Books by Giuseppe Episcopo
Biblion, 2022
Ascolto è il secondo convegno ideato dal Seminario Per- manente di Narratologia e anch’esso, come... more Ascolto è il secondo convegno ideato dal Seminario Per- manente di Narratologia e anch’esso, come il preceden- te, si è svolto sulle piattaforme per le conferenze virtua- li. Paradossalmente, la formula stessa dell’incontro ha contribuito a conferire alla nozione d’ascolto un aspetto performativo, giacché la partecipazione si è tutta rac- colta nell’atto d’ascolto, risvegliato dalle forme intime di fruizione: un dispositivo elettronico personale – il com- puter – a cui sono collegate via cavo o bluetooth delle cuffie, oppure degli altoparlanti. Eppure, come è desu- mibile anche da questa breve nota aneddotica posta in chiave incipitaria, la questione dell’ascolto non si risolve tutta nel solo interrogarsi sui soggetti destinatari di una meccanica comunicativa, tutt’altro: perché recuperare – dal punto di vista estetico, teorico e, non da ultimo anche mediale – la centralità dell’ascolto permette di gettare nuova luce sui rapporti tra le diverse arti.
Carocci, 2022
Vite di Balzac è una biografia senza precedenti: un viaggio nella mente di Honoré de Balzac attra... more Vite di Balzac è una biografia senza precedenti: un viaggio nella mente di Honoré de Balzac attraverso lo studio di nove dei suoi più grandi personaggi seguiti, osservati, analizzati nei diversi romanzi in cui fanno la loro apparizione. Brooks individua nel capitalista Gobseck, nell’aspirante scrittore Lucien de Rubempré, nell’ambizioso Rastignac, nella storia del desiderio risvegliato e represso di Henriette de Mortsauf, nel polimorfo Jacques Collin – alias Vautrin –, nelle fortificazioni sociali create da Antoinette de Langeais alcune delle figure capaci di rivelare e illuminare da una prospettiva originale la biografia, l’epoca e l’opera di uno dei più grandi autori della letteratura mondiale. Con l’affondare le mani nelle realtà politiche, economiche, familiari, psicologiche, Balzac, più di chiunque altro, ha inventato il romanzo ottocentesco, ma sono stati soprattutto i suoi personaggi – imprenditori, banchieri, inventori, industriali, poeti, artisti, bohémien di entrambi i sessi, giornalisti, aristocratici, politici, medici, musicisti, detective, attori e attrici, usurai, contadini, professori, prostitute – che gli hanno permesso di dare vita alle forze dinamiche di un’epoca da cui è scaturita la nostra
Carocci, 2020
Nei dieci saggi qui raccolti Franco Moretti mette alla prova un modello teorico originale e stran... more Nei dieci saggi qui raccolti Franco Moretti mette alla prova un modello teorico originale e straniante che rilancia le sfide dell’interpretazione esercitando sui testi uno sguardo a distanza. Dal modello evolutivo di La letteratura europea, attraverso la dominante geoculturale di Congetture sulla letteratura mondiale e di Planet Hollywood, ai risultati quantitativi di Stile SRL e agli schemi astratti di Teoria delle reti e analisi della trama, il volume segue due decenni di esplorazioni critiche che hanno prodotto metodi nuovi, rigorosi e non ortodossi per interrogare le forme letterarie nelle loro relazioni più complesse e inaspettate. Nel 2013 l’edizione inglese del libro ha ricevuto il prestigioso premio del National Book Critics Circle per la Critica letteraria.
