AI CONFINI DELL’IMPERO
NUOVE PERIFERIE
DELL’ARTE CONTEMPORANEA
La storia e le tradizioni sono
tra gli elementi fondanti di una
comunità. L’evoluzione di un
popolo può essere trattata e
analizzata tramite diverse forme d’arte. All’interno di questa
mostra sono presenti opere di
artisti attivi negli ambiti di riferimento, grafica, scultura, pittura,
arti applicate e design.
Il viaggio che si intraprende
nell’assistere a questa mostra è
un viaggio attraverso linguaggi creativii.
Una scommessa che questo
gruppo di artisti vince scontrandosi contro un conformismo del fare Arte che, per sua
natura, non lascerebbe spazio
alla libertà espressiva.
Pasquale Colella
Assessore alla Cultura del Comune
di Siena
La Fondazione di Sardegna
persegue da sempre scopi
culturali e di promozione dei
fenomeni artistici che riguardano il nostro territorio, indirizzandone la divulgazione
e l’approfondimento verso
più ampi contesti. Interpreta
il proprio ruolo valorizzando
l’apporto culturale insito
nei valori dell’identità per
preservarne i contenuti e, al
tempo stesso, come in questo caso, indirizza il proprio
impegno verso i percorsi
evolutivi delle forme artistiche,
da supportare come occasioni
preziose per un’indagine attenta sulla contemporaneità. Non
è un caso che questo progetto,
partendo dalla genesi di alcuni
presupposti della nostra evoluzione storico-artistica, contempli
l’obiettivo di un’ampia dialettica
nell’ambito di un contesto nazionale. I cinque artisti coinvolti:
Paola Dessy, Giovanna Secchi,
Angelino Fiori, Marco Ippolito e
Roberto Puzzu vengono proposti
come protagonisti di quell’incipit
della contemporaneità in Sardegna che li vede ancora oggi impegnati in modo attivo e propositivo sul versante dell’innovazione
artistica. Risulta fondamentale,
infatti, la ricostruzione di alcuni
momenti fondanti della nostra
storia dell’arte della seconda
metà del Novecento. La città di
Sassari è stata determinante per
la loro formazione avvenuta in
seno all’Istituto d’Arte, dove la figura di Mauro Manca era diventata riferimento essenziale per una
svolta decisiva che avrebbe rivoluzionato la tradizionale visione
estetica di stampo accademico.
Oggi, le “nuove periferie della
contemporaneità”, come recita il titolo della stessa mostra,
rivendicano ulteriormente
l’apertura culturale della loro
ricerca partendo dai “confini
dell’impero” verso altre mete,
confermando l’azione propositiva e gli stessi meriti artistici
sino ad ora non riconosciuti
adeguatamente dalle istituzioni, per una più corretta
storicizzazione. Sempre in
questa chiave, la Fondazione supporta il loro percorso
per un confronto dialettico
con differenti realtà culturali,
colmando un vuoto riguardo
a una verifica storica la cui
specificità potrà costituire lo
stimolo per ulteriori approfondimenti e nuovi obiettivi.
Antonello Cabras
Presidente Fondazione di Sardegna
Mauro Manca a partire dagli anni
Sessanta all’arte contemporanea
in Sardegna, con notevoli riflessi
NUOVE PERIFERIE
in campo nazionale, ha segnato
DELL’ARTE CONTEMPORANEA le prime esperienze di alcuni di
loro riguardo alla rivalutazione
della storia in senso critico, in
di Beatrice Dotzo
un’abile mediazione tra la visione
del presente e le forme artistiche
contestuali. Loro oggi, interpretano il nostro tempo attraverso
Nel contesto della contempora- l’evoluzione di una rigorosa ma
neità e dei suoi molteplici aspetti libera espressione e valorizzano
riguardanti i vari assi culturali, l’e- la sostanza estetica della propria
spressione artistica appare sem- opera, superando con evidedenpre tra le forme più complesse da te autonomia espressiva le categorie convenzionali delle forme
analizzare.
La riflessione consapevole sull’e- artistiche legate alla tradizione.
voluzione dei tempi, sull’inciden- Nella dimensione autentica delza del passato, sulla creatività e le singole personalità, si assiste
sull’ innovazione costituisce l’o- da parecchi anni a un’evoluzione
biettivo fondante degli artisti dei sperimentale impostata sulla riquali andiamo a trattare. Aspetto cerca estetica mediante differenti
peculiare del loro lavoro, che ap- processi. Mentre permane, come
pare il più delle volte sorpren- substrato, il rigore della formadentemente nuovo, è la consue- zione progettuale, emerge con
tudine all’analisi del presente altrettanta evidenza l’innesto di
attraverso stimoli e riflessioni che una contemporaneità non ansuperano qualsiasi confine pre- cora codificata, grazie alla quale
costituito, dando origine a risul- ognuno di loro esprime al meglio
tati necessariamente provocatori. la propria dimensione culturale.
Un universo creativo alquanto L’obiettivo è quello di creare un’ediversificato che rifugge dai par- spressione artistica flessibile e
ticolarismi e da stigmatizzazioni, permeabile a suggestioni nuove
nel quale il loro percorso, più o che, nel moltiplicarsi di esperienmeno innovativo, è da intendere ze, possano forgiare immagini
come un iter operativo - cultura- inedite, rigorosamente personali,
le, strutturato mediante la fusio- connessioni coerenti tra forme
ne di elementi eterogenei, proce- e contenuti nei diversi campi
dure tradizionali e sperimentali in espressivi, attraverso ibridazioni,
un clima di continuità e rinnova- tecniche inconsuete, rinascenti
sperimentazioni rigorosamente
mento.
Il notevole contributo dato da compiute. Il determinarsi di tale
AI CONFINI DELL’IMPERO.
evoluzione nasce da un processo creativo mai interrotto dagli
anni Sessanta ad oggi. L’ampio
dibattito culturale aperto da
Mauro Manca a Sassari doveva
certamente smuovere gli animi,
aprendo un varco ben oltre l’accademismo e le scelte identitarie
degli artisti sardi. E’ pur vero che
la Scuola Sarda, di cui facevano
parte i nostri incisori. si avvaleva di notevoli personalità, basti
pensare ad artisti ampiamente
storicizzati e sempre coinvolti in
contesti nazionali e internazionali, come Giuseppe Biasi, Felice Melis Marini, Mario Delitala
e Stanis Dessy, solo per citarne
alcuni. Si rendeva tuttavia necessaria un’azione consapevole
riguardo a una verifica storica
del settore artistico che potesse,
in modo propositivo e dialettico,
ribaltare l’orientamento di un’esegesi legata alle convenzioni
estetiche tradizionali , per aprirsi
alle esigenze spirituali e intellettuali dei singoli, nel più ampio
contesto della contemporaneità
senza marcati confini. Tra la fine
degli anni Cinquanta e i primi
anni Sessanta emergono infatti
nuove prospettive centrate sul
ribaltamento dei consueti modelli figurativi. Nel 1961, lo stesso
Mauro Manca, in occasione della Terza Mostra Regionale d’Arte
in Sardegna evidenzia, proponendo il gruppo Realtà Nuova,
la necessità morale di un’azione
in grado di consentire agli artisti
sardi “l’evoluzione più libera possibile dell’arte e dell’artista” aven-
do dimostrato in modo concreto
“la possibilità di una capacità e
di un attitudine da parte dei più
giovani di potersi inserire in uno
dei più vivi discorsi di tutta l’arte
contemporanea”. In tale ambito,
Nino Dore, Paolo Bullitta, Zaza
Calzia, Mario Bazzoni, Aldo Contini, Augusto Oppo, Giovanna
Secchi propongono una nuova
tendenza sperimentale che più
avanti, in un processo di consolidamento, avrebbe fermentato
nuove esperienze per un decisivo
rinnovarsi dei linguaggi.
Tra gli altri, Giovanna Secchi,
esplorando l’informale secondo
un chiaro orientamento gestaltico, mostra un’evidente sensibilità materica, mentre a Cagliari,
il Gruppo Studio ’58, formato da
Gaetano Brundu, Primo Pantoli,
Rosanna Rossi, Mirella Mibelli,
Ermanno Leinardi, Tonino Casula, Ugo Ugo e Luigi Pascalis, avvia
le premesse per un embrionale
sovvertimento dell’espressione
figurativa.
Tale dimensione aggregante
esprime un’ansia di rinnovamento concentrata sulla rivendicazione di un libero pensiero, in seno
ad un dibattito aperto contro i
pregiudizi sociali. Il Gruppo Iniziativa Democratica, che annovera
tra i suoi fondatori Gaetano Brundu, nasce successivamente come
progetto destinato ad affermare
istanze di carattere sociale e, di
rilancio, il suo manifesto, firmato
nel ’64 dallo stesso Brundu con
Mazzarelli, Pantoli e Staccioli, afferma l’esigenza del rinnovarsi
dell’espressione artistica per un’ideale comunicazione planetaria
verso il futuro.
