Rosalia Peluso
She is an Associate Professor of Theoretical Philosophy at the University of Naples Federico II, Department of Humanistic Studies, where she teaches Theoretical Philosophy at the CdS in History and Historical Sciences and is affiliated with the Section of Philosophy. She has served as the scientific director of the research project EXITPHILEU (Exploring Italian Philosophy in Europe).
Her primary area of research is the theory of historical knowledge, with a particular focus on selected moments in contemporary philosophy, including the work of Arendt, Benjamin, and Croce. Moreover, she has conducted extensive research on Heidegger and Michelstaedter.
She served as the editor of the three-year project, "Lessico crociano. Un breviario filosofico-politico per il futuro" (2016). She serves as co-director of the Vita Nova Philosophy Series (Le Lettere, Florence) and European Philosophical Studies (FedOAPress, Naples), and is a member of the scientific committee of the journals "Shift. Journals of Philosophical Studies", "P.O.I.", "Diacritica, and the series "Shift" (Mimesis, Milan) and "Criterio" (La Scuola di Pitagora, Naples) Additionally, she oversees the series "Le Noci" (Aras, Fano).
In October 2016, she was the recipient of the Dante Alighieri Prize.
Her published works also include the book "Logica dell'altro. Heidegger e Platone" (2008); "L'identico e i molteplici. Meditazioni michelstaedteriane" (2011), "Michelstaedter al futuro" (2012), and "La cura Goethe. Poesia e storia in B. Croce" (2022), in which she explores the intersection of poetry and history. She edited and translated works of Hannah Arendt, as "Humanitas mundi. Scritti su Karl Jaspers (2015) and "Rosa Luxemburg" (2022). She also published the book-interview "19 domande su Benedetto Croce. Idealismo e altre idee" (2017), the introduction to Lauro de Bosis, "La religione della libertà e altre conferenze americane su Europa e umanesimo," with the appendix containing previously unpublished letters to Benedetto Croce (2020).
Phone: +390812535479
Address: Università degli Studi di Napoli Federico II
Dipartimento di Studi Umanistici
Sezione di Filosofia
Studio A321
via Porta di Massa 1
80133 Napoli
Her primary area of research is the theory of historical knowledge, with a particular focus on selected moments in contemporary philosophy, including the work of Arendt, Benjamin, and Croce. Moreover, she has conducted extensive research on Heidegger and Michelstaedter.
She served as the editor of the three-year project, "Lessico crociano. Un breviario filosofico-politico per il futuro" (2016). She serves as co-director of the Vita Nova Philosophy Series (Le Lettere, Florence) and European Philosophical Studies (FedOAPress, Naples), and is a member of the scientific committee of the journals "Shift. Journals of Philosophical Studies", "P.O.I.", "Diacritica, and the series "Shift" (Mimesis, Milan) and "Criterio" (La Scuola di Pitagora, Naples) Additionally, she oversees the series "Le Noci" (Aras, Fano).
In October 2016, she was the recipient of the Dante Alighieri Prize.
Her published works also include the book "Logica dell'altro. Heidegger e Platone" (2008); "L'identico e i molteplici. Meditazioni michelstaedteriane" (2011), "Michelstaedter al futuro" (2012), and "La cura Goethe. Poesia e storia in B. Croce" (2022), in which she explores the intersection of poetry and history. She edited and translated works of Hannah Arendt, as "Humanitas mundi. Scritti su Karl Jaspers (2015) and "Rosa Luxemburg" (2022). She also published the book-interview "19 domande su Benedetto Croce. Idealismo e altre idee" (2017), the introduction to Lauro de Bosis, "La religione della libertà e altre conferenze americane su Europa e umanesimo," with the appendix containing previously unpublished letters to Benedetto Croce (2020).
Phone: +390812535479
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Papers by Rosalia Peluso
The article analyzes Walter Benjamin's critique of the concept of empathy. It is divided into three parts: in the first one, the fundamental requirement of what Benjamin called his "Theory of Historical Knowledge" is exposed; in the second one, we go into the details of this theory and read some theses on the concept of history, in particular the passages where he exposes the critique of empathy in the context of a tight polemic against historicism; in the third and last part, we reflect on the connection between empathy and the concept of experience.
