SOPHIA Praxis
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Lorenzo Biagi - Stefano Didonè
Oltre ChatGPT
Elogio del racconto
SOPHIA
PRAXIS 19
Questa pubblicazione afferisce all’attività di didattica e di ricerca
della Facoltà Teologica del Triveneto (Padova) e di tutti gli Istituti a
essa collegati (Ita e Issr)
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Comitato Editoriale della Facoltà Teologica del Triveneto (Fttr) |
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Girolami Maurizio (sede Fttr) – responsabile sezione Episteme
Gaburro Sergio (Ita di Verona) – responsabile sezione Didaché
Osto Giulio (Issr di Padova) – responsabile sezione Praxis
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Dal Pozzolo Alessio (Issr di Vicenza)
Didonè Stefano (direttore «Studia patavina»)
Frausin Sergio (Issr di Gorizia, Trieste, Udine)
Merlo Luca (Ita di Verona)
Toniolo Andrea (preside Fttr)
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Zambon Gaudenzio (segretario generale Fttr)
Zonato Simone (Issr di Vicenza)
Segreteria: Zampieri Paola (ufficio stampa Fttr)
Le opere proposte o richieste per la pubblicazione sono sottoposte a
peer review.
Lorenzo Biagi - Stefano Didonè
Oltre ChatGPT
Elogio del racconto
ISBN 978-88-250-5871-0
ISBN 978-88-250-5872-7 (PDF)
ISBN 978-88-250-5873-4 (EPUB)
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Presentazione
Il 30 novembre 2022 l’azienda statunitense OpenAI
ha lanciato la piattaforma chatbot GPT-3.5, un prototipo pubblico della cosiddetta «intelligenza artificiale», che nel giro di due mesi, cioè a gennaio 2023, ha
superato il traguardo dei cento milioni di utenti, diventando la piattaforma digitale con la crescita più rapida di sempre. L’irruzione dell’intelligenza artificiale
nelle professioni e nella vita quotidiana, annunciata
da tempo, potrebbe presentare delle conseguenze al
momento imprevedibili. Come in altri tornanti della
storia, inevitabilmente si ripropone la solita dialettica
tra apocalittici e integrati. In tale contesto di cambiamento, un libro scritto da autori in carne e ossa
che tesse un elogio della narrazione si propone come
invito alla riflessione sulla condizione umana e sulla sua irriducibilità al dispositivo tecnico, ovvero alla
«macchina». Un elogio a due voci (filosofico-antropologica e biblico-teologica) per ricordare che ogni
racconto umano è espressione delle contraddizioni,
della miseria e della nobiltà dell’uomo in quanto crea
tura pensante, irriducibile a un sistema algoritmico
(tecnicamente un chatbot letterario), capace non solo
di correggere un testo, ma di produrre un testo, cioè
di elaborare il linguaggio naturale (natural language
processing) attraverso l’apprendimento automatico.
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Presentazione
Eppure la produzione di un testo non è una semplice
operazione “tecnica”, ma fa parte dell’esperienza dello
stare al mondo dell’essere umano. Come il pensare e
l’apprendimento sono irriducibili al calcolare, così il
raccontare degli umani è irriducibile alla produzione
“artificiale” di un testo. Grazie a un chatbot è possibile chattare con l’avatar dell’autore preferito, che ovviamente risponde a delle istruzioni precedentemente
caricate. Perché farlo, sapendo già che è una finzione?
Le risposte sono spesso funzionali (stimolare la creatività, incoraggiare la lettura, offrire intrattenimento
personalizzato e trovare magari ispirazione), mentre
rimangono sullo sfondo le ragioni più profonde, legate alla condizione umana in quanto tale e alla sua
forma etica.
