Academia.eduAcademia.edu

Neglected Mediterranean Landscapes

Studi e ricerche sul patrimonio storico e sui paesaggi antropici, tra conservazione e rigenerazione a cura di Marina Mistretta, Bruno Mussari, Adolfo Santini Studies and research on historical heritage and anthropic landscapes, conservation and regeneration 16 13 15 The MEDITERRANEA Towards 2030 PRESENTAZIONE PreseNTaTIoN edited by Marina Mistretta, Bruno Mussari, Adolfo Santini SESSIONE 1 Studi e ricerche sul patrimonio culturale e i paesaggi storici (antropici) e metodologie per la diffusione delle conoscenze, con particolare riferimento ai sistemi interni montani e alle linee costiere sessIoN 1 Studies Daniele Colistra, Francesca Passalacqua, Patrimonio culturale, strategie per la conservazione, strumenti per la comunicazione. Studi e ricerche Daniele Colistra, Francesca Passalacqua, Cultural Heritage, Conservation Strategies, Communication Tools. Studies and Research Marinella Arena, Casalvecchio Siculo: strategie per la valorizzazione Marinella Arena, Casalvecchio Siculo: Strategies for Valorisation Rosario Giovanni Brandolino, Domenico Mediati, Luoghi, permanenze e tradizioni iconografiche nella Calabria Greca Rosario Giovanni Brandolino, Domenico Mediati, Places, Permanences and Iconographic Traditions in the Greek Calabria Angela Busacca, Melchiorre Monaca, Cultural Heritage UGC e tutela dei dati Angela Busacca, Melchiorre Monaca, Cultural Heritage UGC and Data Protection Francesco Calabrò, Promuovere la pace attraverso le identità. Valutazione e partecipazione in un'esperienza di valorizzazione delle risorse endogene della Calabria Francesco Calabrò, Promoting Peace through Identity. Evaluation and Participation in an Enhancement Experience of Calabria's Endogenous Resources

www.archistor.unirc.it Supplemento di ArcHistoR 12/2019 La Mediterranea verso il 2030. Studi e ricerche sul patrimonio storico e sui paesaggi antropici, tra conservazione e rigenerazione ArcHistoR EXTRA 6 (2019) International Scientific Committee Maria Dolores Antigüedad del Castillo-Olivares, Monica Butzek, JeanFrançois Cabestan, Alicia Cámara Muñoz, David Friedman, Alexandre Gady, Jörg Garms, Miles Glenndinning, Christopher Johns, Loughlin Kealy, Paulo Lourenço, David Marshall, Werner Oechslin, José Luis Sancho, Dmitrij O. Švidkovskij, Mark Wilson Jones Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria Editorial Board Tommaso Manfredi (direttore responsabile), Giuseppina Scamardì (direttore tecnico), Bruno Mussari, Annunziata Maria Oteri, Francesca Passalacqua Journal manager Giuseppina Scamardì Layout editor Maria Rossana Caniglia Editor Tommaso Manfredi Graphic layout Maria Rossana Caniglia Nino Sulfaro Editorial Staff Natalina Carrà, Daniele Colistra, Marina Mistretta, Bruno Mussari, Consuelo Nava, Francesca Passalacqua, Gabriella Pultrone, Adolfo Santini Published by Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria Laboratorio CROSS - Storia dell’architettura e restauro La rivista è ospitata presso il Servizio Autonomo per l’Informatica di Ateneo ISSN 2384-8898 ISBN 978-88-85479-08-1 This work is licensed under a Creative Commmons Attribution-NonCommercial 2.0 Generic License LA MEDITERRANEA vERSO IL 2030 Studi e ricerche sul patrimonio storico e sui paesaggi antropici, tra conservazione e rigenerazione a cura di Marina Mistretta, Bruno Mussari, Adolfo Santini The MEDITERRANEA Towards 2030 Studies and research on historical heritage and anthropic landscapes, conservation and regeneration edited by Marina Mistretta, Bruno Mussari, Adolfo Santini PRESENTAZIONE PreseNTaTIoN Marcello Zimbone Rettore dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria Rector of the Mediterranea University of Reggio Calabria 13 Nicola Moraci Prorettore alla Ricerca Scientifica, Università Mediterranea di Reggio Calabria Pro-Rector for the Scientific Research, Mediterranea University of Reggio Calabria 15 INTRODUZIONE INTRODUCTION Marina Mistretta, Bruno Mussari, Adolfo Santini, La Mediterranea verso l’Agenda 2030 Marina Mistretta, Bruno Mussari, Adolfo Santini, The Mediterranea University towards Agenda 2030 16 SESSIONE 1 Studi e ricerche sul patrimonio culturale e i paesaggi storici (antropici) e metodologie per la diffusione delle conoscenze, con particolare riferimento ai sistemi interni montani e alle linee costiere sessIoN 1 Studies and Research on Cultural Heritage and Historical (Anthropic) Landscapes and Methodologies for the Dissemination of Knowledge, with Particular Reference to Internal Mountain Systems and Coastlines Daniele Colistra, Francesca Passalacqua, Patrimonio culturale, strategie per la conservazione, strumenti per la comunicazione. Studi e ricerche Daniele Colistra, Francesca Passalacqua, Cultural Heritage, Conservation Strategies, Communication Tools. Studies and Research 32 Marinella Arena, Casalvecchio Siculo: strategie per la valorizzazione Marinella Arena, Casalvecchio Siculo: Strategies for Valorisation 44 Rosario Giovanni Brandolino, Domenico Mediati, Luoghi, permanenze e tradizioni iconografiche nella Calabria Greca Rosario Giovanni Brandolino, Domenico Mediati, Places, Permanences and Iconographic Traditions in the Greek Calabria 60 Angela Busacca, Melchiorre Monaca, Cultural Heritage UGC e tutela dei dati Angela Busacca, Melchiorre Monaca, Cultural Heritage UGC and Data Protection 76 Francesco Calabrò, Promuovere la pace attraverso le identità. Valutazione e partecipazione in un’esperienza di valorizzazione delle risorse endogene della Calabria Francesco Calabrò, Promoting Peace through Identity. Evaluation and Participation in an Enhancement Experience of Calabria’s Endogenous Resources 84 Maria Rossana Caniglia, Francesca Passalacqua, La Riforma agraria degli anni Cinquanta in Calabria. Conoscenza, conservazione e trasformazione del paesaggio del Marchesato di Crotone Maria Rossana Caniglia, Francesca Passalacqua, The Agrarian Reform of the Fifties in