Gli artisti devono ovviamente
scontrarsi contro il conformismo
per affermare la propria libertà espressiva. Il loro ruolo è da
interpretare in senso provocatorio, con una posizione ideologica supportata da obiettivi di
rivendicazione sociale, mentre
concentrano l’ interesse sull’organizzazione di mostre e di eventi
culturali mirati prevalentemente
al dibattito teorico, relativo a una
verifica storica e sociale. Contestualmente, gli artisti di Sassari,
come Giovanna Secchi, Zaza Calzia, Nino Dore, Aldo Contini, Gavino Tilocca, e in seguito Paola Dessy, riuniti nel Gruppo A da Mauro
Manca, procedono per una svolta determinante dell’operatività
artistica. Il cambiamento si avverte in modo radicale e propulsivo
in seno all’Istituto d’Arte in cui,
lo stesso Manca, nuovo direttore
succeduto a Filippo Figari, interviene in modo radicale e trainante riguardo all’attività didattica. I
nuovi docenti,tra i quali compaiono Paola Dessy, Giovanna Secchi
e Angelino Fiori, sono coinvolti
e attivi in nuove prospettive, per
una rivalutazione delle formule
artigianali, esplicitate in strategie
progettuali capaci di sovvertirne
i contenuti. Dalla pratica didattica scompaiono le metodologie
rigorosamente
accademiche,
mentre la riformulazione progettuale supera la pura intuizione
creativa, per far posto alla specifi-
cità del design riguardo alla rivalutazione delle arti applicate, con
una connotazione essenzialmente estetica.
Nonostante il perdurare dei forti conflitti ideologici relativi a un
contesto artistico isolano in linea
con la tradizione accademica,
Manca diventa per tanti artisti
un riferimento intellettuale insostituibile, in virtù delle nuove
metodologie didattiche e del
sovvertimento dei valori figurativi. La sua influenza trainante e
l’azione autorevole, senza mezze
misure, rimettono in discussione
tra gli artisti gli esiti precedenti,
nel creare sinergie aggreganti
ma, anche svariati condizionamenti, destinati a influire sulla
loro operatività. Al di là di ogni
possibile dibattito o provocazione, il gruppo di Sassari ha ormai
acquisito una dimensione innovativa, in grado di ribaltare la
precedente poetica della tradizione, con un percorso estetico
fondato sui nuovi obiettivi della
contemporaneità. L’impegno di
Paola Dessy, Giovanna Secchi e
Angelino Fiori proseguirà negli
anni Settanta con Il Gruppo della
Rosa, nel quale si evidenzieranno
ulteriori ricerche, condotte con
un diverso linguaggio di stampo
concettuale: mentre Giovanna
Secchi e Paola Dessy si muoveranno nell’ambito di una ricerca
extra-artistica, Angelino Fiori rivelerà la propria poetica nel procedimento serigrafico.
Nel 1967 emerge, sempre a Sassari, un giovanissimo Roberto
Puzzu che, a soli diciassette anni,
partecipa con successo alla Biennale d’Arte Contemporanea di
Nuoro. Dalla rassegna emerge
ancora una volta l’evoluzione artistico intellettuale degli artisti
sassaresi, coerentemente con
quella dimensione sperimentale
che ne avrebbe determinato il
costante e proficuo rinnovamento. Gli itinerari cambiano sulla
scena cagliaritana. Le nuove valenze informali sono influenzate
dal mondo contemporaneo europeo e, in particolare, Gaetano
Brundu ne avverte le suggestioni
filtrandone gli aspetti teorici e i
contenuti culturali.
Tra la fine del 1966 e il 1967, si definisce la formazione del Gruppo
Transazionale, i cui fondatori, Tonino Casula, Ermanno Leinardi,
Ugo Ugo e Italo Utzeri operano
secondo strade differenti. Come
sottolineava Corrado Maltese
nel 1968, lo scopo era quello di
“rimettere in discussione le basi
stesse della pittura in quanto
operazione capace di produrre
forme visivamente percepibili e
questo non si poteva fare senza
mettere rigorosamente in discussione il processo stesso della percezione, a livello elementare”.
I tempi successivi, in particolare gli anni Ottanta, segnano in
modo più marcato i differenti
orientamenti del linguaggio artistico. La mostra regionale del
1983, Venticinque anni di ricerca
artistica in Sardegna 1957-1983,
diventa terreno fertile per una
verifica sui differenti percorsi in-
novativi in seno alle arti figurative, nel generare dialettiche per
un confronto sul campo. La dicotomia appare evidente: gli stessi
artisti che a Cagliari avevano caratterizzato le precedenti esperienze informali, in linea con una
rivalutazione dei modelli offerti
dalle grandi correnti contemporanee, si esprimono per una
pittura che possa rinvigorirne i
contenuti. Il linguaggio visivo,
supportato prevalentemente da
una vena simbolica o narrativa,
assume connotazioni autoreferenziali.
Gaetano Brundu infatti propone
una sintetica ricerca sulla materia
in un contesto, come dice lo storico dell’arte Salvatore Naitza
“ dove cerca valori strutturali
delle superfici e del colore luce,
nei disegni di percorsi simbolici
e narrativi, sino alle installazioni costruite con pagine bianche
appese a fili, che tentano una
proiezione di teoriche qualità
grafico-pittoriche nell’ambiente
reale”.
Tonino Casula si muove sulla base
di un’indagine teorica fisico-psicologica con opere tridimensionali, elaborate in composizioni
ottico-cinetiche che, stimolando
la curiosità e l’osservazione, danno luogo più a intuizioni d’effetto
che a una progettualità estetica.
Appare evidente che le strade
intraprese dagli artisti di Sassari
sono nettamente divergenti e
che il loro successivo percorso si
svilupperà con diverse strategie
e tendenze, verso obiettivi che,
ancora oggi, trovano i contenuti
nella contemporaneità della sperimentazione.
Paola Dessy esprimeva la tendenza ad un grafismo lirico, destinato
alla sintesi tra segno e materia
pittorica: la sua ricerca si concentrava sulla potenzialità materica e
sulla terza dimensione per esaltarne i valori formali.
Giovanna Secchi mostrava il suo
segno raffinato nei trafori delicati
e preziosi: la direzione informale,
supportata da un’espressione allusiva e metaforica, era segnata
da un’evidente evoluzione.
Angelino Fiori metteva in campo
l’esperienza serigrafica attraverso
l’astrazione, con una pittura segnica e raffinata che si evolverà
successivamente in stesure più
intense e materiche.
Roberto Puzzu, con una chiara
impronta progettuale decodificava, mediante un linguaggio
simbolico, il significato attribuito
all’oggetto nella sua ambivalenza
estetica e comunicativa, mentre
con la sua nuova sperimentazione figurale proponeva immagini emblematiche e simboliche,
esplorate in senso ironico e provocatorio. Non è presente in seno
alla rassegna Marco Ippolito che,
in quel periodo, giovanissimo,
si dedica con una raffinata progettualità a una variegata ricerca
materica, nella composizione di
strutture impostate sulla tridimensionalità, per la produzione
di lamiere sbalzate, oggetti in legno, manufatti in stoffa, definiti
secondo le forme della geometria
euclidea. A questo punto emerge
con chiarezza il ruolo assunto dagli artisti di Sassari sul territorio.
Difatti sono stati i primi a rielaborare i linguaggi della poetica contemporanea, in modo coerente e
rigorosamente personale.
A partire dagli anni Sessanta il
gruppo è diventato un polo aggregante, contraddistinto da
energie operative e culturali aperte all’innovazione, in direzione di
un dinamismo nazionale e internazionale. Ma in quali termini si
può parlare di contemporaneità
riguardo al loro attuale percorso?
Lo scopo non è quello di fissare
dei termini di paragone con altri
contesti dell’arte contemporanea,
nei quali si determinano tendenze che spesso, appena riteniamo
durature, ci accorgiamo essere già
superate, né tantomeno proporre
una verifica di tipo valutativo, per
evidenziare personalità dominanti escludendone altre.
L’intenzione è quella di fornire una
chiave di lettura di quello sviluppo ascendente che ha consentito
agli artisti di Sassari di raccontarsi
nella contestualità contemporanea, catalizzando le proprie scelte
sulla dimensione essenzialmente
attuale.
La dimensione sociale e storica
ha sempre influito sull’individuo
trovando riscontro anche nell’espressione artistica e, oggi più che
mai, le sue stesse forme contemplano le varie esigenze del vivere,
attraverso una creazione libera e
autonoma.
Il superamento del concettua-
lismo ha condotto l’artista ad
ampliare i propri orizzonti in un
processo in cui possano attuarsi
i propri obiettivi: la funzione simbolica dell’opera, le sue metafore,
la manipolazione estetica della
forma, la stessa progettazione
devono garantirne una percezione coerente nella comunicazione
tra l’artista e la società, il fruitore
e l’opera stessa. In tale contesto,
l’opera deve necessariamente superare l’omologazione verso una
dimensione estetica che sia in
grado di garantirne un risultato
compiuto e autonomo.
In tale autonomia, si evidenzia
uno stretto rapporto tra il progetto mentale, la forma e la sua l’esecuzione. La conoscenza di ciò che
ci circonda, i valori della nostra
cultura, gli strumenti di cui gli artisti dispongono vanno a definire
la simbiosi tra forma e contenuto.
L’opera d’arte, nel suo essere
struttura, ha una sua potenzialità
dialettica attraverso la quale l’artista può comunicare la propria
poetica, nel renderne efficace
la comprensione e la fruizione.
Esplora i medium che gli sono
più congeniali per collocare l’opera in una dimensione attuale
e darle piena autonomia, superando le categorie formali, suscettibili di rimandi a una codifica
tradizionale. Potremmo fare l’esempio dell’arte digitale considerando quanto, riguardo alla pura
realizzazione materiale, l’artista
rischi notevolmente nell’utilizzare i media, comunque in grado
di ampliare e varcare i limiti della
comunicazione.
Lo strumento tecnologico viene
indagato in senso estetico, superando il tecnicismo e operando una selezione delle strategie
progettuali che possano confluire nella sintesi di una struttura
rigorosa ma flessibile. L’evidenza
pittorica del colore, il senso plastico, la struttura compositiva
accentuata da efficaci ibridazioni
materiche esprimono l’apertura
verso un’indagine estetica in mutazione, filtrandone empaticamente l’emozione poetica.
