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2016, Azioni Parallele
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In questo contributo intendo analizzare la scena lirica Pygmalion, Scéne lyrique di Jean-Jacques Rousseau dal punto di vista della finzione nei suoi molteplici significati. È necessario, in via preliminare, risalire all’etimologia del termine “finzione” per poi vedere l’articolazione del problema posto da questo concetto nel contesto di apparizione dell’opera in esame. Successivamente l’analisi del testo del Pygmalion metterà in luce come in esso siano rappresentati i diversi aspetti di finzione precedentemente analizzati. Mi soffermerò infine su alcune questioni filosofiche sollevate dal testo, che chiamano in causa una prospettiva più generale sul pensiero di Jean-Jacques Rousseau.
Giandomenico Salcuni, Pisa University Press, Pisa, 2017.
2017
"Cinema e identità italiana. Cultura visuale e immaginario nazionale fra tradizione e contemporaneità" XXIII Convegno Internazionale di Studi Cinematografici a cura di Stefania Parigi, Christian Uva, Vito Zagarrio Università degli Studi Roma Tre, Dipartimento di Filosofia, Comunicazione e Spettacolo 28-29 novembre 2017
Sul finire degli anni Novanta, l'antropologo Marc Augé, iniziò a sostenere l'idea che alla realtà si stavano sostituendo le immagini e tale fenomeno di " finzionalizzazione " , di messa in finzione della realtà, secondo lo studioso, stava avvenendo soprattutto, ma non solo, a causa del mezzo televisivo. Insomma, secondo tale ipotesi, l'età contemporanea sembrerebbe essere contraddistinta da una realtà volta a riprodurre la finzione. Gli anni Novanta sono sicuramente stati attraversati da un nutrito dibattito teorico circa il " problema della realtà " (quale/ quali realtà?) e della progressiva scomparsa del reale nell'epoca dei simulacri (es. gli studi di Jean Baudrillard), numerosi sono stati anche i film che proprio a partire dallo scadere del Millennio hanno affrontato la difficoltà di discernere il reale dal nzionale ed a proposito di tale produzione cinematografica esiste un'ampia letteratura soprattutto anglosassone. Quel fenomeno di " messa in finzione della realtà " di cui tratta Marc Augé, nel suo La guerra dei sogni. Esercizi di etno-fiction (ed. orig. 1997, prima ed. it. 1998), rieditato da Elèuthera nel 2011, ha inciso anche sul documentario audiovisivo tanto che, da qualche tempo, questo sembra palesare sempre più un cortocircuito determinato dalla sempre più evidente trasformazione dell'immagine in un surrogato di realtà e la realtà, a sua volta, in un surrogato dell'immagine. Risulta difficile realizzare una documentazione audiovisiva in un'epoca in cui la realtà che si intende documentare attraverso le immagini sembra essersi sempre più spesso piegata ad esse, ove il reale sembra ormai votato a duplicare il finzionale, dando luogo così ad un groviglio inestricabile. Secondo l'antropologo francese «è il nuovo regime di finzione ad affliggere oggi la vita sociale, a contaminarla e a penetrarla al punto da farci dubitare di essa, della sua realtà, del suo senso e delle categorie (l'identità, l'alterità) che la costituiscono e la definiscono» (pp. 8-9). Non si tratta soltanto dell'immagine, ma anche delle «condizioni di circolazione fra l'immaginario individuale (ad esempio il sogno), l'immaginario collettivo (ad esempio il mito) e la finzione (letteraria o artistica, messa in immagine o no) che sono cambiate. È appunto perché le condizioni di circolazione fra questi diversi poli sono cambiate che noi possiamo interrogarci sullo statuto attuale dell'immaginario. Possiamo infatti affrontare la questione della minaccia che pesa sull'immaginario a causa della " finzionalizzazione " sistematica di cui il mondo è oggetto, dove questa stessa " messa in finzione " dipende da un rapporto di forze molto concreto» (p. 12). Tra le cause principali che, secondo l'antropologo, hanno concorso a modificare il rapporto tra esseri umani e reale, si possono annoverare tanto le modalità di rappresentazione associate alle tecnologie ed ai relativi processi produttivi, quanto quel processo di planetarizzazione che ha sradicato processi culturali di simbolizzazione costruiti nel tempo. Se la finzione può essere definita come un regime di percezione socialmente regolato, allora, secondo il francese, «essa non ha solo un'esistenza storica che si traduce in istituzioni, tecniche e pratiche, ma (…) costituisce anche un fatto socioculturale che mette in gioco relazioni di alterità, rapporti di vario tipo con gli altri» (p. 99). Risulta importante domandarsi quanto lo sviluppo tecnologico, piegato a precise logiche economicopolitiche, sia responsabile di una forma fuorviata di immaginario, detta " finzionalizzazione " , ove la realtà viene trasformata in finzione. Augé ricorda come storicamente i vari paesi coloniali, pur nell'essere tra di loro rivali, riconoscevano l'alterità radicale nelle popolazioni soggiogate, tanto che si può affermare che il colonialismo nel suo insieme determinava una presa di coscienza identitaria. Dal punto di vista etnologico, «ogni rituale produce identità
[LEA, Vol. 4, 2015] This article introduces unpublished writings by Grazia Livi, held by the Archivio di Stato in Florence, sketching her biography and highlighting the connection between journalism and creative writing. We pass on to the short story Un complice (1994), examining its genesis by means of the manuscripts presented here.
The reflexs of Bodies is the focus psycological determination of ourselves. In case of the research in the first scientist on person ability of trasformation and simulation of the Photography, the specular entertainment become the first time characterizice of Bodies. At the first progressive powering of Middle Class, the processing of representation in portrait, change the symbols and the movements of Bodies, processing the awareness of Self perception. In essays of scientist like Kohut and before Jung the script shows the evolution of photography on psycho social sphere.
Fata Morgana Web, 2019
Su "Lo spettatore emancipato", di Jacques Rancière (DeriveApprodi, Roma 2018)
Migrazioni letterarie nel Settecento. Dal movimento alla stabilità, a cura di S. Garau, Peter Lang, 2020
Die Deutsche Nationalbibliothek verzeichnet diese Publikation in der Deutschen Nationalbibliografie; detaillierte bibliografische Daten sind im Internet über http://dnb.d-nb.de abrufbar.
Actas del I Encuentro Nacional de Arte Rupestre Investigación, conservación, gestión y difusión, 2022
Emerging from Darkness: Faith Emotion and the Body in the Baroque, 2023
I Gesuiti oltre le frontiere. Una nuova storia della Compagnia di Gesù, Vol. I, Politica. Missione, a cura di M. Catto, G. La Bella, G. Mongini, S. Pavone, Torino, Il leone verde, pp. 306-325, 2024
BMC Pediatrics, 2013
Procedia-Social and Behavioral Sciences, 2011
tripleC- …, 2009
RELIGION AND POLITICS IN THE CONTEMPORARY TURKISH-SPEAKING WORLD, 2019
Molecular Pharmaceutics, 2009
Boletín Mexicano de Historia y Filosofía de la Medicina, 2007
International Journal of Advances in Medicine, 2021
DİLİN DÖRT ATLISI , 2017
2010 Annual Conference & Exposition Proceedings
Industrial & Engineering Chemistry Research, 1997
Journal Of Rangamati Medical College, 2022