Books by Giulia Rossolillo
The transnational aspects of personal identity are today subject-matter not only of private inter... more The transnational aspects of personal identity are today subject-matter not only of private international law provisions, but also of the case law of the European Court of Human Rights and of the Court of Justice of the European Communities. Through a comparative approach, this book underlines the role of the principle of continuity and stability of names in these three fields.As far as private international law is concerned, the two basic functions of the name (expression of one’s personality and identity, and means by which the State identifies the subjects) are mirrored in the functioning of the related private international law rules of many civil law countries. Indeed, one can distinguish conflict of laws provisions concerning the “private aspect” of the name, that is the transmission and changing of it linked to family relationships, and provisions related to the attribution and modification of the name through a public authority act. The first aspect in many continental European countries is regulated by rules referring to the national legal system of the subject as a whole and assuming its point of view, while the so called “public aspect” of the name is generally regulated by unilateral provisions, taking into account only the point of view of the forum State. The underlying idea of the first approach is that the assumption of the point of view of the nationality legal order can guarantee, to a certain extent, the continuity of name every time the person moves from one State to another, whereas the principle of continuity plays a weaker role as regards the second approach. The pivotal role of the principle of continuity comes out, moreover, from national provisions allowing the individual to choose the law that will be applied to his name, like the Swiss private international law provisions giving the individual the opportunity to submit his name to his national law, instead of having it regulated by the law of the State of domicile.The attempt of balancing private and public interests and the importance of stability for the protection of the personal identity of the individual comes out also from the case law of the European Court of Human Rights. On the one hand the Court gives, in fact, a great importance to State’s interests, but on the other hand these interests are overruled when the interference of the State would lead to oblige the individual to change a name that, having been used for a long time, has become an expression of his personal identity. The Court of Justice of the European Communities seems, on the contrary, to protect personal identity in a different way: the obligation for every member State to recognize a name given by another member State, envisaged by the Court in the Grunkin-Paul judgment, is, in fact, independent of any effectiveness requirement, that is of the fact that the individual has made actual use of that name, which has become a part of his identity. State interests are, thus, always overruled by the right of the individual to obtain the recognition of his name in the whole Union.
Papers by Giulia Rossolillo
Il volume ha ad oggetto gli sviluppi che il diritto dell\u2019Unione europea ha fatto registrare,... more Il volume ha ad oggetto gli sviluppi che il diritto dell\u2019Unione europea ha fatto registrare, sul piano normativo e giurisprudenziale, nell\u2019instaurazione del mercato unico e nella realizzazione delle libert\ue0 di circolazione al suo interno. Per ciascun capitolo gli autori hanno seguito uno schema unitario, che consiste in una sintetica introduzione all\u2019argomento trattato, cui si accompagnano la citazione dei punti pi\uf9 significativi dei materiali rilevanti (es. articoli del TFUE, legislazione dell\u2019Unione, sentenze della Corte di giustizia) e alcuni quesiti di verifica. Il volume affronta innanzitutto la disciplina degli scambi di merci con i Paesi terzi e nel mercato interno: nel primo capitolo tratta innanzitutto dell\u2019unione doganale dell\u2019UE e della connessa uniformit\ue0 di trattamento degli scambi commerciali con Paesi terzi; si sofferma quindi sulla libert\ue0 di circolazione delle merci nel mercato interno, ossia in particolare sull\u2019elimina...
Riassunto: Gli articoli 57 della Convenzione di Bruxelles del 1968 concernente la competenza giur... more Riassunto: Gli articoli 57 della Convenzione di Bruxelles del 1968 concernente la competenza giurisdizionale e lesecuzione delle decisioni in materia civile e commerciale e 71 del regolamento 44/2001 lasciano impregiudicate le convenzioni che gli Stati membri abbiano concluso con Stati terzi e che disciplinino la competenza giurisdizionale, il riconoscimento e lesecuzione delle decisioni in materie particolari. Nonostante tali clausole siano volte a salvaguardare gli impegni assunti dagli Stati membri sul piano internazionale, la Corte di giustizia ha manifestato la tendenza ad ammettere lapplicazione delle disposizioni contenute in dette convenzioni solo nella misura in cui esse siano conformi ai principi che regolano allinterno dellUnione europea la cooperazione giudiziaria in materia civile. Parole chiave: Convenzione di Bruxelles del 1968, Regolamento Bruxelles I (44/2001), convenzioni tra Stati membri e Stati terzi, interpretazione conforme. Abstract: According to articles 57 o...