A questo punto potremmo cogliere in ognuno dei nostri artisti
il vero piacere del fare arte attraverso un pragmatismo ricco di
nuovi sviluppi, in grado di superare gli attuali modelli culturali
e sociali. La loro opera definisce
il presente nella viva proiezione
verso il futuro.
Note
1-2 Cit. in Mauro Manca, Realtà Nuova,
Catalogo della Terza Mostra Regionale d’Arte in Sardegna, Cagliari 1961.
3 Cit. in Corrado Maltese 1968,
www.ermannoleinardi.com
4 Cit. in Salvatore Naitza, Venticinque anni
di ricerca artistica in Sardegna ,1957-1983.
Catalogo della mostr tenutasi a Nuoro nel
1983, a Cagliari nel1984, p.46.
PAOLA DESSY
GIOVANNA SECCHI
ANGELINO FIORI
MARCO IPPOLITO
ROBERTO PUZZU
PAOLA DESSY
“L’atto creativo è un’esigenza
esistenziale: ogni artista crea
seguendo un istinto personale
e sente il bisogno di esprimere
in quel dato momento le proprie sensazioni… Affascinata
dal bello ho la necessità di esprimermi in maniera semplice, ricca ma non ridondante, di tradurre il segno, il colore, le forme,
ciò che rispecchia il mio coerente pensiero…Armonia, concetti,
racconti, invenzioni, libertà di
espressione. Qualunque sia il
soggetto trattato e qualunque
sia il mezzo utilizzato. Libertà
completa da vincoli di etichette
e di mode”.
In queste parole Paola Dessy
condensa gli elementi fondanti
del suo processo creativo, sviluppato secondo il ritmo della
continuità e di una costante ricerca di equilibri essenziali tra la
potenzialità di un’invezione
intima e la materia, sulla quale domina il segno, profusione di suggestioni vitali. Il suo
mondo poetico si rivela in un
ciclico percorso operativo che
si arricchisce nel tempo con
smisurata libertà espressiva e
un’evoluzione mai interrotta.
Privilegia l’analisi di un mondo
organico suggestivo per le sue
affascinanti e controverse interpretazioni: mentre l’empatia tra
uomo e natura può generare
potenzialmente vive emozioni
di un mondo intimo e imperscrutabile, l’amara riflessione
sulla realtà contemporanea ne
evidenzia la fragilità irreparabile. Le trame organiche, gli
scorci di una natura vissuta e
spesso sedimentata nei ricordi
emergono dalla singolare dialettica tra segno e materia con
differenti strumenti espressivi,
obbedienti al nerbo di una tecnica consumata: la xilografia, la
calcografia, la stampa digitale,
le tecniche miste, gli interventi
pittorici sulle stampe. Un work
in progress che, in assoluta libertà, rivela la potenzialità ciclica di una sconfinata operatività,
suscettibile di variazioni, suggestioni, innovazioni, sintesi,
assonanze e dissonanze.
La sua pittura è impostata sulla valenza del segno come filo
conduttore di una dimensione
gestuale che potremmo defini-
re informale. L’evidenza del
segno rimanda all’alternanza
tra l’elemento grafico e quello
pittorico, con atmosfere cromatiche che suggeriscono soffuse forme figurali e un’ abile
sinergia tra abilità pittoriche
e scultoree. Gli altri elementi
dominanti sono l’ampia diversificazione dei mezzi espressivi
: la ceramica, la scultura, la pittura, la grafica, e attualmente la
strutturazione di installazioni.
Ha sempre unito alla sperimentazione grafica e pittorica una
notevole sensibilità tattile nella
rielaborazione creativa di materiali differenti, strutturati con
abilità di sintesi, come avviene
in tante sue opere sempre ispirate alla natura e all’ambiente.
Mentre attribuisce alla materia un significato simbolico, ne
esplora le potenzialità in un
libero rapporto tra pensiero e
azione. Al processo di stampa
si uniscono elementi materici come vetri, legni, metalli, in
un processo simbiotico da cui
scaturiscono partecipazione e
sgomento, riguardo a quell’ordine naturale talvolta incrinato
e sconvolto dall’azione dell’uomo. L’elemento organico, estrapolato dal suo naturale contesto, diventa pura espressione
poetica in uno spazio emozionale ideale.
Paola Dessy
WORK IN PROGRESS 2009
Stampa fine art su tela
cm.100 x100
Paola Dessy
WORK IN PROGRESS 2009
stampa fine art su carta e alluminio
cm.160 x 100
Paola Dessy
POLITTICO 2016
stampa fine art su carta
Ogni elemento cm.200x50
GIOVANNA SECCHI
“ Nei miei lavori il soggetto è sempre la mia vita, quella attraversata
dagli eventi, dalle relazioni, dai
sentimenti, dai lutti, dalle letture,
dai viaggi. La vita come unicità e
coscienza!”
Giovanna Secchi ci rivela il proprio mondo poetico, nel quale
l’opera d’arte “rende manifesta la
propria storia esistenziale”. Ama
raccontarsi attraverso le molteplici strategie del proprio operare
con il coraggio di chi sa mostrare,
con singolare perizia, senza infingimenti e tanto meno compro-
messi, gli eventi della propria sapiente creatività come esperienze
uniche e intime, sempre suscettibili di ulteriori evoluzioni. La sua
ricerca, costantemente mirata alla
sperimentazione, indaga la capacità di rinnovare la propria espressione, di attualizzarne i messaggi,
di reinventarsi in nuovi contesti
culturali. Ripercorrendo le tappe
più significative del suo percorso, nei primi anni Sessanta sono
sempre più forti le pulsioni per la
contemporaneità e i suoi lavori, di
chiara impronta gestaltica, sono
immagini significative dal forte
impatto emotivo. Indaga un nuovo rapporto tra segno e materia,
in quella dimensione lirica che diventerà la poetica delle sue forme
espressive. Le raffinate composizioni rivelano un segno sensibile
e raffinato, definito più tardi dal
critico Marcello Venturoli “poesia
spazialistica”. Sempre negli anni
Sessanta fa parte del Gruppo A,
seguendone la svolta culturale
in cui prende piede la tendenza
gestaltica. Il continuo confronto
intellettuale in una contemporaneità che evidenzi il cambiamento, basato su competenze progettuali aperte all’utilizzo di medium
di varia natura, come già auspicato da Mauro Manca, diventa
terreno fertile per una nuova
espressione: i metalli, la carta, le
tempere, gli intagli si dispongono
in un progetto mirato alla fusione
razionale di più materiali, mentre
successivamente, nel Gruppo della Rosa, l’evoluzione del linguaggio vira in una direzione concettuale. Il risultato è quello di una
connotazione extra-artistica, con
proposte di un design rigorosamente personale.
I temi e i modi affrontati non devono essere suscettibili di connotazioni codificate. Il singolare
percorso del suo costante lavoro
può essere inteso piuttosto come
un viaggio metaforico, ricco di
poesia: impreviste armonie, laceranti contrasti, nuove percezioni
culturali del mondo attuale che
spesso, come in tante sue grafiche e installazioni, diventano
disincantate riflessioni ironiche
sul destino dell’uomo, sul suo
modo reattivo di opporsi a innumerevoli e inutili convenzioni.
Contestualmente, prevale il gusto per la scoperta della materia,
prevaricandone qualsiasi aspetto
decorativo con piena autonomia
espressiva: gli intagli che suggeriscono raffinati giochi di trasparenze e piani nascosti, come in
un raffinato ricamo che prevale
su soffusi toni cromatici, le calcografie con un segno morbido
e vigoroso in grado di dominare
lo spazio, l’incisione a sbalzo dei
metalli, nei pannelli ricchi di connotazioni fantastiche e surreali.
GIOVANNA SECCHI
IL BOSCO BRUCIATO 2020-2022
Tecnica mista
cm 140X150
GIOVANNA SECCHI
IO RESPIRO, 2011
ACQUARELLO, OSSIDI, COLLAGE, BATIK
cm 148x101
GIOVANNA SECCHI
IL TEMPO INCISO 2005
OTTONE SBALZATO
cm 38x89
ANGELINO FIORI
Nella sua produzione artistica possiamo riscontrare oggi
un’apparente contraddizione:
se da un lato emerge la sua costante ricerca di una nuova materialità del colore e del segno,
d’altro canto è la stessa evidenza materica che si piega a un valore semantico per supportarne
il significato simbolico. Il contenuto trova ampio riscontro
nella coerenza del suo percorso
e in particolar modo a partire
dagli anni Sessanta, quando,
nel contesto innovativo, creato
con determinazione da Mauro
Manca, Angelino Fiori scopre
la possibilità di un’espressione
opposta a ogni eccessiva volontà formativa, in netta opposizio-
ne agli schemi accademici pregressi. L’innovazione linguistica
di un’espressione artistica, in
cui progettazione e pura autonomia creativa si fondono per
un nuovo risultato, lo spingono
in una direzione che possa coniugare progetto, tecnica pittorica, destrutturazione del reale,
con un pragma inconsueto e
raffinato. Negli anni Settanta,
fà parte del Gruppo della Rosa
creato da Aldo Contini, con una
chiara evidenza concettuale.
Si tratta di un’esperienza particolarmente accattivante ma
problematica, nella quale si
intrecciano premesse squisitamente intellettuali e ideologiche, destinate a risolversi in
mirate interpretazioni della realtà in senso speculativo, contro
ogni tesi positivista. Successivamente, in direzione opposta,
l’attenzione di Fiori sarà rivolta
all’astrazione, con una spiccata
propensione per una concreta e operativa ricerca artistica,
incentrata sui rapporti tra progettualità e pittura. Concorrono
a tale determinazione le stratificazioni di superfici colorate,
spesso realizzate con fili e stoffe
che si sovrappongono a strati
di colore mediante l’acrilico o la
serigrafia, in modo da giungere
a una consistenza cartilaginea.
