del 40% in più rispetto agli altri cereali. Da qui il nome di "magnet", magnete della vita. Quindi non solo le virtù delle sue particolari fibre e dei minerali, ma la presenza di questo importantissimo elemento che entra come attivatore in molti processi enzimatici coinvolti nello scambio di energia.
Presso la Biblioteca Estense di Modena sono conservate alcune lettere inviate dal barone di Mandralisca Enrico Pirajno (fig. 1) all'abate Celestino Cavedoni (fig. 2) negli anni 1861-1864. Ad esse si aggiunge un importante documento epistolare del 1869, a firma della moglie del barone Maria Francesca Parisi, indirizzato a Pietro Bortolotti. Le sei missive (nn. 1-6) risultano sostanzialmente inedite, come anche la lettera della vedova Mandralisca (n. 7), poiché in passato si è accennato a tali documenti, senza mai realizzarne un'approfondita disamina. L'esistenza di questo nucleo documentario è nota da tempo, poiché Cavedoni si servì più volte di almeno due lettere di Pirajno (nn. 1, 6), per realizzare quattro brevi articoli di numismatica e archeologia liparese, pubblicati nel Bullettino dell'Instituto di Corrispondenza Archeologica (1862, 1864) e negli Atti e Memorie delle Regie Deputazioni di Storia Patria per le provincie Modenesi e Parmensi (1870) 1 . Purtroppo non sono state ancora rintracciate le lettere di risposta di Cavedoni 2 , viceversa indirizzate al barone, non ancora trovate ad Id., Dichiarazione delle monete antiche dell'isola di Lipari, raccolte dal barone di Mandralisca Enrico Pirajno, «Atti e Memorie delle Regie Deputazioni di Storia Patria per le provincie Modenesi e Parmensi», VI (1870), pp. 65-76: per rendere noti i risultati degli scavi di E. Pirajno in contrada Diana, Cavedoni trascrisse soltanto la lettera n. 6, ma non svolse questa operazione in maniera strettamente fedele al testo originario, come sarà esplicato in questa trattazione; M.A. Mastelloni, La collezione numismatica, in M. A. Mastel-loni, F. Piazza, U. Spigo (a cura di), Enrico Pirajno di Mandralisca. Umanità, scienza e cultura in una grande collezione siciliana, Publisicula, Palermo, 1998, pp. 57-94 (pp. 63-64, nota 42); G. Palmeri, Il progetto del Barone. La Fondazione Mandralisca di Cefalù, Novecento, Palermo, 2008, pp. 25-26: sono riportate soltanto alcune righe della lettera della vedova Mandralisca. 2 Altre lettere di C. Cavedoni sono state pubblicate soprattutto nella seconda metà dell'Ottocento: P. Bortolotti, D. A. Masinelli, D. A. Dondi, L. Della Valle, Notizie intorno alla vita ed alle opere di Monsignor Celestino Cavedoni con appendice di sue lettere ed altre cose inedite, Tipografia dell'Immacolata Concezione, Modena, 1867; C. Cavedoni, A. Crespellani, G. Vandelli, Corrispondenza archeologica fra Celestino n.
La Scala 46 (1992) 123-138
Negli ultimi decenni Efrem il , il più importante teologo del cristianesimo di lingua siriaca del quarto secolo e il massimo poeta dell'epoca dei Padri, attira sempre di più l'attenzione dei patrologi e teologi [1]. La pubblicazione e traduzione delle sue opere conservate nel siriaco originale, realizata principalmente da Edmund Beck, ha reso possibile l'attuale riscoperta dell'opera teologica e spirituale di questo testimone ineguagliabile della tradizione del cristianesimo semitico. Benché abbia scritto dei commenti scritturistici in prosa e delle omelie metriche (mēmrē), la sua opera è essenzialmente poetica: ha composto centinaia di madrāšē, componimenti ritmici di singolare qualità poetica che costituiscono la fonte principale per la nostra conoscenza del suo pensiero poetico-contemplativo.
Serpo - Esointegrazione Planetaria o Psyop?, 2024
Il crash di Roswell, New Mexico, cioè il presunto impatto di un velivolo extraterrestre con la superficie terrestre nel 1947, ha ufficialmente avviato le indagini dell’ufologia moderna. Nel corso degli anni si è scritto e si è detto moltissimo su questo evento poiché serviva un evento concreto che potesse stimolare una delle domande che da sempre l’essere umano si pone: siamo soli nell’Universo? La risposta è stata prima affidata all’ambito spirituale, alle religioni moderne, che per forza di cose, dovendo mantenere potere e controllo su una massa di persone che doveva arricchirne gli appetiti sempre crescenti, ha stabilito che l’uomo è il centro dell’Universo e che non poteva e non può esistere nessun altro essere vivente al di fuori della Terra. No, di più, anche sulla Terra, nessun essere senziente al di fuori dell’uomo (relegando il regno animale, vegetale e minerale a meri organismi meccanici che ripetono le proprie funzioni in modo automatico). Poi è arrivata la scienza moderna che ha iniziato a osservare la natura terrestre e i corpi celesti, cercando di descriverne i comportamenti meccanici, negando o ignorandone quelli sottili. Oggi, che l’influenza delle religioni moderne è sempre più debole, che la scienza è sempre più orientata verso un aspetto [...]
Dalla levigazione della selce al mouse, la tecnologià è avanzata grazie alla moticità fine delle mani. Chirone rappresenta anche questo passaggio, oltre ai significati che tutti conosciamo. Il personaggio che meglio rappresenta questi significati, attraverso la posizione del suo Chirone è Steve Jobs.
Universitat Jaume I eBooks, 2022
Tema 4: Vibraciones en diseño de máquinas, 2021
International Journal of Research Publication (IJRP), 2020
Mutatis Mutandis: Revista Internacional de Filosofía,, 2023
Dissertationes Archaeologicae, 2019
American Behavioral Scientist, 2018
International Journal of Business and Globalisation, 2020
São Paulo em Perspectiva, 2005
Biofuels - Status and Perspective, 2015
Dias azzahra pragmatika, 2023
Journal of International Medical Research, 2018
Soil Biology & Biochemistry, 2015
Arabian Journal of Geosciences, 2014
Revista de Direito Brasileira, 2020
Journal of Food Science and Technology, 2011