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2021, L'arte come linguargio
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Pino Rotta intervista l'artista Alessandro Taglioni diretta con collegamento il 22 ottobre alle ore 21.00 da www.heliosmag.co.
From page 25 to page 68, my essays on nationalism and identities in ballets by Salvatore Taglioni, main choreographer at Teatro di San Carlo of Naples during Borbonic Two Sicilies period (XIX century).
Scrivere di Alessandro Antonelli, senza ripetere quanto già scritto-che non è poco-serve ancora, a mio parere, per fissarne la memoria, analizzandone la figura dal punto di vista di un ingegnere, quale egli in buona sostanza era. Serve inoltre per la singolarità della sua figura, progettista di opere in muratura nel momento della loro fine, superate dalle strutture intelaiate metalliche e poi in cemento armato, a cui si era equiparato, quasi in una gara. Figura straordinaria, che progettava costruendo, costringendo i committenti a seguirlo nelle sue continue varianti. Troppo avanti per il suo tempo dovette combattere giorno dopo giorno, contro chi non riusciva a capire le sue opere e s'impauriva per la loro audacia. Fausto Giovannardi La monografia è così articolata:
Una nuova idea di fantastico prende corpo nel momento in cui l'ideale romantico si concretizza sulle scene teatrali europee. Per la novità della sua interpretazione, Marie Taglioni incorpora questo ideale e costringe chi ne scrive a cercare un nuovo modo di descrivere la danza
Omaggio a Pietro (Pierre) Boglioni, in Agiografia e culture popolari – Hagiography and popular cultures. In ricordo di Pietro Boglioni, a cura di P. GOLINELLI, Bologna, Clueb, 2012, pp. 11-15., 2012
Agiografia e Culture Popolari. Hagiography and Popular Cultures. Atti del Convegno Internazionale di Verona (28-30 ottobre 2010). In ricordo di Pietro Boglioni / a cura di Paolo Golinelli. -Bologna : CLUEB, 2012 444 p. ; ill. ; 21 cm (Biblioteca di storia agraria medievale / diretta da Bruno Andreolli, Alfio Cortonesi, Massimo Montanari ; 37) ISBN 978-88-491-3703-3 Le fotocopie per uso personale del lettore possono essere effettuate nei limiti del 15% di ciascun volume/fascicolo di periodico dietro pagamento alla SIAE del compenso previsto dall'art. 68, commi 4 e 5, della legge 22 aprile 1941 n. 633. Le fotocopie effettuate per finalità di carattere professionale, economico o commerciale o comunque per uso diverso da quello personale possono essere effettuate a seguito di specifica autorizzazione rilasciata da CLEARedi, Centro Licenze e Autorizzazioni per le Riproduzioni Editoriali, Corso di Porta Romana 108, 20122 Milano, e-mail [email protected] e sito web www.clearedi.org. Finito di stampare nel mese di novembre 2012 da Studio Rabbi -Bologna In copertina: La liberazione della figlia indemoniata dell'imperatore. Verona, Porta bronzea di S. Zeno. Progetto grafico di copertina: Oriano Sportelli (www.studionegativo.com) Il presente volume è pubblicato grazie al sostegno del Dipartimento di Tempo, Spazio, Immagine e Società (TeSIS) dell'Università degli Studi di Verona. Ringraziamenti Si ringraziano quanti hanno collaborato alla buona riuscita del Convegno e della presente pubblicazione: oltre agli autori, ai colleghi e al personale del Dipartimento TeSIS dell'Università di Verona: Caterina Gemma Brenzoni, segretaria del Convegno; Rita Severi, per le traduzioni; Emanulea Lanza per un aiuto all'indice dei nomi.
