Papers by Maria Giovanna Brancati
Archivio Penale, 2024
Affettività e carcere costituiscono da sempre un binomio all’apparenza inconciliabile. La Corte c... more Affettività e carcere costituiscono da sempre un binomio all’apparenza inconciliabile. La Corte costituzionale, con sentenza 26 gennaio 2024, n. 10, ha tentato di superare questa visione illiberale della pena carceraria, dichiarando l’incostituzionalità del controllo a vista sulla persona detenuta colloquiante. Il testo si sofferma sul decisum della Corte costituzionale, svolgendo alcune notazioni critiche sui profili di illegalità e illegittimità della restrizione della libertà affettiva in costanza di detenzione.
Emotions and prison have always been an apparently irreconcilable pair. The Italian Constitutional Court, in Judgment No. 10 of 26 January 2024, attempted to overcome this illiberal view of imprisonment, declaring the unconstitutionality of the on-sight control of the prisoner during his/her visits. The text dwells on the Constitutional Court’s decisum, providing critical remarks on the profiles of illegality and illegitimacy of the restriction of emotional freedom while in detention.
In una recente pronuncia, la Corte costituzionale è ritornata a esprimersi sull'istituto della li... more In una recente pronuncia, la Corte costituzionale è ritornata a esprimersi sull'istituto della libertà vigilata, riconoscendone la piena funzione risocializzante ai sensi dell'art. 27, co. 3 Cost., anche quando questa consegua ope legis dall'ammissione del condannato alla liberazione condizionale. Il saggio analizza le questioni di legittimità costituzionale sottoposte all’attenzione della Corte e la posizione assunta da quest’ultima, offrendo brevi considerazioni critiche in chiusura.
The Italian Constitutional Court has stated the legitimacy of the mandatory probation of the convicted who has been granted conditional release. It acknowledged that probation still has a rehabilitation function under Article 27, para. 3 of the Italian Constitution. This work analyses the issues of constitutional legitimacy submitted to the Court and the position taken by the latter, offering brief critical considerations at the end.
La legislazione penale, 2023
Il lavoro tratta il tema della riparazione come modalità di risposta all’illecito penale, indagan... more Il lavoro tratta il tema della riparazione come modalità di risposta all’illecito penale, indagandone potenzialità e limiti anche alla luce della nuova «disciplina organica». L’autrice si sofferma, da una parte, sulla dimensione costituzionale della riparazione, dall’altra sulle prospettive di efficienza sistematica che essa offre, giungendo alla conclusione che sia possibile immaginare un sistema penale pronto a rinunciare alla pena.
This paper discusses the topic of restorative justice as a strategy to manage criminal offences, investigating its potentiality and limits in the light of the new Italian legislation. The author dwells, on the one hand, on the constitutional dimension of reparation, on the other, on the perspectives of systemic efficiency offered, concluding that it is possible to imagine a penal system ready to avoid punishment.
Revue Internationale de Droit Pénal, 2022
For some time, the commission of atrocity crimes by corporate actors has been increasing at both ... more For some time, the commission of atrocity crimes by corporate actors has been increasing at both national and international levels, also due to the changing balance of power between public and private actors. Their involvement in situations that to all intents and purposes can be defined as international crimes (eg, forced labour, slavery, serious environmental crimes, war crimes) is thus under public attention. Therefore, questions have been raised about the need of making corporations accountable at the International Criminal Court (ICC). This contribution is offering a double perspective for addressing this issue: first, several existing possibilities in the context of the ICC regulation for improving the individual responsibility of business leaders will be investigated. Then, the introduction of an explicit punishability clause for juridical persons in the Rome Statute, enlightening advantages as well as caveats of this approach, will be considered.
Lastly, several alternatives to the ICC and, more generally, to criminal justice will be suggested, pointing out that the ICC system of justice may better remain an ‘extrema ultima ratio’.
Archivio penale, 2022
La pena proporzionata: viaggio tra legalità ed equità a partire della sentenza C-205/20 Prendendo... more La pena proporzionata: viaggio tra legalità ed equità a partire della sentenza C-205/20 Prendendo spunto dalla decisione della Corte di Giustizia dell'Unione Europea C-205/20, che ha sancito il carattere della diretta applicabilità del principio di proporzionalità esplicitamente richiamato in una direttiva, il saggio si sofferma sul rapporto tra proporzionalità e legalità della risposta sanzionatoria, esplorando in particolare il profilo "contestuale" della pena proporzionata..