2. 1931: storia di storie d'Europa
3. 1932: la chiave di Volta
4. Postilla 2020: pandemia nel Nach-Europa
Il lettore avrà modo di penetrare nel laboratorio teoretico dell’ultimo Franchini, dove, ad esempio, è ripresa e ulteriormente approfondita l’idea di progresso, articolata nel contesto di una “teoria della previsione” per meglio esaminare le istanze prospettiche della conoscenza in quanto giudizio storico. Anche gli Scritti per «Criterio» collaborano a comporre, assieme ad altri più noti titoli dell’autore, quel mosaico di esercizi di teoresi che per Franchini è stata l’idea di logica filosofica, chiamata a dar prova di sé sugli incerti territori della storia.
Nei mesi preparatori all’incursione aerea, Lauro scrive i testi di alcune conferenze, una delle quali è intitolata La religione della libertà, come il primo capitolo della "Storia d’Europa" di Croce. Qui si ricostruisce la genesi e la dimensione spirituale in cui matura la conferenza, con opportuni riferimenti alle lettere inedite a Croce, di prossima pubblicazione per la cura dell’autrice del saggio.
Negli anni in cui il dittatore italiano definisce la libertà un “cadavere putrefatto”, con un uomo si alza in volo simbolicamente la sua rinascita come autentica, laica, filosofica ‘religione’, concreta oppositrice di ogni forma di totalitarismo.
Attraverso opportuni richiami testuali l’autrice intende analizzare la genesi dell’interesse bassaniano per Croce, a partire dall’antifascismo che matura durante il periodo bolognese a metà degli anni Trenta: il richiamo al Croce antifascista è comune alla generazione di Bassani. Opportuno però è mettere in luce anche l’autonomia di alcune scelte politiche (la militanza attiva, l’adesione al Partito d’azione) che divergono dalle indicazioni crociane.
Il “crocianesimo” di Bassani si struttura anche e soprattutto in termini di appartenenza culturale, se non addirittura di orientamento “ideologico” negli anni post-bellici della cosiddetta “liquidazione” di Croce. Il richiamo al filosofo si configura come concreta rivendicazione di una filiazione spirituale italiana ed europea in via di dismissione. A questo proposito l’autrice intende dar voce ai testi bassaniani in cui meglio si dipana la figura di un “Croce intimo”, vale a dire di una presenza non occulta quanto intrinseca alla produzione di Bassani nelle forme della poesia, della narrativa e soprattutto della saggistica.
Chiudono due diverse immagini-varianti-simboli delle michelstaedteriane “vie della salute”: lo scoglio sul mare dinanzi alla casa di Enrico Mreule a Salvore e il Campo della Salute a Pirano.
Fondazione Campania dei Festival
Regione Campania
In one of her less famous and unusual book, "Men in Dark Times" (1968), she describes profiles of men who had the fortune to live in “dark times”. Firstly, those who experienced Totalitarianism or other oppressive regimes; but, above all, the historical time, which is like clouds upon the “table” of humanity.
According to Arendt, Martin Heidegger is the most important thinker who had diagnosed the epochal turn of philosophical crisis as political experience when he wrote, in "Being and Time" ("Sein und Zeit", 1927), “the light of Public obscures everything”.
Thus it is necessary to read the Arendtian thesis on Humanity as a strong attempt to overcome the limits of the Heideggerian perspective, especially the undistinguished status of his "Öffentilichkeit", as “the they”, “mere talks”, which is not only the social sphere – as he thought – but, above all, the political space in which men and women are acting individuals, expressing opinions. In this way, Arendt appears as one of the post-heideggerian thinker who reacted to the "Weltverlust", i.e. what she called worldlessness.
The article analyzes Walter Benjamin's critique of the concept of empathy. It is divided into three parts: in the first one, the fundamental requirement of what Benjamin called his "Theory of Historical Knowledge" is exposed; in the second one, we go into the details of this theory and read some theses on the concept of history, in particular the passages where he exposes the critique of empathy in the context of a tight polemic against historicism; in the third and last part, we reflect on the connection between empathy and the concept of experience.
