With this issue, FAM experiments with the vast layout of a research magazine published at the tur... more With this issue, FAM experiments with the vast layout of a research magazine published at the turn of the 1980s in Milan and directed by Guido Canella: Hinterland.The school theme recalls the multidisciplinary approach typical of Hinterland which must necessarily converge in the project as a moment of synthesis. As well as the number 17 of Hinterland dedicated to the field of education, our FAM 56 is also full of historical-critical analyzes and planning reflections.Con questo numero FAM sperimenta l'impostazione vasta di una rivista di ricerca pubblicata a cavallo degli anni Ottanta a Milano e diretta da Guido Canella: Hinterland.Il tema della scuola richiama l'impostazione multidisciplinare tipica di Hinterland che deve necessariamente convergere nel progetto come momento di sintesi. Così come il numero 17 di Hinterland dedicato al Campo dell'istruzione anche il nostro FAM 56 si propone denso di analisi storico-critiche e di riflessioni progettuali
The museum as architecture, as the central theme around which this entire monographic issue rotat... more The museum as architecture, as the central theme around which this entire monographic issue rotates, derived from a call for papers that also left the field open for reflections on virtual museums and on the dematerialisation of the exhibited object. The theses developed in the articles that arrived (generally) and in those that were selected (specifically) confirm the importance of the museum as architecture. "Presence" won out over "absence", a position that does not displease us: reality over virtuality. The thesis of surplus value of the real museum compared to the virtual museum is corroborated by such definitions as "space of grace" (Clemente), "apparatus of the soul" (Piscella), and "palimpsest of the place" (Lomurno): perceptual characteristics of the real that could not easily be transferred to virtuality as a way of making museums become authentic "acts of resistance" (De Matteis). In this introduction we critical...
L'articolo che segue è formato dal testo di accompagnamento della call for papers lanciata da... more L'articolo che segue è formato dal testo di accompagnamento della call for papers lanciata dalla rivista lo scorso aprile, quando in Italia e nel resto di Europa si iniziava progressivamente a riprendere la vita normale dopo il lockdown. Il testo è nato come riflessione collettiva dei quattro autori in seguito ad una serie di discussioni in cui ognuno ha portato al tavolo (virtuale) della discussione determinati aspetti. Benche avesse lo scopo di illustrare le ragioni della call, ai curatori è parso di qualche utilità riproporlo in apertura anche ai lettori. In chiusura è stata aggiunta al testo originale una breve analisi critica degli articoli pubblicati a cura di Enrico Prandi
Of the articles selected for the call for papers Coronavirus, city, architecture. Perspectives of... more Of the articles selected for the call for papers Coronavirus, city, architecture. Perspectives of the architectural and urban design, this article makes a critique of their content by grouping them in some thematic blocks to better organize knowledge also for the purposes of transmissibility. A complex and variegated picture emerges in which the themes of the call are declined with respect to contexts that are also very distant as in the case of Korea or China. Useful reflections and operational indications that will surely feed the disciplinary research of architectural and urban design.
With this issue, FAM experiments with the vast layout of a research magazine published at the tur... more With this issue, FAM experiments with the vast layout of a research magazine published at the turn of the 1980s in Milan and directed by Guido Canella: Hinterland.The school theme recalls the multidisciplinary approach typical of Hinterland which must necessarily converge in the project as a moment of synthesis. As well as the number 17 of Hinterland dedicated to the field of education, our FAM 56 is also full of historical-critical analyzes and planning reflections.Con questo numero FAM sperimenta l'impostazione vasta di una rivista di ricerca pubblicata a cavallo degli anni Ottanta a Milano e diretta da Guido Canella: Hinterland.Il tema della scuola richiama l'impostazione multidisciplinare tipica di Hinterland che deve necessariamente convergere nel progetto come momento di sintesi. Così come il numero 17 di Hinterland dedicato al Campo dell'istruzione anche il nostro FAM 56 si propone denso di analisi storico-critiche e di riflessioni progettuali
The museum as architecture, as the central theme around which this entire monographic issue rotat... more The museum as architecture, as the central theme around which this entire monographic issue rotates, derived from a call for papers that also left the field open for reflections on virtual museums and on the dematerialisation of the exhibited object. The theses developed in the articles that arrived (generally) and in those that were selected (specifically) confirm the importance of the museum as architecture. "Presence" won out over "absence", a position that does not displease us: reality over virtuality. The thesis of surplus value of the real museum compared to the virtual museum is corroborated by such definitions as "space of grace" (Clemente), "apparatus of the soul" (Piscella), and "palimpsest of the place" (Lomurno): perceptual characteristics of the real that could not easily be transferred to virtuality as a way of making museums become authentic "acts of resistance" (De Matteis). In this introduction we critical...
