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Seminar of the Doctoral School for Cultural Heritage Studies
The paper discusses the 1904 St. Louis World's Fair through two photo albums. The fair celebrated the triumphant image of industrialised society, made spectacular the West's technical and scientific progress and legitimised colonial policies. In these images, Western society presents itself as an anticipation of the future network society, a model of a universal city capable of connecting global and local, of providing sociality and information, of modifying the concepts of belonging and identity.
Oggetto di questa tesi è la politica dell'immagine, cioè la produzione consapevole di rappresentazioni orientate a fini politici da parte dei detentori del potere. A nostro avviso, infatti, la politica può essere correttamente definita come una attività di comunicazione finalizzata all'esercizio o alla conquista di potere oppure, in modo più sbrigativo e conciso, come dice Lasswell, "la politica è lo studio di chi prende che cosa, quando e come" (Lasswell 1935, p.13). Per questo prenderemo in considerazione tutti gli aspetti appresentativi, mitici, simbolici, rituali, che riassumeremo con la parola immagine, che, pur essendo stati espulsi da tutte le discipline che hanno voluto assurgere al ruolo di scienze, sono invece rimasti come tratto fondamentale e come risorsa essenziale dell'attività politica e dell'esercizio del potere. Anzi, essi sono stati addirittura potenziati dall'applicazione delle scoperte tecnologiche e dall'utilizzo dei mezzi di comunicazione che via via si sono presentati nel corso della storia. In pratica, il progresso scientifico e tecnologico, avvenuto nell'ultimo secolo, anziché diminuire l'importanza di questo tipo di conoscenza l'ha aumentata a dismisura, facendo passare in secondo piano tutti gli altri aspetti e provocando, a volte, le più gravi tragedie. Inoltre, dimostreremo come la politica dell'immagine sia un fatto attinente alla struttura stessa dell'esercizio di potere e non un fatto accessorio o occasionale: il potere comunica ed è potere in quanto comunica una certa immagine di sé. In tutte le epoche e in tutti i sistemi politici il potere, e i leader che lo hanno incarnato, hanno sempre tenuto in grandissima considerazione la propria immagine e l'hanno coltivata consapevolmente con procedure e metodi opportuni, nella convinzione che una immagine adeguata avrebbe apportato un contributo positivo e determinante al raggiungimento di precisi obiettivi politici prefissati. Pur essendo convinti che non tutta l'attività politica possa essere ridotta a politica dell'immagine riteniamo che l'immagine, di cui studieremo storia e struttura, abbia svolto in passato e continuerà a svolgere in futuro una funzione assolutamente imprescindibile. Proprio per questo riteniamo importante assumere un punto di vista, un angolo prospettico particolare, senza la pretesa di dire tutto e sotto tutti i profili possibili: il punto di vista da cui guarderemo l'intera questione sarà quello del potere. Non un potere astratto, diffuso e per questo quasi indefinibile, ma un potere attivo, consapevole, organizzato o addirittura cinico, spregiudicato ai limiti, e a volte oltre, della liceità morale, storicamente identificabile nei sovrani, nei dittatori, nei partiti, nei leader politici di tutti i tempi. Un potere, quindi, che prende l'iniziativa quando si tratta di difendere i propri interessi e che opera seguendo una propria logica indipendente nella quale non vi è posto, se non accidentalmente e occasionalmente, per gli interessi (o i diritti) di chi potere non ha. Il potere dunque è un valore autonomo e un fine autonomo, è sia un mezzo per procurarsi altri beni sia un fine da ricercare di per sé: potremmo dire, weberianamente, che il potere è razionale sia rispetto al valore sia rispetto al fine. E' certo comunque che qualunque argomentazione sul potere non può prescindere da una riflessione sulla libertà che forse, paradossalmente, è la vera recondita questione sulla quale ci stiamo interrogando. Un discorso sul potere dell'immagine non può non essere anche un discorso sulla libertà dal potere delle immagini: ma anche qui, come nel caso del potere, una libertà consapevole, autentica e identificabile nella ragione di ogni singolo individuo.
Potere delle immagini? - Sensibilia 1, ed. by M. Di Monte and T. Griffero, 2008
"Latomus", 2008
1. Quale fosse, nella cultura romana di età repubblicana, l'effetto prodotto dalla visione delle imagines maiorum, sia quando erano custodite negli atri delle grandi domus aristocratiche, sia, a maggior ragione, quando erano portate in processione in occasione dei funerali delle gentes nobiliari non abbiamo bisogno di ipotizzarlo, perché ce ne informano con grande chiarezza almeno due fonti ben note.
Nerone, 2011
Paper on the image and the propaganda of the Emperor Nero. The paper examines Nero's portrait, his assimilation to Apollo and Sol/Helios and the choice of the cuirassed statue in his propaganda.