Calabria. Knowledge, Conservation and Transformation of the Landscape of the Marquisate of Crotone 94 Francesco Cardullo, La Cortina del Porto di Messina di Giuseppe Samonà: gli isolati degli anni Trenta del Novecento Francesco Cardullo, The “Cortina del Porto di Messina” by Giuseppe Samonà: the Blocks of the 1930s 110 Natalina Carrà, Cultura e natura componenti progettuali e processuali per lo sviluppo delle aree interne Natalina Carrà, Culture and Nature Design and Procedural Components for the development of Internal areas 122 Tiziana Ciano, Iside Rita Laganà, Bruno Antonio Pansera, Massimiliano Ferrara, Artificial Intelligence for Managing the Complexity of the Socio-Economic Systems towards Horizon 2020 and Agenda 2030 Tiziana Ciano, Iside Rita Laganà, Bruno Antonio Pansera, Massimiliano Ferrara Intelligenza artificiale per la gestione della complessità dei sistemi socio-economici verso Horizon 2020 e Agendo 2030 138 Gabriella Curti, Due ipogei sacri per il culto delle acque. Santa Maria in Stelle in Valpanténa e San Salvatore del Sinis Gabriella Curti, Two Sacred Hypogea for the Cult of Water. Santa Maria in Stelle in Valpanténa and San Salvatore in Sinis 146 Francesca Fatta, Andrea Marraffa, Il museo racconta. Dall’arte ceramica alla pittura vascolare nelle collezioni dei musei archeologici della Magna Grecia, costruire, decostruire, ricostruire Francesca Fatta, Andrea Marraffa, The Museum Tells. Ceramic Art and Vascular Painting in the Collections of the Archeological Museum of Magna Grecia: Building, Decostruting, Rebuilding 158 Maria Concetta Fiorillo, Per un museo virtuale della Via Francigena del Sud Maria Concetta Fiorillo, For a Virtual Museum of the “Via Francigena del Sud” 174 Sante Foresta, La città: Ottocento, Novecento, oggi. Due secoli di trasformazioni del centro storico di Catanzaro Sante Foresta, The City: 19th Century, 20th Century, Today. Two Centuries of Transformations in the Historic Centre of Catanzaro 186 Domenico Gattuso, Gian Carla Cassone, Fabio Macheda, Margherita Malara, Rigenerazione e accessibilità in città di mare. Saline Joniche come caso studio Domenico Gattuso, Gian Carla Cassone, Fabio Macheda, Margherita Malara, Regeneration and Accessibility in Seaside Cities. Saline Joniche as a Case Study 198 Gaetano Ginex, Francesco Trimboli, Sonia Mercurio, Francesco Stilo, Il limes della Calabria bizantina. Tracce, percorsi e vie Gaetano Ginex, Francesco Trimboli, Sonia Mercurio, Francesco Stilo, The Limes of Byzantine Calabria. Evidences, Routes, Ways 214 vincenzo Gioffrè, Strategie rigenerative per paesaggi mediterranei negletti vincenzo Gioffrè, Regenerative Strategies for Neglected Mediterranean Landscapes 228 Alessandra Maniaci, Patrimonio costruito come risorsa culturale: esperienze didattiche di restauro architettonico Alessandra Maniaci, Built Heritage as a Cultural Resource: Didactic Experiences of Architectural Restoration 244 Francesca Martorano, All’origine del progetto, paesaggio storico e patrimonio culturale. Percorsi, città e architetture nel versante ionico della Calabria meridionale Francesca Martorano, Origins of the Project, Historical Landscape and Cultural Heritage. Paths, Cities and Architectures of the Ionian Side of South Calabria 258 Agata Nicolosi, Serafino Cannavò, Arturo Guida, valentina Rosa Laganà, Donatella Di Gregorio, Quality Productions, Protection and Recovery of the Internal Areas of Aspromonte: the Role of Truffles Agata Nicolosi, Serafino Cannavò, Arturo Guida, valentina Rosa Laganà, Donatella Di Gregorio, Produzioni di pregio, tutela e recupero delle aree interne aspromontane: il ruolo del tartufo 274 Cecilia Polidori, Creatività del design di confine per spazi altri – Border Line apparente Cecilia Polidori, Creativity of Border Design for Other Spaces – Apparent Border Line 286 Antonio Taccone, Chiara Corazziere, Ri-significare il patrimonio produttivo dismesso per nuove comunità e qualità urbane Antonio Taccone, Chiara Corazziere, Re-signification of Abandoned Productive Assets for New Communities and Urban Qualities 300 Rosa Marina Tornatora, La forma dell’assenza nei territori fragili. Il progetto delle Piazze d’acqua come infrastrutture ambientali Rosa Marina Tornatora, The Form of Absence in the Fragile Territories. The Water Squares Projects as Environmental Infrastructures 314 SESSIONE 2 Proposte e riflessioni per la riqualificazione ecosostenibile del costruito storico, dello spazio urbano e del paesaggio antropico, intesi anche come luogo di coesione di valori umani sessIoN 2 Proposals and Reflections for the Eco-Sustainable Redevelopment of Historical Buildings, Urban Spaces and Anthropic Landscape, also Intended as a Place of Cohesion of Human Values Natalina Carrà, Gabriella Pultrone, Il patrimonio culturale per la costruzione di capitale sociale nel processo di territorializzazione di Agenda 2030 Natalina Carrà, Gabriella Pultrone, Cultural Heritage for the Construction of Social Capital in the Agenda 2030 Territorialization Process 330 Stefano Aragona, Gentrification e Agenda UN 2020-2030 Stefano Aragona, Gentrification and UN 2020-2030 Agenda 340 Francesco Bagnato, Antonella Sarlo, Accessibilità universale e ageing in place: una difficile sfida per le agende urbane Francesco Bagnato, Antonella Sarlo, Universal Accessibility and Ageing in Place: a Difficult Challenge for Urban Agendas 352 Raffaella Campanella, Il paradigma della “rete ecopolitana” quale strumento di riconfigurazione sistemica dello spazio pubblico nel “territorio urbano” contemporaneo Raffaella Campanella, The Paradigm of “Ecopolitan Network” as a Mean of Systemic Reconfiguration of Pubblic Space in Contemporary “Urban Territory” 368 Natalina Carrà, Lucia Spanò, Aree interne e centri minori per la competitività del territorio Natalina Carrà, Lucia Spanò, Inner Areas and Minor Historical Centers for the Competitiveness of the Territory 382 Daniela Colafranceschi, Il Parco dello Stretto. Spazio pubblico