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E per insegna lo stemma dell'«illustrissima città»

«Primalpe», n. 11, febbraio 1984

L'Ottocento, per chi lavora, si mostra come un secolo difficile, con molta concorrenza e continua necessità di aggiornamento. La tradizione, però, fa da collante, trasformandosi in un serio motivo per sollecitare il commercio e tenere unita una clientela che guarda ormai ovunque. Partendo da questo presupposto molte aziende cercano di conquistare il mercato proponendosi come fornitrici ufficiali di Enti ed Organizzazioni pubbliche capaci di attirare il generale interesse della gente. Fornitori e fornitrici di Casa Savoia, delle Provincie, delle Amministrazioni comunali e così via. Per qualunque attività. A Savigliano il municipio concede la prerogativa del proprio stemma ad un'azienda che produce candele acquistando la cera in Russia ed in Polonia. Un tappezziere chiede ed ottiene di poter inserire lo stemma sulla propria insegna. Altri, invece, ottengono l'autorizzazione a voce.

In l1 , tt .4 7t'. \' t'. i{:.:' E per insegna lo stemma d e I l"' i I I u stri ssi m a città" (Savígliano ad inizío'8OO) ll lavoro non è certo abbondante e la concofenza si la sentire e non soltanto tra i botìegai di città ma soprattutto tra i commercianii che lradizionalmente frequentano la piazza del mercsto. Ogni espediente è quindi LUIGI BOÍTA buono per otlenere un ìncremento nesliafiarle riuscire a hasformare quel misero uno per cento annuale di guadagno in qualcosa di plu, ca pace di ass curare, nei mohénti di crisi. una sic!ra soprawivenzs, evitando di es sere riportati sul regislro dei "miserabili', sempre parÌicolarmente ben nufito, che qualche impiegato del Comune compila regolarmenle e con scrupolosita allo sca Savidliano è una città dioltre 16.0ó0 abitanti,la più srande NOTE: (1) Nella statstrca per 1o anha 1A26 ún Archtvto C i vico Saviglianó, cat. x|, .leìl'arèa circoscritta dalla provincia di saluzzo e la se- - doPo Cuneo - nel teritorio precedenlemente conda connet.ta, lald. 1647' 1A52") ne sono cènst delimitato (2) ll tubbo maggior pade delle qlali impegnate nella traslormazione dèi '...hètl che i 'vermida seta produòono in sran quantila. Ebvato anche il numero degli alveari (1), da ognuno dei quali si rjcava equlvale a (3) G. Eantli, 'Statbtica del la uovincia di SalLzzo", 2 valt., pet Donentco LobeLtt -Badont, Saluzzo 1833 1A35, vol. 11, pagg. 264 275. (4) Donanda in A.C.S.,Òat. Xl,lald. '1647'1A52'. (6) Dónahda in A.C.S,cat X|,lald.'1647-1A52'. dal diparumento NxmerÒsè lè labbriche. la mediamente, osni anno, un rubbo (2) di miele e mezzo rubbo di cera. ProdotÌi necessari al labbisogno locale ed in parte esportati, ll miele viene venduto al mercato da ogni singolo Produttore, mentre la cera finisce nella totaliÈ nell'unica fabbrica di candele (3) esisiente in Nellazienda, capace di produrre annualmente circa 500 rubbi di candele (parte della cera viene acquistala in te a 50,50 lire il rubbo, la- Fussia, in Polonia e neipaesi oientali) vendute mediamen vorano tre persone. La "labbrica" è di proprielA'di Giacomo cqsiore e Giuseppe Pagliero, succedùti il 10 maggio 1836 alla qestione Fornisce il municipio, sin dal 1815, delle candele necessarie per l'illuminazione. Per far lronte alla concorrenza "straniera che rende sempre Più imPegnativo illavoro riducendo enormemente iqiA ridotti g uadag n i, ititolarì dell'azienda silanno pro- di ún'istanza rivolla al sindaco di Savisliano