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2014, Bocaccio e le donne, Aracne, Roma, 2014
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OGGETTI E SOGGETTI L'oggetto e il soggetto sono i due poli che strutturano la relazione critica secondo Starobinski. Il critico individua l'oggetto da interpretare e in qualche modo lo costruisce, ma lo rispetta nella sua storicità e non può farne un pretesto per creare un altro discorso in cui la voce dell'interprete copre la voce dell'opera. Ma d'altro canto egli non si limita a parafrasare l'opera né ad identificarsi con essa, ma tiene l'oggetto alla distanza giusta perché la lettura critica produca una conoscenza nuova. In questa collana si pubblicheranno contributi articolati sulla distinzione e sulla relazione tra gli « oggetti » e i « soggetti », ossia fra il testo dell'opera o delle opere e la soggettività degli studiosi.
nato nel 1313 a Certaldo in Toscana, può ben essere considerato il padre della prosa volgare italiana e, insieme a Petrarca e a Dante, il più importante scrittore del XIV secolo sia in Italia che in Europa. Dopo i primi studi a Firenze, nel 1327 si trasferisce a Napoli dove si dedica ai classici latini e alla letteratura italiana e francese e proprio qui vedono la luce le sue prime opere: Filocolo, Filostrato, Teseida, Caccia di Diana e Rime. Durante i successivi soggiorni a Firenze e nelle corti di Romagna compone oltre al Ninfale fiesolano e ad altre opere minori, la sua opera capitale: il Decameron, terminato nel 1351. È in questi anni che stringe amicizia con il "glorioso maestro", Petrarca, e si dedica allo studio dell'opera dantesca. Viene a mancare nel dicembre 1375.
2019
In copertina: Bibliothèque nationale de France, ms. Français 112, f. 239r. Informazioni sul catalogo e sulle ristampe dell'editore: www.ledizioni.it Le riproduzioni a uso differente da quello personale potranno avvenire, per un numero di pagine non superiore al 15% del presente volume, solo a seguito di specifica autorizzazione rilasciata da Ledizioni.
I testimoni del vero. Su alcuni libri in biblioteche d'autore, a cura di Emilio Russo, 2000
I rapporti del Boccaccio con l'opera oraziana, al di là di una pagina dell'Hortis, una nota di Vittore Branca all'edizione dell'Amorosa Visione e pochi altri cenni, non sono mai stati fatti oggetto di attenzione specifica 1 . Si tratta di una circostanza a tutta prima spiegabile in termini abbastanza lineari. A differenza di quanto avviene per altri autori classici, variamente assunti a grandi modelli, quali Ovidio o Apuleio, Virgilio o Stazio, il corpus oraziano non si è rivelato mai una fonte privilegiata per l'immaginario e per i generi boccacciani, e ciò senza nulla togliere all'auctoritas che il Boccaccio indiscutibilmente riconosceva al Venosino, giungendo a tributare parole di grande ammirazione per chi «uomo di altissima scienza e di profonda fu, e massimamente in poesia fu espertissimo» 2 . Eccettuata l'ipotesi, proposta a più riprese da Hollander, di una complessiva esemplarità di genere dell'Orazio satirico per l'autore del Decameron 3 , argomenti e indizi circa una presenza importante del referente oraziano nell'opera del Boccaccio risulterebbero -ancora a quanto è possibile 107 1 A. HORTIS, Studj sulle opere latine del Boccaccio, Trieste, Libreria Julius Dase, 1879, pp. 402-403; V. BRANCA, commento a G. BOCCACCIO, Amorosa Visione, Firenze, Sansoni, 1944, pp. 421-22 (nota ripresa, in forma più scorciata, in Tutte le opere di Giovanni Boccaccio, Milano, Mondadori, vol. III, 1974, pp. 586-87); G. PADOAN, commento a G. BOCCACCIO, Esposizioni sopra la Comedia, in Tutte le opere, cit., vol. VI, 1965, p. 828 (che cito dalla ristampa Milano, Mondadori, 1994). 2 Il giudizio è tratto dalla ampia chiosa a Inf. IV, 89, ivi, pp. 198-99. 3 R. HOLLANDER, «Utilità» in Boccaccio's Decameron, in «Studi sul Boccaccio», XV, 1985-86, pp. 215-33: 215-16 e n. 2; ID., The proem of the Decameron: Boccaccio between Ovid and Dante, in Miscellanea di studi danteschi in memoria di Silvio Pasquazi, 2 voll. , Napoli, Federico & Ardia, 1993, vol. I, pp. 423-40: 435; ID., C. CAHILL, Day ten of the Decameron: the myth of order, in «Studi sul Boccaccio», XXIII, 1995, pp. 113-70: 163-66 e n. 100. In tutti i casi Hollander ha corroborato la sua tesi sull'esemplarità oraziana rimarcando la sorprendente identità di parola in incipit (umana/humano) fra l'Ars poetica e il Decameron. Ma sul valore modellizzante dell'Ars nella poetica boccacciana cfr. infra, pp. 111-13. dedurre dall'esegesi e dalla critica più recenti -alquanto esigui se solo paragonati a qualsiasi altro degli autori sopra ricordati.
2018
EnglishRelying on the most recent scholarly findings, this essay quickly retraces the presence of the figure of Homer and its meaning in the whole of Giovanni Boccaccio’s literary works. The aim is to ponder the role of the Greek poet in the intellectual biography of Boccaccio, and to better understand the author’s knowledge of Homer in its chronolog-ical development and unfolding. In this chronological survey, a prominent role is played by the recently reemerged Homer’s portrait, which is sketched in the final page of the so-called ‘Toledan Dante’. The essay focuses on the meaning of this fascinating and enig-matic page, in order to formulate a new interpretative hypothesis. italianoIl saggio ripercorre rapidamente l’intera produzione letteraria di Giovanni Boccaccio al fine di riflettere, in prospettiva diacronica e alla luce delle scoperte piu recenti, sulla presenza e sul senso della presenza del poeta greco nella biografia intellettuale del Certaldese e di meglio collocare nel ...