liquido, patrimonio culturale Daniela Colafranceschi, The Park of the Strait. Liquid Public Space, Cultural Heritage 398 Daniele Colistra, Francesco De Lorenzo, Mixed network. Percorsi culturali ed itinerari virtuali per le aree urbane Daniele Colistra, Francesco De Lorenzo, Mixed Network. Cultural Routes and Virtual Itineraries for Urban Areas 410 Concetta Fallanca, Didattica, ricerca e terza missione per lo sviluppo sostenibile delle città, delle comunità, del territorio Concetta Fallanca, Teaching, Research and Third Mission for the Sustainable Development of Cities, Communities and Territory 426 Giuseppina Foti, Processi sostenibili nella riabilitazione degli spazi costruiti Giuseppina Foti, Sustainable Processes in Built Spaces Rehabilitation 438 valerio Morabito, L’arte della resilienza per la città consolidata valerio Morabito, The Resilient Art for the Consolidated City 450 Yapeng Ou, Carmelina Bevilacqua, Landscape Regeneration and Innovation Economies, Cases from Meixian County (China) and the Locride Area (Italy) Yapeng Ou, Carmelina Bevilacqua, Rigenerazione del paesaggio e economie di innovazione, i casi della contea di Meixian (Cina) e della locride (Italia) 464 Domenico Passarelli, Gli insediamenti urbani delle comunità arbëreshë. Tutela e salvaguardia di questo importante patrimonio storico-culturale ed urbanistico Domenico Passarelli, The Urban Settlements of the Arbëreshë Communities. Protection and Safeguarding of an Important Historical, Cultural and Urban Planning Patrimony 480 Gabriella Pultrone, Passato e/è futuro nell’implementazione dell’Agenda 2030. Strategie di valorizzazione del patrimonio culturale per i territori fragili Gabriella Pultrone, Past and/is Future in the Implementation of the 2030 Agenda. Strategies for the Enhancement of Cultural Heritage for Fragile Territories 488 Angela Quattrocchi, Iolanda Rocca, Il Villaggio Mancuso e il turismo pioneristico in Sila: un esempio di Heritage Community Angela Quattrocchi, Iolanda Rocca, The Mancuso Village and Pioneering Tourism in Sila: an Example of Heritage Community 502 Paola Raffa, Gli hórreos delle Rías Baixas: rilievo e analisi Paola Raffa, The hórreos of the Rías Baixas: Survey and Analysis 516 Antonio Taccone, I Contratti di Fiume nella Città Metropolitana. Una esperienza in corso Antonio Taccone, River Contracts in the Metropolitan City. An Ongoing Experience 530 SESSIONE 3 Strategie e metodologie per la riduzione del rischio da disastri naturali, per la resilienza rispetto ai cambiamenti climatici, per favorire l’uso di risorse energetiche alternative e sostenibili, applicate al patrimonio storico sessIoN 3 Strategies and Methodologies Applied to Historical Heritage to Reduce the Risk from Natural Disasters, Resilience to Climate Change and to Encourage the Use of Alternative and Sustainable Energy Resources Consuelo Nava, Marina Mistretta, Cambiamenti climatici ed economia circolare: tecnologie abilitanti e life-cycle thinking per lo sviluppo sostenibile Consuelo Nava, Marina Mistretta, Climate Change and Circular Economy: Enabling Technologies and Life-Cycle Thinking for Sustainable Development 544 Ottavio Amaro, Geografie in movimento: il waterfront e il progetto dei bordi interattivi Ottavio Amaro, Geography in Motion: the Waterfront and the Interactive Edges Project 554 vincenzo Barrile, Antonino Fotia, Seismic Risk: GPS/GIS Monitoring and Neural Network Application to Control Active Fault in Castrovillari Area (South Italy) vincenzo Barrile, Antonino Fotia, Rischio sismico: monitoraggio GPS/GIS e applicazioni di reti neurali per il controllo di una faglia attiva nell’area di Castrovillari 570 Stefania Bilardi, Paolo Salvatore Calabrò, Nicola Moraci, La bonifica delle acque di falda tramite la tecnologia delle barriere permeabili reattive Stefania Bilardi, Paolo Salvatore Calabrò, Nicola Moraci, Groundwater Remediation Using Permeable Reactive Barrier Technology 584 Rosario Carbone, Concettina Marino, Antonino Nucara, Maria Francesca Panzera, Matilde Pietrafesa, A Case-Study Plant for a Sustainable Redevelopment of Buildings Based on Storage and Reconversion of Hydrogen Generated by Using Solar Energy Rosario Carbone, Concettina Marino, Antonino Nucara, Maria Francesca Panzera, Matilde Pietrafesa, Un caso studio di impianto per la riqualificazione sostenibile degli edifici basato sullo stoccaggio e sulla riconversione dell’idrogeno prodotto usando l’energia solare 596 Giuseppe Cardile, Marilene Pisano, Nicola Moraci, Daniele Cazzuffi, Il rinforzo radicale come intervento per la mitigazione del rischio da frane superficiali Giuseppe Cardile, Marilene Pisano, Nicola Moraci, Daniele Cazzuffi, Root Reinforcement as a Measure for Shallow Landslides Risk Mitigation 616 Mariantonietta Ciurleo, Maria Clorinda Mandaglio, Nicola Moraci, Una metodologia avanzata per l’analisi dei debris flow nel contesto della zonazione della pericolosità da frana Mariantonietta Ciurleo, Maria Clorinda Mandaglio, Nicola Moraci, An Advanced Methodology for Debris Flow Analysis in the Context of Landslide Hazard Zoning 628 Alberto De Capua, valentina Palco, Abitare la fragilità: strategie per la messa in sicurezza del patrimonio edilizio esistente Alberto De Capua, valentina Palco, Living in Fragility: Strategies for Securing Existing Buildings 642 Massimiliano Ferrara, Mariangela Gangemi, Luca Guerrini, Bruno Antonio Pansera, Distributed Time Delay Energy Model for Sustainable Economic Growth: Some Remarks in the Spirit of Horizon 2020 Massimiliano Ferrara, Mariangela Gangemi, Luca Guerrini, Bruno Antonio Pansera, Modello energetico con “ritardo” per una crescita economica sostenibile: alcune osservazioni nello spirito di horizon 2020 652 Giovanni Leonardi, Dario Lo Bosco, Mitigazione delle vibrazioni ferroviarie in prossimità di edifici Giovanni Leonardi, Dario Lo Bosco, The Mitigation of Train-Induced Ground Vibrations in Nearby Buildings 660 Domenico Enrico Massimo, Mariangela