Taking its cue from the decision of the Court of Justice of the European Union C-205/20 that established the direct applicability of the principle of proportionality explicitly referred to in a directive, the essay dwells on the relationship between proportionality and the legality of the sanctioning response, exploring in particular the ‘contextual’ profile of proportionate punishment.
Labour migration in the time of Covid-19: inequalities and perspectives for change, in G. Ciliberto, F. Staiano (eds.), Roma, CNR Edizioni, pp. 41-64, 2021
This paper outlines the link between, on the one hand, the impact of the COVID-19 pandemic on the... more This paper outlines the link between, on the one hand, the impact of the COVID-19 pandemic on the global economy and, on the other, the probable increased rise of trafficking in persons for the purpose of labour exploitation caused by the demand pressure in the bussiness' production after the global crisis.
This starting point, which also takes into account the vulnerability of the individuals involved, serves the purpose of assessing perspective preventive initiatives with the view of countering some of the factors triggering the phenomenon, rather than adopting a criminal law approach alone.
Le Corti Umbre, 2021
La vicenda giudiziaria commentata pone diverse questioni di fatto, che sembrano sfuggire alla sta... more La vicenda giudiziaria commentata pone diverse questioni di fatto, che sembrano sfuggire alla statica sussuntiva delle fattispecie criminose; tanti i capi di imputazione che tentano di ritrarre l’immaginifica complessità del reale. Unico, tuttavia, è il “disegno criminoso”.
I temi che si intrecciano danzano sul confine tra la “lotta” alla criminalità organizzata transnazionale finalizzata all’ingresso illegale di stranieri nel territorio dello Stato, il “traffico” di esseri umani e il loro sfruttamento per finalità lato sensu lucrative. Temi di vastissima portata, che per loro stesso statuto sono destinati a una mescolanza spesso in frizione con l’esattezza dei concetti voluta dal formulario giuridico-penale. L'Autrice ripercorre l'unico filo conduttore che lega le figure criminose eterogenee, soffermandosi sul rapporto tra l'aggravante della transnazionalità e il reato di associazione per delinquere da un lato, e le ipotesi di Human Trafficking e Smuggling dall'altro.
Vita detentiva, identità e diritti, a cura di M. C. Locchi, Università degli Studi di Perugia – Dipartimento di Giurisprudenza, pp. 44-68, 2021
L’esperienza detentiva dello straniero è – per ragioni varie – concretamente più afflittiva di qu... more L’esperienza detentiva dello straniero è – per ragioni varie – concretamente più afflittiva di quella vissuta dal reo cittadino e, d’altronde, ciò appare generalmente più accettabile in termini di costi sociali agli occhi della pubblica opinione. Questo dato, però, si traduce in un sostanziale fallimento della funzione rieducativa della pena e, più in generale, in una perdita di credibilità del sistema penale nel suo complesso, con conseguente aumento del sentimento di insicurezza da parte della collettività. L'Autrice indaga la "circolarità" dell'esperienza detentiva dello straniero, fatta di ingresso nel circuito detentivo e fuoriuscita stigmatizzante, come esempio paradigmatico della relazione sicurezza-uso demagogico del diritto penale, illuminando alcuni limiti e contraddizioni del sistema di giustizia penale così concepito.
Le Corti Umbre, 2020
A partire da una vicenda di cronaca giudiziaria l'autrice riflette su alcune questioni di ordine ... more A partire da una vicenda di cronaca giudiziaria l'autrice riflette su alcune questioni di ordine generale che attagliano l’ampissima tematica della colpevolezza, con riferimento a due specifici profili: il confine tra colpa cosciente e dolo eventuale e, ancor prima, il modo in cui il rapporto tra rappresentazione e volontà nell’imputazione dolosa viene ad atteggiarsi nei casi ove la “sola” colpa parrebbe esporsi a un rimprovero di “ingiustizia” rispetto al fatto commesso, tale da indurre il giudicante ad abnormi utilizzi del concetto di volontà (e di rappresentazione).
La questione è comprendere se per poter saggiare l’esistenza di un elemento psicologico che richiede, ad ogni buon conto, un certo quantum di volontà, oltre che di rappresentazione, sia sufficiente, su un piano pre-probatorio/processuale e a meno di non cedere alla tentazione di abbandonarsi a un «interscambio di piani di valutazione» , che essa investa anche solo in via mediata dalla (presunta) rappresentazione l’intera dinamica azione-nesso-evento.