Revista de Italianística, 2015
A fantasia no Decameron de Giovanni Boccaccio entre fabula e historia, deve medir-se imediatamente com as consequências da estreita relação, estabelecida desde a antiguidade, entre invenção e verdade, dando origem a um texto em que o mundo real dialoga com o maravilhoso e o extraordinário na criação de outros mundos, pelos quais viaja o grupo dos dez narradores. Pode-se verificar ainda como a literatura para Boccaccio, que apresenta sua teoria sobre a escrita em seu Genealogia deorum gentilium é locutio sub figmento capaz de dar vida - por admirável tensão criativa – a um mundo novo de palavras
Fin dal XIV secolo, tanto la sequenza nome-cognome quanto il solo cognome di Giovanni Boccaccio hanno conosciuto una varietà di forme: Giovanni di Boccaccio, Giovanni Boccaccio, Giovanni Boccacci, Boccaccio, Boccacci. L’articolo si propone di analizzare la distribuzione cronologica e geografica di queste forme e il loro uso nella tradizione letteraria, grammaticale e lessicografica, nel tentativo di stabilire per quali vie si sia giunti alla situazione attuale (solo Giovanni Boccaccio per la sequenza nome-cognome; solo Boccaccio per il cognome).
2013
Si è discusso molto e ancora si discute sullo «svolgimento della grafia» di Boccaccio, per ragioni che ognuno intuisce e che risiedono nel fatto che con Boccaccio siamo di fronte prima di tutto a un autore di cui ci sono arrivate opere in versione autografa e poi a un autore che è stato anche copista di cose non sue. «Svolgimento della grafia» è segmento facilmente riconoscibile del titolo dato da Pier Giorgio Ricci allo studio che, nel 1962, accompagnava non la scoperta, ma il debutto in società dell'autografo del Decameron 1. Il termine grafia, con quel vago sentore di tribunale, è adoperato da Ricci al posto di scrittura: forse casualmente, anche se di fatto la sua fu insieme expertise e definitiva sentenza sull'autografia dell'Hamiltoniano 90 2. Da quel lavoro (e prima ancora dalle osservazioni di Barbi), passando per il profilo di Boccaccio copista disegnato da Albinia de La Mare 3 e fino alla recentissima, lunga nota di Marco Cursi nel volume dedicato alle Origini e * Pubblico il testo nella forma in cui è stato letto, col solo necessario complemento delle note bibliografiche, senza tener conto di quanto è uscito dopo la data del convegno fiorentino. Per comodità del lettore aggiungo alla fine un elenco, in ordine cronologico, degli autografi noti (Appendice I, pp. 164-165) e una sintetica cronologia delle scoperte e riscoperte degli autografi e dei manoscritti della biblioteca di Boccaccio (Appendice II, pp. 166-170). 1 Svolgimento della grafia del Boccaccio e datazione del codice, in V. Branca-P.G. Ricci, Un autografo del Decameron (Codice Hamilton 90), Padova, CEDAM, pp. 47-67. 2 Per questo e tutti gli altri autografi di Boccaccio, e così per i libri da lui posseduti, rinvio collettivamente al catalogo della mostra inaugurata in occasione del convegno, nel quale si trovano dettagliate schede descrittive e ampia documentazione fotografica: Teresa De Robertis et al. (a cura di), Boccaccio autore e copista, catalogo della mostra
Il Decameron ha avuto enorme successo nel mondo anche per l'attenzione dedicata alla sfera amorosa e sensuale. Sensualità, stile e profondità letteraria formano però un sistema unitario e complesso e non sono scindibili. L'articolo tenta di individuarne i nessi profondi, a partire dalle dichiarazioni dello stesso Boccaccio nel Proemio e nell'Introduzione alla IV giornata, mostrando anche le relazioni intertestuali e culturalmente agonistiche con Dante e Petrarca.
Boccaccio e l'immagine mimetica L'interesse di Boccaccio per le arti visive, palese al livello dei contenuti nel Decameron, per via di una presenza di opere d'arte e artisti che che non ha precedenti in letteratura, è innanzitutto legato allo sperimentalismo letterario dell'autore sulla forma della novella. Ciò risulta evidente da un'analisi comparata fra la novella di Giotto e Forese (VI, 5), in cui Boccaccio spiega al lettore cosa sono e come funzionano le immagini dipinte da Giotto, e la novella di Lidia, Pirro e Nicostrato (VII, 9), una novella che non tratta di opere d'arte o artisti ma incentrata sull'esperienza del vedere.
Boccaccio e le sue edizioni della Vita nuova.
International Journal of Qualitative Studies in Education , 2019
Rivista di Scienze Preistoriche, LXXII S2, 2022
Dialogues d'histoire ancienne, 1991
INTERNATIONAL JOURNAL OF SCIENTIFIC RESEARCH, 2021
Profesorado, Revista de Currículum y Formación del Profesorado, 2016
JIIS Policy Papers, 2023
Chemico-biological Interactions, 2009
Serüven Yayınları, 2024
Hemşirelik bilimi dergisi, 2021
Journal of health services research & policy, 2015
Epos : Revista de filología, 1997
Buletin Psikologi, 2020
Journal of Cerebral Blood Flow & Metabolism, 1997
ANAP Brasil, 2023
Technologica acta
Lecture Notes in Computer Science, 2007