2. 1931: storia di storie d'Europa
3. 1932: la chiave di Volta
4. Postilla 2020: pandemia nel Nach-Europa
Il lettore avrà modo di penetrare nel laboratorio teoretico dell’ultimo Franchini, dove, ad esempio, è ripresa e ulteriormente approfondita l’idea di progresso, articolata nel contesto di una “teoria della previsione” per meglio esaminare le istanze prospettiche della conoscenza in quanto giudizio storico. Anche gli Scritti per «Criterio» collaborano a comporre, assieme ad altri più noti titoli dell’autore, quel mosaico di esercizi di teoresi che per Franchini è stata l’idea di logica filosofica, chiamata a dar prova di sé sugli incerti territori della storia.
Nei mesi preparatori all’incursione aerea, Lauro scrive i testi di alcune conferenze, una delle quali è intitolata La religione della libertà, come il primo capitolo della "Storia d’Europa" di Croce. Qui si ricostruisce la genesi e la dimensione spirituale in cui matura la conferenza, con opportuni riferimenti alle lettere inedite a Croce, di prossima pubblicazione per la cura dell’autrice del saggio.
Negli anni in cui il dittatore italiano definisce la libertà un “cadavere putrefatto”, con un uomo si alza in volo simbolicamente la sua rinascita come autentica, laica, filosofica ‘religione’, concreta oppositrice di ogni forma di totalitarismo.
Attraverso opportuni richiami testuali l’autrice intende analizzare la genesi dell’interesse bassaniano per Croce, a partire dall’antifascismo che matura durante il periodo bolognese a metà degli anni Trenta: il richiamo al Croce antifascista è comune alla generazione di Bassani. Opportuno però è mettere in luce anche l’autonomia di alcune scelte politiche (la militanza attiva, l’adesione al Partito d’azione) che divergono dalle indicazioni crociane.
Il “crocianesimo” di Bassani si struttura anche e soprattutto in termini di appartenenza culturale, se non addirittura di orientamento “ideologico” negli anni post-bellici della cosiddetta “liquidazione” di Croce. Il richiamo al filosofo si configura come concreta rivendicazione di una filiazione spirituale italiana ed europea in via di dismissione. A questo proposito l’autrice intende dar voce ai testi bassaniani in cui meglio si dipana la figura di un “Croce intimo”, vale a dire di una presenza non occulta quanto intrinseca alla produzione di Bassani nelle forme della poesia, della narrativa e soprattutto della saggistica.
Chiudono due diverse immagini-varianti-simboli delle michelstaedteriane “vie della salute”: lo scoglio sul mare dinanzi alla casa di Enrico Mreule a Salvore e il Campo della Salute a Pirano.
Fondazione Campania dei Festival
Regione Campania
In one of her less famous and unusual book, "Men in Dark Times" (1968), she describes profiles of men who had the fortune to live in “dark times”. Firstly, those who experienced Totalitarianism or other oppressive regimes; but, above all, the historical time, which is like clouds upon the “table” of humanity.
According to Arendt, Martin Heidegger is the most important thinker who had diagnosed the epochal turn of philosophical crisis as political experience when he wrote, in "Being and Time" ("Sein und Zeit", 1927), “the light of Public obscures everything”.
Thus it is necessary to read the Arendtian thesis on Humanity as a strong attempt to overcome the limits of the Heideggerian perspective, especially the undistinguished status of his "Öffentilichkeit", as “the they”, “mere talks”, which is not only the social sphere – as he thought – but, above all, the political space in which men and women are acting individuals, expressing opinions. In this way, Arendt appears as one of the post-heideggerian thinker who reacted to the "Weltverlust", i.e. what she called worldlessness.
Dipartimento di Filosofia, Sapienza, Roma, 21 giugno 2023
Una sintesi del complesso rapporto di Croce con la cultura e la storia francese in occasione della presentazione delle "19 domande su Benedetto Croce" alla Maison de l'Italie di Parigi, 6 dicembre 2017.