Musolino, Alessandro Malerba, Valuation to Foster-up Landscape Preservation. Treasuring New Elements through Landscape Planning Domenico Enrico Massimo, Mariangela Musolino, Alessandro Malerba, La valutazione per promuovere la tutela dei paesaggi. Valorizzare nuovi elementi con la pianificazione paesaggistica 674 Martino Milardi, Mariateresa Mandaglio, Indicatori e criteri di progettazione adattiva dell’ambiente costruito resiliente in area mediterranea per la sfida dei cambiamenti climatici Martino Milardi, Mariateresa Mandaglio, Indicators and Criteria for the Adaptive Design of the Resilient Built Environment in the Mediterranean Area in Order to Face the Challenge of Climate Change 688 Francesca Moraci, Maurizio Errigo, Creare una Waterproof City lungo il mare Mediterraneo Francesca Moraci, Maurizio Errigo, Creating a Waterproof City Along the Mediterranean sea 698 Mariangela Musolino, Alessandro Malerba, Pierfrancesco De Paola, Carmelo Maria Musarella, Building Efficiency Adopting Ecological Materials And Bio Architecture Techniques Mariangela Musolino, Alessandro Malerba, Pierfrancesco De Paola, Carmelo Maria Musarella, Risparmio energetico negli edifici mediante adozione di eco materiali e tecniche di Bio Edilizia 706 Consuelo Nava, Giuseppe Mangano, Qualità dell’ambiente come valore per il paesaggio e resilienza per le comunità. Le attività di monitoraggio ambientale con il Rural Making Lab a Gallicianò (SRAI e SRSvS Calabria- ITI Grecanica) Consuelo Nava, Giuseppe Mangano, Environmental Quality as a Value for the Landscape and Resilience for Communities. Environmental Monitoring Activities with the Rural Making Lab in Gallicianò (SRAI e SRSvS Calabria- ITI Grecanica) 718 Rosario Francesco Nicoletti, Le prospettive delle fonti rinnovabili nel quadro della politica energetica dell’Unione Europea Rosario Francesco Nicoletti, The Perspectives of Renewable Energy Sources in the Framework of UE Energy Policy 732 Francesco Pastura, Dinamiche del progetto contemporaneo. Nuova materialità antica. Materiali tradizionali e percorsi di innovazione Francesco Pastura, Dynamics of the Contemporary Project. New Ancient Materiality. Traditional Materials and Innovation Paths 750 Filippo Giammaria Praticò, Rosario Fedele, Smart Materials and Technologies for Early Warning, Monitoring, and Increased Expected Life of Transportation Infrastructure Filippo Giammaria Praticò, Rosario Fedele, Materiali e tecnologie intelligenti per allerta, monitoraggio, e per aumentare la vita utile delle infrastrutture di trasporto 760 Filippo Giammaria Praticò, Rosario Fedele, Paolo Giovanni Briante, Gianfranco Pellicano, Giuseppe Colicchio, Innovative Technologies and Materials for More Sustainable Transportation Infrastructures Filippo Giammaria Praticò, Rosario Fedele, Paolo Giovanni Briante, Gianfranco Pellicano, Giuseppe Colicchio, Tecnologie e materiali innovativi per infrastrutture di trasporto più sostenibili 774 Corrado Trombetta, Giovanni Cavanna, Il Regenerative Design come contributo alla comprensione della resilienza ai cambiamenti climatici Corrado Trombetta, Giovanni Cavanna, Regenerative Design as a Contribution to Understanding the Resilience of the Climate Changes 786 Alessandro villari, Paola Danaro, Aggiunta di qualità architettonica all’ambiente costruito nelle strategie di retrofitting strutturale Alessandro villari, Paola Danaro, The Addition of Architectural Quality to the Built Environment in Structural Retrofitting Strategies 796 12 Sono molto lieto di rilevare, in questo supplemento monografico della rivista ArcHistoR, numerosi contributi da parte di ricercatori dell’Università degli studi Mediterranea di Reggio Calabria su alcune tematiche del programma di azione Agenda 2030. È un segno rilevante dal punto di vista istituzionale e per le missioni dell’Ateneo, per almeno tre ragioni. Si raccoglie il frutto di una significativa “mobilitazione di sistema” delle competenze scientifiche coltivate nel tempo sul tema dello sviluppo sostenibile, di attuale e crescente interesse non solo accademico. Si consegue un rafforzamento dello scambio di conoscenze sui risultati delle attività di ricerca su tale tema, a livello sia dipartimentale che interdipartimentale. Emerge un corale ed efficace ricorso alla opportunità rappresentata dalla rivista che, nei suoi primi sei anni di vita venuta alla luce in Ateneo, ha progressivamente conseguito importanti accrediti scientifici nazionali e internazionali. Esprimo, pertanto, grande apprezzamento per l’impegno e il lavoro da più parti profuso, insieme all’auspicio che la fruttuosa esperienza maturata in questa occasione possa contribuire significativamente allo sviluppo delle attività di ricerca e dei suoi prodotti nello specifico ambito, dando anche impulso alle capacità programmatoria e progettuale che ne possono derivare, e fungere, al tempo stesso, da esempio anche per altri ambiti d’azione e obiettivi in grado di valorizzare al meglio e diffondere le conoscenze scientifiche con il loro bagaglio culturale. Il Rettore Santo Marcello Zimbone 13 14 Il supplemento monografico della rivista ArcHistoR dal titolo “La Mediterranea per Agenda 2030” è stato fortemente stimolato dall’editore della rivista e dalla governance dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria per promuovere gli studi e le ricerche sul tema dello Sviluppo Sostenibile, strategico a livello internazionale e trasversale alle competenze delle aree scientifiche presenti in Ateneo. Si è quindi predisposta una call for paper facendo riferimento ad alcuni Obiettivi dell’Agenda 2030 in linea con le attività di ricerca dell’Ateneo, quali quello di rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili e quello di adottare misure urgenti per combattere il cambiamento climatico e le sue conseguenze. Notevole è stata la risposta dei ricercatori dell’Ateneo, il volume raccoglie infatti circa sessanta articoli di colleghi afferenti a tutti i Dipartimenti