L’essere umano, in quanto essere storico, ha bisogno dei racconti per dare forma al senso e al suo
mondo di significati. Ogni storia viene raccontata,
perché l’uomo non accede alla storia in forma neutra,
ma attraverso delle narrazioni, che veicolano delle interpretazioni. Paul Ricoeur, con la sua riflessione, ha
mostrato come il racconto in un certo senso «protegge» il mistero dell’identità personale e la costituisce
come «identità narrativa», sempre in divenire finché
c’è vita. A ben vedere, quindi, nell’uomo inteso come
essere narrante (homo narrans) non c’è un’alternativa
tra narrazione e argomentazione, anche se storicamente e culturalmente la seconda si è imposta sulla
prima per varie ragioni epistemologiche. L’uomo non
può fare a meno del racconto in quanto dimensione
eccedente la pedagogia e la formazione del mito. A
Presentazione
7
maggior ragione se uno dei protagonisti del racconto è
il personaggio «Dio». Nell’ambito religioso il racconto
diventa «sacro» perché in esso si dipana lentamente
un disegno che lascia trasparire, storia dopo storia,
un’esperienza di salvezza interna alle vicende umane,
tra drammi e violenze, ma anche gesti di grande nobiltà d’animo. Colui che chiamiamo «Dio» è un mistero che può essere «conosciuto» solo rischiando il
linguaggio, quindi con la lingua e i suoi verbi (come
il complesso verbo einai nel Vangelo di Giovanni),
di cui in un certo senso è espressione la narrazione,
come la stessa rivelazione biblica attesta. L’ha detto
bene e con una bella immagine papa Francesco:
L’uomo non è solo l’unico essere che ha bisogno di abiti
per coprire la propria vulnerabilità (Gen 3,21), ma è anche l’unico che ha bisogno di raccontarsi, di “rivestirsi”
di storie per custodire la propria vita. Non tessiamo solo
abiti, ma anche racconti 1.
Utilizzando questa metafora del racconto come
tessitura di un abito, entrando nell’ideale “armadio”
di abiti che è la Bibbia, libro degli uomini e libro di
Dio, si osserverà come anche i racconti di Dio introducano il lettore in una foresta di personaggi fittizi
e non, attraverso i quali si dipana quella che viene
chiamata «storia della salvezza». Una storia quasi
1
Francesco, Messaggio per la 54a Giornata mondiale delle
comunicazioni sociali. “Perché tu possa raccontare e fissare nella
memoria” (Es 10,2). La vita si fa storia, Roma, 24 gennaio 2020.
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Presentazione
mai lineare e intrisa di vicende umane drammatiche
e fragili, che diventano “salvifiche” nel momento in
cui rivivono grazie alla fede di quanti continuano a
raccontarle.
HOMO NARRANS
Lorenzo Biagi
Sembra che non ci sia niente o molto poco da fare
per scardinare, anche dopo numerose crisi e prove
certificate di fallimento, lo schema mentale che ci siamo creati ormai da quasi cinque secoli in qua. Ossia
ammettiamo facilmente che esistono due paradigmi
generativi di sapere, quello scientifico e quello narrativo, ma in fondo in fondo “crediamo” che solo il primo sia un sapere “certo”, “vero”, affidabile, degno del
nostro assenso, tanto che quando vogliamo sostenere
qualcosa ci viene ormai automatico premettere o sottolineare che quanto diciamo «è scientifico!». Oppure
più banalmente che «lo dice la scienza!». Senza stare
tanto a distinguere di quale scienza si stia parlando o
se si tratti effettivamente di qualcosa che abbia a che
fare con quello che intendiamo, ormai come se fosse
un’evidenza di fede, per scienza. E ci mettiamo pure il
punto esclamativo per terminare diatribe e confronti.
In questi casi, per altro, più che di punto esclamativo
(pensate: veniva pure chiamato «punto ammirativo»),
è il caso di parlare di punto affermativo e definitivo.
Solo un punto esclamativo?