e al consiglio comunale alfine di ottenere ilorivileoio di inserirc lo siemma comunale nella motóri inseona della Jabbrica. il22 maggio 1836.1 richiedentifanno presente la serieta adotlata da anni nella lor nitura municipale, ricorendo "ùmilmente" ai patres "acciò È vuolesse@degnarsid'accoÈ darle il pívileggio d'inalzar€ per insegna della Sua fab brica da cera lo Slemma d questl.ll-ma Citta" (4). ll sin daco Galateri risponde I siorno stesso: "Si accorda il chiesto favore, mediante venga sporto a questAmmi /;:1, , l,l I nistrazone i diseono dell'Ar ma che si vuol alfigere e la dichiarazione del tilo are del Negozio e Manlfatlura se sia solo od in compagnia d altro portante Comendita' (5). Tanto ll progetio dell insegna quanto la dichiarazione non si lanno allende.e molto. ll disegno è delineato da mano esperla, con traito dec so e lascia lraspar re una discrela capaciià professionaler lo slemma della cltta, con coro na, è sorretlo da due leoni rampanl . S u l londo svento la- no i vessilli di casa Savoa, menirc sulla sinistra un an- gioletto si appoggia ad una grande candela e sulladestrs un a lro angioletto soregge ed ha al piedi due mazzi dì Non esislendo documentata L'approvazione del progeÌto non si conosce se linsegna sa poi stala effettivamente rèalizzata e la sc.itla 'G acomo Caslore e Giuseppe Paglie.o Fabbricalori di Cera de Illl.ma C tta" posta n cal- Tanlo menosi conosce,sem, Dre oerlostesso moivo, se a domanda di Lrn lappezzere lendente ad otlenere lo slesso priviegio s a poistata lra, dolta n pratica. Rlvolìa anch essa al sindaco e ai consiglieri, poda la dara del 2 ' Eccola: Gioanni Bogetti tapezziere che gA da var anni ha l'onore di servire quesl lll.ma Cità. ed essendosicon soddisfazione delle Loro Signor€ lllustrissime sempre mai sbrigalo de suoi ncarichi, desiderando ancora pro- gredire uheriormente nella grazia Loro coglie la favore vole circoslanza ln cu c u- seppe Basso che giateneva ii Tilolo di lappezziere de I ll. ma Ci[A ha dec samenle ab- bandonala la prolessione, pe. s!pplicare le Sig.re LLI lll.me atiinchè sideqnino per traiìo di s nqolar lavore concedere a lu il titolo di Tap pezziere della C tta, colla la- cota di farlo scrvere, ed in- serire unitamente nella sla all'arma insegna comè d ll sindaco "concede che si inalberi lo stemma della Ciha per insegna del Suo Neqozio, con che si attenga al /.../ ll !l,t / Un denom naiore comunè caratterizza le du-" donande la varazone nella propriela dell'eserc zio I che s qnilica che, probab lmenle, precedent gestor, pur avendo di r tto al litolo dl "lorn tor "della ciua, non ne avevanousufrui to pubblcamenle dandone risalto sulla loro insegfa. Per conlro, perÒ, nel linale della seconda domanda sl fa ntendere cheè'costume comune, in qùesiicasi, inserie Iarma municipa€ e la diclu- ra specilica sull nd caz one Nell'archivo del comune d Saviqliano non esistono più perÒ allre suppliche del gener€. CÒ siqnìlica, evidenle menle, che questi Barlicola. e commercialmenle validiss - mi - d ritii di fornilu.e e di pubblicazioni delle stesse venlvano concessi a voce, amichevolmenle, senza ri chiedere a cuna lralia buro progetio allegato alla do manda, reslizzaìo a color, é elementare. Lo stemma e la coron a d i Savlgiiano, slilizzal poqqlano su una labella ove conpare la denominazione della bottesa (ilcognome del tilolare, Boqen, per unaerala lrascrizione divenla Pogetl ), collegali con la stessa da due cascaìe di aLloro che scen- LI,IGI BOTTA