Una lezione all'Università di Salerno (2014) nel corso di Daniela Calabrò.
Società Nazionale di Scienze, Lettere e Arti
Napoli, 14 novembre 2016
Vincendo resistenze e timidezze iniziali, la Arendt accetta la sfida e - come la incoraggia a fare Heinrich Blücher - compie un "pubblico atto politico" a sostegno dell'idea del "buon europeo".
Contro le frettolose liquidazioni degli antiumanisti e al di fuori di ogni sterile retorica umanistica, in una traduzione finora inedita, la appassionata difesa della vera 'humanitas' dalla viva voce di Hannah Arendt.
Dipartimento di Filosofia, Sapienza Università di Roma
Villa Mirafiori
Aula VI
as part of the panel "Jaspers and the Feminine"
August 7, 5-7 pm.
Italian Karl Jaspers Society
XXV World Congress of Philosophy
Rome 2024
Philosophy across Boundaries
Sapienza University
Dipartimento di Studi Umanistici, via Porta di Massa 1, Napoli
Aula ex Cataloghi lignei
9-10 maggio 2024
Napoli, 13-14 dicembre 2023
Accademia di Scienze, Lettere e Arti e Istituto Italiano per gli Studi Filosofici
Università degli studi di Salerno
24-26 ottobre 2023
"Pensare (con) la letteratura. Temi e modelli di Filosofia della letteratura in prospettiva teoretica"
Chieti-Pescara, 12-14 ottobre 2023
To mark this important anniversary and to celebrate the international and interdisciplinary resonance of Arendt’s thought, the University of Aberdeen is hosting a conference of scholars, from around the world and a diversity of areas of interest, to increase awareness of work in other disciplines and further this vibrant discussion.
In Zusammenarbeit mit dem Institut für Kunst- und Designwissenschaft der Hochschule der Bildenden Künste Essen
Zürich, 5.-6. Mai
Scopo del Convegno è ricostruire il contesto culturale di “crisi dell’Europa” che costituisce il sostrato spirituale da cui, dopo il secondo conflitto mondiale, nascerà l’Europa politica che, si ricordi come circostanza aporetica non secondaria, emerge proprio da questo generale scenario di post-Europa ("Nach-Europa" [Patočka]). L’ambiente culturale del primo Novecento potrebbe essere definito, su suggestione goethiana, “valpurgico”: simbolo della percezione del tramonto, della decadenza, del declino, della crisi, ma al tempo stesso espressione di un’esigenza di palingenesi e rigenerazione. Comprendere questo humus spirituale significa comprendere l’identità dell’Europa, costituita da aporie, contraddizioni, ambiguità che ancora segnano, nei nostri più recenti anni, il clima di permanente “crisi della coscienza europea” [Hazard, 1935]: crisi non soltanto politica ma principalmente culturale, da analizzare quindi nella complessità delle sue manifestazioni, nonché nelle molteplici varianti di euro-patie e euro-fobie.
Scopo del Convegno è ricostruire il contesto culturale di “crisi dell’Europa” che costituisce il sostrato spirituale da cui, dopo il secondo conflitto mondiale, nascerà l’Europa politica che, si ricordi come circostanza aporetica non secondaria, emerge proprio da questo generale scenario di post-Europa ("Nach-Europa" [Patočka]). L’ambiente culturale del primo Novecento potrebbe essere definito, su suggestione goethiana, “valpurgico”: simbolo della percezione del tramonto, della decadenza, del declino, della crisi, ma al tempo stesso espressione di un’esigenza di palingenesi e rigenerazione. Comprendere questo humus spirituale significa comprendere l’identità dell’Europa, costituita da aporie, contraddizioni, ambiguità che ancora segnano, nei nostri più recenti anni, il clima di permanente “crisi della coscienza europea” [Hazard, 1935]: crisi non soltanto politica ma principalmente culturale, da analizzare quindi nella complessità delle sue manifestazioni, nonché nelle molteplici varianti di euro-patie e euro-fobie.