Eppure non dobbiamo dimenticare che il punctus
admirativus o exclamativus, per la funzione linguistica che assicurava (funzione che oggi possiamo defi-
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lorenzo biagi
nire formidabile), è stato uno dei segni tra i più chiamati in causa, insieme al punto interrogativo, a favore
di un primato della punteggiatura “orale” su quella
“scritta”. L’Enciclopedia dell’Italiano (2011) Treccani
ci insegna qualcosa di decisivo per il nostro discorso:
Tuttavia, è un segno a cui si fa ricorso parcamente nella
scrittura formale e che è del tutto bandito dai testi legislativi, scientifici e tecnici, essendo associato all’emotività, al sentimento, all’espressione della soggettività, e
quindi reputato incompatibile con esiti di razionalità e
oggettività 1.
Non si poteva essere più chiari e “scientifici”...
Mi spiego. Il ragionamento fin qui condotto, intende esibire il fatto che quell’ammissione iniziale dei
due paradigmi generativi del sapere, alla fine conflui
sce su un unico sentiero: quello del sapere cosiddetto
scientifico, il quale non solo non è mai così scientifico
come lo crediamo, ma tutto sommato è anche abbastanza violento, fino ad aver deciso non solo come
dobbiamo pensare e cosa dobbiamo pensare ma anche come dobbiamo parlare. In altri termini, alla fine
quel sentiero ha preteso di fagocitare il paradigma
narrativo. E abbiamo pagato – e stiamo pagando – un
prezzo molto alto: non solo quello di aver declassato e svuotato il paradigma narrativo, ma soprattutto
quello di aver “silenziato” alcuni dei nostri sentimenti
1
Voce Punto esclamativo, in https://www.treccani.it/enciclopedia/punto-esclamativo_(Enciclopedia-dell’Italiano)/.
Homo narrans
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più importanti. Quello di aver reso muti alcuni tra gli
stati interiori più nostri, cioè più umani. Quante storie, quante esperienze, quanti stati interiori, quante
situazioni relazionali, quante passioni, quante gioie e
sofferenze, quanti tormenti, deliri, ecc. sono rimasti
senza parola o, meglio, senza narrazione perché reputati incompatibili con esiti di razionalità e oggettività?
Però riconosco che in questa frase ci stava bene anche
il punctus admirativus o exclamativus...
Sia chiaro fin da subito, in ogni caso, che non si
tratta in questo nostro ragionamento di ripetere uno
schema banalmente antiscientifico, per andare a infilarci nel territorio di nostalgie o di paradisi perduti,
né di sterili contrapposizioni inchiodate a falsi dilemmi, tanto estenuanti quanto inconcludenti. Il nostro
sentiero è un altro, anche perché non c’è niente da
rimpiangere o da dare per perso.
Indice
PRESENTAZIONE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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HOMO NARRANS
Lorenzo Biagi
Solo un punto esclamativo? . . . . . . . . . . . . . . .
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Capitolo primo
L’INTELLIGENZA NARRATIVA . . . . . . . . . . .
False evidenze . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Noi siamo un colloquio . . . . . . . . . . . . . . . . . .
L’arte di ascoltare . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
L’inenarrabile . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Perché narriamo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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Capitolo secondo
ETICA NARRATIVA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Ma cosa c’è di vero? . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Crediamo ancora ai racconti? . . . . . . . . . . . . .
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RACCONTARE DIO
Stefano Didonè
Capitolo primo
L’UOMO, UN ANIMALE NARRATIVO . . . . .
Le nuove narrazioni scientifiche . . . . . . . . . .
Racconti classici e racconti biblici . . . . . . . . .
Eroi o personaggi? . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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Indice
Il valore antropologico
delle narrazioni bibliche . . . . . . . . . . . . . . . .
«Dio chiede di essere raccontato» . . . . . . . . .
Racconti generativi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Capitolo secondo
UN ESEMPIO DI NARRAZIONE APERTA:
ELIA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Nel deserto, il faccia a faccia con la paura
della morte . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Un cibo per camminare ancora . . . . . . . . . . .
Una nuova chiamata . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Narrare storie per celebrare la vita . . . . . . . . .
Capitolo terzo
«TEOLOGIA NARRATIVA»: UN OSSIMORO?
Il fenomeno della “risonanza”
tra racconti biblici e racconti di vita . . . . . .