Sullo sfondo, l’ulteriore punctum dolens consta della valutazione dello spazio di manovra che è opportuno riservare in tali casi all’agire in preda ad impulso indomabile, o, in altri termini, del rapporto tra imputazione “eventualmente” dolosa e art. 90 c.p.
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Starting from a case from the judicial chronicle, the author reflects on some general issues that relate to the very broad theme of culpability, with reference to two specific profiles: the boundary between conscious guilt and possible wilful misconduct and, even before that, the way in which the relationship between representation and will in the malicious imputation takes shape in cases where "only" guilt seems to expose itself to a reproach of "injustice" with respect to the fact committed, such as to lead the judge to abnormal uses of the concept of will (and representation).
The question is to understand whether, in order to test the existence of a psychological element that requires, in any case, a certain amount of willpower, as well as representation, it is sufficient, on a pre-probationary/processual level and unless one gives in to the temptation of indulging in an "interchange of evaluation plans", that it even only concerns the existence of a psychological element that requires, in any case, a certain amount of willpower, as well as representation. that it invests, even if only mediated by the (alleged) representation, the entire action-nessus-event dynamic.
In the background, the further punctum dolens consists of the assessment of the room for manoeuvre that should be reserved in such cases for acting in the grip of an untameable impulse, or, in other words, of the relationship between "possibly" intentional imputation and Article 90 of the Italian Criminal Code.
Archivio Penale, 2020
La criminalità stradale costituisce un terreno di feritli tensioni tra politica e criminologia, i... more La criminalità stradale costituisce un terreno di feritli tensioni tra politica e criminologia, in cui il diritto penale si trova conteso tra le esigenze di sicurezza collettiva e il bisogno di fedeltà ai principi costituzionali della materia penale. In questo lavoro si affronta criticamente il tema appoggiandosi al testo di una recente pronuncia di legittimità che, nel configurare il delitto di cui all’art. 589-bis co. 2 c.p. come exemplum di reato complesso, indugia su di una lettura della fattispecie che sovverte i criteri dell’imputazione colposa, qualificando lo stato di ebbrezza quale mero presupposto di applicazione dell’omicidio stradale aggravato. Si offre così occasione per riflettere sull’opportunità di rileggere i connotati tipici dell’omicidio stradale in stato di ebbrezza in conformità al principio di colpevolezza.
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Vehicular crime is a terrain of fertile tensions between politics and criminology, in which criminal law is torn between the demands of collective security and the need for fidelity to the constitutional principles of criminal law. In this paper, the subject is critically tackled by relying on the text of a recent judgment which, in configuring the crime referred to in Article 589-bis, paragraph 2 of the Italian Criminal Code as a model of special complex crime, lingers on a reading of the offense which subverts the criteria of culpable prosecution, qualifying the state of drunkenness as a mere prerequisite for the application of aggravated vehicular homicide. This offers an opportunity to reflect on the need of reread the typical features of vehicular homicide in a state of drunkenness in accordance with the principle of guilt.
V Rapporto Agromafie e Caporalato, 2020
An insight of the legislative system to manage new forms of slavery in the United Kingdom, previo... more An insight of the legislative system to manage new forms of slavery in the United Kingdom, previoused by a systematic overview of labour exploitation (and trafficking for exploitative purposes) within the framework of international and supranational regulatory sources.
Drafts by Maria Giovanna Brancati
On 28 May I will have the pleasure and honour to participate in the prestigious Summer Academy "S... more On 28 May I will have the pleasure and honour to participate in the prestigious Summer Academy "Sustainable Work" organised by the Research Network Working Futures and Centre Marc Bloch in Berlin and to present part of my PhD research.
The topics will be health, environment, economic sustainability and decent work.
In recent decades, work has undergone numerous mutations. New questions arise about the perception and value of work, the impact of digitalization, the virtues of the welfare state, and the social and ecological responsibility of employers, employees and companies. All these changes within the sphere of work raise the issue of the sustainability of work in various ways. The Summer Academy aims to explore the relationship between work and sustainability along four thematic axes: Sustainable Work and Ecology, Sustainable Work and Democracy, Sustainable Work and Social Welfare as well as Sustainable Work and Economic Development.