Il colore diventa struttura fondendosi con il supporto della
tela in un una preziosa sintesi
materica, mentre la sapiente
struttura cromatica introduce,
con raffinata abilità, materiali
che si trovano in natura: tessuti, fili, orditi di originale fattura,
suggestioni legate a contestuali
esperienze, come la realizzazione dei bozzetti per la tessitura
dei tappeti sardi, supportata da
una selettiva rivalutazione della
tradizione in chiave contemporanea.
La sua continua ricerca sperimentale ha definito nel tempo
intrecci e sovrapposizioni, non
solo formali ma anche extra-artistici. Parallelamente a un’evoluzione storico sociale che,
nell’ultimo ventennio, ha comportato le notevoli discrepanze
ideologiche tra l’Occidente e
il mondo asiatico, il problema
dell’immigrazione, sempre più
pressante e irrisolto, è diventato terreno fertile per una nuova
espressione. Fiori ne trae ispirazione per meditate evocazioni
poetiche nei suoi libri d’artista:
sono le preghiere degli esuli, calligrammi simbolici stampati a
secco su terse superfici alle quali
si alternano, con sapiente equilibrio compositivo, fugaci effusioni cromatiche. Ancora una
volta, l’interazione tra segno e
colore diventa essenziale nella
sua ricerca: la tecnica serigrafica
determina l’equilibrio tra segno
grafico e stesura cromatica, con
le sue avvincenti qualità visive.
ANGELINO FIORI
MARE NOSTRUM 2022
Cassa tipografica,serigrafia, goffratura, collage,
argilla, acrilico
cm 125x60x35 circa
ANGELINO FIORI
PAGINE DI PREGHIERA, 2022
Acrilico, collage, cartone ondulato, serigrafia
cm 150x150
ANGELINO FIORI
LO SPAZIO DELLA VITA 1, 2021-22
Digitale,acrilico, cartone ondulato
cm 180x90
MARCO IPPOLITO
Il suo percorso, dagli anni Ottanta ad oggi, non si è mai
interrotto, con l’obiettivo di
creare uno spazio artistico nel
quale poter indagare la propria
espressione tra razionalità e
immaginazione, concretezza e
astrazione. La sua produzione
appare orientata inizialmente
sulla tridimensionalità, nel privilegiare la produzione di lamiere sbalzate, oggetti in legno
costruiti secondo i principi della
geometria euclidea, traforati e
rifiniti con tempere acriliche.
La ricerca sperimentale lo avvicina ben presto all’espressione grafica: nella calcografia
domina un segno pervasivo e
sfuggente con accenni cromatici soffusi, basati sulla ricerca
tonale, mentre nella xilografia
il discorso è ben più complesso.
Il segno compone strutture in
un’evidenza ottico percettiva,
nel diventare coefficiente gestuale di un principio dinamico
che prende corpo nel suggerire
vibrazioni e profondità mentre,
nel clima degli opposti, tra bianchi e neri, genera forti contrasti
di luce.
Con esaustiva perizia risolve lo
spazio con un segno frammentato, che definisce l’ossatura
della composizione in una dimensione informale, con un linguaggio personalissimo, libero
da qualsiasi implicazione ideologica, ma con un’evidente connotazione intellettuale. Nell’ambito di una puntuale riflessione
su alcuni fenomeni della contemporaneità, la sua ricerca si
concentra sull’evoluzione di una
peculiare e personale concezione dello spazio come puro
fatto artistico. Nel suo continuo
sperimentare, Marco Ippolito
continua ad avvertire l’esigenza
del cambiamento per definire il
proprio campo semantico nella bidimensionalità, che trova
ispirazione nell’analisi tecnico-espressiva della xilografia di
illustrazione, di scuola inglese,
in cui l’abile gioco compositivo
si basa su forme che geometricamente si incrociano. Poiché
la scienza utilizza il linguaggio
matematico per arrivare a un
risultato, anche l’arte può utilizzare il medesimo linguaggio
per una sintesi oggettiva, alla
quale attribuire una valenza
estetica dominante. Anche le
scelte operative, come i processi di scomposizione, ricomposizione e incastro, l’uso di matrici
xilografiche per comporre piani
incrociati, del colore e del non
colore, definiscono la sua poetica, esplicita o velata, ma sempre
rigorosamente coerente.
MARCO IPPOLITO
DITTICO TRIDIMENSIONALE, 2022
xilogragia, acrilico su compensato
cm 120x60X35
MARCO IPPOLITO
DITTICO TRIDIMENSIONALE, 2021
xilografia, acrilico su compensato
cm 140x8X30
MARCO IPPOLITO
TRITTICO
xilografia, acrilico su carta, 2018
cm 180X90
ROBERTO PUZZU
Una ricerca inesauribile e un
nuovo linguaggio ci rivelano
la sua espressione artistica. Chi
volesse indagare la complessa
creatività contemporanea, sulla
base delle coordinate storiche
attuali, potrebbe cogliere nella
sua opera nuovi campi semantici oltre a un’ardita proiezione
verso il futuro. Roberto Puzzu
è riuscito a trovare nell’incontro tra astrazione e figurazione
un perfetto equilibrio, e la sua
consumata esperienza costituisce un’autentica peculiarità del
mondo artistico contemporaneo, per la notevole apertura e
la costante azione propositiva.
Nel suo percorso ha indagato
una notevole varietà di campi
espressivi.
Giovanissimo, scopre il fascino
della materia pittorica come
terreno fertile per il proprio lavoro, rigoroso ma denso di vitalità nell’evidenza di nuovi valori
formali. La sua evoluzione si è
sviluppata contestualmente a
un processo culturale che ne ha
supportato i contenuti.
Già dagli anni Settanta, l’ attività
artistica e di docente si qualifica
attraverso un ampio dibattito
sulla funzione inclusiva dell’arte
e della cultura all’interno della società, mentre il ruolo della
conoscenza e le competenze intellettuali costituiscono la fase
embrionale e determinante del
suo lavoro.
Oggi, la tecnica rigorosamente
personale, l’uso sapiente delle
tecniche tradizionali in chiave
sperimentale, il coraggio di andare controccorrente costituiscono la chiave per una corretta
e coerente lettura dei risultati.
Nel forgiare la materia, Roberto
Puzzu esplora la propria sostanziale autenticità. E’ l’oggetto artistico, come manufatto, a esplicitare con squisita raffinatezza
la potenzialità e l’accurata selezione dei medium.
Nell’ampia produzione, orienta
la ricerca anche sull’arte applicata, come i gioielli e i tessuti:
l’oggetto è il risultato di un’indagine materiale, esempio di tecniche complesse e, contestualmente, vive come esperienza
artistica metafisica nella propria
autonomia estetica.
Alcuni aspetti della complessa
fenomenologia della contemporaneità trovano riscontro nel
suo concetto di arte in quanto
determinazione ontologica progettuale: l’idea prende corpo
nel fare artistico mediante il rapporto tra un progetto mentale e
la materia.
Il processo creativo, con nuove forme materiali, può andare
oltre la sua stessa struttura che
esprime differenti aperture ideologiche e culturali.
Un aspetto peculiare della sua
dialettica lo si ritrova anche nei
processi digitali, indagati sin
dagli anni Ottanta.
La scelta del mezzo digitale
avviene sempre in virtù di un
progetto che, nel manipolare la
forma, è in grado di trasmettere il senso di una comunicazione tra l’artista e la società. Può
diventare strumento culturale
da indagare esplorandone i rischi, le possibilità tecniche, valicandone i limiti nel modellare
elementi plastici che, nella loro
sintesi polimaterica, esprimono
quasi un vivo compiacimento
intellettuale.
Con il mezzo multimediale è
quindi possibile determinare
l’autonomia e l’unicità dell’opera, liberandola dalle sue specificità mediatiche per un puro
risultato artistico.
ROBERTO PUZZU
...E’ SEMPRE SUCCESSO A ROMA...2022
Stampa su plexiglas modellato
cm. 140x150 circa
ROBERTO PUZZU
LA NOTTE ERA QUELLA DEI CORVI, 2022
Stampa su pvc . resine
cm 200x300
ROBERTO PUZZU
...DOVE STRISCE DI LUCE SI PROTENDONO
COME AQUILONI AL CIELO CHE RIMBOMBA...
2022
Stampa su blockout, resine
cm 200x300
BIOGRAFIE
PAOLA DESSY
Nata a Sassari, dove vive e lavora, dopo un esordio in
campo figurativo affronta e approfondisce linguaggi
diversi e tecniche sperimentali. Ha fatto parte nel
1965 del GRUPPO A, formazione della Neoavanguardia isolana e, nel 1976, del GRUPPO DELLA
ROSA, di stampo concettuale. Incisore, pittrice, scultrice, arredatrice e performer, è stata docente di Discipline pittoriche, Disegno dal vero e Incisione presso il
Liceo Artistico Statale“ Filippo Figari ”di Sassari. Si è
sempre dedicata alla divulgazione dell’arte attraverso numerose iniziative. Ha collaborato a numerosi
allestimenti ed è stata curatrice di diverse mostre.Tra
le tante: collaborazione con il Museo d’Arte Contemporanea di Kyoto, ( acquisizione del materiale presentato dall’artista Eva Choung-Fux ) 1990; progetto,
allestimento e curatela del catalogo per la mostra “
I mestieri del mare, la tonnara ”, Stintino (SS), 1999;
collaborazione per la mostra “ Omaggio a Stanis
Dessy ”, Padova, 2000; progetto e curatela, con Caterina Virdis Limentani, della mostra e del catalogo“
L’arte dell’incisione a Sassari nel Novecento ”, Sassari,
2008; curatela della mostra“ Mario Paglietti – Opere
”, Sassari, 2012.