Un Dio imprevedibile . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Quasi una conclusione . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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Bibliografia di riferimento
e di approfondimento . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 101
«SOPHIA»
EPISTĒME
La sezione si divide in: Studi e ricerche, Dissertazioni
Studi e ricerche
1. La «relazione di aiuto». Il counseling tra psicologia e
fede (a cura di Andrea Toniolo)
2. Sul sentiero dei sacramenti. Scritti in onore di
Ermanno Roberto Tura nel suo 70o compleanno
(a cura di Celestino Corsato)
3. Scienze della psiche e libertà dello spirito. Counseling,
relazione di aiuto e accompagnamento (a cura
di Giuseppe Mazzocato)
4. La parola come dialogo. Nel pensiero di Ferdinand
Ebner (Sergio Gaburro)
5. Verso la metafisica oltre la metafisica. L’itinerario
filosofico-sapienziale di Umberto A. Padovani
(Angelo Roncolato)
6. Scriptura sacra cum legentibus crescit. Scritti in onore
di Antonio Marangon nel suo 80o compleanno
(a cura di Michele Marcato)
7. Dialogo tra civiltà e secolarizzazione. Per una laicità
non secolaristica (Gian Luigi Brena)
8. «Il Signore Dio ha parlato: chi non profeterà?». Scritti
in onore di Giorgio Giordani nel suo 70o compleanno
(a cura di Giovanni Del Missier - Santi Grasso)
9. Vulnerabile e preziosa. Riflessioni sulla famiglia in
situazione di fragilità (a cura di Giovanni Del Missier)
10. Teologia morale e «counseling» pastorale. La relazione
d’aiuto e il rinnovamento della teologia morale di
Bernhard Häring (Barbara Marchica)
11. Itinerari filosofici per un dialogo interculturale. Paul
Ricoeur, Raimon Panikkar, Bernhard Waldenfels
(Enrico Riparelli)
12. La fraternità ecclesiale in Ottato di Milevi «La dote
della sposa» (Luigi Vitturi)
13. «Quello che abbiamo di più caro... Gesù Cristo». Saggio
sul mistero di Cristo negli scritti di Vladimir Solov’ëv
(Antonio Mattiazzo)
14. Il seminario minore: una sfida educativa per la chiesa
italiana (Gianni Magrin)
15. Informazione come struttura. Una critica dello
scientismo (Gian Luigi Brena)
16. «Se non si rinasce...». Studio sulle frasi condizionali
di Gesù nel Quarto Vangelo (Santi Grasso)
17. Giovanni Pico della Mirandola. Filosofia, teologia,
concordia (Alberto Sartori)
18. Le relazioni del prete alla luce della teoria psicologica
dell’attaccamento. Aspetti teorici, ricerca empirica e
questioni formative (Giancarlo Pavan)
19. La genesi storico-teologica dell’«Evangelo» di Martin
Lutero (Mario Galzignato)
20. La chiesa si realizza in un luogo. L’itinerario
ecclesiologico di Hervé Legrand (Luca Merlo)
21. «Lo Spirito soffia dove vuole». Dinamiche della
spirazione nella cultura religiosa tardo-antica
(Roberto Schiavolin)
22. Sinodalità. Dimensione della Chiesa, pratiche nella
Chiesa (a cura di Riccardo Battocchio - Livio Tonello)
23. Valori per un’etica dei media. Un approccio
ricostruttivo (Claudia Paganini)
24. Solitudini. Esperienze e riletture intorno all’essere e al
sentirsi soli (a cura di Michele Dossi)