Napoli: FedOA - Federico II University Press , 2019
La letteratura in laboratorio raccoglie 12 Pamphlet pubblicati dal Literary Lab dell’Università d... more La letteratura in laboratorio raccoglie 12 Pamphlet pubblicati dal Literary Lab dell’Università di Stanford sotto la direzione del suo fondatore, Franco Moretti, dal 2011 al 2017. Con i suoi lavori, già tradotti in diverse lingue, il Literary Lab di Moretti ha aperto un nuovo capitolo nel rapporto tra gli studi letterari e le risorse digitali dando vita a un nuovo approccio critico i testi. Moretti e il suo gruppo di co-autori hanno messo al centro dei loro esperimenti la letteratura nella materia da cui è costituita, il linguaggio, e hanno condotto approfondite indagini su banche dati esistenti e su corpus creati in modo autonomo. Franco Moretti ha arricchito gli studi letterari dando vita sia a un metodo teorico sia a una precisa procedura tecnica applicata alla letteratura. I saggi che compongono questa raccolta spaziano dalla dimensione microlinguistica a quella delle forme e dei generi attraverso una serie di analisi quantitative che permettono di accrescere, migliorare e rendere più precisa la comprensione della storia e della teoria della letteratura.
Firenze: Cesati, 2016
Apocryphal history, creative anachronism, historical fantasy -these are the typical strategies of... more Apocryphal history, creative anachronism, historical fantasy -these are the typical strategies of the postmodern revisionist historical novel. The postmodernist historical novel is revisionist in two senses. First, it revises the content of the historical record, reinterpreting the historical record, often demystifying or debunking the orthodox version of the past. Secondly, it revises, indeed transforms, the conventions and norms of historical fiction itself. Brian McHale The future doesn't exist, or if it does exist, it is the obsolete in reverse. The future is always going backwards. Our future tends to be prehistoric [...] I posit that there is no tomorrow, nothing but a gap, a yawning gap […] Everything just vanishes. Robert Smithson Episcopo.indb
Napoli: Cronopio, 2015
subgenres in speculative fiction. Past-tomorrows and future-yesterdays: Metahistorical Narratives... more subgenres in speculative fiction. Past-tomorrows and future-yesterdays: Metahistorical Narratives & Scientific Metafictions is a foray into spatial and temporal grids explored by the literary production of the last forty years. Set at the crossroads of several cultural tensions, the metahistorical nature of contemporary narratives and metafictional approaches to scientific discourses in recent fictions problematize concepts of history and practices of science. By means of a radical fragmentation, ramification, and quantification of the plot, the selfreflexivity inherent to metafiction redoubles on a metahistorical hetero-reflexivity. Likewise, the pluridiscursivity inherent to historicity recoils upon the pluridiscursivity of the novel. "this fiction […] portrayed the nature of narrative history rather than the specific facts of historical accounting." Amy J. Elias "the most arresting, ambitious, and significant fiction written in English in the past four or five decades is, in this way, metahistorical: it summons, fractures, and re-invents history." Susan Strehle "extensive engagement with 'real' history and fictional supplement demonstrates how abstract notation systems (fictions) are complexly embedded in materiality." Sherryl Vint
Book Chapters by Giuseppe Episcopo
in Critica sperimentale. Franco Moretti e la letteratura. A cura di Francesco de Cristofaro, Stefano Ercolino, Roma: Carrocci 2021., 2021
in Scrittori fra più mondi. A cura di Paolo Valesio, Marcello Neri, Flavia Manservigi, Firenze: Sef, 2021
l romanzo in Italia. I, Forme, poetiche, questioni. A cura di Giancarlo Alfano, Francesco de Cristofaro, Roma: Carocci, 2018
« Il est pas facile de raconter à présent » Crise de l’expérience et création artistique après la Grande Guerre. Sous la direction de Luca Salza. Paris: Editions Mimesis, 2018
Napoli: Cronopio, 2018
(Postfazione a Fredric Jameson, Raymond Chandler. L'indagine della totalità. Napoli: Cronopio 201... more (Postfazione a Fredric Jameson, Raymond Chandler. L'indagine della totalità. Napoli: Cronopio 2018: pp. 127-140)
L’epica dopo il moderno. A cura di Francesco de Cristofaro. Pisa: Pacini Editore, 2017
È vietata la traduzione, la memorizzazione elettronica, la riproduzione totale o parziale, con qu... more È vietata la traduzione, la memorizzazione elettronica, la riproduzione totale o parziale, con qualsiasi mezzo, compresa la fotocopia, anche ad uso interno o didattico. L'illecito sarà penalmente perseguibile a norma dell'art. 171 della Legge n. 633 del 22/04/1941 ISBN 978-88-6995-254-8 Per la presente edizione © 2017 by Pacini Editore 56121 Pisa, via A. Gherardesca, 1 http://www.pacinieditore.it © _Associazione Sigismondo Malatesta
Federigo Tozzi in Europa Influssi culturali e convergenze artistiche. A cura di Riccardo Castellana e Ilaria de Seta. Roma: Carocci, 2017
Postface to Fredric Jameson, Brecht e il metodo, Napoli: Cronopio 2008: 233-257.
