Papers by Nicola Ramazzotto
Studia heideggeriana, Mar 13, 2023
In this paper I address the relationship between Hegel and Heidegger from the perspective of the ... more In this paper I address the relationship between Hegel and Heidegger from the perspective of the dialectic between end and beginning. After the introduction, in the second part of the paper I analyze Hegel's position in the history of being as the beginning of the end of metaphysics. Afterwards I address Heidegger's interpretation of the beginning of Hegel's Logic, showing how the essential beginning is the end of the completed system. In the fourth part of the text, I discuss how Heidegger wants to position himself in relation to Hegel, mainly examining their different interpretation of negativity and initiality. I will argue that the key word for understanding their different positions is "event". Whereas Hegel's system leaves no room for any beginning as event, but every beginning is reabsorbed by the finished and concluded system, for Heidegger thought must time and time again make itself initial and evential.
Contemporary pragmatism, Apr 17, 2024
European Journal of Pragmatism and American Philosophy
European Journal of Pragmatism and American Philosophy, May 13, 2022
Il lavoro di tesi verte su alcune interpretazioni filosofiche dell’Antigone di Sofocle, in partic... more Il lavoro di tesi verte su alcune interpretazioni filosofiche dell’Antigone di Sofocle, in particolare quelle di Hegel, Kierkegaard, Hölderlin e Heidegger. Nella introduzione viene anzitutto presentato il lavoro che si andrà a svolgere, dopodiché si giustifica il metodo utilizzato a partire da un confronto con altri lavori esistenti sull’opera di Sofocle. Il metodo consiste, per ciascuna delle quattro parti (ognuna concernente un autore), nella divisione in tre capitoli: nel primo si colloca il luogo delle analisi sull’Antigone all’interno dell’insieme del pensiero dell’autore, nel secondo si approfondiscono le analisi, nel terzo si mostrano le conseguenze che le interpretazioni apportano agli altri tre temi citati nel titolo. Si argomenta quindi la scelta degli autori e il loro ordine, mostrando perché si preferisce non seguire quello cronologico: l’obiettivo è infatti quello di mostrare come le analisi hegeliane costituiscano un paradigma, contro il quale si vogliono far giocare l...
European Journal of Pragmatism and American Philosophy
In this article I will question the possibility, from a Kierkegaardian perspective, of a modern t... more In this article I will question the possibility, from a Kierkegaardian perspective, of a modern tragedy. To do so, I will analyse the Kierkegaardian essay entitled The Reflection of Ancient Tragedy into Modern Tragedy. The text will be divided into three parts: in the first part the historical, metaphysical and political assumptions are studied so that the tragic can be given; in the second part the harangue that the author makes to his listeners will be analysed; in the third part the Kierkegaardian rewriting of the Antigone will be read. In the course of the argument the similarities between Hegel and Kierkegaard on the tragic will be explained. In conclusion, the relationship that exists, according to Kierkegaard, between tragedy, religion and modernity will be briefly explained.
The British Journal of Aesthetics
CoSMO. Comparative Studies in Modernism, 2020
In this article I will question the possibility, from a Kierkegaardian perspective, of a modern t... more In this article I will question the possibility, from a Kierkegaardian perspective, of a modern tragedy. To do so, I will analyse the Kierkegaardian essay entitled The Reflection of Ancient Tragedy into Modern Tragedy. The text will be divided into three parts: in the first part the historical, metaphysical and political assumptions are studied so that the tragic can be given; in the second part the harangue that the author makes to his listeners will be analysed; in the third part the Kierkegaardian rewriting of the Antigone will be read. In the course of the argument the similarities between Hegel and Kierkegaard on the tragic will be explained. In conclusion, the relationship that exists, according to Kierkegaard, between tragedy, religion and modernity will be briefly explained.
Kierkegaard Studies Yearbook, 2020
This paper attempts to investigate Kierkegaard’s thought through the category of mimesis. First, ... more This paper attempts to investigate Kierkegaard’s thought through the category of mimesis. First, two meanings of the word are distinguished and analyzed: the archaic meaning that links it to the concept of re-enactment, and the traditional meaning that links it to the aesthetic field of art. These two meanings are then considered in relation to Kierkegaard’s opus, showing the oscillation of mimesis as corresponding to that between the aesthetic, which lives in fantasy and in the unfulfilled possibility, and the religious, which finds its identity in the imitation of Christ and in the transparent relationship to God.