25. Semplicemente fratelli: tra racconto e visione.
In cammino con fratel Enzo Biemmi nel servizio del
Vangelo (a cura di Andrea Magnani - Michele Roselli)
26. Cipriano di Cartagine. Un vescovo sapiente e
coraggioso in tempo di persecuzione (Antonio Bonato)
Dissertazioni
1. Il «servizio della Parola». Dall’esperienza alla
riflessione teologica (Ezio Falavegna)
2. Il «gruppo ministeriale» parrocchiale (Livio Tonello)
3. Morale e «Christus totus». Etica, cristologia ed
ecclesiologia in Émile Mersch (Matteo Pasinato)
4. Esperienza, interpretazione e verità nell’epistemologia
teologica di E. Schillebeeckx. Un tentativo di rilettura
pareysoniana e ricoeuriana (Valentino Sartori)
5. Chi è Gesù per Matteo? Una risposta attraverso il
verbo greco «prosérchomai» (Gastone Boscolo)
6. La razionalità dell’agire del medico e il ruolo delle
virtù (Cristiano Arduini)
7. La chiesa in Burundi (1896-1990) dalla violenza di
massa verso una comunità riconciliata. Rilettura
critica e risposta pastorale tra Vangelo e cultura
(Emmanuel Runditse)
8. Il principio sabbatico. Un fondamento teologico per
un’etica sociale (Giorgio Bozza)
9. La Sacra Scrittura come anima della catechesi
giovanile. Analisi e prospettive a partire dai catechismi
CEI dei giovani (Tiziano Civettini)
10. Conflitto di valori e decisione morale. Un itinerario
di ricerca sull’oggettività del discernimento
(Fabio Magro)
11. Teologia e biografia: un dialogo aperto. Stili e criteri
per una proposta teologica esistentivo-testimoniale
(Federico Grosso)
12. L’umanesimo della croce. La spiritualità cristiana nelle
diverse vocazioni di Louis Bouyer (Matteo Lucietto)
13. La singolarità di Gesù Cristo. Indagine nella cristologia
italiana contemporanea (Gilberto Depeder)
14. Legami secondo lo spirito. La qualità cristiana
delle relazioni negli Scritti di san Francesco d’Assisi
(Antonio Ramina)
15. Alla scuola del concilio per leggere i «segni dei tempi»
(Assunta Steccanella)
16. Amore di Dio e amore dell’uomo tra teologia e
antropologia in Eberhard Jüngel (Francesco Pesce)
17. Preghiera: dialogo che forma la coscienza del cristiano.
Una riflessione alla luce del rinnovamento conciliare,
a partire dai contributi di Sergio Bastianel, Giovanni
Moioli e Tullo Goffi (Stefano Ongaro)
18. Giovani e progetto di vita. Una ricerca sociologica sulle
scelte che conducono all’età adulta (Simone Zonato)
19. Louis Bouyer: itinerario di una teologia mistica tra
dossologia e sofiologia (Alessandro Scardoni)
20. Pedagogia delle vocazioni presbiterali. Analisi sociopsicopedagogica di terreno buono e spine vocazionali
dei seminaristi maggiori diocesani in Italia
(Roberto Reggi)
21. La fede lievito della storia. Il senso dell’itinerario
teologico di Luigi Sartori (Antonio Ricupero)
22. Sorella Maria di Campello, la minore: eremita,
cattolica, francescana. La via al «Sacrum facere»
(Marzia Ceschia)
23. Per noi uomini e per la nostra salvezza. La proposta
del Vangelo agli adulti di oggi (Rolando Covi)
24. L’educazione al tempo del Concilio. Percorso
redazionale della «Gravissimum educationis»
(Giuseppe Fusi)
25. Accompagnare gli adulti nella fede. In ascolto di
Marie-Dominique Chenu (Giovanni Casarotto)