in G. Episcopo (ed.), Twentieth-Century Rhetorics: Metahistorical Narratives and Scientific Metaf... more in G. Episcopo (ed.), Twentieth-Century Rhetorics: Metahistorical Narratives and Scientific Metafictions. An Edited Collection of Critical Essays. Napoli: Cronopio 2015, pp. 181-200.
Interpreting Primo Levi. Interdisciplinary Perspectives. A. Chapman, M. Vuohelainen (eds.). . Basingstoke: Palgrave, 2016
Distribution in the UK, Europe and the rest of the world is by Palgrave Macmillan®, a division of... more Distribution in the UK, Europe and the rest of the world is by Palgrave Macmillan®, a division of Macmillan Publishers Limited, registered in England, company number 785998, of Houndmills, Basingstoke, Hampshire RG21 6XS.
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Books by Giuseppe Episcopo
Book Chapters by Giuseppe Episcopo
Geografia di Mario Pomilio:
Un itinerario tra i luoghi di Mario Pomilio: quelli della biografia umana e intellettuale e quelli dell'opera narrativa, tra i quali si ritrovano anche i primi, trasfigurati o trasvalutati dal sentimento e dall'invenzione. Con diversi metodi e prospettive, si percorreranno i nessi vitali tra l'esperienza di vita (e di fede) e la scrittura dell'Autore, dall'angolo della sua geografia esistenziale e simbolica. I luoghi della vita (l'Abruzzo, Pisa, Parigi, Bruxelles e naturalmente Napoli) e i luoghi reinventati della scrittura. Compaiono così il Fùcino dei racconti giovanili, la Teramo de L'uccello nella cupola, ma anche un non-luogo dalla fisionomia vagamente avezzanese, dislocata in un Paese dell'Est-Europa non specificato, quello dove s'inscena la distopia del Nuovo corso (ispirata ai fatti d'Ungheria). E poi il Lazio ciociaro di Ritorno a Cassino, la Parigi di Il testimone), la costa atlantica di Il cimitero cinese), la Napoli di Emblemi o di Una lapide in via del Babuino (dove c'è anche un flash romano); la Milano di Il Natale del 1833). A questi si aggiungono i luoghi del Quinto evangelio, una topografia fisica, storica e simbolica di forte significazione: la Colonia bombardata dell'incipit del Quinto evangelio, con la Germania 1940 per il dramma che lo conclude. Nei racconti del Cane sull'Etna ecco paesaggi finzionali e stilizzati, allegorici, come se ne trovano anche in altre opere e pagine; e allusioni di percorsi morali, traiettorie celesti, fede, speranza, misteriosissime.
Zubero propone uno sguardo sull’Iraq in cui il significato della storia si dispiega per fare appello alla nostra immaginazione occidentale. Il gioco apparentemente semplificato della fotografia consapevole è composto da una complessa rete di significanti, ciascuno pronto a dispiegarsi, a interrogare lo spettatore sul suo status di documento storico, di imperativo etico.
L’Iraq è percepito attraverso la violenza: frammenti, rovine e morte offuscano la nostra immaginazione occidentale. Ma l’Iraq non è solo un Paese, né solo un’altra rovina. Dobbiamo parcheggiare il nostro sguardo occidentale, coloniale, esotico, per considerare ogni frammento e ogni immagine come uno spazio vitale.
introduce
Simona Antonacci Responsabile Fotografia MAXXI Architettura
intervengono
Garazi Pascual filosofa
Begoña Zubero fotografa
Giuseppe Episcopo professore di Letterature comparate, Università Roma Tre
In collaborazione con Oficina Cultural Embajada de España, Real Academia de España en Roma, Bilbao Arte, Eusko Jaurlaritza Gobierno Vasco.