Ha fondato nel 2000 l’Associazione culturale “ Stanislao Dessy ” attivando corsi, scambi culturali e
collaborazioni con istituzioni pubbliche e private.
Dal 2008 al 2012 ha curato, in collaborazione con il
Comune di Sassari, la Biennale “ Incisioni Italiane ”,
importante rassegna riguardante il settore della grafica a livello nazionale. Ha ottenuto numerosi premi.
Tra quelli di maggior rilievo: Primo premio per l’illustrazione al Concorso Dante Alighieri, Sassari, 1955;
Medaglia d’oro alla I° Mostra dell’artigianato, Sassari,
1957; Primo premio per l’Incisione, I° Biennale regionale giovanile, Nuoro, 1967; Primo premio per l’Incisione, Mostra regionale d’Arte Contemporanea, Cagliari, 1970; Premio per la produzione di ceramiche,
XXVII Salone della Ceramica, Vicenza, 1974; Premio
Volpi, Pisa, 1996; Primo premio per la scultura, IV
Triennale d’Arte Sacra Contemporanea, Lecce, 2005.
Attività espositiva:
1956 –“ Austellung – Sardischer graveure ”, Mostra
itinerante degli incisori sardi, Monaco, Colonia, Stoccarda, Amburgo, Brema, Braunschweig, Berlino,
L’Aia, Groninga, Amsterdam,Venezia.
1957 –“ II Mostra Nazionale dell’Incisione Contemporanea ”,Venezia
1959 – “ XVII Concorso Nazionale della Ceramica ”,
Faenza
1960 – “ Triennale “, Milano - “I° Biennale dell’Artigianato sardo”, Sassari - V° Concorso Nazionale della
Ceramica, Faenza (RA)
1961 – Mostre organizzate dall’I.S.O.L.A, Hartford
(USA), NewYork, Monaco, Sassari, Roma
1962 –“ II° Biennale dell’Artigianato sardo”, Sassari
1964 – Mostra Concorso del Ministero della Pubblica
Istruzione, Roma -“ III° Biennale dell’Artigianato sardo”, Sassari
1966 –“ Modi di ricerca”Mostra collettiva, Sassari -“
IV° Biennale dell’Artigianato sardo”, Sassari
1967 –“ XXV Biennale d’arte Città di Milano ”, Milano -“I° Biennale regionale”, Nuoro
1968 –“ Mostra Nazionale di pittura e grafica ”, Iglesias (CA) “V° Biennale dell’Artigianato sardo”, Sassari
1969 –“ IV Mostra Internazionale d’Arte contemporanea”, Roma
1970 –“VI° Biennale dell’Artigianato sardo”, Sassari
1971 –“ IV Premio Brunellesco”, Firenze
1972 – “ Esposicion de xilografias sardas ”, Barcellona, Madrid,Valencia,Valladolid
1973 –“VII° Biennale dell’Artigianato sardo”, Sassari
1974 –“ Rassegna ArtiVisive ”, Firenze -“ XXVIII° Salone Internazionale della Ceramica”, Vicenza
1975 – “ XXIX° Salone Internazionale della Ceramica”,Vicenza
1976 – “ VIII° Biennale dell’Artigianato sardo”, Sassari - “ XXX° Salone Internazionale della Ceramica”,
Vicenza
1977 – “ Formato Libro ”, Firenze - XXXI° Salone Internazionale della Ceramica”, Vicenza / IX° Biennale
dell’Artigianato sardo”, Sassari
1979 –“ X° Biennale dell’Artigianato sardo”, Sassari
1981 –“ XI° Biennale dell’Artigianato sardo”, Sassari
1982 – “ II° Biennale della Xilografia Italiana ”, Carpi
(MO)
1984 – “ Il bambino, una favola, il sogno, l’arte ”,
Roma -“ XII° Biennale dell’Artigianato sardo”, Sassari
1985 – “ Tradizione e creatività, 10 ceramisti sardi ”,
mostra itinerante, Sassari, Nuoro, Oristano, Cagliari,
Milano
1986 – Collettiva nazionale di pittura contempo-
ranea, Sassari - “ Futurismo e libri d’artista – Italics
1925-1985 ”, New York -“ XIII° Biennale dell’Artigianato sardo”, Sassari
1988 –“ Xylon italiana”–Triennale nazionale di Xilografia , Genova -“Segni di autore”in Sardegna ”, Cagliari -“XIV° Biennale dell’Artigianato sardo”, Sassari
1989 – “ Xylon Italiana ”, Urbino - “ Xylon und Werkstatten ”, Shwetzigen, Berlino, Varsavia, Parigi,
Amsterdam, Bruxelles, Cracovia, Londra -“ Ex Libris
”,Torino
1990 – “ Ceramisti in Sardegna ” Mostra regionale
d’Arte, Cagliari -“ Creatività e materia ”, Sassari
1991 – “ XXXI Concorso Internazionale della Ceramica d’arte ”, Gualdo Tadino (PG) -“ XV° Biennale
dell’Artigianato sardo”, Sassari
1994 –“ Eprèuve d’artiste ”, Cagliari
1995 –“ Xylon Italiana 2 ”-Triennale nazionale - Genova, Bagnacavallo (RA), Milano -“ Arte non avrai
altra dea!”, Pisa
1996 –“ Xylon Italiana 2 ”, Bagnacavallo (RA), Milano
1997 –“ Corpus feminae Paulae – Paola Dessy ”, Cagliari -“ Mostra regionale Ceramica d’Arte ”, Cagliari
1998 –“Work in progress ”, Cagliari -“ Arte a Palazzo
Ducale ”, Sassari
1999 – “ Paola Dessy. Sculture e grafica”, Padova -“
Per Mauro Manca ”, Sassari
2000 –“ Documenta Donna ”, Siena -“Word Festival
of Art on Paper ”, Kranj ( Slovenia)
2001 – “ Cento anni di ceramica in Sardegna ”, Cagliari
2002 – Semida – Museo Arte Natura Ambiente,
PAV – Progetto Arti Visive, Festival Internazionale “
Time in Jazz ”, Berchidda (SS)
2003 –“ IV Mostra Nazionale di Ceramica ”, La Spezia
2004 – Salon International del Grabado y Ediciones
de Arte Contemporaneo, “ Estampa 2004 ”, Madrid
-“ III Biennale di Arte Sacra ”, Lecce -“ Sette artisti per
il Banco ”(Collezione Banco di Sardegna), Sassari
2005 –“ Delle piante, dell’aria, del vento ”, Cagliari
2006 – “ Estampa 2006 ”, Madrid - “ Sa Die de Sa
Sardigna ”, Varese - “ IV Triennale di Arte Sacra Contemporanea ”, Lecce -“ Il segno nel Libro ”, Bologna
2007 – “ Estampa 2007 ”, Madrid / “ Segni ”- III°
Rassegna internazionale d’arte contemporanea e
d’avanguardia-Torino -“ Incisioni Italiane ”, Sassari
2009 –“ Il segno nel libro ”, Cagliari -“ Metamorfosi
urbane ”, Sassari “Viajeros ”- Estampa 2009, Madrid
2010 –“ Salone Internazionale del Libro ”, Torino -“
Estampa 2010 ”, Madrid -“ Incisioni Italiane ”, Sassari
2011 – 54° Esposizione Internazionale d’Arte della
Biennale di Venezia – Padiglione Italia – Sassari -“
ARTS Libris ”, Salone Internazionale del Libro, Torino -“ Feria del libro de arte y diseno ”, Barcellona -“
Estampa 2011”, Madrid
2012 –“ Incisioni Italiane ”, Sassari -“ I Cento anni della xilografia italiana 1912-2012 ”, Finale Ligure (SV),
La Spezia, Colle Salvetti (LI) /“ FIG Bilbao”- Concorso
internazionale di Grafica, Esposizione internazionale
/“ Fiera internazionale 2012 ”, Gent -“Tra tradizione e
ricerca espressiva ”, Sassari, Madrid, Barcellona, Gent,
Torino
2013 –Mostra personale contestuale alla mostra
“ Stanis Dessy, maestro del colore e delle tecniche”,
Nuoro -“ FIG Bilbao – Premio Internacional de Grabado”,Bilbao -“ Libri d’artista”, Sassari
2014 –“ FIG Bilbao”, Bilbao -“ Last Paradise ”- Triennale di Roma 2014 –- Mostra Concorso Ex Libris –
Collegno (TO)
2015 - “ Giovanni Dotzo tra gli incisori sardi ”, Isili (CA)
- “ La costante resistenziale – Venticinque anni di
ricerca artistica in Sardegna 1957-1983, Nuoro -“ Effetto Arte ”, Parigi -“ Contemporary Art Show – Arte
Padova ”, Padova
2016 –“ Mail Art ”Il Molino del Groppo, Cremona -“
Segni in Progress – L’incisione in prospettiva ”, Cagliari -“ Extravaganza-ultralight – Eccentricità e leggerezza dalla Collezione del Banco di Sassari ”, Sassari
2017 –“ Dialogando con la Biennale –Venezia 2017
”,Venezia -“ Idee e passione”, Napoli -“V Edizione Setup Contemporary Art Fair ”, Bologna
2018 –“ A due passi da Atlantide ”, Firenze -“ Navigare tra segni. Sardegna eToscana nell’incisione del XX°
e del XXI° secolo ”, Pisa
2019 –“ Artisti d’Italia”, Monza
2021 –“ Organica”,Tempio Pausania (SS)
GIOVANNA SECCHI
GiovannaSecchièpittriceedesignerperl’artigianato
Nata ad Olbia, vive e lavora a Sassari dove si è diplomata presso l’Istituto Statale d’Arte. Maestro
illuminato per la sua formazione artistica fu Mauro
Manca, direttore negli anni 60 dello stesso Istituto.
