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Questa ricerca nasce con lo scopo di mettere a fuoco il ruolo della musica nel periodo storico che va dalla Chiesa dei padri al periodo antecedente la riforma. Si cercherà di focalizzare lo studio su quegli eventi storici e su quei personaggi che hanno segnato in modo determinante lo sviluppo della musica liturgica e di quella sacra in oriente e occidente. Si tralasciano, dove possibile, le numerose citazioni e i pensieri che i padri della Chiesa hanno espresso in merito ad essa.
Antropologia Museale, 2018
Musei, patrimoni e installazioni ai tempi dell'estetizzazione generalizzata (Padiglione-Bargna), Affordance (Ronzon), Appropriazione (Marano), Artificazione/fotografia (Faeta), Ballando (Ranalli), Banda del racconto (D'Aureli), Barbie (Pantellaro), CATPC New York (Tavecchia), Collaborare in residenza? (Di Lella), Collezionisti/Artisti (Padiglione), Corpo/antropologo (Apolito), De Certeau (Sobrero), Farm Cultural Park (D'Agostino), Film etnografico (Zingari), Fotografie migranti (Santanera), Guatelli Contemporaneo (Turci), Gusto Popolare? (Dei), In arte, Africa (Bargna), Learning from Athens (Casartelli), Merce sacra (Meloni), Murales/Orgosolo (Cozzolino), Oldnew town (Parbuono), Paradiso perduto (Lusini), Parco Levi (Uccella), Pasqualino Contemporaneo (Perricone), Presenze/assenze/spostamenti (Rossi), Rom (Vietti), Terrestrità (Simonicca), Ubiquità (Canevacci), Videogioco (Bonaldi), Percorsi di etnografia dell'arte (Santanera), Arte e antropologia. Carteggio (Clemente, Bazzani, Contini)
Gli studi musicologici spesso sottolineano che la musica delle origini in senso lato fu sempre sacra, composta ed eseguita per celebrare un evento e dunque funzionale e rituale in modalità similari tra culture diversissime, dal lontano oriente alla straordinaria civiltà greca alla cultura cristiana.
atti del convegno studi reficiani - tofani 2007
La musica sacra nella Milano del Settecento, Atti del convegno internazionale, Milano 17-18 maggio 2011, a cura di Cesare Fertonani, Raffaele Mellace e Claudio Toscani, Milano, LED Edizioni Universitarie di Lettere Economia Diritto, 2014 («Cantar sottile» 3), XI-334 p., 2014
Proceedings of the International Congress, Milan, May 2011, edited together with Cesare Fertonani and Claudio Toscani
Musica ed Esperienza di Dio, 2021
Musica ed esperienza di Dio, si addice all’esperienza che trascende l’uomo. Non si tratta soltanto di una visione razionale, ma esperienziale che coinvolge l’uomo nella sua integrità, nei suoi sensi, affetti e nel suo corpo. E attraverso ciò che le esperienze ci portano e, a secondo il modo con cui le cogliamo, ci trasformano. Quanto più, se tale esperienza viene vissuta comunitariamente. La risposta alla chiamata del dono artistico musicale non è soltanto una questione personale, ma è anche comunitaria, perché essa si riflette non solo nel nostro essere e vivere, ma anche nel nostro servire come musicisti e cantanti. Siamo noi in primis a dover rispondere a tale chiamata e, a secondo della nostra risposta, frutterà il dono che venne conferito a noi e, attraverso di noi, ai nostri fratelli. L’oggetto della tesi, che è l’esperienza di Dio nella musica liturgica e religiosa, parte dalla realtà quotidiana. Vorrei rispondere, ad alcune lacune nel servizio musicale delle quali mi sono resa conto, non di certo in modo esauriente, ma ripercorrendo le vie di quest’esperienza. Per cui l’obiettivo di questa ricerca sta nel rispondere, almeno in parte, alla domanda: come nel dono della musica viene vissuta l’esperienza di Dio oggi? La musica, infatti, coinvolgendo l’uomo nella sua totalità ha una straordinaria capacità di aprire la porta del suo essere, perché sia proteso verso altro da sé. E se quest’esperienza viene vissuta nell’atmosfera di fede ecclesiale, della comunità che celebra il Mistero di Cristo, tale musica diventa strumento, affinché ciò che viene celebrato in parole venga anche vissuto coinvolgendo l’uomo non soltanto intellettualmente, ma anche sensibilmente, dando le possibilità dell’esperienza di qualcosa di Dio. Sostenere questo fatto è possibile soltanto a partire dall’incarnazione di Cristo, che è il fondamento di tale esperienza. Dio che diventa l’uomo per mostra la via al Padre elevando l’uomo stesso. «Facendosi uomo, infatti, il Figlio di Dio ha introdotto nella storia dell’umanità tutta la ricchezza evangelica della verità e del bene, e con essa ha svelato anche una nuova dimensione della bellezza: il messaggio evangelico ne è colmo fino all’orlo ... per tutti, credenti e non, le realizzazioni artistiche ispirate alla Scrittura rimangono un riflesso del mistero insondabile che avvolge ed abita il mondo» (GIOVANNI PAOLO II, Lettera agli artisti (4 aprile 1999) 5, in Enchiridion dei Beni Culturali della Chiesa (= EBCC), 1120-1123.).
Situata nel rione Fratte della città di Salerno, la chiesa Sacra Famiglia rappresenta un'opera di straordinario interesse architettonico: è, infatti, il primo edificio di culto realizzato interamente in cemento armato all'indomani della riforma liturgica del Concilio Vaticano II.