𝗚𝗶𝘂𝘀𝗲𝗽𝗽𝗲 𝗘𝗽𝗶𝘀𝗰𝗼𝗽𝗼 e 𝗠𝗮𝘁𝘁𝗲𝗼 𝗣𝗮𝗹𝘂𝗺𝗯𝗼 presentano "𝘼𝙧𝙘𝙝𝙚𝙤𝙡𝙤𝙜𝙞𝙖 𝙙𝙚𝙡 𝙨𝙖𝙣𝙜𝙪𝙚" di 𝗘𝗻𝘇𝗼 𝗠𝗼𝘀𝗰𝗮𝘁𝗼 (ed. Cronopio)
Lettura di 𝗘𝗻𝘇𝗼 𝗠𝗼𝘀𝗰𝗮𝘁𝗼
l progetto è realizzato con il sostegno della Comunità Europea (Culture Moves Europe) ed è patrocinato da Ambasciata del Brasile a Roma, Ambasciata della Grecia a Roma, Ravello Città della Musica.
Con Giuseppe Episcopo– Curatore di Brecht e il metodo(2008) e Raymond Chandler(2018);
Marco Gatto– Autore di Fredric Jameson(2022);
Massimo Palma– Curatore di Dossier Benjamin(2022)
Presso l’Istituto Italiano di Studi Germanici,
Villa Sciarra, Via Calandrelli 52, Roma
Nella sua IV edizione, il Seminario permanente di Narratologia si concentrerà sul senso etico e ideologico delle strutture narrative di testi finzionali e non finzionali, letterari e cinematografici. Dalla Repubblica di Platone al dibattito contemporaneo sulla nonfiction, passando per il processo a Madame Bovary, filosofi, critici e scrittori si sono interrogati sulla rilevanza e sugli effetti etici e ideologici delle diverse forme della narrazione. La IV edizione del Seminario proporrà quindi interventi che nell’osservazione narratologica colgano e descrivano uno spazio di riflessione sull’etica.
La IV edizione del Seminario permanente di Narratologia si tiene all’Università degli Studi di Milano, presso la Sala Napoleonica di Via Sant’Antonio, 12. Coinvolge studiosi di letteratura e di cinema ed è prevista la pubblicazione degli atti nella collana Seminario di Narratologia (Biblion). I primi due volumi della serie saranno presentati al termine della prima sessione del seminario.
Roma 13-14 ottobre 2022
Sala Ignazio Ambrogio
Dipartimento di Lingue, Letterature e Culture Straniere
Via del Valco di San Paolo, 19
00146 Roma
alla filologia, alla critica, alla storia della letteratura? Quali
paradigmi euristici, quali strumenti applicativi, quali strategie
di rappresentazione grafica possono costituire un valore
aggiunto ai fini sia dell’intelligenza dei testi che della loro
trasmissione didattica? Come può un procedimento condotto in
camera asettica contribuire a far vedere in modo nuovo
un’opera o una serie di opere della tradizione, illuminandone le
latenze e dando vita a sorprendenti possibilità di analisi?
A due dal ciclo di F2-Cultura DH Images. Visualizzare la
letteratura nell’universo di Turing , esce, per i tipi di Federico II
University Press (e, in libero accesso, sul portale FedOA), la
traduzione italiana dei saggi del LitLab di Stanford a lungo
diretto da Franco Moretti, La letteratura in laboratorio : a
inaugurare una nuova collana di DH, Digitalis Purpurea .
Del volume, che è stato curato da Giuseppe Episcopo con la
collaborazione di Francesco de Cristofaro, Paola Di Gennaro e
di un’équipe di componenti dell’Opificio di Letteratura Reale,
discutono con Moretti e con i curatori un sociologo della
letteratura, una storica della lingua e un ingegnere informatico.
