Papers by Domenico Proietti
XXII, 2022/3 (luglio-settembre)
Sul verbo oggettivare e sui deverbali oggettivazione e oggettificazione sono pervenuti due quesit... more Sul verbo oggettivare e sui deverbali oggettivazione e oggettificazione sono pervenuti due quesiti: un lettore, rilevando che il verbo oggettivare è usato “nell’ambito della ricerca scientifica ed in filosofia”, chiede perché esso “non è presente nei vocabolari”; una lettrice, nella convinzione che oggettivare significhi ‘rendere oggettivo’ e oggettificare ‘considerare come oggetto’, ‘spersonalizzare’, chiede quale eventualmente sia la differenza di significato tra i sostantivi oggettivazione e oggettificazione che trova usati come sinonimi nella locuzione oggettivazione/oggettificazione sessuale.

I. Korzen/P. D'Achille (a c. di), Tipologia …, 2005
"This contribution deals with the present situation of cleft sentences in It... more "This contribution deals with the present situation of cleft sentences in Italian and with the descriptive problems arising from the controversial normative status which has up to very recent times, pushed this construction out of the range acceptance in standard Italian. Most of the types-set is here defined in comparison with English, being English an example of a language in which the development of the potential and the diffusion to written and official usage has not been limited by censorship. Then attention is paid to the origin of the structure in Italian, its early (14th Century) records in literature despite the common idea, in grammarians, of a French influx and, finally, to the considerations arising from being Italian the only language presenting cleft sentences with a + infinitive instead of che (a guidare era mia madre / era mia madre che guidava). The part of this study I’ve taken care of compares Italian and English cleft sentences in terms of their potential as not all Italian possibilities are welcomed in English and viceversa. In order to stress the different pragmatic usages in the two languages I’ve extended the survey to questions and introducers and I’ve submitted to a cultivated British speaker a list of wh- questions and variously ‘focused’ (on the subject, on the object etc.) questions I conceived as possible ‘translators’ in English of Italian cleft sentences. The comparison has proved that not all the range of possibilities is translatable, obviously in both directions. Furthermore, the comparison has allowed a re-consideration in pragmatic terms of the different strategies behind the usage of cleft sentences: via the examples produced it is clear how structures which appear identical in English and Italian can convey, despite the same formal aspect, different meanings; also, the effect granted by a cleft sentence in the one language can be achieved by the other via a non-cleft sentence, or any other ‘focusing’ device (intonation or else) working in that very language only. "
Economía & lavoro: rivista quadrimestrale di politica economica, sociologia e relazioni industriali, 2012
Aired in this Symposium are some concise but searching evaluations from the political and union p... more Aired in this Symposium are some concise but searching evaluations from the political and union point of view of reform and realities in Italy's pensions system, analysed in more strictly technical-economic terms in the previous semi-monographic publication.
Transplantation proceedings, 1994
Studi Di Grammatica Italiana, 2000
En italien contemporain, l'adverbe comunque est un element lexico-syntaxique qui, au-dela de ... more En italien contemporain, l'adverbe comunque est un element lexico-syntaxique qui, au-dela de sa fonction primaire, est devenu un point d'appui dans la structure de nombreux discours, parles et ecrits, au meme titre que per cui, solo che, ora, allora, semmai solo (che). En partant de descriptions grammaticales et lexicographiques courantes, l'A. remonte aux origines de comunque pour examiner son evolution depuis ses premieres utilisations et son statut de connecteur textuel acquis dans la premiere moitie du 19 e siecle, jusqu'a son utilisation dans les differents niveaux de la langue du 20 e siecle
X, 2019/3 (luglio-settembre), 2019
I diversi quesiti pervenuti sulla coppia verbale disassociare/dissociare vertono sul rapporto sem... more I diversi quesiti pervenuti sulla coppia verbale disassociare/dissociare vertono sul rapporto semantico tra i due verbi (percepiti come sinonimi da alcuni) e sulla loro frequenza d’uso (da parte di altri si rileva la minor diffusione del verbo disassociare e quindi si chiede se sia “più giusto” o “meglio” usare dissociare, in quanto forma della “lingua corrente”). Inoltre, si osserva che nella forma disassociare, avvertita come inusuale, la sostituzione del “prefisso ad- con il prefisso dis-” crea “uno strano cumulo di prefissi contraddittori”.

