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2024, I protagonisti del Partito Comunista vicentino
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Il libro racconta la storia del Pci vicentino attraverso le testimonianze dei suoi militanti e dirigenti. La storia del Pci a Vicenza e provincia nell’immediato dopoguerra, rispetto ad altre parti d’Italia, è stata un’esperienza minoritaria, ma con alcuni caratteri distintivi quali la grande importanza che veniva data al movimento operaio, sia nell’elaborazione culturale che nella pratica politica, con l’apice raggiunto durante la segreteria di Romano Carotti (1965-1972). Negli anni successivi, grazie al ricambio generazionale e alla crisi del modello della grande fabbrica, si è innestato un forte cambiamento, che ha portato il Pci a diversificare la propria linea politica, con nuove priorità come i diritti civili, la cultura e l’amministrazione degli enti locali. Questa mutazione portò con sé una variazione sulla composizione sociale del partito, con l’aumento di persone provenienti dal ceto medio urbano e il declino del ruolo della classe operaia, fenomeno che continuò fino al 1991. Il territorio vicentino è una realtà policentrica e le testimonianze qui raccolte ne sono il riflesso evidente, sia sul piano individuale che nelle dinamiche di partito: uno scorcio singolare e interessante della nostra stessa storia.
Quaderni Vicentini, n.1, 2020
I Fasci siciliani: i protagonisti (Parte I), 2018
Breve analisi sul gruppo dirigente del movimento dei Fasci siciliani dei lavoratori sviluppatosi in Sicilia a fine Ottocento.
testo pubblicato sull'Almanacco Ora e sempre resistenza di Micromega 2015
I Fasci siciliani: i protagonisti (Parte II) , 2018
Breve analisi sul gruppo dirigente del movimento dei Fasci siciliani dei lavoratori sviluppatosi in Sicilia a fine Ottocento.
Saggi, scrittori e paesaggi. Nuove occasioni letterarie pugliesi, 2005
L'unica novella verghiana che ha riferimenti alla Puglia è "Certi argomenti", in cui si ritrova il fascino del luogo topico di Bovino, con i suoi briganti. Siamo nella prima raccolta dello scrittore.
LUIGI CAPOGROSSI COLOGNESI, Introduzione SIMONE SISANI, Le istituzioni municipali: legislazione e prassi tra il I secolo a.C. e l' età flavia FEDERICO SANTANGELO, Le élites locali e il centro del potere nell' Italia dei Flavi FILIPPO COARELLI, L' attività edilizia in Italia nell' età dei Flavi JOHN SCHEID, Les cultes publics, entre uniformité et pluralisme WILLEM JONGMAN, Italian urbanization and Roman economic growh MARCO MAIURO e ALESSANDRO LAUNARO, Forme dell' economia rurale ELIO LO CASCIO, L' Italia e le province GINO BANDELLI, Conclusioni
artibus et historiae an art anthology (Art and Culture North and South of the Alps from the Fifteenth to the Eighteenth Century. Essay in Honour of Bernard Aikema, a cura di Carlo Corsato, Juliette Ferdinand), 2018
In questo saggio mi soffermo su alcuni aspetti sottovalutati della produzione incisoria di due peintre-graveurs che innovarono il panorama artistico veneto del Seicento, sulla linea delle pionieristiche e interdisciplinari aperture metodologiche di Bernard Aikema, a cominciare dal suo lavoro su Pietro della Vecchia 1 : mi riferisco da un lato al neoveronesiano Francesco Ruschi, di origine romana, e dall'altro al chiarista veneziano Giulio Carpioni, vicentino d'adozione. In effetti, la raffi nata Vicenza 'postpalladiana' -in cui l'eredità del grande architetto era stata accolta da Scamozzi prima e da Pizzocaro poi e in cui fervevano attività letterarie, poetiche e religiose grazie alla salda presenza dell'Accademia Olimpica e del Santuario di Monte Bericofu terreno fertile ove entrambi gli artisti poterono esprimere la loro personalità.
