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2003, in IV Giornate Internazionali di Studi sull’area elima (Atti Conv. Int., Erice 2000), Pisa, Scuola Normale Superiore, 2003, pp. 999-1027 e tav. CLXXIII.
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2005
Quando Vito Capialbi (1790-1853) crea a Vibo Valentia, in Calabria, la sua collezione antiquaria che riunisce ceramiche, iscrizioni e soprattutto un ricchissimo medagliere, a testimoniare il passato glorioso di Hipponion e dell'intera Magna Grecia, sembra guardare specialmente a Napoli, principale sede e baricentro della cultura erudita e accademica in Italia meridionale. Ai primi decenni dell 'Ottocento, era naturale che l'interesse e il "gusto" per le antichità trovassero il loro sostegno nelle accademie e alimento in un'attività di scavo pressoché incontrollata. Tuttavia le molte raccolte locali, segno di un collezionismo minore e diffuso, erano destinate a una rapida dispersione o, nel migliore dei casi, a confluire nel Reale Museo Borbonico. Era l'effettonon il solo, non il principaledel profondo divario sociale che all'epoca separava Napoli, e gli intellettuali dell'ambiente di corte, dalle province del regno dove eruditi, ecclesiastici e nobili si sforzavano di indagare la classicità greca e romana sugli oggetti oltre che sui testi. Perciò la collezione è interessante innanzitutto per la sua sostanziale integrità, fatta eccezione per alcune perdite recenti. Rimasta quale in origine l'aveva concepita Capialbi, essa è in grado di chiarire la formazione, il gusto e le attese culturali del suo promotore, che fu certamente un antiquario e un numismatico, ma prima ancora un bibliofilo attentissimo e un poligrafo di stampo settecentesco: tutti questi aspetti, nel loro insieme non contraddittori, emergono dalle sue opere, poche delle quali ebbero un carattere esclusivamente archeologico. In definitiva si tratta di quelle che, per le notizie in esse contenute, meritano ancora la nostra attenzione: il Cenno sulle mura d 'Ipponio recante in appendice Il Giornale degli scavi di Montelione nelle "Memorie dell'Instituto di Corrispondenza Archeologica" (1832); alcuni brevissimi scritti antiquari apparsi in periodici siciliani o calabresi, e poi compresi negli Opuscoli varii, t. I (1840); la preziosa silloge epigrafica dal titolo Inscriptionum Vibonensium specimen (1 845); Di un 'ara dedicata alla Giunone Lacinia (1846); per finire con l'epistola Mesma , e Medama furon due , o una città dell'antica Italia? Si aggiungono i Nuovi motivi comprovanti la dualità delle medesime (1 848, in quarta edizione, sempre a spese dell'autore). Sono operette d'argomento magnogreco confinato però all'ambito locale o al massimo regionale, che furono scritte di pari passo con l'ampliarsi della raccolta archeologicaappellata da Capialbi con apparente noncuranza la "mia collezioncina", il "mio cimelio", il "mio museolo domestico" -. Ma in pari tempo egli definiva e stringeva epistolarmente, senza quasi mai allontanarsi da Vibo Valentia, i contatti personali: dalle lettere selezionate e raccolte negli Opuscoli varii, t. III (1849) viene allo scoperto la sua preoccupazione d'evitare l'isolamento culturale e la conseguente necessità d'intessere un'ampia e fittissima rete di relazioni non solo con i tanti esperti antiquari da lui non dissimili, ma soprattutto con i più grandi studiosi del suo tempo, da Bartolomeo Borghesi a Theodor Mommsen. Non può dunque meravigliare che Vito Capialbi ambisse precocem ente a stringere legami con l'ambiente accademico napoletano. Le attestazioni di stima fanno da cornice alla prima citazione della raccolta inserita nel resoconto di un viaggiatore scozzese, Craufurd Tait Ramage,
in Studi sulla necropoli di Macchiabate a Francavilla Marittima (Cs) e suoi territori limitrofi, a cura di P. Brocato, (Ricerche, Suppl. 5), Arcavacata di Rende, Università della Calabria, 2014
