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Le mutazioni di genere nella moda contemporanea. Il fenomeno della mascolinizzazione della moda feminile
Via dell'Impero, le mappe e la visione cosmologica della storia.
2023
Il testo fa da Postfazione al volume "Semiotica del folklore" a cura di Francesco Mangiapane e Gianfranco Marrone per le Edizioni del Museo Pasqualino (Palermo), in cui si ripubblicano classici sul tema (Jakobson, Bogatyrëv, Greimas, Uspenskij, Meletinskij, Ivanov, Herzfeld, Buttitta, Del Ninno, Ricci, Bouissac). La Postfazione - di cui qui si riportano le sole pagine inziali - discute lo statuto del folklore e lo stato di salute dello studio su di esso nella semiotica contemporanea, ricostruisce il dibattito sullo sviluppo dello studio semiotico del folklore fra Stati Uniti ed Europa, focalizzandosi in particolare sugli apporti di Bauman, Greimas e Lotman.
Il termine semiotica deriva dal greco "semeion", che significa segno. È la disciplina che studia i segni e il modo in cui questi formano un senso, ovvero una significazione. Bachtin descrive nel libro "il linguaggio come pagina sociale" l'intreccio tra la psicanalisi e la semiotica (si avvicina alla logica, alla matematica). "La parola diventa parola soltanto nello scambio comunicativo sociale vivo, nell'enunciazione reale che può essere compresa non soltanto da chi esprime il concetto, ma anche dall'uditore, anch'esso non reale". La comunicazione è al centro di ogni discorso semiotico. Il segno nasce da un elemento di natura comunicativa. "Quando comunichiamo dobbiamo conoscere la lingua con cui parliamo" Elementi fondamentali all'interno del discorso semiotico sono il significante e il significato. C'è un'altra traccia fondamentale: la codificazione. Dobbiamo lavorare con la convenzione. La "significazione" : è il messaggio del destinatario (senza emittente) come nella comunicazione e indica la relazione tra un significante e significato. La "comunicazione": quando parliamo di comunicazione ci riferiamo al processo mediante il quale qualcuno (l'emittente) trasmette qualcosa (il messaggio); è un "pontefice" a qualcun altro (il destinatario). Bachtin fa un discorso sul concetto di rimando citando Sant'Agostino su "De Doctrina Cristiana" :"il segno è una cosa che, oltre all'aspetto sensibile con cui si presenta, porta a pensare a qualcosa di un altro a partire da se'". Zanzotto dice che "la poesia è come una lettera, ha tanti destinatari da cui si cerca anche una risposta". McLuan dice che "il messaggio è un massaggio alla comunità di massa". Si deve tener conto della correlazione socio gerarchica: se alfa parla beta ascolta, la situazione si ribalta, beta parla e alfa ascolta. La semiotica studia i fenomeni di significazione e di comunicazione, è una disciplina che non solo analizza il segno ma anche un complesso che è il testo. Il concetto di testo : testo/textum =tessuto. Trama o ordine del discorso. Michel Fugòt dice che "Il segno è la materia di qualsiasi arte, l'insieme di segni crea un testo che è un manifesto che va scomposto, un'opera, un elaborato".
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Estudos Semiotics, 2021
L'obiettivo di questo articolo è di indagare la correlazione tra cultura e memoria così come proposta nella teoria semiotica di Juri M. Lotman e dagli altri studiosi della scuola di Tartu-Mosca. In queste pagine, particolare spazio è dato alla disamina del concetto di "longevità della cultura", intesa come la "durata" semantica di testi e codici. Questo concetto, proposto per la prima volta da Lotman e Uspenskij, viene messo in dialogo con specifici aspetti comuni al binomio cultura/memoria: il carattere relazionale e retrospettivo, la comune diacronia. Inoltre, con l'obiettivo finale di enfatizzare la componente politica nella teoria semiotica della memoria e della cultura, in questo articolo la longevità è posta in relazione ai processi traduttivi del filtraggio e della dimenticanza. Parole-chiave: longevità; capacità di memoria; filtraggio; dimenticanza; Juri M. Lotman.
