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Una descrizione dei vari generi di violenza perpetrata dagli uomini sulle donne in Italia ed in Romagna, con un quadro statistico
Violenza sessuale E' fondamentale rammentare che nel nostro paese lo stupro è considerato un reato contro la persona solo dal 1996. Appena 18 anni orsono questo delitto era ritenuto un reato contro la morale pubblica e il buon costume. Ciò significa che l'ordinamento giuridico considerava che se una donna era violentata, il soggetto offeso fosse il marito o la famiglia o il "nome" nonché la "morale sessuale" intesa come un principio astratto. La legge, dunque, non contemplava affatto che lo stupro fosse un atto di violenza che lede la sfera più intima di una donna, la sfera sessuale, infliggendo un dolore e un un'umiliazione profonde. Nonostante la nuova legislazione in materia stabilisca con chiarezza la responsabilità e le pene da comminare all'aggressore, serpeggia a livello sociale una tentazione che si rinnova incessantemente: quella di rovesciare i posti di chi deve rispondere-di chi ha la responsabilità-di una violenza sessuale. In questo modo, esiste tuttora la tendenza a ritenere che se una donna è stuprata, in qualche modo, magari solo surrettiziamente, ne è responsabile. E' chiaro che il clima sociale e culturale presente in un certo momento storico incide sul modo nel quale un evento viene elaborato psichicamente. Gli scarni cenni storici menzionati precedentemente-elementi giuridici e sociali-gettano un po' di luce per comprendere la estrema difficoltà che deve compiere una donna per uscire dall'isolamento e dal silenzio dopo un episodio di violenza sessuale. La vergogna e la colpa La violenza sessuale, lo stupro, si configura come un evento traumatico, vale a dire, come un evento che stenta ad essere simbolizzato. I tratti salienti che lo caratterizzano-l'uso della violenza, la coercizione, il fatto che riguardi le parti più intime del corpo, l'imprevedibilità oppure la ripetizione davanti alla quale si è impotenti-esulano dalle capacità psichiche di essere assimilato. E' importante, tuttavia, tener presente che non è possibile fare delle generalizzazioni sugli effetti che suscita un evento di questa natura. Ogni vissuto viene inscritto all'interno di una configurazione psichica soggettiva e determina degli affetti-espressioni emotive-e delle eventuali manifestazioni sintomatiche singolari. Ciò nondimeno, vorrei mettere in risalto due affetti che compaiono in modo assai frequente quando una donna subisce una violenza sessuale: la vergogna e la colpa. La vergogna sorge dal sentimento-non dall'idea, dunque, ma dal sentimento-di aver compiuto un atto riprovevole. Si origina dal sentire di aver oltrepassato i limiti assegnati alle donne non avendo tenuto sufficientemente in considerazione che la loro è solo una libertà vigilata. Sorge dalla sensazione-una sensazione che non poggia sulla ragione-di non aver fatto abbastanza per evitare di
Atti del I Convegno "PAROLA", Università di Siena, 2019
Francia è al diciannovesimo posto e l'Inghilterra è al ventottesimo posto. Al fine di capire perché l'Italia 78 si trova in questa situazione di fatti contraddittori chi continuano a diventare più complessi, si deve analizzare le relazioni di genere in Italia, le legge che proteggono le donne e la nuova realtà sociale del coronavirus. Lo sviluppo più grande della condizione femminile nella storia d'Italia era sul fascismo. Questo era un momento in cui le donne hanno perso molti dei diritti acquisiti negli ultimi secoli-come il diritto al lavoro dopo che si sposa-ma dopo il fascismo è venuto un'onda di liberazione femminile, caratterizzata dal diritto delle donne di votare con un voto attivo per la prima volta il secondo giugno 1946. Il fascismo ha approvato un diritto di famiglia in 1942 che "concepiva una famiglia fondata sulla 9 subordinazione della moglie al marito, sia nei rapporti personali sia in quelli patrimoniali, sia nelle relazioni di coppia sia nei riguardi dei figli; e fondata sulla discriminazione dei figli nati fuori dal matrimonio (figlio naturale), che ricevevano un trattamento giuridico deteriore rispetto ai figli legittimi." 