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Roma, Giulio perrone Editore, 2017, pp. 228.
“Fuori Luogo. Rivista di Sociologia del Territorio, Turismo, Tecnologia”, a cura di T. Romita, A. Perri, P. Clairay, ANNO VI, Vol. 14 n. 1, FedOA – Federico II University Press, Gennaio 2023 (ISSN online 2723 – 9608; ISSN print 2532 – 750X)., 2023
“Profondo Sud. Storia, documentario e Mezzogiorno" di Mariangela Palmieri
Giovanni Marras e Antonella Gallo, a cura di, Invenzione della tradizione, Il Poligrafo, Padova 2017, 2017
Formo al Sud, 2018
L’etnografia è una pratica di ricerca, antropologica e socio- logica, che consiste nel prendere nota, scrivere, raccontare di comportamenti e abitudini che caratterizzano uno specifico gruppo sociale. Formo al Sud racconta un'azienda del Sud Italia, una radiografia organizzativa, negli appunti di un ricercatore manager.
Collana "Papers of the Royal Netherlands Institute in Rome", Roma, Edizioni Quasar, (21x28 cm, pp. 328, ill. col.), 2023, vol. 73., 2023
2015
From a national point of view Arbëresh culture has been marginalised and abandoned as the one of a “language minority,” with the result that it is no longer officially taught at school. On the other hand, music had always played a key role in community life and the combination of this rare language and sound never failed to make a great impression on everyone, no matter if they understand or not. It still accompanies the Arbëresh through the life cycle, during important feasts, carnival, weddings and funerals. In my introductory essay I try to look at these rich expressions from a different angle, by the recognition of common features the Arbëresh share with other communities of Southern Italy like tarantella and kalimera, regardless the linguistic competences concerning Balkan dialects which once dominated “Il Sud,” and regardless the religious background and the rite of these communities. Thus, the very distinct forms of Albanian music, which sometimes have only survived in the Italian diaspora, can be described by certain unique genres like the vallje and the ajrët, and a kind of multipart song which has been identified by ethnomusicologists as world heritage of the Balkans and of Italy.
«Mimesis Journal», 2018
RECENSIONE A: Angelo Vassalli, La tentazione del Sud. Viaggio nel teatro di Leo e Perla da Roma a Marigliano, pref. di Anna Barsotti, Titivillus, Corazzano (Pisa) 2018, pp. 328.
Marcella Marmo, Università di Napoli "Federico II" 1-Il libro rimasto nello scaffale. Appunti sul Cristo nell'evoluzione degli studi leviani Nel convegno palermitano del 2002 che fece il punto sugli studi leviani in occasione del centenario della nascita, in un breve ma denso intervento Carmine Donzelli -da recente editore di un buon corpo di scritti pubblicistici poco noti di Levi -parlò tra l'altro della possibilità di rileggere il Cristo in termini che mi colpirono come storica partecipe delle esperienze post-meridionaliste maturate già da quindici anni intorno all'Istituto meridionale di storia e scienze sociali e alla rivista «Meridiana». Creature queste, per l'appunto donzelliane, fertili di scambio interdisciplinare intorno a una considerevole revisione storiografica circa la vulgata che ha fatto dell'arretratezza del Mezzogiorno il perno di successive rappresentazioni e domande politiche nella storia italiana, dall'età liberale a quella repubblicana. In breve, l'attenzione alle dinamiche in ogni modo presenti anche in questa storia arretrata, ovvero dualistica, finiva per scavalcare le categorie di blocco millenario, residui feudali, familismo amorale…, declinando piuttosto al plurale la storia di Mezzogiorno/i e decostruendone d'altra parte le rappresentazioni, tradizionalmente ferme a paradigmi immobilisti, per verificare di queste tipologie lo stesso impatto nel mutare delle stagioni storico-culturali. Di Cristo si è fermato a Eboli Donzelli parlò dunque come di un long seller cui valeva la pena di dedicare una rilettura che andasse al di là della denuncia meridionalistala sua si orientava a «l'altro mondo» di Carlo Levi: in via generale, la radicale opposizione dell'intellettuale antifascista alla omologazione, tra medio e secondo Novecento; specificamente, la «improntitudine anarchica» con cui egli seppe «restituire sotto forma di scrittura» un mondo contadino «non assimilabile alla razionalità» 1 vittoriosa nella più ampia modernità occidentale. Di tale attualità di Levi e dell'alterità come denso nucleo teorico e letterario della sua produzione maggiore (sovente richiamata nelle recenti aperture post-moderne ai Sud del mondo, già peraltro messa ben a fuoco da Calvino nel 1967 2 ), da intellettuale postmeridionalista Donzelli nel 2002 viene inoltre a tracciare una parabola grazie a un'utile memoria personale. Racconta come all'università di Torino a cavallo del '68, nel rigetto, in particolare da parte dei giovani, del Levi-levismo come 1 Carmine Donzelli, L'«altro mondo» di Carlo Levi, in Verso i Sud del mondo. Carlo Levi a cento anni dalla nascita, a cura di Gigliola
Tracce di Paideia, pp. 125-170, 2012
RomaTrE-Press, 2020
Questo libro si propone di fare luce su un momento di fondamentale trasformazione per l’immagine del Sud statunitense utilizzando come fonte il materiale pubblicitario (brochure, opuscoli, pubblicità, spot) prodotto dagli uffici del turismo di quattro stati (Alabama, Mississippi, Georgia, Carolina del Sud) tra il 1976 e il 1981. L’analisi parte dalla constatazione che durante gli anni Settanta, e soprattutto nella seconda metà del decennio, si sia reso visibile un profondo rimodellamento dell'immagine turistica del Sud, un cambiamento che ha accompagnato e perfino anticipato trasformazioni altrettanto importanti nella cultura e nella società meridionale in generale. Sebbene sia assodato che nel corso degli anni Settanta la percezione e il ruolo simbolico del Sud all'interno della cultura americana siano profondamente cambiati, non è mai stato studiato come questi cambiamenti si siano riflessi nell'immagine promozionale della regione e nella sua autorappresentazione verso l’esterno. La tendenza è stata anzi quella di considerare gli anni Settanta come un periodo di semplice riproposizione dell'immaginario classico del Vecchio Sud delle piantagioni. Quello che questo lavoro vuole tentare di mettere in luce, invece, è come le origini dell'attuale immagine del Sud, indefinibile e quasi caotica, possano essere rintracciate proprio nel materiale pubblicitario concepito per attirare i visitatori durante la seconda metà degli anni Settanta
Piedra y geoestrategia. La defensa del gran Caribe entre el teatro bélico global y las últimas independencias, 2024
ΜΕΡΕΣ ΤΟΥ 43, 2012
Human Resource Management, 2019
Critical Studies on Corporate Responsibility, Governance and Sustainability, 2012
Cumhuriyet'in 100. Yılı Bir Asırlık Miras, 2023
International Journal of Clinical & Medical Imaging, 2016
Technological Forecasting and Social Change, 2017
Research Square (Research Square), 2020
E-Jurnal Matematika, 2017
2018 Asia-Pacific Signal and Information Processing Association Annual Summit and Conference (APSIPA ASC), 2018