della Mediterranea. I lavori pubblicati sono molto interessanti e attuali e la messa in rete degli stessi, anche attraverso workshop tematici che saranno organizzati nel 2020, favorirà la sinergia della ricerca tra le differenti aree scientifiche dell’Ateneo e costituirà un ulteriore volano per la partecipazione a bandi competitivi nazionali e internazionali. L’esperimento culturale, che mi auguro di poter ripetere in futuro, è stato molto positivo e ha rappresentato sicuramente un momento di incontro e di crescita della Rete della Ricerca di Ateneo. Il Prorettore alla Ricerca Nicola Moraci 15 LA M EDITERRANEA v ERS O IL 2030 Studi e ricerche sul patrimonio storico e sui paesaggi antropici, tra conservazione e rigenerazione a cura di Marina Mistretta, Bruno Mussari, Adolfo Santini The Mediterranea University towards Agenda 2030 Marina Mistretta, Bruno Mussari, Adolfo Santini [email protected], [email protected], [email protected] With this book, the Mediterranea University of Reggio Calabria raises the profile of some of the research undertaken in various Departments in relation to the Sustainable Development Goals (SDGs) of Agenda 2030. SDGs represent a strategy that requires shared global involvement for its implementation. They are to be implemented through the adoption of national and local initiatives. The SDGs can and should become effective tools for sustainable development though a localization process and an effective involvement of local stakeholders. University, an institution committed to training, research and outreaching activities, is called to play its part in such a difficult and complex challenge; constant integration with the territory and local communities – in the conscious need to be the promoter of a progressive, indispensable cultural change – will support sustainable development not as an impossible “utopia” but an unescapable necessity. THE MEDITERRANEA TOWARDS 2030 S T U D I E S A N D R E S E A R C H O N H I S T O R I C A L H E R I TA G E A N D A N T H R O P I C L A N D S C A P E S , C O N S E R v AT I O N A N D R E G E N E R AT I O N www.archistor.unirc.it ArcHistoR EXTRA 6 (2019) ISSN 2384-8898 Supplemento di ArcHistoR 12/2019 ISBN 978-88-85479-08-1 DOI: 10.14633/AHR141 SESSIONE 1 Studi e ricerche sul patrimonio culturale e i paesaggi storici (antropici) e metodologie per la diffusione delle conoscenze, con particolare riferimento ai sistemi interni montani e alle linee costiere sessIoN 1 Studies and Research on Cultural Heritage and Historical (anthropic) Landscapes and Methodologies for the Dissemination of Knowledge, with Particular Reference to Internal Mountain Systems and Coastlines LA M EDITERRANEA v ERS O IL 2030 Studi e ricerche sul patrimonio storico e sui paesaggi antropici, tra conservazione e rigenerazione a cura di Marina Mistretta, Bruno Mussari, Adolfo Santini Regenerative Strategies for Neglected Mediterranean Landscapes vincenzo Gioffrè [email protected] The field of application of the research proposed in this contribution – with reference to the objective of the 2030 Agenda “to protect and safeguard the cultural and natural heritage of the world” – is the vast range of contemporary landscapes in the Mediterranean area defined as “neglected” or at risk of compromise or disappearance despite having (or having had) a role of fundamental identity for the communities. The product of the research is the construction of an atlas of strategies – developed in design workshops, educational laboratories, theoretical and applied research and through activities of additional fieldwork – exportable and transferable in contexts similar to those analysed. Specifically, this contribution contains three in-depth studies concerning the abandoned rural terraces along the coastline, the rivers compromised by the phenomena of uncontrolled urbanism and the depopulated villages in the internal areas. The three case studies are associated with three key concepts – unveiling, layering, re-configuring – in both the narrative and application. The ultimate aim is the experimentation of an interpretative/operational approach that embraces the principles of environmental, social and economic sustainability – considered essential in the contemporary world – in relation to the specificity of the cultural and identity features of the Mediterranean landscapes, of the link between ritual and representation and of the relationship between myth and history. THE MEDITERRANEA TOWARDS 2030 S T U D I E S A N D R E S E A R C H O N H I S T O R I C A L H E R I TA G E A N D A N T H R O P I C L A N D S C A P E S , C O N S E R v AT I O N A N D R E G E N E R AT I O N www.archistor.unirc.it ArcHistoR EXTRA 6 (2019) ISSN 2384-8898 Supplemento di ArcHistoR 12/2019 ISBN 978-88-85479-08-1 DOI: 10.14633/AHR157 Strategie rigenerative per paesaggi mediterranei negletti vincenzo Gioffrè Paesaggio – inteso non solo come categoria estetica e percettiva, ma anche culturale, sociale, produttiva – definisce la profonda ibridazione tra uomo e natura (fig. 1), soprattutto nei territori mediterranei che si caratterizzano per molteplicità, densità, varietà e prossimità di eterogenee condizioni ambientali e culturali. Nelle narrazioni di Fernand Braudel e Predrag Matvejević1 i popoli mediterranei hanno continuato per secoli a mescolarsi, fondersi, contrapporsi; un processo complesso che ha determinato un variegato e ricco mosaico di paesaggi significativi. Alain Roger, nei suoi scritti2, sottolinea la comune radice etimologica di paese e paesaggio nelle lingue romanze (Pays/Paysage, País/Paisaje, País/Paisatge, País/Paisagem, Paese/Paesaggio) a dimostrazione che nella cultura latina/mediterranea, il Paese/Paesaggio è per definizione un luogo antropico generato/abitato dall’uomo; il paesaggio è l’esito di una invenzione culturale, un’opera umana e artistica. Secondo Massimo venturi Ferriolo3: «Ogni paesaggio è un’opera d’arte, paragonabile a qualunque creazione umana, ma molto più complessa: mentre un pittore dipinge un quadro, un poeta scrive una poesia, un intero popolo crea un paesaggio; costituisce il serbatoio più profondo della sua cultura». 