10 Di più, le donne hanno ricevuto i salari inferiori a quelli degli uomini del 50%. Mussolini non ha 11 limitato il suo potere sulle donne agli adulti, ma ha creato le colonie per i bambini, spesso separati dal genere. L'obiettivo delle colonie era enfatizzare una struttura sociale ideale di un futuro fascista. In 12 queste colonie, le ragazze hanno fatto sport, ma al fine di aver un corpo preparato e forte diventare una madre in una società fascista. Questa situazione è l'archetipo della discriminazione di genere-e la discriminazione in generale-che spesso dà un tipo di liberazione al gruppo sottomesso che infatti conduce ad una maggiore restrizione-per le donne sul fascismo in generale questa restrizione è stato che la donna era forzata rimanere nella casa funzionare come sostanzialmente una Madonna alla casa. 12 (Akbar Mussolini's monsters: Should the Modernist holiday camps of Fascist) 11 Handout di corso 10 (Che cos'è il diritto di famiglia) 9 Handout di corso 8 (United Kingdom of Great Britain and Northern Ireland-evaw-global-database.unwomen.org) 7 (France-evaw-global-database.unwomen.org
Un elenco di nomi che arriva fino al numero 128. A poco più di un mese dalla fine dell'anno, tante sono le donne uccise nel 2013. Nel nostro paese una donna su tre subisce violenza domestica, male intenzionale, fisico, psicologico, sessuale, economico ed il 33% di queste donne non ne parla con nessuno, il 93% dei casi avvenuti in ambito domestico infatti non viene denunciato. Lo scorso anno
Questo progetto si propone di descrivere principalmente l’ambiente del ventennio fascista italiano. Non si darà una visione generale sulla quotidianità politica e sociale del governo, ma si concentrerà su specifici temi, non meno importanti di quelli tradizionalmente trattati. In particolare, i temi sui quali il lavoro si concentra sono essenzialmente due: in primis si analizzerà qual era il ruolo e l’importanza della figura femminile nel sistema/ideologia politico fascista italiano, nonché in quello spagnolo, principalmente dentro la Falange Española e il suo mutamento prima, durante e dopo la Guerra Civile Spagnola (soprattutto per quanto concerne la religione); In secondo luogo, si tratteranno i metodi e le finalità sui quali si basava l’educazione imposta dal regime fascista, tramite le diverse riforme del sistema scolastico realizzate dai primi anni di governo del Duce fino agli anni quaranta. Inoltre, si tratterà il tema dell’importanza delle associazioni giovanili per l’educazione (o indottrinamento) dei più piccoli al di fuori della scuola.
Sommario: 1. Una violenza a lungo ignorata. – 2. La tematizzazione della violenza contro le donne da parte delle istituzioni internazionali. – 3. Una violenza «basata sul genere». – 4. L’importanza dei modelli culturali. – 5. I limiti del gender mainstreaming.
2016
In this article we propose a critical reflection on the Italian legislation on gender related violences.. In the text we use and promote the use of the expression gender violences (plural) as we consider that it allows to describe the violences based on gender stereotypes and gender power relations. As we will describe in the first section, we consider that the use of other expressions fail to highlight the common roots of the multiple expressions of gender related violences. The analysis we propose is part of a European research- action project - Gap Work - for the training of professionals who have daily contact with children and youth. The project has shown that in Italy the relatively recent legal interest in gender violences was not accompanied by a challenging of the heteropatriarcal power relations but, on the contrary, it served to preserve them in an allegedly more progressive pattern. Keywords : gender violences, normativity, legislation, feminism
I concetti con un correlato significativo nei fatti che potrebbero guidare gli interventi di natura educativa e legislativa non dovrebbero essere (o almeno non solo) quelli di “femminicidio” e “violenza sulle donne”, ma quelli di “violenza del maschio” (su entrambi i generi), “violenza sessuale” (quasi solo da parte di maschi su femmine) e “violenza nella coppia” (reciproca), insieme a quello di “prevalenza fisica del più forte”
Psychology and Education: A Multidisciplinary Journal, 2024
THRAVSMA: Contextualising Intentional Destruction of Objects in the Bronze Age Aegean and Cyprus, 2015
Revista Educare, 2022
Historiek.net , 2022
HAL (Le Centre pour la Communication Scientifique Directe), 2022
From Climate Crisis to Conflict Zone: Climate Change and Somalia's Persistent Violence., 2024
Mediterranean journal of social sciences, 2024
Schizophrenia research, 2010
Frontiers in Ecology and Evolution
Tropical Medicine and Infectious Disease, 2021
Journal of Voice, 2015
Journal of Experimental & Clinical Medicine, 1992
International Journal of School Social Work, 2019
Proceedings of the 2008 International Conference on Quantitative InfraRed Thermography, 2008