N. Ramazzotto, Kierkegaard, Hegel e il segreto vuoto di Don Giovanni, in L. Amoroso, R. Garaventa, E. Rocca (a cura di), NotaBene. Quaderni di studi kierkegaardiani, il Melangolo, Genova, 2018
Kierkegaard, Hegel e il segreto vuoto di Don Giovanni 89 KIERKEGAARD, HEGEL E IL SEGRETO VUOTO DI... more Kierkegaard, Hegel e il segreto vuoto di Don Giovanni 89 KIERKEGAARD, HEGEL E IL SEGRETO VUOTO DI DON GIOVANNI di NICOLA RAMAZZOTTO Mistero eterno: ciò che siamo E cerchiamo non possiamo trovare: ciò che troviamo, non siamo. (F. HÖLDERLIN, La morte di Empedocle, Atto I, vv. 163-166)
N. Ramazzotto, Percezione e pittura eidetica. Per una lettura fenomenologica del cubismo, in F. Nobili (a cura di), Arte e fenomenologia. Rifrazioni reciproche, ETS, Pisa, 2017
A chiunque voglia proporre una lettura dell'opera cubista, si oppongono subito le lapidarie parol... more A chiunque voglia proporre una lettura dell'opera cubista, si oppongono subito le lapidarie parole di Picasso: «Si è cercato di spiegare il cubismo con la matematica, la trigonometria, la chimica, la musica, e non so con che altra cosa ancora. Tutto ciò non è stato che letteratura, per non dire "non senso", ed ha portato al cattivo caso di accecare la gente con le teorie» 1 . Oltre a quelle del maestro spagnolo, dichiarazioni analoghe di Gris, Braque e Kahnweiler scoraggiano dal tentare di mescolare la pittura con attività ad essa esterne, come la filosofia. Eppure il Cubismo rimane un «enigma» 2 che aspetta ancora di essere sciolto, dal momento che rispetto alle altre avanguardie di inizio Novecento manca di un vero e proprio manifesto programmatico concordato tra i vari esponenti. I due padri del Cubismo, Braque e Picasso, hanno sì descritto la propria visione della pittura, ma non hanno fornito dettagli teorici o filosofici definitivi, come risulta evidente dalla diversità di letture e opinioni che i critici d'arte e gli interpreti successivi hanno fornito del movimento cubista. Ciò che sembra mettere d'accordo tutti sono lo «stupore e [la] riflessività che assalgono chi accede alle sale in cui vengono esposti i lavori di Picasso e Juan Gris» 3 : si percepisce una frattura con il modo di figurare antecedente, si palesa una rivoluzione così forte che di fronte ad essa, dice Gadamer, si ammutolisce 4 .
Scopo del mio contributo è illustrare in che misura nella filosofia del primo Schelling lo svilup... more Scopo del mio contributo è illustrare in che misura nella filosofia del primo Schelling lo sviluppo della coscienza, in quanto movimento in sé dialettico, possa essere ricondotto alla concezione del tragico esposta nel saggio Sul tragico di Peter Szondi del 1961. Infatti l’intero sistema schellinghiano si struttura attraverso una serie di opposizioni che riproducono sul piano filosofico l’originario conflitto della coscienza tra libertà e necessità, la cui analisi nei Philosophische Briefe già permette d’individuare i caratteri del tragico. Sotto le coppie oppositive di Io e non-Io, spirito e natura, il sistema ripercorre il cammino della coscienza, cercando di risolvere in maniera speculativa il confitto tragico tra libertà e necessità. In questo modo, il sistema si struttura riproducendo nelle sue diverse fasi lo stesso movimento dialettico che anima la coscienza, rivestendosi degli elementi propri del tragico secondo Szondi.
La filosofia del primo Schelling, infatti, si evolve proprio grazie all’irriducibilità del conflitto, indicata a sua volta da Szondi come costitutiva del tragico. Se l’irrisolvibilità del conflitto tra libertà e necessità, come mostrano i Philosophische Briefe, è ciò che permette alla coscienza di essere tale, allo stesso modo il sistema si sviluppa positivamente solo attraverso la continua negazione delle sue fasi precedenti, reiterando il conflitto dialettico. L’opposizione fichtiana tra Io e non-Io, venendo inserita grazie alla Naturphilosophie nell’Assoluto stesso, permette di lasciare irrisolto il conflitto che anima il cammino della coscienza e l’evoluzione del sistema. Perciò, proprio nel momento in cui, nella Identitätsphilosophie, il conflitto viene risolto nell’identità dei poli oppositivi, il sistema e la coscienza trovano un punto d’arresto al proprio sviluppo, riconfermando così l’interpretazione szondiana secondo cui alla dialettica del tragico «perire non è consentito».