Un ciclo seminariale di quindici anni fa, ideato da Ugo Olivieri e confluito in un
volume poi pubblicato da Bollati Boringhieri, ravvisava nella transizione dai
metodi alle immagini la cifra distintiva della critica e della teoria letteraria, còlte
al tornante del nuovo millennio: «da una episteme incardinata sullo strutturalismo,
con le sue filiazioni narratologiche e semiologiche» si trascorreva «alla
multifocalità di prospettive che ridanno voce piena alle soggettività interpretanti e
ripensano il testo a partire dall’atto enunciativo che concorre a costituirlo».
Non si trattava solo del cultural turn , né del ritorno in auge, in versione
aggiornata e più sofisticata, dell’imagologia; né si trattava solo del raffinarsi degli
studi sulla transcodificazione e, più in generale, degli approcci inter artes . Stava
avvenendo qualcosa di più profondo: qualcosa che parlava di un’inquietudine
diffusa nella comunità degli interpreti, di una riconosciuta inadeguetezza della
nozione di codice e di altri paradigmi fondamentali della teoria e della semiologia.
Non è un caso che proprio in quegli anni le risorse dell’informatica sembrarono
finalmente in grado di offrire inedite risorse applicative a chi si sforzava di
guardare agli oggetti letterari in modo nuovo e straniante: considerandone
l’evoluzione nel tempo e l’articolazione nello spazio (sia interne che esterne al
testo); visualizzandone e quantificandone la genealogia e le tecniche compositive;
provando a elaborare dei modelli di distant reading e di rappresentazione grafica,
attraverso i quali sociologia e interpretazione, supportate dagli strumenti euristici
peculiari delle scienze dure, potevano, in qualche misura, darsi la mano.
La prossima riedizione de Le immagini della critica e la traduzione, curata
dall’Opificio per Federico II University Press, dei pamphlet dello Stanford LitLab
rilanciano il problema a un ulteriore grado di complessità. Nel secondo seminario
di Esercizi di teoria ne discuteranno sei studiosi, ciascuno affrontando la questione
con declinazioni e metodi diversi: dai Visual Studies alla «biopoetica», dai Digital
Humanities all’ermeneutica di Benjamin. È infatti ancora attraverso il pensiero del
filosofo tedesco – in cui le immagini dialettiche consentono alla storia di giungere
alla «leggibilità» in una determinata epoca – che la domanda sulla funzione
dell’immagine nella prassi critica (a lungo dominio incontrastato dei linguaggi
verbali) si rivela, oltre che straordinariamente suggestiva, più urgente che mai.
Liegi, 28-29 settembre 2016
Département de langues et littératures françaises et romanes
Université de Liège
International Conference
23-24 September 2016
University College Cork
Cork, Ireland
Conference Organisers: Associazione Sigismondo Malatesta
Francesco de Cristofaro (Università di Napoli Federico II)
Carmen Gallo (Università di Napoli L’Orientale)
Flavia Gherardi (Università di Napoli Federico II)
Conference Organisers:
Vergleichende Literaturwissenschaft (Universität Innsbruck)
Department of Romance and Latin American Studies (The Hebrew University of Jerusalem)
Le forme e i giorni. Rappresentazioni del quotidiano nella letteratura,
negli audio-visivi, nelle arti figurative e performative
Sigma, III/2019
Numero monografico a cura di Giuseppe Episcopo e Marco Viscardi
Il cuore antico senza futuro: l’Italia tra gli anni ’50 e ’60.
Il computer Olivetti, i casi editoriali, la civiltà contadina, le olimpiadi di Roma, la cronaca nera, il calcio minuto per minuto.
Attraverso delle sonde esplorative la sessione intende analizzare il decennio in cui in Italia, nell’intreccio tra arcaismo e modernizzazione di massa, convivono le tracce della tradizione del passato e i segnali di quel futuro che sarebbe poi stato chiamato “mancato”.
Si prega di inviare un abstract di 200-250 parole e una breve nota biografia (completa di affiliazione e indirizzo email) a Giuseppe Episcopo ([email protected]) entro il 30 dicembre 2017.