L'articolo che segue è formato dal testo di accompagnamento della call for papers lanciata da... more L'articolo che segue è formato dal testo di accompagnamento della call for papers lanciata dalla rivista lo scorso aprile, quando in Italia e nel resto di Europa si iniziava progressivamente a riprendere la vita normale dopo il lockdown. Il testo è nato come riflessione collettiva dei quattro autori in seguito ad una serie di discussioni in cui ognuno ha portato al tavolo (virtuale) della discussione determinati aspetti. Benche avesse lo scopo di illustrare le ragioni della call, ai curatori è parso di qualche utilità riproporlo in apertura anche ai lettori. In chiusura è stata aggiunta al testo originale una breve analisi critica degli articoli pubblicati a cura di Enrico Prandi
Of the articles selected for the call for papers Coronavirus, city, architecture. Perspectives of... more Of the articles selected for the call for papers Coronavirus, city, architecture. Perspectives of the architectural and urban design, this article makes a critique of their content by grouping them in some thematic blocks to better organize knowledge also for the purposes of transmissibility. A complex and variegated picture emerges in which the themes of the call are declined with respect to contexts that are also very distant as in the case of Korea or China. Useful reflections and operational indications that will surely feed the disciplinary research of architectural and urban design.
Svolto in forma di saggio, questo testo analizza l’architettura della città di Mantova alla ricer... more Svolto in forma di saggio, questo testo analizza l’architettura della città di Mantova alla ricerca di una "mantovanità" intesa come insieme di caratteri specifici della sua identità culturale. Ne ripercorre diacronicamente gli eventi architettonici, dall’Umanesimo alla contemporaneità, prendendo le distanze da una rigida impostazione di Storia urbana e tendente piuttosto a costituire un ideale proseguimento, opportunamente reinterpretato, degli studi sulle città che un gruppo di architetti degli anni Sessanta tentarono nella fondazione di una Scienza urbana. L’identità culturale della città è dimostrata nell’Architettura e verificata nelle altre arti: nella Musica, nella Pittura, nel Teatro, nella Letteratura, nella Poesia. La tesi di fondo dimostra con approccio multidisciplinare l’ipotesi di una vera e propria Officina mantovana, che importa i canoni razionali dei linguaggi ortodossi, manipolandoli, riadattandoli e trasformandoli in originali nuovi linguaggi padani.
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Papers by Enrico Prandi
Ne ripercorre diacronicamente gli eventi architettonici, dall’Umanesimo alla contemporaneità, prendendo le distanze da una rigida impostazione di Storia urbana e tendente piuttosto a costituire un ideale proseguimento, opportunamente reinterpretato, degli studi sulle città che un gruppo di architetti degli anni Sessanta tentarono nella fondazione di una Scienza urbana.
L’identità culturale della città è dimostrata nell’Architettura e
verificata nelle altre arti: nella Musica, nella Pittura, nel Teatro,
nella Letteratura, nella Poesia.
La tesi di fondo dimostra con approccio multidisciplinare l’ipotesi di una vera e propria Officina mantovana, che importa i canoni razionali dei linguaggi ortodossi, manipolandoli, riadattandoli e trasformandoli in originali nuovi linguaggi padani.