All'inizio della Chiesa cristiana, le comunità disponevano di una lunga esperienza ebraica che era solita formulare preghiere e canti per la proclamazione delle scritture e per il canto dei salmi per cui non ci fu la necessità di fissare i testi liturcgici già familiari alle comunità. In seguito all'interno della Chiesa si delinearono i primi assestamenti istituzionali e rituali: all'inizio del secolo III venivano fissati solo i concetti essenziali lasciando libertà di trovare le formulazioni più appropriate agli officianti. Col tempo a causa della scarsa preparazione del clero e per tramandare la tradizione vennero scritti i primi libri liturgici e il linguaggio teologico subì una cristallizzazione. Tra il IV e il VII secolo vengono elaborati i principali testi liturgici con aggiunte di sezioni tratte dalla Bibbia da leggersi in pubblico e si rilevano sporadiche presenze di notazione musicale che però non rappresentavano degli spartiti anche poichè erano riportati i neumi in notazione adiastematica che non specificavano gli intervalli tra le note. Quindi per cantare le melodie bisognava conoscerle a memoria. Nell'esame dei codici musicali fino al XII-XIII secolo, nonostante i manoscritti mostrino un frequente uso nel logorio delle pergamene, risultano molti errori come ad esempio il mancato allineamento delle note rispetto alle sillabe: questo ci fa capire che nella pratica liturgica medioevale il canto era tramandato oralmente e non tramite scrittura. La maggiore utilità musicale dei codici risiedeva nel ricordare ai cantori i brani da eseguire o per ricordare l'andamento di una melodia. I codici musicali erano conservati, più che per una pratica musicale, come testimonianza dell'identità cultiurale di una precisa comunità: il libro liturgico diventava il biglietto da visita di una comunità mostrandone la povertà o la magnificenza dei manufatti; più che utilizzati durante le celebrazioni dovevano restare sempre aperti per mostrare ai visitatori il potere dei committenti. Ma l'uso quotidiano e le continue modifiche che venivano apportate rendevano precari i manufatti: pochi esemplari sono conservati per venerazione o per il pregio artistico mentre la maggior parte finiscono per essere distrutti o la pergamena utilizzata come copertina per proteggere registri cartacei. IL LIBRO LITURGICO MUSICALE Nella liturgia Medioevale nessuna parola era semplicemente detta, tutte erano cantate: l'esecuzione di letture e orazioni avveniva su un modulo melodico semplice e standardizzato le cui musiche non sono scritte solitamente e i testi sono trasmessi nei codici perlopiù senza notazione. • Intorno l'anno 800 la notazione inizia ad essere inserita nei testi in maniera sistematica: l'inserimento della musica sopra il testo comporta una riduzione del corpo di scrittura al fine di aumentare lo spazio interlineare per l'inserimento dei neumi. • La pergamena continua ad essere utilizzata solo per alcuni rari libri sacri mentre la struttura libraria prende il posto del vecchio rotolo. • L'impaginazione a una o a due colonne. • Il formato è variabile da misure tascabili a estensioni ampie. I PRINCIPALI LIBRI MUSICALI DELLA MESSA GRADUALE: è il libro che contiene i canti del Proprium Missae, ossia l'insieme delle parti della messa che varia a seconda del periodo liturgico o della commemorazione di un santo o di un evento. I canti sono inseriti nei formulari che seguono la successione dell'anno liturgico e si succedono seguendo lo svolgimento dell'azione eucaristica. Il graduale è composto da due sezioni: • Versus: il versetto solistico che si mantiene su una tessitura più alta • Responso: ripetuto integralmente dalla Schola. CANTATORIO: raccoglie i testi dei canti interlezionali, ossia i canti intercalati fra una lettura e un'altra. I codici più antichi si distinguono per il formato oblungo in cui l'altezza è circa tre volte la larghezza. KYRIALE: raccoglie i canti dell'Ordinarium Missae (l'insieme delle parti della messa) caratterizzati dal testo fisso e identico in ogni celebrazione. I canti principali sono il Kyrie Eleison, Gloria in Excelsis, Sanctus e Agnus Dei, in seguito fu agiunto il Credo.
The church of San Salvador had an important role in the musical life of Venice. Situated "in visceribus urbis" near Rialto, the commercial centre of the city, it preserves the graves of the musical publisher Antonio Gardano (1509 - 1569) and the lute maker Giovanni Sellas (1642 - 1692) who had their shops nearby. In S. Salvador was held the mass for the the investiture of new Procuratori di San Marco with solemn music and a procession, also accompanied by music, to the Doge palace. Many monks of S. Salvador monastery were musicians: Innocentius Dammonis, author of a book of laude published in 1508 by Ottaviano Petrucci, Pietro Antonio Bianco (1540 ca. - 1611), Michelangelo Serra (1571 - 1628 ca.). The church was well known for its organ since the Middle Ages: Francesco Usper (1560 ca. - 1641) and Pietro Andrea Ziani (1616 - 1684) were organists in San Salvador.
Experimental and Computational Investigations in Engineering
Boletin de Etnohistoria, 2023
Tarihi, Sosyal ve Kültürel Yönleriyle Bafra, 2023
Pedagogía y Saberes, 2021
reluis.it
Horticulture, Environment, and Biotechnology, 2020
The Latin Americanist, 2020
Sobre la Moralidad Libertaria
Military Medicine
Carolina Digital Repository (University of North Carolina at Chapel Hill), 2011
International Journal of Production Economics, 2015
FEMS Microbiology Letters, 2014
Journées de l'hydraulique, 2014
REM - International Engineering Journal, 2018