Hafrequentato,dopoildiplomaperalcunianni,l’Accademia di Brera a Milano. Ha lavorato nel campo
della didattica come docente di discipline plastiche
nell’Istituto Statale d’Arte e poi, più tardi come docente di Decorazione presso l’Accademia di Belle Arti
della sua Città, nei primi anni della sua istituzione. Si
è occupata di design per l’artigianato nei settori del
tappeto e del sughero, del tessuto e vetrate. Ha fatto
parte, nel 62 del gruppo A, nato intorno alla figura
carismatica di Mauro Manca, successivamente aderisce al gruppo della Rosa, di marca più concettuale.
Dopo un breve percorso informale, segue un periododiricercaastratto/organicoeprosegueneglianni,
condedizioneeperpassione,concostantiesposizioni, privilegiando un lavoro di ricerca sperimentale su
materiali bidimensionali, carta, legno, ottenetela,
usati non unicamente come supporti ma come
materia dialogante con lo spazio, nell’intento, devotissimo, di costruire l’architettura della propria
storia d’artista. Dal 2001 è invitata e coinvolta da
Casa Falconieri nei progetti espositivi nazionali ed
internazionali di incisione, Al suo attivo ha numerose partecipazioni a mostrerei esposizioni in Italia
e all’Estero. Attentissima e curiosa di tutto ciò che
accade intorno a lei e nel mondo, tuttavia predilige
il silenzio del suo studio dove va a cercare risposte e
trova solo altre domande.
Attività espositiva:
1959- Cagliari, “ Mostra regionale d’arte “ . RomaMostra concorso M.P.I
1961- Cagliari, “ Terza Mostra regionale d’arte - Alghero- colletiva Galleria A
Sassari- Collettiva pad, dell’Artgianato“Tavolara”
1962- Alghero, Galleria A“ Monotipi con Zaza Calzia”
Cagliari- concorso OECE per il disegno dei tappeti
1963- Premio Sassari-2° premio nazionale di pittura
1964- P.toTorres“ Arte oggi in Sardegna”
1965 - Sassari, collettive galleria“A“, “il Cancello”
1966 -”Modi di ricerca”collettiva galleria A
Como-collettiva Artisti sardi
1967-Acireale” primo premio internazionale di pittura” Premio comune di Catania - Nuoro- mostra
regionale “L’arte e la pace”
1968-1Biennalereligiosacentro culturaleil Dialogo
-Sassari - galleria Il Cancello collettiva Calzia, Dore,
Contieri, Secchi1970- Cagliari, Mostra regionale d’Arte contemporanea - Mostra personale galleria degli Artisti1971 . nuoro Celebrazioni Deleddiane Collettiva.
1973 - Roma “ Geografia Sassari” collettiva - Loro
Ciufenna “XXII° Premio nazionale di pittura” ( Premio acquisto Comune di Catania)
1974- Sorso, Rassegna Regionale di Arti Figurative
1976- Sassari, Mostra personale, collettiva“La Rosa”
gall. Il Cancello - Alghero collettiva“La Rosa”, gall. A
1977 - Sassari, Festa dell’Unità
1980- Cagliari Mostra Regionale Arti figurative
1981 - Milano, gall. Il Mercante collettiva SecchiLauro
1982- Nuoro“Istanze contemporanee”Chironi88
Verona,“Tappetti d’arte”. studioTony De Rossi - Olbia
“ Arte oggi in Sardegna”
983/1984 - Nuoro, Museo del Costume - Cagliari,
Cittadella dei Musei “Nuove tendenze a confronto:
XXVannidiricercaartistica inSardegna (1957-1983)
- Cagliari, Arte Duchamp, mostra collettiva - Osmate,
Cascina Stal Vitale, “Dalla memoria i gesti”, mostra
collettiva - Sassari, 2 PiGreco Arte, mostra collettiva
- Roma ,“Il bambino, una favola, l’arte”MPI - Orotelli
, “strada dedicata allo scrittore Salvatore Cambosu”,
progetto e realizzazione Secchi. Dessy. Cuccu. Frogheri
1985- Nettuno“ Donna e arte”- Cagliari, Artigianato esposizione IED - Duchamp, collettiva artigianato
Secchi, Dessy. Marini
1986 –Roma, gall. Il Luogo - 1986-87 New York,
Roma“Italics”, 1925 – 1985, Sezione libri d’artista
- Tonara“Il Campanaccio d’Oro”
1990 -C agliari gall- Duchamp“ Arte in-utile”- Sassari, Pad, dell’Artigianato “ Prove d’Artista” Masia,
Oppo, Puzzu, Secchi.
1991- Trento, “Sardegna allo specchio”. Sassari “Firmato” pad . Tavolara . Cagliari” L’atelier della creatività”, villa Satta
1993 -“12 artisti per Antonio Pigliaru”Cagliari, Nuoro
1995-”lapis, Comune di Alghero
1996 - Sassari“Insularità” da un progetto ndi CaterinaVirdis Limentani a cura di G. Altea
1997- Alghero“alea”il caso e la sua logica, coll.
1998 - Sassari,“Donne in arte”- Progetto per vetrata
casa S.Antonio
1999 - Cagliari- Personale Centro Man Ray- Sassari
Personale galleria D&D- Per Mauro Manca, collettiva- Berchidda -Alghero-Arzachena-Quartu“ Stanze
comunicanti”
2000- Cagliari personale centro Man Ray. Ossi, Molineddu, Collettiva
2001 - Teulada “ Sul filo dell’arte” palazzo Sain just
Alghero, Personale Liceo Classico Manno . Madrid
Estampa IXª ed. - Sardara, Orani e Quartu 2002
collettiva “Tracce delTempo”a cura di Casa Falconieri
2003- Madrid Estampa - Oristano,“territori del corpo e della mente” . Berchidda PAV, “ del segno, del
suono, della parola”Arti visive a cura di G. Demuro
2005-Padova personale oratorio di San Rocco “Trafitture preziose”, -Toledo,“Los lugares del signo”
Sassari“Opera Incisa”p.zzo Ducale
2006 - Sassari “ Il segno del libro” p.zzo della Frumentaria - Madrid Estampa
2007 - Orani“ omaggio a Nivola”- Cagliari“ Ritratto/
Autoritratto”- Madrid Estampa
2008-Cagliari personaale da Thomas- Selargius“incontri d’arte”Casa Putzu - Sassati “Incisioni Italiane”
-Nuoro, Colletiva Artisti Sardi
2009 - Sassari “ I giardini di Lussemburgo” Isd’A Metamorfosi urbane in città - Cagliari collezione
Soddu - Cagliari “ Giovanna Secchi e Achille Pace”
gall. In-Visibile
2010- Toledo, “ Viajeros” Centro Cultural San Clemente - Balmaseda ( Bilbao) Museo Boinas la encartada “Viajeros”
2011-Venezia,“54 ª Biennale diVenezia, Padiglione
Italia”- Essaouira,“Artist in residence”- Nuoro Museo
Man personale
2012- Casablanca,“Maroc Premium Biennale Internazionale d’Arte”- Cagliari“ Sardegna indecifrabile”
,“ Piranesi ritrovato”- Sassari“ i doni di Afrodite”Museo Sanna, Incisioni Italiane
2013 - Sassari. Masedu collettiva -”Coriandoli di storia”LAS -Bonnannaro“Rigenera”collettiva
2014-Bilbao,“Premio Internazionale per l’Incisione
FIG” - Bilbao, Salamanca, Albacete “ Arte Cisoria” Sassari. LA,“ IlViaggio”, collettiva
2015- Nuoro , Museo Man,“La Costante resistenziale”- Sassari, LAS, Cagliari P.zzo di Città “ Arte Cisoria”
- S.taTeresa di Gallura“ Coluccia Art Hotel”
2017 - Bonnannaro. Govonoart “il volo”, “ La mano
destra”
2018- Firenze“A due passi da Atlantide”- Pisa“Navigare tra segni” - Bonnanaro, Govonoart“Seguendo
i sentieri del rosso”
2019- Samugheo (OR)“ Fibert Art ”, Samugheo
2020- Cagliari, Galleria Comunale, “Back 80’s, -Cagliari, Villa Vivaldi Pasqua - “ Sardegna reporter ”
Castello di San Michele
2021- Calasetta (NU), Museo Macc,“On Paper”
2022- Calasetta (NU), Museo Macc,“On PaperVIII”
ANGELINO FIORI
E’nato a Osilo dove vive e lavoraDopo gli studi compiuti a Sassari presso l’Istituto
d’Arte, inizia la sua attività artistica nel 1962 in
Germania, dove scopre la possibilità di applicare
lae serigrafia alla stampa tessile, che diventera’ una
delle costanti della sua produzione artistica. Nel
1964 rientra in Sardegna e insegna Arte Applicata
per la decorazione dei tessuti presso l’Istituto d’Arte
di Sassari dove, dopo alcuni anni, diventa docente di
discipline pittoriche fino al 1985.
Alla fine degli anni ‘80 dà vita con altri due artisti
(Vincenzo Marini e Roberto Puzzu) a un’importante
esperienza didattica nel comune di Osilo (SS),creando uno spazio culturale e laboratoriale incentrato
sulla sperimentazione formale e dei materiali lapidei del territorio ( ossidiane, quarzi, graniti) nella
produzione orafa.
Dal 2000 al 2010 è presente a ESTAMPA ,Madrid,
(Salón Internacional del Grabado y Ediciones de arte
contemporáneo), nei progetti sperimentali di Casa
Falconieri (Cagliari).