Events by Maria Giovanna Brancati
L’‘intenzione’ nella cultura teologico-giuridica occidentale
L’intenzione nel diritto penale costituisce da sempre oggetto di studio nella prospettiva dell’au... more L’intenzione nel diritto penale costituisce da sempre oggetto di studio nella prospettiva dell’autore dell’offesa, così ci si domanda quale sia il grado della sua colpevolezza nelle circostanze in cui questi realizzi in concreto un’offesa diversa da quella che avrebbe avuto intenzione di realizzare; ancora, ci si interroga sull’opportunità di “punire le intenzioni” non compiutamente manifestatasi in offesa; più radicalmente si indaga il livello di “imputabilità” della condotta intenzionale che conduca al reato. Un argomento apparentemente lontano, ma intrinsecamente connesso nella sua dimensione teologico-morale, è quello delle intenzioni dell’offeso e, più radicalmente, della sua libertà di autodeterminazione. Esso si trova al crocevia tra questioni e problemi che attengono alle diverse branche del diritto in riferimento all’intenzione e alle sfide che essa pone alle odierne scienze umane e sociali.
La questione che si vuole sottoporre al dibattito nell’ambito del presente seminario, per affinità tematica, riguarda la rilevanza che possa/debba assumere la volontà/intenzione della persona offesa del reato di sfruttamento del lavoro di soggiacere – magari per un tempo limitato della propria esistenza – alle condizioni di sfruttamento.
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Papers by Maria Giovanna Brancati
Emotions and prison have always been an apparently irreconcilable pair. The Italian Constitutional Court, in Judgment No. 10 of 26 January 2024, attempted to overcome this illiberal view of imprisonment, declaring the unconstitutionality of the on-sight control of the prisoner during his/her visits. The text dwells on the Constitutional Court’s decisum, providing critical remarks on the profiles of illegality and illegitimacy of the restriction of emotional freedom while in detention.
The Italian Constitutional Court has stated the legitimacy of the mandatory probation of the convicted who has been granted conditional release. It acknowledged that probation still has a rehabilitation function under Article 27, para. 3 of the Italian Constitution. This work analyses the issues of constitutional legitimacy submitted to the Court and the position taken by the latter, offering brief critical considerations at the end.
This paper discusses the topic of restorative justice as a strategy to manage criminal offences, investigating its potentiality and limits in the light of the new Italian legislation. The author dwells, on the one hand, on the constitutional dimension of reparation, on the other, on the perspectives of systemic efficiency offered, concluding that it is possible to imagine a penal system ready to avoid punishment.
Lastly, several alternatives to the ICC and, more generally, to criminal justice will be suggested, pointing out that the ICC system of justice may better remain an ‘extrema ultima ratio’.
Taking its cue from the decision of the Court of Justice of the European Union C-205/20 that established the direct applicability of the principle of proportionality explicitly referred to in a directive, the essay dwells on the relationship between proportionality and the legality of the sanctioning response, exploring in particular the ‘contextual’ profile of proportionate punishment.
This starting point, which also takes into account the vulnerability of the individuals involved, serves the purpose of assessing perspective preventive initiatives with the view of countering some of the factors triggering the phenomenon, rather than adopting a criminal law approach alone.
I temi che si intrecciano danzano sul confine tra la “lotta” alla criminalità organizzata transnazionale finalizzata all’ingresso illegale di stranieri nel territorio dello Stato, il “traffico” di esseri umani e il loro sfruttamento per finalità lato sensu lucrative. Temi di vastissima portata, che per loro stesso statuto sono destinati a una mescolanza spesso in frizione con l’esattezza dei concetti voluta dal formulario giuridico-penale. L'Autrice ripercorre l'unico filo conduttore che lega le figure criminose eterogenee, soffermandosi sul rapporto tra l'aggravante della transnazionalità e il reato di associazione per delinquere da un lato, e le ipotesi di Human Trafficking e Smuggling dall'altro.
La questione è comprendere se per poter saggiare l’esistenza di un elemento psicologico che richiede, ad ogni buon conto, un certo quantum di volontà, oltre che di rappresentazione, sia sufficiente, su un piano pre-probatorio/processuale e a meno di non cedere alla tentazione di abbandonarsi a un «interscambio di piani di valutazione» , che essa investa anche solo in via mediata dalla (presunta) rappresentazione l’intera dinamica azione-nesso-evento.