1. Braudel 1994; Matvejević 2004. 2. Roger 1997. 3. venturi Ferriolo 2002. 229 Figura 1. Dettaglio di un terrazzamento della Costa viola (foto S. Mileto, 2013). I paesaggi mediterranei – non solo nelle condizioni di eccellenza e straordinarietà ma anche in quelle più consuete e diffuse – sono quindi opere d’arte collettive, palinsesti dei caratteri identitari dei popoli che li vivono e che in essi si riconoscono, preziosi “serbatoi” di significati, riti, tradizioni, pratiche di vita quotidiana. I fenomeni di rapida trasformazione dei territori mediterranei – determinata in massima parte da un urbanesimo spesso caotico, speculativo, anarchico, abusivo – ha avuto come prima conseguenza la progressiva compromissione proprio di quei paesaggi più significativi che maggiormente si sarebbero dovuti custodire, proteggere, governare, curare, innovare. 230 Strategie rigenerative Con “Paesaggi negletti” si vuole definire quella vasta gamma di luoghi (coste, fiumi, campagne, borghi delle aree interne, aree archeologiche) che hanno, o hanno avuto, un ruolo significativo per intere comunità di abitanti, ma che oggi appaiono fragili in quanto dimenticati, abbandonati, degradati, rifiutati; si tratta di “paesaggi latenti”4 in attesa di essere svelati e riscoperti per essere avviati a nuovo ciclo di vita5. A seguire, tre esperienze di ricerca applicata nei territori della Città Metropolitana di Reggio Calabria propongono strategie rigenerative per criticità ricorrenti nei paesaggi negletti mediterranei; nello specifico si fa riferimento allo spopolamento delle aree interne; alla compromissione delle coste e dei fiumi; al generale e diffuso deterioramento di quel delicato e profondo rapporto tra natura e artificio che è la cifra qualitativa più rilevante della cultura mediterranea. Strategie: “svelamenti” La Costa viola si estende per circa venti chilometri lungo il Mar Tirreno tra Scilla e Palmi. È un paesaggio sublime, caratterizzato dalle falesie che dall’Aspromonte piombano a picco sul mare e dallo scenario potente dello Stretto di Messina. I terrazzamenti con muri a secco sono la manifestazione più eloquente di un paesaggio “creato” dall’emblematica figura mediterranea del “contadino/pescatore” narrata da Braudel e presente anche in Calabria. Pur essendo un paesaggio di assoluto valore ambientale e culturale, i terrazzamenti della Costa viola vivono un inesorabile declino e abbandono che determina la compromissione dei pendii non più coltivati e la progressiva cancellazione delle tracce storiche occultate dall’incuria e dal tempo. La strategia proposta nell’ambito di un progetto di cooperazione internazionale dal titolo “Abitare il paesaggio. Un nuovo ciclo di vita per la Costa viola”6 è incentrata in una idea forza: creare le condizioni affinché una comunità plurima “neo-rurale” – composta da abitanti, viaggiatori, studiosi, studenti, migranti – possa tornare ad abitare i terrazzamenti, possa tornare a prendersi cura quotidianamente 4. Gioffrè 2018. 5. Sul concetto di “nuovo ciclo di vita” si vedano gli esiti della ricerca PRIN “Re-cycle Italy. Nuovi cicli di vita per architetture e infrastrutture della città e del paesaggio”, https://recycleitaly.net (ultimo accesso 18 agosto 2019). 6. Progetto “Abitare il Paesaggio. Un nuovo ciclo di vita per la Costa viola” di v. Gioffrè (Responsabile Scientifico), M.R. Russo, F. Manti, S. Mileto, G. Pirrò, A. Di Lauro, E. Nucera, M. Cosenza, E. Rositani; svolto nell’ambito del programma di Cooperazione Internazionale “LANDSARE. Landscape Architectures in European Rural Areas: a new approach to the local development design cooperation project”. Per approfondimenti si veda Gioffrè 2014. 231 del paesaggio (fig. 2). La strategia è articolata in una serie di azioni: creare una mobilità lenta che integra i vecchi sentieri con sistemi meccanizzati di risalita; ricavare delle residenze/rifugio attraverso inserti di architettura contemporanea nei manufatti rurali esistenti; riattivare le coltivazioni abbandonate attraverso l’applicazione di un modello di agricoltura multifunzionale (fig. 3). La strategia è finalizzata a creare le condizioni, soprattutto con l’utilizzo delle nuove tecnologie di informazione e comunicazione (fig. 4), affinché si realizzino programmi, flessibili e concordati con le comunità locali, di “turismo esperienziale”, realizzando di fatto l’invito di Agenda 2030 in merito alla promozione di forme di turismo sostenibile. I visitatori, anche e soprattutto esteri, durante il loro soggiorno nella Costa viola potrebbero così coltivare i terrazzamenti; partecipare alle battute di pesca nelle imbarcazioni tradizionali; osservare il passaggio degli uccelli migratori; visitare i laboratori artigianali di ceramisti e cestai; vivere pienamente un paesaggio dai forti caratteri identitari mediterranei e contribuire attivamente alla sua stessa conservazione e innovazione. Strategie: “sovrascritture” Pentedattilo, il borgo spopolato sulla costa jonica reggina, è un luogo noto per la sua straordinaria bellezza, un esempio emblematico di insediamento umano che stabilisce un rapporto simbiotico con la natura e le sue forme al punto che osservato da lontano appare un tutt’uno con la roccia a cui si aggrappa. Disegnato e narrato da artisti e intellettuali nel corso dei secoli, continua ad essere un paesaggio potente ed espressivo nonostante il progressivo e rapido abbandono. Oggi Pentedattilo sta vivendo una lenta e sofferta rinascita con interventi puntuali ed episodici di recupero di alcune abitazioni e spazi pubblici. L’esperienza condotta con studenti e docenti di Architettura dell’Università Mediterranea e dell’Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria7 è consistita nel proporre una strategia incentrata nella riscoperta del sito attraverso l’assegnazione di un nuovo significato a percorsi dimenticati (fig. 5); un’azione metaforica e materica allo stesso tempo di sovrascrittura dell’esistente. Cinque parole chiave in “grecanico” – la lingua ancora oggi parlata in questa parte di Calabria – Àero (aria), Iplo 7. Progetto “Cinque percorsi d’arte - Cantiere Creativo Pentedattilo”, Responsabili Scientifici v. Gioffrè, L. Marovino, F. Malice, R. Simone, svolto nell’ambito di “vIARTIS. Sulle rotte del Mediterraneo”, promosso da Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria, Conservatorio di Musica “Francesco Cilea”, Università degli Studi Mediterranea, Associazione ProPentedattilo. Per approfondimenti vedi Gioffrè 2013. 