In questo testo, mostrerò le riflessioni di Kierkegaard sul tema del tragico; per fare ciò, inter... more In questo testo, mostrerò le riflessioni di Kierkegaard sul tema del tragico; per fare ciò, intersecherò questa tematica con un altro grande problema degli studi kierkegaardiani, quello della comunicazione. I punti di contatto che saranno trattati nel mio testo sono tre: il primo è in Enten-Eller, il secondo in Timore e tremore, il terzo ne Il giglio nel campo e l'uccello nel cielo. Il primo saggio, intitolato Il riflesso del tragico antico nel tragico moderno, sarà analizzato ponendo particolare attenzione nel cogliere la distinzione tra i due tipi di tragedia, ricollegandoli a precisi momenti di sviluppo storico nella dialettica tra individuo e universale; l'altro tema che sarà messo a fuoco è quello del segreto, che sarà indicato come l'essenza del contenuto della tragedia moderna. La seconda sezione introdurrà invece la tematica del religioso, ponendo in un confronto diretto Abramo, il cavaliere della fede, e l'eroe tragico, nella duplice modalità di tragico antico (Agamennone) e moderno (l'Antigone descritta nel primo saggio): questo confronto renderà chiaro come il tema della comunicazione costituisca la massima differenza tra queste tre figure. Infine, nel terzo capitolo, si mostrerà la soluzione che Kierkegaard propone al problema del tragico, partendo da uno dei pochi testi che egli firma a proprio nome. La tematica del religioso assume, in questo testo, una direzione diversa, che passa da un percorso scandito in tre momenti: silenzio, obbedienza e gioia. Partendo dalla distinzione assoluta che vige tra finito e infinito, Kierkegaard mostra come il conflitto tragico, appartenendo alle cose del mondo, se non annullato, venga svuotato di ogni valore nel momento in cui l'individuo compie il salto della fede e si apre, tramite l'ascolto, a una nuova parola, radicalmente diversa da quella umana.
Conference Presentations by Nicola Ramazzotto
«Pragmatist Aesthetics in Dialogue». Online International Conference, University of Pisa/Universi... more «Pragmatist Aesthetics in Dialogue». Online International Conference, University of Pisa/University of Florence, December 13-15, 2021.
Link to participate: urly.it/3gk5y
Poster designed by Marcello Sessa.
Programma
ore 10 Palazzo Curini, Via Santa Maria 89, Aula A4
Coordina: N. Ramazzotto (Zetesis-Un... more Programma
ore 10 Palazzo Curini, Via Santa Maria 89, Aula A4
Coordina: N. Ramazzotto (Zetesis-Unipi)
10,00 M. Marcheschi (Zetesis-FSC-Modena), Introduzione
10,15 F. Desideri (Unifi), La rovina e il Trauerspiel dell’opera. Simmel, Benjamin, Kiefer
11,15 A. Barale (Unifi), “A Hideaway in the Wastelands": Warburg, Benjamin e la AI art
12,15 G. Pucci (Unisi), Rovine, macerie, memoria: eterocronia e eterotopia
ore 14,30 Palazzo Curini, Via Santa Maria 89, Aula B2
Coordina: E. Bacchi (Zetesis-Unipi)
14,30 C. De Cosmo (Zetesis-Unipi), Das Schiffshaus: rovine, frammenti e non contemporaneità nel pensiero di E. Bloch
15,30. F. De Simone (FSC-Modena), La ricostruzione come distruzione della distruzione: Günther Anders e la storia in rovina
16,45 S. Tedesco (Unipa), Buchstabenbrücke zwischen Unglück und Trost. Rovina, malinconia, tessitura estetica nella scrittura di Sebald
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Papers by Nicola Ramazzotto
La filosofia del primo Schelling, infatti, si evolve proprio grazie all’irriducibilità del conflitto, indicata a sua volta da Szondi come costitutiva del tragico. Se l’irrisolvibilità del conflitto tra libertà e necessità, come mostrano i Philosophische Briefe, è ciò che permette alla coscienza di essere tale, allo stesso modo il sistema si sviluppa positivamente solo attraverso la continua negazione delle sue fasi precedenti, reiterando il conflitto dialettico. L’opposizione fichtiana tra Io e non-Io, venendo inserita grazie alla Naturphilosophie nell’Assoluto stesso, permette di lasciare irrisolto il conflitto che anima il cammino della coscienza e l’evoluzione del sistema. Perciò, proprio nel momento in cui, nella Identitätsphilosophie, il conflitto viene risolto nell’identità dei poli oppositivi, il sistema e la coscienza trovano un punto d’arresto al proprio sviluppo, riconfermando così l’interpretazione szondiana secondo cui alla dialettica del tragico «perire non è consentito».