Progettista nel settore della grafica e dell’artigianato
artistico, si occupa di sperimentazione legata alla
stampa serigrafica, utilizzata principalmente per la
realizzazione di pezzi unici.Vive e lavora a Osilo.
Attività espositiva:
1962 - Cagliari - Progetto Sardegna -1°Concorso per
l’artigianato
(1° Premio)
1963 - Dachau, Dachau Palace, (Premio acquisto)
1967 - Nuoro, Galleria d’arte Chironi 88, 1°Biennale
Enal d’Arti figurative. (3° Premio) - Sassari, Concorso
Regionale ISOLA (premio“Tessuto di Abbigliamento
legato ai valori tradizionali”)
1976 - Sassari, Galleria d’arte Il Cancello,“Il gruppo
della Rosa” mostra collettiva - Alghero, Galleria
d’arte Il Cancello,“Il gruppo della Rosa”, mostra
collettiva.
1983-1984 - Nuoro, Museo del Costume - Cagliari,
Cittadella dei Musei,“Nuove tendenze a confronto:
XXV anni di ricerca artistica in Sardegna (19571983)”- Cagliari,“Arte Duchamp”, mostra collettiva
1985 - Cagliari, Galleria d’arte La Bacheca, “Cortine-Cromogrammes” - Alghero, Centro Forme,
“Piccole Invasioni”opere di A.Fiori e R.Puzzu.
1987 - Cagliari, Galleria Comunale, “Ad columnas
Antas” mostra collettiva – Osilo (SS), Chiesa del
Rosario,“NuoveTradizioni”
1988 - Cagliari, Galleria Comunale,“Segni d’Autore
in Sardegna”
1989 - Strasburgo, Hotel de Ville, “La memoire et
Les images - Art et artisanat de Sardaigne”
1991 – Trento, Palazzo Trentini, “Sardegna allo
specchio”Trame-Colori-Filigrane
1993 - Nuoro, Biblioteca Satta“12 artisti d’oggi per
Antonio Pigliaru”una cartella di serigrafie
1998 – Sassari, “Arte a Palazzo Ducale”, mostra
personale
1999 - Sassari – Palazzo Ducale“Per Mauro Manca”, mostra collettiva.
2000 - Madrid, Estampa - Salon Internacional de
Grabado“SardegnaTracce del tempo”
2002 – Orani (NU), Fondazione C. Nivola “Tracce
del Tempo” - Huelva, Muelle de Las Carabellas,
Puerto de las Artes,“V° ciclo de las Artes Contemporaneas de la Rabida”.
2003 – Villanovaforru (MC), Museo Genna Maria,
“I Segni e lo Spazio”
2004 – Macomer (NU), Padiglione Filigosa, “Il
Segno nel Libro”, 4° Mostra Regionale del Libro in
Sardegna
2005 – Toledo, Centro de estudios Juan De Mariana,“Los Lugares del Signo”
Sassari, Palazzo Ducale -Fondazione Banco di Sardegna,“Opera incisa”
2007- Orani (NU), Omaggio a Nivola “ Segno e
Utopia”
2007/2008 – Cagliari, Teatro Lirico“Ritratto/Autoritratto, declinazioni d’Artista”- Montrouge (France), Hotel deVille,“Filare ilTempo,Tappeti d’Autore”
Venezia, Palazzo Mocenigo, “Filare il Tempo,Tappeti
d’Autore”
Sassari, Palazzo della Frumentaria“Le Trame dell’Arte,Tessiture d’Artista in Sardegna”
2009 - Cagliari,Teatro Lirico “Piccolo Atlante della
Sardegna (Collezione Soddu -Tanda) - SASSARI,
Sassari in Arte, Istituto Statale d’Arte F. Figari,“Public
metamorfosi. I giardini di Lussenburgo”
2010 – Ossi (SS) Mulineddu,“Arte /Evento/Creazioni”XIV Edizione.
Sassari - Sassari in Arte,“Public Open Show”, II° edizione
2011- Essaouira (Marocco), Centro di Arte Contemporanea,“Opere a 10 Mani”- Barcellona,“Arts Santa
Monica ”Second annual Arts Libris -The international art and design book fair. Edizioni d’Arte per Carlo
Delfino Editore, Fiera del Libro,Torino
2012 – Casablanca, Maroc Premium - 1 Biennale
International d’Art – Bilbao,
FIG Bilbao, I°Festival International de Grabado Contemporaneo
2014- Salamanca – Bilbao – Albacete – Sassari,
“Arte Cisoria”
2015 – Nuoro, Museo Man,“La costante resistenziale” – Lunamatrona (CA),Museo Sa Corona Arrubia
“Giovanni Dotzo tra gli incisori Sardi”- 2016 – Nuoro,
Museo Man,“La costante resistenziale 2”
2018 – Firenze, Fondazione Il Bisonte, “A due passi
da Atlantide”- Pisa, Palazzo Lanfranchi – Museo
della Grafica,“Navigare tra segni”- Museo di Martis
“ Kronos”
2019/2020 -Samugheo (OR), Museo Murats,“1°
Biennale FIBER ART”
MARCO IPPOLITO
E’nato a Sassari, dove vive e lavora. Compie gli studi
presso il locale Istituto Statale d’Arte, nella sezione
Grafica e Fotografia.
Nel 1980 inizia l’attività di grafico, fotografo e illustratore. A partire dal 1984 tiene diverse mostre personali e partecipa a varie esposizioni collettive.
È docente presso il Liceo Artistico Statale di Sassari
nel quale, già docente nella sezione Grafica e Fotografia, attualmente insegna Discipline Audiovisive.
Nel 2008 e nel 2009 tiene i corsi per adulti di incisione xilo-calcografica presso l’Istituto Statale d’Arte di
Sassari. Nel 2014 è artista selezionato nel Premio
Internazionale per l’Incisione F.I.G. a Bilbao.
È presente nel progetto sperimentale “Arte Cisoria”
nato presso l’Università di Salamanca nel dipartimento“Istituto Universitario di Ricerca in Arte e Tecnologia dell’Animazione”.
Incisore, pittore, fotografo, è presente come incisore
in diverse edizioni di stampe d’arte come “L’officina
della Ricerca”, “Parabole”, “Provaci ancora Sam”, “Babele”,“Tarli d’Artista”, “Periplo”,“IlTempo non esiste”.
Italiane”
2012 - Sassari, La Frumentaria,“Incisioni Italiane”;
2013- Sassari, Liceo Artistico Statale, “Coriandoli di
storia” - Sassari, Museo del Carmelo, “25 Anni dell’
Accademia di Belle Arti di Sassari”- Bonnanaro (SS),
GovanorArt ,“Rigenera”;
2014 - Sassari, Liceo Artistico Statale, “Segnali di
fumo”- Salamanca, Istituto Universitario di Investigazione in Arte e Tecnologia dell’Animazione, “Arte
Cisoria” - Bilbao, Fig Bilbao 2014 - Sassari, Liceo Artistico Statale,“Il viaggio”
2015 - Sassari, Liceo Artistico Statale, “Arte Cisoria”Attività espositiva:
Lunamatrona (MC), Museo del Territorio“Sa Corona
1984 - Nulvi (SS), Sala Consiliare - Bari, Expo Arte - Arrùbia”, “Giovanni Dotzo tra gli incisori sardi” - Isili
Sassari, Padiglione dell’Artigianato - Sassari, Galleria (CA), Chiesa di S.Antonio,“Percorsi nell’incisione”
Asfodelo
201 6- Cagliari, Cittadella dei Musei, “Segni in Pro1986 - Sassari, Caffè Voltaire - Sassari, Palazzo della gress” - Sassari, Artha - Officina per la sperimentaProvincia“BiennaledeiGiovani”–Gavoi(NU),Biblio- zione delle Arti Visive,“Periplo”, cartella di incisioni di
teca Comunale
G.Corso, M.Ippolito, E.Lazzaroli, R.Puzzu
1988 Gavoi (NU),“Identità eTraiettorie”- Sassari, Pa- 2017 – Martis,Museo di Martis- Mostra virtuale
lazzo della Provincia
degli artisti G. Corso, A. Fiori, M.Ippolito, E. Lazzaroli,
1989 Sassari, Centro Culturale Novissima - Sassari, R.Puzzu, G. Secchi
Istituto Statale d’Arte“L’Officina della Ricerca”, cartella 2018 - Pisa, Museo della Grafica - Palazzo Lanfranchi,
di serigrafie per Mauro Manca di C.Catta, S.Corad- “Navigare tra segni”- Firenze, Fondazione Il Bisonte,
duzza, Dessy, M.Ippolito, N.Marotta, N.Masia, I.Pan- “...A due passi da Atlantide” - Martis (SS), Museo di
zino, R.Puzzu, G.Secchi
Martis, “Kronos” - Sassari, Banco di Sardegna, Sala
1990 Sassari, Galleria Denti&Denti, Ciclo “Epifania” Siglienti,“Tra Preistoria e Novecento. Simboli di un’I- Gavoi (NU), “Identità e Traiettorie”- Sassari, Centro dentità”- Sassari, Artha - Officina per la sperimentaCulturale Novissima - Cagliari, Spazio Intergrafica - zione delle Arti Visive, “Il tempo non esiste”, cartella
Tempio, Liceo Artistico Statale, “Parabole”,cartella di incisioni di G.Corso, A.Fiori, M.Ippolito, E.Lazzaroli,
di serigrafie di C.Catta, A.Fiori, M.Ippolito, N.Masia, R.Puzzu, G.Secchi;
R.Puzzu
2020 - Fertilia, (SS) Villa Arrecifes, “Percorsi d’Arte a
1991 Sassari, “Provaci ancora Sam” cartella di seri- Villa Arrecifes”
grafie di C.Catta, A.Fiori, M.Ippolito, N.Masia, C.Masi- 2021- Sassari, Artha - Officina per la sperimentani, R.Puzzu - Sassari,“Babele”, cartella di litografie per zione delle Arti Visive,“Quadrato Frasso”, cartella di
la tipografia Moderna, di C.Catta, A.Fiori, M.Ippolito, incisioni di Corso, Ippolito, Lazzaroli, Puzzu.