Revue Romane, 2010
Come avverte Federica Venier nel saggio introduttivo (Convergenze e divergenze tra grammatica e t... more Come avverte Federica Venier nel saggio introduttivo (Convergenze e divergenze tra grammatica e testo, pp. 7-30), il volume nasce dall'incontro di studio Relative e pseudorelative tra grammatica e testo organizzato dalla stessa Venier presso l'Università di Bergamo il 1° dicembre 2006, con l'aggiunta di alcuni interventi (come quello di Elisa De Roberto) «da esso suscitati»; più che come un' edizione di atti congressuali, si propone come «una sorta di monografia a più voci» (p. 7), che affronta le principali tematiche attualmente in discussione negli studi sulle proposizioni relative e pseudorelative (prevalentemente, ma non esclusivamente, in italiano) e dove autori e autrici che già si sono occupati della relativizzazione hanno modo di avanzare nuove proposte interpretative. Indicato il tema di fondo del volume nella «questione dei modi attraverso cui una struttura tipicamente modificativa come quella relativa viene ad assumere una funzione predicativa» (p. 16), la curatrice ne evidenzia le principali implicazioni, tutte all'intersezione di più ampie problematiche al centro dell'attuale dibattito linguistico: «il nodo dell'interazione», in tale ricerca, «tra dimensione grammaticale e dimensione pragmatica, testuale e informativa nell'analisi di problemi un tempo oggetto di studio solo di morfologia e sintassi»; la «necessità di ridefinire le nozioni di modificazione e predicazione»; «l'indeterminatezza» della nozione di apposizione; infine, il «problema del rapporto tra scrittura e oralità e dunque della difficoltà della scelta dei corpora di riferimento e della valutazione dei dati» (p. 7). Unificati dal condiviso orientamento metodologico di integrare «diversi livelli di analisi, quello sintattico, quello pragmatico e quello testuale» e dallo sforzo di «determinare il valore di rese diverse di proposizioni semanticamente equivalenti» (p. 9), i sette contributi accolti nel volume possono essere suddivisi in due gruppi, al centro dei quali-secondo Venier-si colloca l'intervento di Rosanna Sornicola, che esamina anche teoricamente il "confine problematico" tra modificazione e predicazione, e che, pertanto, costituisce «per alcuni versi il cardine del libro» (p. 16). Angela Ferrari, nell'articolo Relative paratattiche (pp. 31-52) con cui si apre il volume, propone la descrizione di un tipo particolare di relativa appositiva (da lei definita «relativa paratattica») secondo una prospettiva di analisi
Cuadernos de Filología Italiana, 2015
Ancora sulla diacronia di "però"

International Conference on Language Resources and Evaluation, 2006
The DiaCORIS project aims at the construction of a diachronic corpus comprising written Italian t... more The DiaCORIS project aims at the construction of a diachronic corpus comprising written Italian texts produced between 1861 and 1945, extending the structure and the research possibilities of the synchronic 100-million word corpus CORIS/CODIS. A preliminary in depth study has been performed in order to design a representative and well balanced sample of the Italian language over a time period that contains all the main events of contemporary Italian history from the National Unification to the end of the Second World War. The paper describes in detail such design processes as the definition of the main subcorpora and their proportions, the type of documents inserted in each part of the corpus, the document annotation schema and the technological infrastructure designed to manage the corpus access as well as the web interface to corpus data.
XVII, 2021/2 (aprile-giugno)
Una studiosa del Modern Languages Department della Fordham University (NY) ci domanda “se esiste ... more Una studiosa del Modern Languages Department della Fordham University (NY) ci domanda “se esiste in italiano la parola girgillo […] e qual è il suo significato”. La richiedente specifica di aver trovato il termine in un passo del Didascalicon di Ugo di San Vittore (XII sec.) in cui si dà un elenco di “cose tessili”.
Generi, architetture e forme testuali. Atti del VII Convegno Silfi (Roma, 1-5 ottobre 2002), a cura di Paolo D'Achille, 2004
Analisi, attraverso lo spoglio di un corpus di 12 opere, della definizione in senso moderno e del... more Analisi, attraverso lo spoglio di un corpus di 12 opere, della definizione in senso moderno e delle linee evolutive del testo storiografico ottocentesco, nella sua differenziazione da forme testuali affini, quali la cronaca e la memorialistica
Dans son usage absolu en tant que lien de valeur deductive et conclusive sur le plan textuel, le ... more Dans son usage absolu en tant que lien de valeur deductive et conclusive sur le plan textuel, le connecteur italien per cui se range parmi ceux qui contribuent a donner de la fluidite et de l'efficacite communicative a la langue actuelle, parlee et ecrite. L'A. retrace l'histoire de ce connecteur, d'origine tres ancienne, totalement ignore dans les descriptions grammaticales jusqu'au 19 e siecle
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