Volume pubblicato nel quadro delle attività dell'Unità di Ricerca dell'Università della Calabria sulle "Comunità indigene e poleis dall'età coloniale all'età brettia-Medma, Hipponion e Sibari" (PRIN 2009). Sommario Presentazione 7 La necropoli enotria di Macchiabate, Lagaria e la ' dea di Sibari ' (M. Paoletti) Addenda et corrigenda (L. Altomare, R.S. Scavello) 355 P. Brocato (a cura di), La necropoli enotria di Macchiabate a Francavilla Marittima (CS): appunti per un riesame degli scavi, Rossano 2011. Brevi note su una recensione 356 (P. Brocato) Bibliografia 362 Abstract 389 7 Presentazione Maurizio Paoletti La necropoli enotria di Macchiabate, Lagaria e la ' dea di Sibari ' 4 Kleibrink-Jacobsen-Handberg 2004, pp. 43-67, in ptc. per l'impietoso giudizio 44-45 e n. 1 (bibl.); ma v. ancora Kleibrink Maaskant 2003, pp. 42-43 e nn. 69-74. 5 Maaskant-Kleibrink 2000, p. 26. 6 Le stratigrafie evidenziate negli scavi archeologici del GIA (Groningen Institut of Archaeology) sono sempre perfettamente leggibili: v. gli esempi di
Tesori dal Regno. La Calabria nelle collezioni del Museo Archeologico Nazionale di Napoli (Catalogo della mostra, Reggio Calabria, 12 febbraio-21 giugno 2020), (MArRC, Cataloghi 22), a cura di C. Malacrino, P. Giulierini, D. Costanzo, Reggio Calabria, MArRC - Kore, 2020, pp. 75-97, 2020
in M. Corrado (con la coll. di M.C.A. Gorra e R. Falcone, Introduzione di M. Paoletti), La città senza memoria. Nicola Sculco, gli scavi a Crotone e il collezionismo archeologico nell'Ottocento, Reggio Calabria, Città del Sole, 2014, pp. IX-XXIII., 2014
La città senza memoria Ristampa commentata dei Ricordi sugli Avanzi di Cotrone raccolti da Nicola Sculco a cento anni dalla pubblicazione Introduzione di Maurizio Paoletti Con la collaborazione di Maurizio C.a. Gorra e rosa FalCone © Margherita Corrado Impaginazione: Gregorio Pellicanò Finito di stampare nel mese di Febbraio 2014 per conto di CITTÀ DEL SOLE Edizioni -Reggio Calabria TUTTI I DIRITTI RISERVATI Diritti di traduzione, o di memorizzazione elettronica, di riproduzione e di adattamento totale o parziale, con qualsiasi mezzo (comprese le copie fotostatiche) sono riservati per tutti i Paesi. Sono consentite citazioni di qualche brevissima parte del libro soltanto nelle recensioni di riviste e/o giornali. Consulenza scientifica: Margherita Corrado per Sette Soli -Crotone [email protected] Illustrazioni: Salvo diversa indicazione (riportata nelle relative didascalie) tutte le immagini sono di Margherita Corrado.
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1993
di MAURIZIO PAOLETII italiana e svizzera 2 • Un esercizio, dunque, che non impegna l'occh io del connoisseur o dello studioso d 'antichità (che, sia d etto per inciso, ha a disposizione soltanto una f oto della testa), ma quello del filologo attento alle varianti testuali e narrative.
in "Aiônos. Miscellanea di Studi Storici", 18, 2013-2014 [2015], pp. 55-74.
The successful exibition "Zȕruck zur Klassik" at the Liebieghaus Skulpturensammlung in Frankfurt (2013) confirmed the great attirance of the classical art. Since 1973 the two Greek bronze statues from an ancient wreck at Riace (Calabria, Italy) provoked great admiration; but today the increase of interest by public opinion and common curiosity triggered a dangerous marketing. On the contrary main debates should be focused on five important open questions: the identity and the iconography of the two statues, the chronology and the workshops, the original location (Greece?).
Atti delle quinte giornate internazionali di studi sull'area elima e la Sicilia occidentale nel contesto mediterraneo Erice, 12-15 ottobre 2003 Workshop «G. Nenci» diretto da Carmine Ampolo EDIZIONI DELLA NORMALE Redazione a cura di Chiara Michelini © 2006 Scuola Normale Superiore Pisa isbn 88-7642-210-2 Abbreviazioni Autori antichi Sono state adottate, di norma, le abbreviazioni dell'Oxford Classical Dictionary, Oxford-New York 1996 3 o del dizionario di H.G. Liddell, R. Scott, Oxford 1968 9 , ad eccezione dei seguenti casi: Aristoph., Demosth., Diod., Hesych., Moschion, Plato, Ps. Hipp., Strabo, Tim. Opere generali AE = L'Annèe épigraphique, Paris 1888-BMC = Catalogue of the Greek Coins in the British Museum. BTCGI = Bibliografia Topografica della Colonizzazione Greca in Italia e nelle Isole Tirreniche (fondata da G. Nenci e G. Vallet, diretta da C.
Cologne, University of Cologne, March 2019, 40 p. (FEUTURE Synthesis Paper), 2019
BULLETIN DE LA SOCIÉTÉ POLONAISE DE LINGUISTIQUE, 2014
Fórum Administrativo, 2018
Kaïnon - Anthropologie de la pensée ancienne, 2021
Philosophy & Public Affairs, 2018
Journal of Crohn's and Colitis Supplements, 2009
Inorganica Chimica Acta, 2002
Acta Universitatis Lodziensis, 2019
Przegląd Elektrotechniczny, 2017
Respiratory Medicine, 2013
Phlebologie, 2019
Annals of Neurology, 1998
Fayoum University Journal of Engineering, 2021