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Giacomo Laderchi nacque nel 1678 a Faenza da un illustre famiglia di quella città 1 . Entrò giovanissimo nella Congregazione dell'Oratorio di S.Maria in Vallicella a Roma. Si distinse subito per la sua dottrina, dimostrando una particolare disposizione verso gli studi storici, secondo la grande tradizione iniziata dal cardinale Cesare Baronio e, per alcuni anni, fu coadiutore della biblioteca Vallicellana 2 . Venne utilizzato da importanti personaggi del suo tempo, come il Granduca di Toscana Cosimo III de' Medici e Papa Clemente XI. In particolare, padre Laderchi divenne un fidato collaboratore del Pontefice, per problemi storici, teologici e giuridici 3 .Da questa posizione di fiducia, l'oratoriano s'adoperò per contrastare il circolo giansenista romano 4 . Il suo carattere, come risulta dalla lettura dalle sue lettere, era improntato ad una certa durezza e asprezza, come dimostrò in tutte le polemiche in cui venne coinvolto. Interessante è la confidenza che Laderchi 1 G.B. DI CROLLALANZA, Dizionario storico-blasonico, I ,Bologna 1965, p.2. 2 E.PINTO, La biblioteca Vallicellana in Roma, Roma 1932, pp.97-98. 3 In un elenco di opere manoscritte del padre Laderchi , qui pubblicato in appendice, si può notare come molti lavori fossero commissionati da Clemente XI. Altro segno della fiducia riscossa dal padre oratoriano risulta dalla sua designazione come perito storico, da affiancare al Legato pontificio, che avrebbe dovuto presiedere il concilio nazionale francese, voluto da Luigi XIV per l'accettazione della Bolla Unigenitus. Importante fu la collaborazione del padre Laderchi alla spinosa questione della monarchia sicula. L'agente granducale a Roma Anton Maria Fede così descrisse il rapporto di fiducia tra l 'oratoriano ed il Papa: " Devo anche confidare a V.S.Ill.ma con il più religioso segreto, che la penna eruditissima del nostro padre Laderchi ha distesa un'opera dottissima sopra tali vertenze,come ha desiderato il Sommo Pontefice, dal quale fù anche chiamato a Palazzo domenica sera in ora molto avanzata, che si degnò di conferir seco nel suo gabinetto la minuta della bolla estintiva della pretesa monarchia di Sicilia, obbligandolo ancora con espresso comandamento di aggiungere, e di diminuire alcune particolarità ,come eseguì colla più somma repugnanza, e modestia possibili " Archivio di Stato di Firenze, Mediceo del Principato,( d'ora in poi ASF,Med.Princ.) 3934, A. M. Fede a C. A. Gondi, 23 febbraio 1715). 4 Per esempio, si deve all'influenza di padre Laderchi la bocciatura di Gaspare Cerati all'episcopato di Piacenza, cfr. E. DAMMIG, Il movimento giansenista a Roma, Città del Vaticano 1945, p.122. Si vedrà nel prossimo paragrafo un dettagliato quadro dell'azione del Laderchi contro il giansenismo. 1 fece a Carlo Antonio Gondi, segretario granducale: "Io alle mie in riguardo delle quali mi sono scelta una maniera di vita lontana dalla conversazione degli uomini e del loro commercio, benchè non lontano (Iddio vuol così)dagl'impicci della corte" 5 . Nella ricerca e negli studi profuse parte del suo patrimonio, tanto che venne a trovarsi in estrema necessità finanziaria, come dimostra un memoriale inviato a padre Alessandro Bussi preposito della Vallicella 6 . Trascorse la sua vita a Roma, dove morì all'età di sessant'anni, il 25 aprile 1738, nei suoi ultimi anni venne colpito da infermità di mente 7 . opere archeologiche Al settore dell'archeologia, secondo la tradizione filippina dei padri Bosio e Aringhi, Laderchi dedicò un'opera di descrizione delle Basiliche dedicate a Roma ai Santi Pietro e Marcellino: De Sacris basilicis Ss. Martyrum Marcellini et Petri dissertatio historica, Romae, per Franciscum Gonzagam, 1705 8 . Giacomo Laderchi pubblicò, poi, nel 1722 un lavoro sulla basilica romana di S.Cecilia: S.Caeciliae Acta et transtyberina basilica illustrata saeculorum singulorum monumentis asserta etc., Romae , ex typ. Rocchi Bernabò, 1722. In quest'opera il martirio e il culto della vergine romana viene illustrato attraverso la descrizione delle fonti patristiche e liturgiche che durante i secoli hanno parlato della santa e del luogo del suo culto. Sempre di natura archeologica è il testo del padre Laderchi, che tratta di un'epigrafe 5 ASF,Med.Princ.3934 , G.Laderchi a C.A. Gondi,15 gennaio 1715. 6 Ivi, 3935, Memoria per il M. Rev .p. Alessandro Bussi preposito fatta da G.Laderchi per informare la congregazione del presente suo stato, infra. 7 C.GASBARRI, L'Oratorio di Roma dal Cinquecento al Novecento, Roma 1962, pp.183-184.La notizia della morte di padre Laderchi venne segnalata dal Diario di Roma, che lo definì: "Soggetto assai cospicuo per aver composte molte dotte et erudite opere "(Diario ordinario, n.3238, 3 maggio 1738, Roma, Chracas, 1738, p.1 ).