Pour reussir toute bataille politique, il faut d'abord avoir une comprehension pleine et enti... more Pour reussir toute bataille politique, il faut d'abord avoir une comprehension pleine et entiere, sans mystifications, de la situation que la bataille elle-meme peut etre amenee a modifier. Ce n'est…
L’ordinamento italiano e uno dei pochi in Europa a non prevedere alcuna disciplina delle unioni ... more L’ordinamento italiano e uno dei pochi in Europa a non prevedere alcuna disciplina delle unioni tra persone dello stesso sesso, e a negare il riconoscimento alle unioni di questo genere registrate all’estero. La mancata previsione di una disciplina delle unioni omosessuali comporta necesariamente che l’adozione sia aperta solo alle coppie eterosessuali, dal momento che all’adozione sono ammesse solo coppie legate dal vincolo matrimoniale. E tuttavia difficile giustificare il mancato riconoscimento in Italia di adozioni omoparentali decise all’estero: in tali ipotesi, infatti, a venire in gioco non e esclusivamente l’interesse dei partners dello stesso sesso, bensi un ruolo di importanza fondamentale e giocato dal principio della tutela del superiore interesse del minore, che in caso di mancato riconoscimento del vincolo di adozione verrebbe fortemente pregiudicato. Parole chiave : Partnerships registrate. Matrimoni tra persone dello stesso sesso. Adozioni omoparentali. Riconoscimen...
Il Politico Rivista Italiana Di Scienze Politiche, 2010
Yearbook of Private International Law
In a recent ruling (judgment of 2 June 2016, case C-438/14, Bogendorff von Wolffersdorff) concern... more In a recent ruling (judgment of 2 June 2016, case C-438/14, Bogendorff von Wolffersdorff) concerning the recognition in a Member State of the name and surname of a dual national, freely chosen in another Member State and containing a number of tokens of nobility, the Court of Justice focused on the proportionality of the refusal of recognition justified on public policy grounds. In spite of the analogies with Sayn-Wittgenstein, and, in particular in spite of the fact that the refusal to recognise the name was aimed at guaranteeing the principle of equality before the law, enshrined in the German law and in article 20 of the Charter of fundamental rights, the Court underlined the peculiarities of the concrete situation, leaving to the referring court the assessment of the proportionate nature of the practice at issue.
Il volume ha ad oggetto gli sviluppi che il diritto dell'Unione europea ha fatto registra... more Il volume ha ad oggetto gli sviluppi che il diritto dell'Unione europea ha fatto registrare, sul piano normativo e giurisprudenziale, nell'instaurazione del mercato unico e nella realizzazione delle libertà di circolazione al suo interno. Il primo capitolo riguarda la creazione dell'unione doganale, nel suo aspetto "esterno" dell'uniformità di trattamento degli scambi commerciali coi Paesi terzi, e nel suo aspetto "interno" della libertà di circolazione delle merci nel territorio dell'UE, perseguita con l'eliminazione delle barriere fiscali, tecniche, normative al commercio tra Paesi membri, pur lasciando a questi ultimi residui margini di autonomia normativa. Il secondo capitolo ha ad oggetto la cittadinanza europea e analizza i rapporti tra tale cittadinanza e quella degli Stati membri, nonché i diritti civili e politici che discendono dalla cittadinanza europea. Il terzo capitolo concerne la libera circolazione dei lavoratori all'interno dell'Unione europea ed esamina le condizioni d'accesso e di esercizio dell'impiego, i diritti dei familiari del lavoratore e le previsioni in materia di sicurezza sociale. Il quarto capitolo è relativo alla libertà di stabilimento e, dopo averne delineato l'ambito applicativo, si sofferma sugli obblighi d'integrazione negativa a carico degli Stati membri, sulle deroghe a tali obblighi e sull'integrazione positiva realizzata dal legislatore dell'Unione. Il quinto capitolo, del pari, esamina l'ambito di applicazione della libera circolazione dei servizi, i conferenti obblighi d'integrazione negativa, le deroghe a detti obblighi e l'integrazione positiva in materia di servizi. Il sesto capitolo, infine, si occupa della libera circolazione dei capitali e dei pagamenti, evidenziandone l'ambito applicativo, gli obblighi d'integrazione negativa e positiva a carico degli Stati membri e le deroghe agli obblighi in questione.
Rivista Di Diritto Internazionale, 2007
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Rivista Di Diritto Internazionale, 2014
SOMMARIO: 1. Introduzione. -2. La cooperazione rafforzata nel Trattato di Amsterdam. -3. Le modif... more SOMMARIO: 1. Introduzione. -2. La cooperazione rafforzata nel Trattato di Amsterdam. -3. Le modifiche introdotte dal Trattato di Nizza. -4. La cooperazione rafforzata dopo il Trattato di Lisbona: l'ammorbidimento della procedura di autorizzazione nei settori differenti dalla politica estera e di sicurezza. -5. Le condizioni di istituzione di una cooperazione rafforzata: il carattere necessario della cooperazione rafforzata. -6. Segue: il rispetto del diritto dell'Unione Europea e del quadro istituzionale unico. -7. Segue: le condizioni relative ai rapporti con gli Stati esterni alla cooperazione. -8. Cooperazione rafforzata e armonizzazione fiscale: la proposta di direttiva in materia di imposta sulle transazioni finanziarie. -9. La cooperazione rafforzata come strumento di integrazione à la carte. -10. Le peculiarità dell'Unione economica e monetaria, « sottosistema » nell'ambito dell'Unione Europea. -11. Cooperazione rafforzata e sviluppi futuri dell'Unione economica e monetaria.
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