Il libro delle immagini, 2020
Il libro delle immagini di Bianco-Valente Postmedia Books 2020 208 pagine ISBN 9788874902620 "Meme, selfie, gif, loghi, icone: in questo libro non troverete nulla di tutto ciò. Solo immagini. Immagini immaginate, immaginarie, immaginifiche." dalla prefazione di Brunella Velardi. Con testi di Monica Carocci, Emilia Giorgi, Manuel Orazi, Lisa Parola, Vincenzo Tenore, Pietro Gaglianò, Claudia Losi, Stefano Coletto, Aurora Fonda, Giovanni Innella, Roberta Valtorta, Lorenzo Madaro, Silvia Bordini, Massimiliano Tonelli, Vincenzo Estremo, Andrea Canziani, Daria Filardo, Fuani Marino, Sasvati Santamaria, Florian Hüttner, Marco Izzolino, Elena Magini, Guglielmo Finazzer, Maria Rosa Sossai, Costanza Meli, Maria De Vivo, Roberto Pinto, Emanuela Barbi, Nicola Ciancio, Alfredo Cramerotti, Antonello Tolve, Carlo Vanoni, Marco Senaldi, Agata Polizzi, Cecilia Guida, Giovanni Viceconte, Teresa Macrì, Lelio Aiello, Pino Corrias, Emanuela De Cecco, Ciro Discepolo, Elisabetta De Luca, Martinelli/Venezia, Massimo Mattioli, Francesco De Grandi, Marina De Chiara, Francesco Lauretta, Eugenio Tibaldi, Serena Carbone, Jota Castro, Angelo Bellobono, Carmela Cammarata, Luigi Pagliarini, Ernesto Luciano Francalanci, Elena Giulia Rossi, Matteo Innocenti, Riccardo Caldura, Driant Zeneli, Alessandro Castiglioni, Giuseppe Giacoia, Daniela Comani, Maria Carmen Morese, Gennaro Bencivenga, Laura Barreca, Stefania Crobe, Anna Mazza, Roberto Lacarbonara, Tiziana Terranova, Serena Fineschi, Maria Teresa Annarumma, Marcello Smarrelli, Giancarlo Norese, Pasquale Campanella, Fabio Landolfo, Andreas Schlüter, Maurizio Braucci, Gabi Scardi, Adriana Rispoli, Marco Enrico Giacomelli, Giulia Grechi, Valeria Bottalico, Gianni Romano, Nicolas Martino, Marco Petroni.
Le insidie delle immagini, 2022
"Le insidie delle immagini. Cosa osserva la metafotografia" di Sara Benaglia e Mauro Zanchi isbn 9788874903412
Itinera, 2020
The essay attempts to analyze the relationship between power and image. The writing starts with the studies of Alberto Giacometti between 1956 and 1961 for the portrait of the Japanese philosopher Isaku Yanaihara. Giacometti says that in this experience one of his tasks is grasping the triangular and pyramidal shape of the portrayed nose. This image, reminiscent of Egyptian pyramids as graves and representations of the pharaoh's power, becomes vitalist shape, hanging between life and death. Power, required to be efficient, deals with what is subject to its force; its exertion doesn't move, it can protect but doesn't save; it hardly gives way to nothing. Power aims at simplification, while art amplifies existence complexity and variety. Art can allows itself a wait and consents to unproductiveness, it strives to bring life into death. Works of art give a picture of power that is not afraid of generating and destroying itself to be able to start again. Works of art have to disown every seeming final goal to avoid their imprisonment into the shapes produced by the desire itself.
Economic Letter, 2003
Journal of New Music Research, 2002
Al-Mukhatabat Journal for Logic, Epistemology and Scientific Thought, 2014
Pennsylvania History: A Journal of Mid-Atlantic Studies, 2016
2002 Annual Conference Proceedings
Ömer Halisdemir Üniversitesi İktisadi ve İdari Bilimler Fakültesi Dergisi, 2017
Journal of The Iranian Chemical Society, 2022
R. Castro y E. Chamorro (eds.), Para una crítica del neoliberalismo. Foucault y Nacimiento de la biopolítica, Madrid, Lengua de Trapo, 2021
Teologia w Polsce, 2020
Journal of Hazardous Materials, 2019
İnönü Üniversitesi İletişim Fakültesi Elektronik Dergisi (İNİF E-Dergi), 2024
Život i škola : časopis za teoriju i praksu odgoja i obrazovanja, 2015
The journal of pathology, 2022
arXiv (Cornell University), 2021
Computational and Mathematical Methods in Medicine, 2017
Artcultura, 2018
Current Opinion in Lipidology, 2014