232 Strategie rigenerative Figura 2. Concept agricoltura multifunzionale progetto “Abitare il Paesaggio. Un nuovo ciclo di vita per la Costa viola”, responsabile Scientifico vincenzo Gioffrè, Programma di Cooperazione Internazionale: “LANDSARE. Landscape Architectures in European Rural Areas: a new approach to the local development design cooperation project”. 233 Figura 3. Masterplan progetto “Abitare il Paesaggio. Un nuovo ciclo di vita per la Costa viola”, responsabile Scientifico vincenzo Gioffrè, Programma di Cooperazione Internazionale: “LANDSARE. Landscape Architectures in European Rural Areas: a new approach to the local development design cooperation project”. 234 Strategie rigenerative Figura 4. Comunità, paesaggio e ICT, visione strategica progetto “Abitare il Paesaggio. Un nuovo ciclo di vita per la Costa viola”, responsabile Scientifico vincenzo Gioffrè, Programma di Cooperazione Internazionale: “LANDSARE. Landscape Architectures in European Rural Areas: a new approach to the local development design cooperation project”. 235 Figura 5. Masterplan Progetto “Cinque percorsi d’arte, Cantiere Creativo Pentedattilo”, responsabili Scientifici v. Gioffrè, F. Malice, L. Marovino, R. Simone svolto nell’ambito di “vIARTIS. Sulle rotte del Mediterraneo”. 236 Strategie rigenerative (sogno), rizi (radici), soma (corpo), Thàlassa (acqua), sono rappresentate su cinque stele in acciaio a segnalare, ciascuna, l’esordio e la direzione di un percorso tematico che riscopre caratteri identitari del paesaggio di Pentedattilo (fig. 6). Le stele in acciaio – oggi ricoperte da una patina di ruggine che stabilisce una relazione cromatica e materica con il contesto – sono dei landmark, dei sistemi di orientamento funzionali alla strategia complessiva del sistema di percorsi. Lo scopo del progetto – ideato e realizzato attraverso un lungo processo partecipato che ha coinvolto la comunità di abitanti fin dalle prime battute – è la valorizzazione del patrimonio culturale del sito con un duplice risultato: migliorare e qualificare la fruizione turistica con un’offerta escursionistica più articolata e approfondita; rinnovare i tratti identitari di Pentedattilo e del suo popolo con inserti espressivi di arte contemporanea che fanno riferimento alla eccezionalità della lingua antica ancora oggi parlata ma a rischio di sparizione. Strategie: “riconfigurazioni” In passato, attorno e dentro le fiumare – i corsi d’acqua a carattere torrentizio che caratterizzano il paesaggio del Sud Italia – si svolgeva la vita di intere comunità. Lungo le fiumare sorgevano i primi insediamenti greci e romani, agrumeti e orti pregiati, mulini e centrali idroelettriche. La continua pressione esercitata dall’espansione delle città, con la costruzione di sequenze parallele di argini, ha progressivamente sottratto superficie agli alvei per guadagnare aree edificabili. La perdita del carattere naturale e rurale delle fiumare ne ha determinato anche la perdita di funzione e di significato per farle diventare, in breve tempo, luoghi dimenticati, rifiutati, degradati. Le fiumare urbane di Reggio Calabria sono state oggetto di un Laboratorio didattico di Progettazione del Paesaggio8 che si è avvalso anche del contributo di docenti di Università estere nell’ambito di un progetto di ricerca internazionale9 finalizzato al confronto e alla sperimentazione di approcci che intravedono nella valorizzazione delle vie d’acqua urbane efficaci occasioni di rigenerazione della città contemporanea. 8. Corso di “Progettazione del Paesaggio”, Dipartimento di Architettura e Territorio - UNIRC, docenti D. Colafranceschi, v. Gioffrè. Per approfondimenti vedi Colafranceschi, Gioffrè 2019. 9. Progetto di ricerca internazionale “Los desafíos urbanos en ambientes ribereños.” Universidad del Litoral e Nacional de Cordoba responsabili M. Bertolino, C. Barrado; Università Mediterranea responsabili D. Colafranceschi, v. Gioffrè; University of Thessaly volos responsabile S. Papadopoulos. Per approfondimenti si veda Colafranceschi, Gioffrè 2019. 237 Figura 6. Reggio Calabria, borgo antico di Pentedattilo. Installazioni Progetto “Cinque percorsi d’arte, Cantiere Creativo Pentedattilo”, responsabili Scientifici v. Gioffrè, F. Malice, L. Marovino, R. Simone svolto nell’ambito di “vIARTIS. Sulle rotte del Mediterraneo”. 238 Strategie rigenerative A partire dalla comprensione delle attuali criticità, una strategia di interventi articolati a rete e per punti propone un’azione di radicale riconfigurazione dei paesaggi negletti delle fiumare per far riacquistare loro centralità nella vita quotidiana. Le azioni ipotizzate prevedono: la realizzazione di percorsi ecologici di risalita e attraversamento per consentire il collegamento diretto delle zone abitate con gli spazi naturali rurali; la protezione delle aree urbane dalle alluvioni con sistemi di bacini inondabili in caso di piene, applicando così i principi della resilienza; la riconfigurazione degli argini con gradinate e piattaforme per riguadagnare il contatto diretto con l’acqua; la rivegetazione degli alvei e delle foci con giardini tematici che ospitano collezioni di piante ornamentali; la valorizzazione di lacerti di paesaggi agrari con programmi multifunzionali di orti