Sullo sfondo, l’ulteriore punctum dolens consta della valutazione dello spazio di manovra che è opportuno riservare in tali casi all’agire in preda ad impulso indomabile, o, in altri termini, del rapporto tra imputazione “eventualmente” dolosa e art. 90 c.p.
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Starting from a case from the judicial chronicle, the author reflects on some general issues that relate to the very broad theme of culpability, with reference to two specific profiles: the boundary between conscious guilt and possible wilful misconduct and, even before that, the way in which the relationship between representation and will in the malicious imputation takes shape in cases where "only" guilt seems to expose itself to a reproach of "injustice" with respect to the fact committed, such as to lead the judge to abnormal uses of the concept of will (and representation).
The question is to understand whether, in order to test the existence of a psychological element that requires, in any case, a certain amount of willpower, as well as representation, it is sufficient, on a pre-probationary/processual level and unless one gives in to the temptation of indulging in an "interchange of evaluation plans", that it even only concerns the existence of a psychological element that requires, in any case, a certain amount of willpower, as well as representation. that it invests, even if only mediated by the (alleged) representation, the entire action-nessus-event dynamic.
In the background, the further punctum dolens consists of the assessment of the room for manoeuvre that should be reserved in such cases for acting in the grip of an untameable impulse, or, in other words, of the relationship between "possibly" intentional imputation and Article 90 of the Italian Criminal Code.
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Vehicular crime is a terrain of fertile tensions between politics and criminology, in which criminal law is torn between the demands of collective security and the need for fidelity to the constitutional principles of criminal law. In this paper, the subject is critically tackled by relying on the text of a recent judgment which, in configuring the crime referred to in Article 589-bis, paragraph 2 of the Italian Criminal Code as a model of special complex crime, lingers on a reading of the offense which subverts the criteria of culpable prosecution, qualifying the state of drunkenness as a mere prerequisite for the application of aggravated vehicular homicide. This offers an opportunity to reflect on the need of reread the typical features of vehicular homicide in a state of drunkenness in accordance with the principle of guilt.
Drafts by Maria Giovanna Brancati
The topics will be health, environment, economic sustainability and decent work.
In recent decades, work has undergone numerous mutations. New questions arise about the perception and value of work, the impact of digitalization, the virtues of the welfare state, and the social and ecological responsibility of employers, employees and companies. All these changes within the sphere of work raise the issue of the sustainability of work in various ways. The Summer Academy aims to explore the relationship between work and sustainability along four thematic axes: Sustainable Work and Ecology, Sustainable Work and Democracy, Sustainable Work and Social Welfare as well as Sustainable Work and Economic Development.
Events by Maria Giovanna Brancati
La questione che si vuole sottoporre al dibattito nell’ambito del presente seminario, per affinità tematica, riguarda la rilevanza che possa/debba assumere la volontà/intenzione della persona offesa del reato di sfruttamento del lavoro di soggiacere – magari per un tempo limitato della propria esistenza – alle condizioni di sfruttamento.
Emotions and prison have always been an apparently irreconcilable pair. The Italian Constitutional Court, in Judgment No. 10 of 26 January 2024, attempted to overcome this illiberal view of imprisonment, declaring the unconstitutionality of the on-sight control of the prisoner during his/her visits. The text dwells on the Constitutional Court’s decisum, providing critical remarks on the profiles of illegality and illegitimacy of the restriction of emotional freedom while in detention.
The Italian Constitutional Court has stated the legitimacy of the mandatory probation of the convicted who has been granted conditional release. It acknowledged that probation still has a rehabilitation function under Article 27, para. 3 of the Italian Constitution. This work analyses the issues of constitutional legitimacy submitted to the Court and the position taken by the latter, offering brief critical considerations at the end.
This paper discusses the topic of restorative justice as a strategy to manage criminal offences, investigating its potentiality and limits in the light of the new Italian legislation. The author dwells, on the one hand, on the constitutional dimension of reparation, on the other, on the perspectives of systemic efficiency offered, concluding that it is possible to imagine a penal system ready to avoid punishment.
Lastly, several alternatives to the ICC and, more generally, to criminal justice will be suggested, pointing out that the ICC system of justice may better remain an ‘extrema ultima ratio’.
Taking its cue from the decision of the Court of Justice of the European Union C-205/20 that established the direct applicability of the principle of proportionality explicitly referred to in a directive, the essay dwells on the relationship between proportionality and the legality of the sanctioning response, exploring in particular the ‘contextual’ profile of proportionate punishment.