R.Puzzu
1992 Sassari, “Tarli d’Artista”, cartella di xilografie di ROBERTO PUZZU
A.Fiori, M.Ippolito, R.Puzzu
2006 Tempio, Liceo Artistico Statale, Ciclo “Verso le Vive e lavora a Sassari, dove e’nato nel 1950.
fonti”- mostra personale
Ha compiuto i suoi studi presso il locale Istituto Stata2008 - Sassari, La Frumentaria, “Incisioni Italiane” - le d’Arte, del quale, per un circa un decennio, e’stato
Sassari, Liceo Artistico Statale,“Lo Stato dell’Arte”
docente di discipline grafiche e pittoriche.
2009 -Sassari, Liceo Artistico Statale, “I giardini di Pittore,scultore, incisore si occupa, inoltre, di progetLussemburgo”;
tazione nei settori della grafica e della produzione
2010 -Sassari, Liceo Artistico Statale, “Lo Stato artigiana legata all’accessorio per l’abito.
dell’Arte 2010” - Sassari, La Frumentaria, “Incisioni
Ha diretto i Licei Artistici Statali di Tempio Pausania Olbia- Sassari.
1974 - Sassari: costituisce con l’artista Augusto Oppo
un collettivo di artisti che si aggregano in occasione
del dibattito su“Arte e responsabilità sociale”; l’attività del gruppo si qualifica per l’intervento nei quartieri
e la realizzazione di una colonna di serigrafie di ampia diffusione.
1990-Sassari.Realizzaconl’architettoGangaeilprof.
Prospero Malavasi il progetto per apertura dell’accademia di Belle Arti di Sassari che, nello stesso anno,
incomincia la propria attività - Sassari , fonda e dirige
la galleria d’Arte Novissima
1999- Fonda e dirige il liceo artistico di Olbia
2000- Fonda e dirige il liceo musicale diTempio Pausania
2002- Huelva, Universidad Santa Maria de La Rabida: lectio magistralis “ Relazioni fra comunicazione
verbale e pittura”
2007- Fonda e dirige la galleria dell’Istituto d’Arte di
Sassari
Attività espositiva:
2000 - Alghero, Liceo Manno“ Arte per la Scuola, la
Scuola per l’Arte”mostra personale - Madrid, Estampa in collaborazione con Casa Falconieri
a in collaborazione con Casa Falconieri - Sardara chiesa di Santa Anastasia, collettiva - Cagliari - Pinacoteca Nazionale, collettiva
2002 - ORANI, Fondazione Nivola“Tracce delTempo”
collettiva - HUELVA, Muelle de Las Carabellas, Puerto
de las Artes, V ciclo de las Artes Contemporanea de
la Rabida / Madrid, Estampa “Sardegna Luogo di
Segni”
2003- Gijón , galleria Espacio Líquido , collettiva Time in JazZ «Del Segno, del Suono e della Parola»
- Cagliari Pinacoteca comunale, mostra collettiva Oristano , Pinacoteca comunale C. Contini, “Territori
del corpo e della mente”, mostra collettiva - Madrid
La Feria de las Tentaciones, progetto “NUR/BABELE,
mostra collettiva - Madrid, Estampa in collaborazione con Casa Falconieri
2004 - Palazzo ARQUER Oristano ‘LABIRINTI E
MEMORIA – dialogo fra SARDEGNA, SPAGNA E
ARGEN-TINA’, mostra collettiva - SARDARA, chiesa
di Santa Anastasia ‘L’ISOLA DEL SEGNO’, mostra col-
lettiva/ Madrid, Estampa in collaborazione con Casa
Falconieri
2005-Toledo Centro Cultural San Clemente: ‘Los
lugares del signo. Cerdeña, una realidad contemporánes’Exposición en la Diputación de Toledo, mostra collettiva - Madrid, Estampa in collaborazione
con Casa Falconieri
2006 – Sassari “ Il segno nel libro”, Palazzo della
Frumentaria/ Museo Archeologico di Cagliari “Il
Museo luogo d’arte e cultura”- Museo Archeologico
di Cagliari “Dalla memoria alle tecnologie digitali”Il
percorso dell’arte digitale nel contemporaneo con
l’opera di Roberto Puzzu, mostra personal- Madrid,
Estampa in collaborazione con Casa Falconieri
2007 - Orani Exma: Omaggio a Nivola. Segno e
Utopia/ Madrid, Estampa in collaborazione con Casa
Falconieri /lo spazio (In)visibile a Cagliari “Portrait Sassari Sala Duce: collettiva di incisione.
2008-Madrid Annta Gallery , mostra personale - Madrid, Estampa in collaborazione con Casa
Falconieri - Sassari “Incisioni Italiane “, Palazzo della
Frumentaria
2009 - Sassari “ i giardini di Lussemburgo”, Istituto
statale d’arte - Madrid, Estampa in collaborazione
con Casa Falconieri - Sassari, “Incisioni italiane”, Palazzo della Frumentaria
2010- Madrid, Estampa in collaborazione con Casa
Falconieri - Sassari: 10ª Mostra incisioni italiane, Palazzo della Frumentaria -Torino Lingotto, Salone del
libro- incisioni - Toledo: Viajeros, Centro Cultural San
Clemente, mostra collettiva
2011- Ifitry ( Marocco)- opera a dieci mani con Said
Messari, Angelino Fiori, Giovanna Secchi, Gabriella
Locci - Bilbao, Balmaseda: Viajeros, collettiva museo
Boinas La Encantada - 54ª Biennale di Venezia, padiglione Italia.
2012- Sassari, Museo Archeologico Nazionale G.A.
Sanna “ I DONI DI AFRODITE” - Cagliari, Biblioteca
Universitaria “Sardegna indecifrabile”- Bilbao - FIG.
BILBAO - FERIA International de Grabado Contemporaneo - SASSARI ,“Incisioni Italiane”Palazzo della
Frumentaria - CASABLANCA Maroc Premium, Biennale International d’Art.
2013 - SASSARI -“Coriandoli di Storia”Liceo Artistico
Statale - BONNANARO, Govanoart “RIGENERA” 12
artisti creano su carta riciclata -SASSARI , Masedu
Museo arte contemporanea - BILBAO , FIG.BILBAO
, 2ª FERIA International de Grabado 2014 - SALAMANCA - BILBAO -ALBACETE SASSARI UNIVERSIDAD DE SALAMANCA , FACULTA’ DE BELLAS ARTES
“ ARTE CISORIA”/BILBAO - FIG.BILBAO - 3ª FERIA
International de Grabado Contemporaneo
2015 - NUORO - MUSEO MAN - “La costante residenziale” BILBAO - FIG.BILBAO - FERIA International
de Grabado Contemporaneo . -- MUSEO Sa Corona
Arrubia “Giovanni DOTZO tra gli incisori Sardi” - CAGLIARI , Arte Cisoria ,Palazzo di città
2016- BILBAO - FIG.BILBAO - 4ª FERIA International
de Grabado Contemporaneo. Durante l’esposizione
tiene in pubblico dimostrazioni di tecniche incisorie
sperimentali e di stampa -Bologna - Setup Contemporary ArtFair - CAGLIARI - Cittadella dei Musei -“Segni in progress- L’incisione in prospettiva” - SASSARI, ARTHA“ PERIPLO”Una cartella di calco-xilografie
CORSO - IPPOLITO - LAZZAROLI - PUZZU
2017 - Bologna - Setup Contemporary ArtFair - BILBAO , FIG.BILBAO 5ª FERIA International de Grabado
Contemporaneo. Durante l’esposizione tiene in pubblico dimostrazioni di tecniche incisorie sperimentali
e di stampa - Cagliari, Paratissima 2018 - MadridArtMadrid i-Firenze, fondazione il Bisonte “A DUE
PASSI DA ATLANTIDE” la contemporaneità dell’incisione in Sardegna a cura di Beatrice Dotzo -Pisa,
Museo della Grafica,“Navigare fra i segni. Sardegna
e Toscana nell’incisione tra XX e XXI secolo”, a cura di
Beatrice Dotzo - Pisa, Museo della Grafica,“ DANTESCA”- Martis - Museo di Martis“ Kronos” - SASSARI
-ARTHA -“ IL TEMPO NON ESISTE, IL TEMPO SIAMO
NOI” una cartella di calco-xilo-seri-fine art, Corso Fiori -Ippolito - Lazzaroli - Puzzu - Sechi
2019- “Arte evento creazione” Molineddu - Ossi /
Calasetta, museo MACC, il libro d’Artista
2021 “Arte evento creazione” XXV edizione, a cura
di Maiolina Cosseddu - Molineddu - Ossi / Sassari
“Quadrato Frasso!”, cartella di stampe calcografiche
con gli artisti Gabriella Corso, Marco Ippolito, Emma
Lazzaroli
VOLUME REALIZZATO
CON IL CONTRIBUTO
DELLA
FONDAZIONE DI SARDEGNA
PROGETTO GRAFICO
A CURA DI
ARTHA OFFICINA
SASSARI
FINITO DI STAMPARE NEL MESE DI APRILE 2022
PRESSO GLI STABILIMENTI DI PIXART PRINTING
QUARTO D’ALTINO