Conference Presentations by Nicola Ramazzotto
Link to participate: urly.it/3gk5y
Poster designed by Marcello Sessa.
ore 10 Palazzo Curini, Via Santa Maria 89, Aula A4
Coordina: N. Ramazzotto (Zetesis-Unipi)
10,00 M. Marcheschi (Zetesis-FSC-Modena), Introduzione
10,15 F. Desideri (Unifi), La rovina e il Trauerspiel dell’opera. Simmel, Benjamin, Kiefer
11,15 A. Barale (Unifi), “A Hideaway in the Wastelands": Warburg, Benjamin e la AI art
12,15 G. Pucci (Unisi), Rovine, macerie, memoria: eterocronia e eterotopia
ore 14,30 Palazzo Curini, Via Santa Maria 89, Aula B2
Coordina: E. Bacchi (Zetesis-Unipi)
14,30 C. De Cosmo (Zetesis-Unipi), Das Schiffshaus: rovine, frammenti e non contemporaneità nel pensiero di E. Bloch
15,30. F. De Simone (FSC-Modena), La ricostruzione come distruzione della distruzione: Günther Anders e la storia in rovina
16,45 S. Tedesco (Unipa), Buchstabenbrücke zwischen Unglück und Trost. Rovina, malinconia, tessitura estetica nella scrittura di Sebald
La filosofia del primo Schelling, infatti, si evolve proprio grazie all’irriducibilità del conflitto, indicata a sua volta da Szondi come costitutiva del tragico. Se l’irrisolvibilità del conflitto tra libertà e necessità, come mostrano i Philosophische Briefe, è ciò che permette alla coscienza di essere tale, allo stesso modo il sistema si sviluppa positivamente solo attraverso la continua negazione delle sue fasi precedenti, reiterando il conflitto dialettico. L’opposizione fichtiana tra Io e non-Io, venendo inserita grazie alla Naturphilosophie nell’Assoluto stesso, permette di lasciare irrisolto il conflitto che anima il cammino della coscienza e l’evoluzione del sistema. Perciò, proprio nel momento in cui, nella Identitätsphilosophie, il conflitto viene risolto nell’identità dei poli oppositivi, il sistema e la coscienza trovano un punto d’arresto al proprio sviluppo, riconfermando così l’interpretazione szondiana secondo cui alla dialettica del tragico «perire non è consentito».
Link to participate: urly.it/3gk5y
Poster designed by Marcello Sessa.
ore 10 Palazzo Curini, Via Santa Maria 89, Aula A4
Coordina: N. Ramazzotto (Zetesis-Unipi)
10,00 M. Marcheschi (Zetesis-FSC-Modena), Introduzione
10,15 F. Desideri (Unifi), La rovina e il Trauerspiel dell’opera. Simmel, Benjamin, Kiefer
11,15 A. Barale (Unifi), “A Hideaway in the Wastelands": Warburg, Benjamin e la AI art
12,15 G. Pucci (Unisi), Rovine, macerie, memoria: eterocronia e eterotopia
ore 14,30 Palazzo Curini, Via Santa Maria 89, Aula B2
Coordina: E. Bacchi (Zetesis-Unipi)
14,30 C. De Cosmo (Zetesis-Unipi), Das Schiffshaus: rovine, frammenti e non contemporaneità nel pensiero di E. Bloch
15,30. F. De Simone (FSC-Modena), La ricostruzione come distruzione della distruzione: Günther Anders e la storia in rovina
16,45 S. Tedesco (Unipa), Buchstabenbrücke zwischen Unglück und Trost. Rovina, malinconia, tessitura estetica nella scrittura di Sebald