1. [14 d.C.]. Roma in origine fu una città governata dai re. L'istituzione della libertà e del consolato spetta a Lucio Bruto. L'esercizio della dittatura era temporaneo e il potere dei decemviri non durò più di un biennio, né a lungo resse la potestà consolare dei tribuni militari. Non lunga fu la tirannia di Cinna né quella di Silla; e la potenza di Pompeo e Crasso finì ben presto nelle mani di Cesare, e gli eserciti di Lepido e di Antonio passarono ad Augusto, il quale, col titolo di principe, concentrò in suo potere tutto lo stato, stremato dalle lotte civili. Ora, scrittori di fama hanno ricordato la storia, nel bene e nel male, del popolo romano dei tempi lontani e non sono mancati chiari ingegni a narrare i tempi di Augusto, sino a che, crescendo l'adulazione, non ne furono distolti. Quanto a Tiberio, a Gaio, a Claudio e a Nerone, il racconto risulta falsato: dalla paura, quand'erano al potere, e, dopo la loro morte, dall'odio, ancora vivo. Di qui il mio proposito di riferire pochi dati su Augusto, quelli degli ultimi anni, per poi passare al principato di Tiberio e alle vicende successive, senza rancori e senza favore, non avendone motivo alcuno.
LA NUOVA GIURISPRUDENZA CIVILE COMMENTATA, 2018
Note sull'origine e sul significato di ius SOMMARIO: 1. Introduzione.-2. Cenni storico-archeologici sull'origine di Roma.-3. F. Bopp: le prime interpretazioni di jus secondo la filologia indoeuropea.-4. M. Béars: derivazione dal sanscrito jos e dall'avestico jaoz-da.-5. Th. Benfey: la parentela tra jus e jubeo.-6. G. Devoto: formula mistica di jos e giuridica di jus.-7. Cenni sulla religione mazdea: jaos e ius.-8. G. Dumézil: derivazione di ius da yaoŽ-dâ. Comparazione dei riti funerari mazdei e romani.-9. E. Benveniste: ius e iurare.-10. O. Szémerenyi: derivazione di ius da *yewos-*yeu.-11. Relativa mancanza di dati storici e documentali per una sicura identificazione dell'origine di ius.-12. Ius come comando e disposizione giuridica.-13. A. Willi: il significato di iubēre e il suo rapporto con ius.-14. Ius e iustum.-15. Ius nella letteratura giuridica.-16. L. Palmer: ius e jeudh.-17. Spunti interpretativi dagli studi filologici di G.W. Leibniz.-18. Conclusione: un richiamo a Virgilio. 1. Introduzione. Nell'ambito delle parole che costituiscono il vocabolario giuridico romano, fondamentale anche per il diritto moderno, proprio la più importante e significativa di esse, ius, ha un'origine e un'etimologia assai dibattute e incerte. Fino all'inizio del secolo scorso non solo i dizionari più comuni e diffusi, ma anche le opere più ampie e complesse, come ad es. il Lexicon del Forcellini 1 , non esitavano a collegare la voce ius con il verbo iubere (comandare). Ma da quando la teoria dell'indoeuropeo, quale lingua madre dei popoli d'Europa e di buona parte dei popoli asiatici, si è quasi unanimemente affermata tra i cultori della filologia, gli stessi dizionari (ad es. il Georges-Calonghi) che prima seguivano l'opinione tradizionale 2 , non fanno più riferimento all'antico rapporto etimologico tra ius e iubeo. Fin dai primi del Novecento si è consolidata infatti presso la maggior parte dei filologi 3 l'idea che la parola ius dei Romani deriverebbe dalla parola sanscrita yos, che suona
Alberto Petrucciani, Francesco Alberto Salvagnini, in: Dizionario biografico dei direttori generali, Direzione generale Accademie e biblioteche, Direzione generale Antichità e belle arti (1904-1974), Bologna: Bononia University Press, 2011, p. 168-179.
Journal of Migration Affairs, 2024
A Criminal Hero. Justice, Politics and Media Culture in Eighteenth-Century Naples, 2024
Açık Radyo, 2024
Marché et Organisations, 2024
La Llotja dels Mercaders i l´enteixinat de la Cambra Daurada de la Casa de la Ciutat. 25 anys Patrimoni Cultural de l´Humanitat, 2022
PLOS ONE, 2024
Vienna Journal of East Asian Studies
Journal of Evidence Based Medicine and Healthcare, 2017
Cogent Economics and Finance, 2018
Termas públicas de Hispania - SPAL MONOGRAFÍAS ARQUEOLOGÍA XXXIII, 2020
Revista española de enfermedades digestivas : organo oficial de la Sociedad Española de Patología Digestiva, 2014
Earthquake Engineering & Structural Dynamics, 2013
Virology, 2015
Surface Engineering and Applied Electrochemistry, 2011
La Técnica: Revista de las Agrociencias. ISSN 2477-8982, 2010