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2022, antinomie.it
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Quando è che una cosa diventa un'altra? Osservo la domanda che Antonella Anedda pone come titolo di una delle prose che compongono Geografie; il movimento di transizione da una cosa a un'altra, l'incertezza dello sguardo disorientato che si accorge del cambiamento quando ormai è già avvenuto. A questa domanda seguono una serie di interrogazioni che, scivolando da un oggetto a un altro, traslano anche lo sguardo di chi legge, muovendolo da una questione a un'altra:
The spatial framework that operates in Antonella Anedda’s poetry generates a permanent short circuit in which intimate self-identity is split from external objective reality. Lacan’s topic concept of extimité allows us to make an in-depth analysis of Anedda’s peculiar textual patterns, as well as her writing processes, focusing on their relationship. Indeed, within the close connection between Self and Language, Anedda’s expressive isolated gesture shows us body-s and subject-s which become extime when they are united with her poetic creations. L’impianto spaziale che governa la poesia di Antonella Anedda dà luogo ad un continuo cortocircuito tra le due istanze dell’intimità soggettiva e dell’esteriorità oggettuale. Il concetto lacaniano di extimité permette di indagare più a fondo questa struttura e di leggere il processo testuale aneddiano interrogandosi a fondo sui legami che vi s’instaurano. La centralità dell’isola, correlativo di un corpo e di un soggetto extime, andrà dunque a coincidere con la questione della stessa scrittura poetica e del rapporto del soggetto al linguaggio.
Rhesis, 2017
The spatial framework that operates in Antonella Anedda’s poetry generates a permanent short circuit in which intimate self-identity is split from external objective reality. Lacan’s topic concept of extimité allows us to make an in-depth analysis of Anedda’s peculiar textual patterns, as well as her writing processes, focusing on their relationship. Indeed, within the close connection between Self and Language, Anedda’s expressive isolated gesture shows us body-s and subject-s which become extime when they are united with her poetic creations.
The essay reviews the characteristic traits of Antonella Anedda's poetry, starting from her first book Residenze invernali (1992). In particular, it examines the ongoing revision of the poetic subjectivity that culminates in the last two poetic collections, Dal balcone del corpo (2007) and Salva con nome (2012). The essay focuses on this last collection, which is analyzed in conjunction with Anedda's essays from 2009 and 2013, La vita dei dettagli and Isolatria. The analysis of Salva con nome highlights the programmatic construction of an associative poetic space which expresses itself in the figure of the dream and the house. This space is free from the restrictions of individual identity and recalls personal and archetypical memories, and therefore allows the evocation and interrogation of death. In this way, Anedda's «arte dello spazio» is identified as the basic element of the author's poetics: the construction of a synchronicity which cuts down the barriers between the quick and the dead, between self and the others.
Le parole e le cose, 2020
Un dialogo-intervista con Antonella Anedda, a partire dalla sua scrittura poetica, intorno a tre nuclei: il sardo, il latino, l'arte di Maria Lai.
Bonini, Gabriella and Pazzagli, Rossano, Paeasaggi dell’acqua. Lezioni e pratiche della Scuola di paesaggio Emilio Sereni, Edizioni Istituto Alcide Cervi, Gattatico (RE), 2020
Here we present an example of circular subsidiarity applied to cultural heritage: it is a research launched as an action of the Agenda 21 of the Province of Rome and later developed as an experimentation of participation on the territory: the work concerns the reading and the design of the landscape of the aqueducts in the Aniene valley and was carried out as part of an institutional collaboration between Province of Rome, Municipality of Castel Madama and "Sapienza" University of Rome, in a framework of large horizontal participation. This contribution is based on of a "non-picturesque" conception of landscape, where landscape is not meant what man perceives, but what man transforms by working, that is "That form that man, in the course and for the purposes of his agricultural production activities, consciously and systematically impresses on the natural landscape ». Some of the indications from the reading of the current partitions of agricultural soils are been useful for identifying the Yugeral networks in the vicinity of the path of the Aniensi aqueducts. These networks have been assumed as a model for the definition of an ordering scheme that the General Variant of the P.R.G. adopted by the municipality of Castel Madama, then transformed into a monumental archaeological constraint, prefiguring a large archaeological-naturalistic park. This park includes the routes of the aqueducts in the castle area up to the left bank of the Aniene e some properties of the Agricultural University of Castel Madama.