26. Il presbiterato nei documenti del Concilio Vaticano II.
Recezione in Paolo VI e Giovanni Paolo II
(Alberto Malaffo)
27. Verso una rivalutazione della sacramentalità del
matrimonio? La concezione del matrimonio fra etica
e dogmatica nella teologia protestante contemporanea
europea (Marco Da Ponte)
28. Narrare la vocazione ai giovani. Lo stile di Giovanni
Paolo II (Giovanni Molon)
29. In un mondo non-necessario. Scienze della natura,
filosofia, teologia a confronto sulla nozione di
“contingenza” (Manuela Riondato)
DIDACHĒ
La sezione si divide in: Percorsi, Manuali
Percorsi
1. Il rinnovamento della parrocchia in una società
che cambia (a cura di Lucio Soravito - Luca Bressan)
2. Uomo e donna a immagine di Dio. Lineamenti
di morale sessuale e familiare (Luciano Padovese)
3. Architettura sacra nel Novecento. Esperienze, ricerche
e dibattiti (Virginio Sanson)
4. La famiglia nella cultura della provvisorietà
(a cura di Giampaolo Dianin - Giuseppe Pellizzaro)
5. La «Lumen gentium». Traccia di studio (Luigi Sartori)
6. Salvezza cristiana e storia degli uomini. Joseph
Ratzinger con Luigi Sartori tra i teologi triveneti
(1975-76) (a cura di Ermanno Roberto Tura)
7. La narrazione nella e della Bibbia. Studi
interdisciplinari nella dimensione pragmatica
del linguaggio biblico (a cura di Augusto Barbi Stefano Romanello)
8. Evoluzione e creazione. Una relazione da trovare
(a cura di Simone Morandini)
9. Generare alla fede. Per una verifica dei cammini di
iniziazione (a cura di Ezio Falavegna - Dario Vivian)
10. Se qualcuno vuole seguirmi (Mc 8,22-10,5).
Il lettore e i paradossi della croce (Augusto Barbi)
11. Cristo principio di ogni cosa. Nel pensiero
di sant’Ambrogio (Giorgio Maschio)
12. Verso il matrimonio cristiano. Laboratorio
di discernimento pastorale (a cura di Francesco Pesce
e Assunta Steccanella)
13. Scelte di vita e vocazione. Tracce di discernimento
con i giovani (a cura di Assunta Steccanella)
14. Lezioni di filosofia dei diritti umani
(Gianfranco Maglio)
15. Come progredire nel cammino spirituale. I processi della
crescita - Laboratorio formativo (Giuseppe Sovernigo)
16. Parrocchia, ministeri, formazione (Rolando Covi)
17. L’evento della Parola. Percorso di ermeneutica biblica
(Stefano Didonè – Stefano Romanello)
Manuali
1. Matrimonio, sessualità e fecondità. Corso di morale
familiare (Giampaolo Dianin)
2. La Bibbia nella storia. Introduzione generale alla Sacra
Scrittura (Gastone Boscolo)
3. Cristianesimo e verità. Corso di teologia fondamentale
(Andrea Toniolo)
4. Metodologia per lo studio della teologia. Desidero
intelligere veritatem tuam (Alberto Fanton)
5. La forma religiosa del senso. Al crocevia di filosofia,
religione e cristianesimo (Roberto Tommasi)
6. Identità e relazione. Per un’antropologia dialogica
(Gian Luigi Brena)
7. Le dinamiche personali nel discernimento spirituale.
Elementi di psicologia della pastorale
(Giuseppe Sovernigo)
8. I mille volti di Cristo. Religioni ed eresie dinanzi a
Gesù di Nazareth (Enrico Riparelli)
9. Lineamenti di filosofia del diritto. Il fondamento
dell’esperienza giuridica: dialogo fra ragione, teologia
e storia (Gianfranco Maglio)
10. Come accompagnare nel cammino spirituale.
Laboratorio di formazione (Giuseppe Sovernigo)
11. L’altro possibile. Interculturalità e religioni
nella società plurale (a cura di Giuseppe Manzato Valerio Bortolin - Enrico Riparelli)
12. L’evento della fede: Materiali per un approccio
fondamentale alla teologia (Giovanni Trabucco)
13. Religiosità religione religioni. Un percorso di filosofia
della religione (Valerio Bortolin - a cura
di Gaudenzio Zambon)
14. Le prime vie per seguire Gesù. Introduzione alla
patrologia (I-III secolo) (Maurizio Girolami)
15. Epistemologia generale (Roberto Tommasi)
Manuali - Storia delle chiese locali
1. Storia della chiesa in Alto Adige (Emanuele Curzel)
2. Storia della Chiesa in Verona (Dario Cervato)
PRAXIS
1. Predicare bene (Chino Biscontin)
2. Ardere, non bruciarsi. Studio sul «burnout» tra il clero
diocesano (a cura di Giorgio Ronzoni)
3. La catechesi a un nuovo bivio? Convegno a 40 anni
dal Documento Base (Padova, 8-9 maggio 2009)
(a cura di Giampietro Ziviani - Giancarla Barbon)
4. «Dottore, noi desideriamo avere un figlio sano!».