sociali (figg. 7-8). I progetti definiscono nel loro complesso interventi coerenti con gli Obiettivi dell’Agenda 2030 in merito alla promozione di forme di urbanizzazione sostenibile; al miglioramento dell’accessibilità a spazi pubblici, parchi, giardini; al rafforzamento del legame tra aree urbane, periurbane e rurali. Conclusioni: “rinascite” L’Agenda 2030 evidenzia il principio secondo cui non può esistere sviluppo sostenibile senza la valorizzazione del patrimonio culturale e paesaggistico di ogni comunità di abitanti, soprattutto in quelle condizioni più critiche di fragilità – sia territoriale che sociale – dove si rende necessario intervenire per creare nuovi patrimoni qualitativamente significativi. Così anche la Convenzione Europea del Paesaggio10 non solo ribadisce la necessità di incentrare qualsiasi politica di conservazione e/o innovazione del paesaggio attraverso il coinvolgimento attivo della comunità di abitanti che lo vive nella quotidianità, ma estende la definizione di paesaggio fino ad includere i luoghi del degrado e dell’abbandono. Questo nuovo campo d’azione della contemporaneità è specificato da Michael Jacob che scrive: «L’architettura del paesaggio più avanguardista si è trasformata in uno strumento terapeutico: ripara gli innumerevoli danni presenti in ambito urbano, i luoghi abbandonati e di utilizzo indefinito, inventando nuovi spazi più consoni alla vita all’insegna del declino industriale»11. La tesi qui proposta si spinge oltre la consueta definizione di azioni di riqualificazione puntuale di un singolo luogo, ipotizzando che la rigenerazione dei territori mediterranei possa partire proprio 10. La Convenzione europea del paesaggio è una Legge di indirizzo adottata dal Consiglio d’Europa il 19 luglio 2000. 11. Jakob 2009, p. 131. 239 Figura 7. Rigenerazione del paesaggio della Fiumara Sant’Agata a Reggio Calabria, progetto di D. villari, M. Milano, R. Fiorito. Corso di Progettazione del Paesaggio a.a. 2017/18, proff. D. Colafranceschi, v. Gioffrè. 240 Strategie rigenerative Figura 8. Rigenerazione del paesaggio della Fiumara Sant’Agata a Reggio Calabria, progetto di D. villari, M. Milano, R. Fiorito. Corso di Progettazione del Paesaggio A.A. 2017/18, proff. D. Colafranceschi, v. Gioffrè. 241 dalla risignificazione dei paesaggi negletti; un approccio, oggi, largamente condiviso in esperienze internazionali di ricerca e progettuali12, ma che ancora non trova diffusa applicazione proprio nei territori mediterranei. L’approccio teorico e i casi studio a cui si è fatto riferimento in questo contributo propongono strategie rigenerative incentrate negli aspetti relazionali tra abitanti e paesaggi; le modalità operative sono esportabili e trasferibili – con i dovuti aggiustamenti di tiro in relazione ai caratteri e alle specificità di ogni singolo luogo – a similari paesaggi mediterranei negletti. Il progetto di paesaggio è quindi inteso come dispositivo interpretativo e operativo, funzionale a comprendere e agire efficacemente nel complesso “palinsesto mediterraneo”, tra memoria e innovazione, tra patrimonio materiale e immateriale; senza rinunciare alla ricerca figurativa e spaziale, alla contaminazione tra le arti, alla qualità estetica. La dimensione strategica si pone lo scopo di rinnovare il senso di appartenenza degli abitanti – veri protagonisti e autori di qualsiasi processo rigenerativo urbano o del paesaggio – al proprio habitat culturale e ambientale realizzando gli obiettivi di integrazione sociale e sviluppo sostenibile. Il progetto di paesaggio – per possibili declinazioni, campi di applicazione ed esiti – fornisce quindi risposte efficaci alle tematiche e agli Obiettivi dell’Agenda 2030 in quanto tende, oggi, ad esprimere “Nuovi paesaggi”13 portatori di una nuova estetica, che recepiscono e realizzano i principi condivisi della partecipazione collettiva dei popoli per proteggere e salvaguardare il patrimonio culturale e naturale del mondo in relazione alla sostenibilità sociale, economica, ambientale, per ritrovare un equilibrio sano tra uomo e natura. 12. Si pensi, tra gli altri, alla corrente progettuale statunitense del Landscape Urbanism (Waldheim 2006), al lavoro in Cina dello Studio Turenscape (Saunders 2012). 13. Zagari 2019. 242 Strategie rigenerative Bibliografia Braudel 1994 - F. Braudel, Il Mediterraneo. Lo spazio, la storia, gli uomini, le tradizioni, Bompiani, Milano 1994. Colafranceschi, Gioffrè 2019 - D. Colafranceschi, v. Gioffrè, Un Laboratorio internazionale di Progettazione del Paesaggio. 5 Esperienze di parchi urbani fluviali, Aracne edizioni, Roma 2019. Jakob 2009 - M. Jakob, Il paesaggio, Il Mulino, Bologna 2009. Gioffrè 2013 - v. Gioffrè, Pentedattilo Paesaggio Palinsesto, in O. Amaro (a cura di), Viartis sulle rotte del mediterraneo. Rubettino Editore, Soveria Mannelli 2013, pp. 126-127. Gioffrè 2014 - v. Gioffrè (a cura di), Abitare il paesaggio. Un nuovo ciclo di vita per la Costa Viola, Iiriti Editore, Reggio Calabria 2014. Gioffrè 2018 - v. Gioffrè, Latent landscape. Interpretazioni, strategie, visioni per la metropoli contemporanea, Letteraventidue, Siracusa 2018. Matvejević 2004 - P. Matvejević, Breviario mediterraneo, Garzanti, Milano 2004. Roger 1997 - A. Roger, Court traité du paysage, Gallimard, Paris 1997. Saunders 2012 - W.S. Saunders (a cura di), Designed Ecologies: The Landscape Architecture of Kongjian Yu, Birkhauser Architecture, Basilea 2012. venturi Ferriolo 2002 - M. venturi Ferriolo, Etiche del paesaggio. Il progetto del mondo umano, Editori Riuniti, Roma 2002. Waldheim 2006 - C. Waldheim, The landscape Urbanism Reader, Princeton Architectural, New York 2006. Zagari 2019 - F. Zagari, Nuovi paesaggi, http://www.treccani.it/enciclopedia/nuovi-paesaggi_(XXI Secolo) (ultimo accesso 18 agosto 2019). 243 ArcHistoR EXTRA 6 (2019) ISSN 2384-8898 ISBN 978-88-85479-08-1 www.archistor.unirc.it ArcHistoR EXTRA 6 (2019) ISSN 2384-8898 ISBN 978-88-85479-08-1 www.archistor.unirc.it