Ocula
Some reflections on last Biennale di Architettura, starting from Elena Pirazzoli & Roberto Zancan's work, Urbs Oblivionalis. Urban Spaces and Terrorism in Italy. http://www.ocula.it/files/OCULA-BIENNALE-Pirazzoli-Zancan_[12,297.304Mb].pdf
"Italica Wratislaviensia", 2021
The Wrocław patrician Thomas Rehdiger (1540-1576), during his Wanderjahre, amassed a rich collection of books, manuscripts, coins, precious stones, and works of art. In his will, he bequeathed this collection-gathered mainly during his stays in Padua, Bologna, and Venice-to his hometown, thus giving rise to the first public library in the Wrocław metropolis. In 1589, the Bibliotheca Rhedigeriana was established in the Auditorium Theologicum of St. Elizabeth's Church. In his youth, Rehdiger was educated in the school operating at the church; almost 100 years later, the school's teacher, Daniel Sartorius (1612-1671), gathered a large collection of music prints, which were published in that period in Venetian publishing houses. This unique collection, stored together along with the Rhedigeriana Library, was later merged with the library's content. What was the significance of this collection in the culture of 17 th-century Wrocław? This collection, undoubtedly, was assembled based upon inspiration from the Humanistic period, which had been promoted in that Elizabethan school at least as of the times of Laurentius Corvinus. It was supposed to serve the teaching at the Elisabethanum and shape the artistic tastes of its students, who performed state-of-the-art Italian music during school activities or afternoon recess. Attempts were made to introduce the carefully collected repertoire into the liturgical practice of a nearby church, using the technique of contrafactum that was popular at the time. The Sartorian Library's semiophoric function, however, was to define a new form of cultural memory for the Wrocław elites and to outline the original profile of their identity, which was oriented by the same ideals that guided the composers of the Italian Seicento.
Gilles Deleuze e Félix Guattari (1930Guattari ( -1992, dopo aver sottolineato nel secondo capitolo di Millepiani. Capitalismo e schizofrenia (1980), per bocca di un certo professor Challenger, che la Terra non è altro che un «Corpo senza organi […] attraversato da materie instabili non formate, da flussi che andavano in tutti i sensi, da intensità libere o da singolarità nomadi, da particelle folli o transitorie» 1 , nel loro ultimo lavoro scritto a quattro mani, Che cos'è la filosofia? (1991), guardano a quelle attività umane che cercano di realizzare un «po' di ordine per proteggerci dal caos» 2 .
Intersemiotic translation is an operation which substitutes the sys- tem of the expression plan with a manifestation, preserving the content plan. Specularly, it is possible to define semiotic borrow- ing as an operation which imports some elements or structures of the expression plan from a culture to another one. The stabiliza- tion of the borrowing in a culture leads to changes in its system of the content plan because of the introduction of new elements and the consequent re-organization of the relationships between its units. This definition aims to generalize the linguistic notion of borrowing to any cultural modeling system, in Lotman’s terms: fashion system, music, arts, architecture and so on. Semiotic bor- rowing is an argument for a model aimed to explain the acces- sibility between different cultures and the dynamic of structural change in a diachronic dimension.
Disegnare, idee, immagini, n 65, 2022
In: LId’O (Lingua Italiana d’Oggi), XII-2015, Roma, Bulzoni, pp. 191- 206 , 2019
Synthese, 2024
Energy Procedia, 2017
international journal of research in computer application & management, 2014
The Journal Journal of Structured Finance, 2022
Applied and Computational Mathematics
Molecular Pharmacology, 1999
2014
Molecules, 2020
Tạp chí Y học Việt Nam
Acta IMEKO, 2023
Energies, 2019
Journal of Clinical Oncology, 2010
International Journal of Sport Policy and Politics, 2011