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Recensione della mostra "Tatuaggio. Storie dal Mediterraneo" (Milano, Museo delle Culture, 28 marzo - 28 luglio 2024)
Tra le numerose opere 1 che almeno dagli inizi del XII secolo diffusero nel territorio laziale il culto della celebre icona del Salvatore conservata nella cappella del Sancta Sanctorum 2 , riproponendone più o meno fedelmente le fattezze, spicca per l'assoluta originalità della tecnica esecutiva e delle scelte iconografiche quella ora esposta nella moderna parrocchiale della Trasfigurazione a Castelchiodato, tra Monterotondo e Palombara Sabina, ma proveniente da una chiesetta rurale, dedicata proprio al Salvatore, posta in località Panniglia, lungo la strada che conduce all'insediamento di Grotta Marozza 3 .
© 2011 OSANNA EDIZIONI s.r.L via appia 3/a 85029 venosa (pz) tel. 0972.35952 fax 35723 e mail: [email protected] sito web: www.osannaedizioni.it INDICE 7 Premessa, Massimo Osanna 10 Introduzione, Antonio De Siena 15 ILARJA BATTILORO, MASSIMO OSANNA, Le aree di culto lucane: topografia e articolazione degli spazi GARAGUSO: I depositi votivi di "Grotte delle Fontanelle" 39 VALENTINA GARAFFA, Il deposito ''Autera" 49 SILVIA MARTINA BERTESAGO, Il deposito ''Altieri" Il progetto della Scuola di Specializzazione in Archeologia di Matera sul santuario di Timmari, località LamiaSan Francesco 59 ROBERTA GABRJELLI, Il santuario prima dei Lucani: la ceramica a decorazione geometrica e la ceramica coloniale La coroplastica votiva 65 LISA PICCIOLONI, Statuette femminili sedute e stanti, statuette maschili, ero ti e figure a soggetto teatrale 73 MARIA CRISTINA RANTUCCI, Pro tomi, busti, rilievi figurati, tanagrine Ex voto e strumenti del rituale in metallo 81 LUCA VACCA, Armi e strumenti, oggetti di ornamento personale Gli oggetti del rituale 95 LAURA CATALLO, Thymiateria 99 JOSIPA MANDié, Ceramica a figure rosse, sovraddipinta e miniaturistica 113 CESARE VITA, Ceramica a vernice nera, rossa o bruna e a pasta grigia 123 DELIS FIORANI, Ceramica comune 131 ALFONSO MUSCETTA, Pesi da telaio, lucerne, unguentari e varia RIVELLO: L 'area di culto in località Colla 139 GIUSJ GALIOTO, Offerte votive e aspetti cultuali SAN CHIRICO NUOVO: L 'area di culto in località Pila 15 7 MARA ROMANIELLO, Offerte votive e aspetti cultuali
In 1429 for the first time in Loretoʼs history, Filippo Maria Visconti granted an ecclesiastical benefice to the church of Santa Maria and commissioned a fresco representing the Adoration of the Kings. The painting intended to be a visible and symbolic sign of his presence in one of the most important Marian sanctuaries of Italy. Filippo Maria imparted Loreto devotion to his daughter Bianca Maria and his son-in-law Francesco Sforza. As a matter of fact, they would visit Loreto several times between 1434 and 1447, bringing precious gifts and ensuring their protection. Starting from Filippo Maria Viscontiʼs benefice and following his descendantsʼ pilgrimage routes, the paper aims to recompose the complex network of connections and devotional exchanges that, in the first half of the XVth century, linked the sanctuary of Loreto to the Visconti and Sforza families, in order to reevaluate an important page of devotional history.
Taranto, la Steel Town dei Beni Culturali, a cura di L. Derosa, M. Triggiani, 2021
2022
This essay, in the first part, discusses some fresco fragments in the Augustinian church of Santo Stefano in Empoli and proposes an attribution to the Florentine painter Bicci di Lorenzo. The second part is devoted to the study of a little-known sinopia in the cloister of the same church, attributed to the workshop of Bicci di Lorenzo, which depicts the iconographic subject of St. Augustine giving the Rule.