Mamma, papà e terapeuta dinanzi al figlio affetto da
spina bifida (Cristiano Arduini)
5. Il senso dell’educazione nella luce della fede
(a cura di Andrea Toniolo - Roberto Tommasi)
6. La trasmissione della fede oggi. Iniziare alla vita
cristiana, dono e compito (a cura di Ezio Falavegna Dario Vivian)
7. Formazione permanente dei presbiteri. L’esperienza
dell’istituto San Luca (a cura di Livio Tonello)
8. Il mistero nuziale. Letture da Ambrogio e Crisostomo
(Giorgio Maschio)
9. Far risuonare il Vangelo. Catechesi, catechisti,
catechismi: dati da un’indagine socio-religiosa nel
vicentino (a cura di Antonio Bollin)
10. Uomini che servono. L’incerta rinascita del diaconato
permanente (Alessandro Castegnaro
e Monica Chilese)
11. La coscienza in dialogo. Un approccio interdisciplinare
(a cura di Michele Marcato)
12. Le sètte «sorelle». Modalità settarie di appartenenza
a gruppi, comunità e movimenti ecclesiali?
(Giorgio Ronzoni)
13. L’incontro con «l’altro» nella Bibbia. Una lettura
in prospettiva interculturale e interreligiosa
(Marcello Milani)
14. Conoscere se stessi. Identità e finalità del pastoral
counseling. Esperienze, approfondimenti, processi
aperti nel contesto italiano (a cura di
Roberto Tommasi)
15. Ascolto attivo. Nella dinamica della fede e
nel discernimento pastorale (Assunta Steccanella)
16. Giovani, fede, multimedia. Evangelizzazione e nuovi
linguaggi (a cura di Assunta Steccanella Lorenzo Voltolin)
17. Leggere con sapienza la Bibbia. Un percorso di
consapevolezza (a cura di Andrea Albertin)
18. L’abuso spirituale. Riconoscerlo per prevenirlo
(Giorgio Ronzoni)
19. Oltre ChatGPT. Elogio del racconto
(Lorenzo Biagi - Stefano Didonè)
19
SOPHIA Praxis
Breve saggio a due voci in cui l’esperienza del narrare viene
esplorata dal punto di vista filosofico e dal punto di vista
teologico, in relazione al fenomeno della parola e della parola di Dio.
Le applicazioni di massa dell’intelligenza artificiale pongono
molte questioni sulla natura umana del raccontare, irriducibile alla sola produzione tecnica di testi in quanto espressione del mistero dell’autocoscienza e del suo formarsi.
Dapprima gli autori analizzano il confronto tra i due principali paradigmi generativi di sapere, quello scientifico e quello narrativo, mettendo in discussione il primato del primo
sul secondo. In seguito si concentrano sulla proposta filosofica di Paul Ricoeur (circa l’identità umana come “identità
narrativa”) e sulla reinterpretazione dell’identità cristiana
in chiave stilistica (C. Theobald).
Lorenzo Biagi è docente di antropologia filosofia presso lo Iusve e di etica ed educazione presso l’ISSR “Giovanni Paolo I”.
Tra le sue pubblicazioni con Edizioni Messaggero Padova
ricordiamo Cercare sempre (2022); Uomo (2020); Politica
(2017); Corruzione (2014).
Stefano Didonè insegna teologia fondamentale presso l’ISSR
“Giovanni Paolo I” ed ermeneutica biblica presso la Facoltà
Teologica del Triveneto. Ha conseguito il dottorato in teologia presso la Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale e
il post-dottorato presso il Centre Sèvres (Parigi) con Christoph Theobald.
In copertina: ilyast/gettyimages
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