2009
Relazione dei revisori del CNG ai sensi dell'art. 75 c. 3 dello Statuto Situazione patrimoniale ed economica della M.R.C. S.p.A alla data 28/07/2016 e la copia della sentenza di fallimento del Tribunale di Roma Dichiarazioni congiunte ex art. 4 L. 659/81-contributi 2018 al Partito della Rifondazione Comunista-Sinistra Europea Erogante Contributo/ servizio Anno percez. Data protoc.
The article analyses two books, by Sergio Luzzatto and Frediano Sessi, which deal with the complex and controversial issue of Primo Levi's brief partisan career. The piece raises some issues about Luzzatto's interpretation of Levi's Resistance and also makes some observations about the role of the historian in contemporary Italy.
iscrizione, attualmente collocata all'interno della chiesa Madre di Villamaina, ma anticamente posta sul pavimento della chiesa di Costantinopoli, in contrada Porta vecchia, quindi "extra moenia", cioè all'esterno delle mura cittadine, documenta che a fare edificare quella chiesa fu Vincenzo Caracciolo (in realtà il suo vero nome era Giovanni Vincenzo), figlio del più noto Annibale Caracciolo, la cui monumentale tomba è sistemata nella navata laterale dell'attuale chiesa parrocchiale di Santa Maria della Pace, all'epoca cappella privata della famiglia Caracciolo. La lapide fa riferimento ad un altro rappresentante della famiglia Caracciolo di Villamaina, che ha interessanti storie da raccontare e che evidentemente ha avuto molto a cuore le condizioni del borgo, che sicuramente all'epoca era abitato dal feudatario e che evidentemente aveva tutto l'interesse a renderlo confortevole per sé ed accogliente per i suoi ospiti, anche illustri. Sappiamo, dunque, da questa iscrizione, che volle la realizzazione della chiesa di Costantinopoli, come "ex voto" e per i "tanti benefici" (non ultimo, evidentemente, quello di essere diventato signore esclusivo del feudo di Villamaina), ricevuti dalla "gloriosa immagine" della Madonna di Costantinopoli, che in quel tempio era oggetto di sentita venerazione. Possiamo dedurre verosimilmente che avesse anche corredato la chiesa di una immagine raffigurante la Madonna di Costantinopoli, che, purtroppo, è andata perduta, in onore della quale aveva fatto erigere la chiesa, magari affidandone la esecuzione allo stesso autore del trittico, che attualmente si custodisce nella Chiesa Madre, la cui committenza deve essere verosimilmente riconosciuta allo stesso Vincenzo Caracciolo, e la realizzazione ad esponenti della affermata scuola di Andrea Sabatini, noto anche come Andrea da Salerno, illustre esponente del Rinascimento napoletano, attiva in Irpinia, nel salernitano e nelle Puglie fino alla fine del XVI secolo. Le cronache dell'epoca descrivono Giovan Vincenzo Caracciolo come un valoroso e coraggioso soldato e combattente: "Et sonovi ancora molti altri eccellenti soldati, li quali nell'armi hanno fatto, et fanno, cognoscer il valor suo, tra' quali vi è
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Revue d'Histoire Ecclésiastique, 2024
Το αρχαιολογικό έργο στη Μακεδονία και Θράκη , 2024
The Social History of Crime and Punishment in America: An Encyclopedia, 2012
Colonial Objects in Early Modern Sweden and Beyond. From the Kunstkammer to the Current Museum Crisis, 2022
Religion Compass, 2012
Social Sciences & Humanities Open, 2023
Iconic Research and Engineering Journals, 2020
Corps n°9 « Un corps de cinéma » (B. Andrieu & L. Jullier dir.), CNRS éd., avril 2011, 2011
Jurnal Protobiont, 2020
Anesthesiology and Pain Medicine, 2015
PROSIDING SEMINAR NASIONAL CENDEKIAWAN
AIP Conference Proceedings, 2011
2019 International Conference on Robotics and Automation (ICRA), 2019
Acta agriculturae Slovenica
Journal of Clinical and Translational Science