Immagini della Predicazione tra '400 e '700. Crivelli, Lotto, Guercino, a cura di G. Capriotti, F. Coltrinari, 2017
costituito per secoli un grande luogo di culto, in grado di attirare migliaia di fedeli e viaggiatori da diverse parti del mondo ( ). Sviluppatosi a partire dalla fine del Trecento, il santuario è inizialmente specializzato nella protezione dalla peste e oggetto di una devozione soprattutto locale. Dalla metà del Quattrocento, con il riconoscimento ufficiale della leggenda del trasporto miracoloso in Italia della casa di Maria a Nazareth e l'estensione da parte del papa della sua diretta autorità su Loreto, viene lanciato come importante meta di pellegrinaggio, in grado di sostituire il viaggio in Terrasanta, sempre più pericoloso a causa dell'avanzata turca 1 . Nel Cinquecento, con l'affermarsi della riforma luterana e la reazione cattolica sancita dal Concilio di Trento (1545-1563), Loreto assurge a luogo simbolo della cattolicità, custode dei cardini della dottrina, come il culto dei santi, delle reliquie, le pratiche devozionali, a partire proprio dal pellegrinaggio, l'amministrazione dei sacramenti. Mentre si moltiplicano gli attacchi protestanti all'«Idolo lauretano» 2 , la Santa Casa diventa per la chiesa di Roma "il" santuario per eccellenza, dove avvengono miracolose conversioni di infedeli come ebrei, protestanti e turchi 3 . Pellegrini e visitatori che nel corso del tempo si sono recati a Loreto si trovavano a compiere una complessa esperienza fatta di riti e pratiche religiose, fra le quali rientra anche l'ascolto di prediche 4 . Allo stesso tempo, il mistero dell'Incarnazione, e la casa di Nazareth dove esso avvenne, racchiusa nella basilica lauretana, con la statua della Madonna "nera" ritenuta opera di san Luca, sono stati oggetto di sermoni e omelie tenute in tutto il mondo, nonché di testi celebrativi redatti sia dai più celebri predicatori, sia da figure meno note 5 . Basti qui citare il componimento La Santa Casa di Loreto dal francescano Francesco Panigarola (1548-1594), uno dei più celebri oratori sacri del XVI secolo 6 , mentre alla Madonna di Loreto è dedicata anche una delle prediche del semisconosciuto sacerdote Felice Silvestrini (1711-1779) da Petriolo di Macerata, una interessante personalità di predicatore delle missioni, riscoperta proprio in occasione di questa mostra. Don Felice nella sua omelia si sofferma sulla fortuna toccata all'Italia, scelta da Dio per collocarvi la casa della Vergine, preferendola ad altre nazioni europee -dalla Francia alla Spagna, dall'Inghilterra al
in "Quaderno delle Valli del Termina", Neviano degli Arduini, 2003, pp. 67-91
La presente ricerca è rivolta all'analisi delle opere pittoriche eseguite entro il XIX secolo e conservate nel territorio del comune di Traversetolo in edifici di culto, quali chiese, oratori e cappelle votiver. L'intento è quello di abbozzareun censimento sistematico, fruibile su base topografica. in cui i dipinti siano analizzati relativamente all'attuale, e, se possibile originale, luogo di ubicazione. Le fonti di cui ci si è awalsi sono state di tipo archivistico (inventari, relazioni di visite pastorali), bibliografico, orale (descrizioni e memorie di residenti), iconografico (i dipinti stessi, vecchie carloline postali), iscrizioni di varia natura. Molti dei dipinti presi in considerazione erano stati inventariati, schedati e descritti a cura della Soprintendenza ai Beni Artistici e Storici di Parma e Piacenza nel 1943 (schede redatte da Armando Quintavalle), l91l (da Lwia Fornari), 1984 (daAlessandra Mordacci) e 1993 (daAnna Coccioli Mastroviti). Nel 1986 alcune opere sono state pubblicate da Giuseppe Cirillo e Giovanni Godi2.
California archaeology, 2009
International Journal of Management and Digital Business
IJRAME PUBLICATIONS, 2024
FOR THE LOVE OF CARTHAGE JRA, supplement 109, 2020 Cemeteries, a bath and the circus in the southwest part of the city pottery, brickstamps and lamps from several sites; the presence of saints, & urban development in the pertica region edited by J. H. Humphrey, 2020
Cynthia Smith, 2018
Electronics, 2021
Journal of Manipulative and Physiological Therapeutics, 2009
Bhumi Publishing, 2022
South African medical journal = Suid-Afrikaanse tydskrif vir geneeskunde, 2009
Biochemical and Biophysical Research Communications, 1982
Research, Society and Development, 2022
Journal of Agricultural Science and Technology A, 2019