Geotema, 2018
Geographic Erudition, Cartography and Art. A «Particular» Black and White Geographic Atlas The Museum of San Martino in Naples, the Poldi Pezzoli Museum in Milan as well as other museums in Philadelphia, Rome, Madrid and in other cities have preserved a number of Neapolitan billings which illustrate the climate of the geographic erudition during the 16 th and 17 th centuries. Those are geographical images taken from the Ortelius' Theatrum Orbis Terrarum and from the volumes of the Civitates Orbis Terrarum. The geographical content is certainly in line with all the discoveries achieved by the end of the 16th century which also include the Pacific area. The most important element is the geographical drawings support material. It consists of carved ivory, engraved by Neapolitan and Flemish craftsmen; Flemish are also the maps and the drawn allegories. Erudición geográfica, cartografía y arte. Un atlas «especial» en blanco y negro En el Museo de San Martino en Nápoles, en el Poldi Pezzoli de Milán, así como en las instituciones de museos de Fila-delfia, Roma, Madrid y otras ciudades han conservado algunas jambas de estilo napolitano del siglo XVII que ilustran la situación de aprendizaje geográfico de los siglos XVI y XVII. Consisten en imágenes geográficas tomadas del Theatrum Orbis. Terrarum y de los volúmenes de Civitates Orbis Terrarum de Abraham Ortelio. El contenido geográfico está cierta-mente en línea con todos los descubrimientos realizados hasta finales del siglo XVI también en el Pacífico. El elemento más importante es el material de los dibujos geográficos. Es de marfil tallado y grabado por artesanos napolitanos y flamencos, así como flamenco es el estilo de las cartas y alegorías que se dibujan allí. Parole chiave: atlanti, storia della cartografia, arte Keywords: atlases, history of cartography, art Palabras clave: atlas, cartografía histórica, arte Università della Campania «Luigi Vanvitelli», Dipartimento di Lettere e Beni Culturali Erudizione geografica, cartografia e arte. Un «particolare» atlante geografico in bianco e nero 1. Introduzione La scoperta dei nuovi mondi-iniziata con l'epopea colombiana del 1492 e continuata fino alla metà ed oltre del XVI secolo tramite la ricognizione del continente americano sia a sud che a nord, con l'esplorazione del Mar del Sur e degli arcipelaghi che lo popolavano, pri-mi fra tutti le Molucche e le Filippine-era sta-ta ampiamente recepita e divulgata dalla carta stampata e quindi conosciuta in tutta l'Europa grazie alla proliferazione di carte ed atlanti (Conti, 2013). Dalla seconda metà del XVI secolo iniziò a pro-pagarsi, particolarmente nelle classi più agiate, la passione per le conoscenze geografiche mondiali e la cartografia, organizzata in modo scientifico da studiosi e cartografi olandesi, fu il mezzo di di-vulgazione per permettere la conoscenza di tutte le nuove terre esplorate. Dalla fine del sedicesimo secolo e per tutto quello seguente, la cartografia divenne sempre più appannaggio degli olandesi,
2013
Il testo rappresenta un tentativo di analisi della poetica dello scultrice Sabrina e della riflessione sul "movimento" e sulla "stasi".
A. Amaduri, Geografia, esplorazioni e società nel De Roberto giornalista, in Natura Società Letteratura, Atti del XXII Congresso dell’ADI - Associazione degli Italianisti (Bologna, 13-15 settembre 2018), a cura di A. Campana e F. Giunta, Roma, Adi editore., 2020
L’intervento si propone di analizzare un aspetto poco trattato della produzione derobertiana: la giovanile scrittura giornalistica legata in particolare a riviste di carattere geografico e commerciale («L’Esploratore», «Il Giornale delle Colonie»). Se è abbastanza noto l’interesse scientifico dell’autore per l’Etna, poco indagata è stata invece sinora la sua curiosità verso i viaggi esplorativi che, assecondando le finalità delle riviste in cui pubblicava, potevano avere ricadute economiche significative (ad esempio Il passaggio del Nord-Est. Spedizione artica svedese e L’Oceano Artico ed i commerci della Siberia). Quasi sostanzialmente ignorato dalla critica, e invece di qualche possibile valore anche in rapporto alla scrittura più matura dell’autore, è poi il suo interesse verso la colonizzazione di alcuni Stati americani allorché furono aperte nuove rotte per l’emigrazione. De Roberto scrisse almeno due articoli su questo argomento e discusse del progetto di costruzione di comunità agricole negli Stati Uniti con il politico inglese Somerset Archibald Beaumont (1835-1921), come testimoniano le lettere custodite tra i suoi carteggi. Attraverso una ricognizione degli articoli pubblicati nel biennio 1879-1880 e l’integrazione con materiale inedito espunto dall’epistolario dell’autore, si metterà in luce l’interesse derobertiano per le nuove frontiere geografiche e per le implicazioni sociali, economiche e culturali a esse legate.
EVUL MEDIU NETERMINAT A BEFEJEZETLEN KÖZÉPKOR THE UNFINISHED MIDDLE AGES, 2022
Santa Maria degli Angeli a Firenze. Da monastero camaldolese a biblioteca umanistica, 2022
Токови историје, 2024
Magnetic Resonance Imaging, 1989
The Iconography of Islamic Art, Studies in Honour of Robert Hillenbrand, 2005
New Approaches to the Study of Esotericism , 2021
Chemistry Select, 2024
Cálculo Integral. La integral indefinida y métodos de integración
Kurdistan journal of applied research, 2019
The European Physical Journal B, 2015
Schizophrenia Research, 2014
Islamic Education, 2013
Brazilian Journal of International Relations, 2019