This starting point, which also takes into account the vulnerability of the individuals involved, serves the purpose of assessing perspective preventive initiatives with the view of countering some of the factors triggering the phenomenon, rather than adopting a criminal law approach alone.
I temi che si intrecciano danzano sul confine tra la “lotta” alla criminalità organizzata transnazionale finalizzata all’ingresso illegale di stranieri nel territorio dello Stato, il “traffico” di esseri umani e il loro sfruttamento per finalità lato sensu lucrative. Temi di vastissima portata, che per loro stesso statuto sono destinati a una mescolanza spesso in frizione con l’esattezza dei concetti voluta dal formulario giuridico-penale. L'Autrice ripercorre l'unico filo conduttore che lega le figure criminose eterogenee, soffermandosi sul rapporto tra l'aggravante della transnazionalità e il reato di associazione per delinquere da un lato, e le ipotesi di Human Trafficking e Smuggling dall'altro.
La questione è comprendere se per poter saggiare l’esistenza di un elemento psicologico che richiede, ad ogni buon conto, un certo quantum di volontà, oltre che di rappresentazione, sia sufficiente, su un piano pre-probatorio/processuale e a meno di non cedere alla tentazione di abbandonarsi a un «interscambio di piani di valutazione» , che essa investa anche solo in via mediata dalla (presunta) rappresentazione l’intera dinamica azione-nesso-evento.
Sullo sfondo, l’ulteriore punctum dolens consta della valutazione dello spazio di manovra che è opportuno riservare in tali casi all’agire in preda ad impulso indomabile, o, in altri termini, del rapporto tra imputazione “eventualmente” dolosa e art. 90 c.p.
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Starting from a case from the judicial chronicle, the author reflects on some general issues that relate to the very broad theme of culpability, with reference to two specific profiles: the boundary between conscious guilt and possible wilful misconduct and, even before that, the way in which the relationship between representation and will in the malicious imputation takes shape in cases where "only" guilt seems to expose itself to a reproach of "injustice" with respect to the fact committed, such as to lead the judge to abnormal uses of the concept of will (and representation).
The question is to understand whether, in order to test the existence of a psychological element that requires, in any case, a certain amount of willpower, as well as representation, it is sufficient, on a pre-probationary/processual level and unless one gives in to the temptation of indulging in an "interchange of evaluation plans", that it even only concerns the existence of a psychological element that requires, in any case, a certain amount of willpower, as well as representation. that it invests, even if only mediated by the (alleged) representation, the entire action-nessus-event dynamic.
In the background, the further punctum dolens consists of the assessment of the room for manoeuvre that should be reserved in such cases for acting in the grip of an untameable impulse, or, in other words, of the relationship between "possibly" intentional imputation and Article 90 of the Italian Criminal Code.
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Vehicular crime is a terrain of fertile tensions between politics and criminology, in which criminal law is torn between the demands of collective security and the need for fidelity to the constitutional principles of criminal law. In this paper, the subject is critically tackled by relying on the text of a recent judgment which, in configuring the crime referred to in Article 589-bis, paragraph 2 of the Italian Criminal Code as a model of special complex crime, lingers on a reading of the offense which subverts the criteria of culpable prosecution, qualifying the state of drunkenness as a mere prerequisite for the application of aggravated vehicular homicide. This offers an opportunity to reflect on the need of reread the typical features of vehicular homicide in a state of drunkenness in accordance with the principle of guilt.
The topics will be health, environment, economic sustainability and decent work.
In recent decades, work has undergone numerous mutations. New questions arise about the perception and value of work, the impact of digitalization, the virtues of the welfare state, and the social and ecological responsibility of employers, employees and companies. All these changes within the sphere of work raise the issue of the sustainability of work in various ways. The Summer Academy aims to explore the relationship between work and sustainability along four thematic axes: Sustainable Work and Ecology, Sustainable Work and Democracy, Sustainable Work and Social Welfare as well as Sustainable Work and Economic Development.
La questione che si vuole sottoporre al dibattito nell’ambito del presente seminario, per affinità tematica, riguarda la rilevanza che possa/debba assumere la volontà/intenzione della persona offesa del reato di sfruttamento del lavoro di soggiacere – magari per un tempo limitato della propria esistenza – alle condizioni di sfruttamento.