Sapienza - Università di Roma, Dipartimento di Lettere e filosofia
Villa Mirafiori, aula II, via Carlo Fea 2, Roma
Link: https://meet.google.com/mcj-cqgi-chg
The aim of the Conference is to reconstruct the cultural context of ‘crisis of Europe’ that constitutes the spiritual substratum from which, after the Second World War, political Europe will be born, which, it should be remembered as a non-secondary aporetic circumstance, emerges precisely from this general framework of post-Europe ('Nach-Europa' [Patočka]). The cultural environment of the early twentieth century could be defined, on Goethe’s suggestion, as ‘valpurgical’: symbol of the perception of sunset, decadence, decline, crisis, but at the same time expression of a need for palingenesis and regeneration. Understanding this spiritual humus means understanding the identity of Europe, made up of aporias, contradictions, ambiguities that still mark, in our most recent years, the climate of permanent ‘crisis of European consciousness’ [Hazard, 1935]: a crisis that is not only political but mainly cultural, to be analyzed therefore in the complexity of its manifestations, as well as in the many variants of euro-pathologies and euro-phobias.
Lunedì 6 dicembre 2021, ore 10
DSU - Università degli Studi di Napoli Federico II
Aula ex Cataloghi lignei
via Porta di Massa 1 - Napoli
Istituto piemontese per la storia della Resistenza e della società contemporanea "Giorgio Agosti"
Torino, 17 e 18 maggio
Interventi di Mimmo Franzinelli, Fabio Minazzi e Rosalia Peluso.
Diretta streaming sul canale You Tube e Facebook.
La lezione è aperta agli studenti del corso e a tutti gli interessati.
Mercoledì 9 ottobre, ore 16
Mercoledì 22 maggio 2024, ore 10,30-12,30
Dipartimento di studi umanistici
Aula A3, via Marina 33
Napoli
Martedì 30 aprile 2024, 10,30-12,30
Aula 711, via Marina 33
Napoli
"Filosofia e storiografia filosofia. Le discussioni di ieri, le riflessioni di oggi", a cura di M. Biscuso e J. Salina
con C. Castellani, R. Peluso, F. Verde
Dipartimento di Filosofia, Sapienza
Villa Mirafiori
mercoledì 21 giugno 2023, ore 16,30
con Stefania Achella ed Eugenio Mazzarella
Modera Marco Lombardi
Istituto Italiano per gli Studi Filosofici
25 maggio 2023, ore 16,30
sabato 11 febbraio 2023 ore 18
con Maria Panetta e Rosalia Peluso
Sarà presente l'autore
Napoli, 27 gennaio 2023, ore 16
Ne discutono Fiorinda Li Vigni, Massimo Adinolfi, Anna Donise e Marcello Mustè
Interpretazioni el fascismo.
Centro studi Piero Gobetti
Torino
18 ottobre 2022, ore 18
Nel mezzo delle due guerre mondiali, Croce si rivolge all’antistorico Goethe per cercare nella sua poesia una cura contro i mali della storia. L’universo poetico goethiano si scopre una generosa miniera di intuizioni che istituisce il profondo legame tra poesia e storia qui asserito: il «regno delle Madri» è una fucina operosa da cui si traggono forme, energie e possibilità storiche; i sommovimenti tellurici e cosmici delle «Notti di Valpurga» esplicitano in simboli l’essenza catastrofica del tempo storico. Questa singolare farmacopoetica non appresta un prontuario terapeutico o consolatorio. La parola poetica ha una specifica valenza curativa nella misura in cui si riconosce quale opera di verità e bellezza. Soltanto così, essendo sé stessa, la poesia salva il mondo dal disfacimento. Senza avere né pretendere finalità rivoluzionarie, la risorsa anacronistica e antiquata del dire poetico cura nella sola maniera in cui può farlo: esercitando resistenza nei confronti delle apocalissi del non-senso e dei processi di nientificazione in cui precipita, a giorni alterni, la storia.
Questo volume costituisce il primo studio sistematico sulla poesia di Giorgio Bassani con saggi innovativi che, partendo dagli archivi, dai carteggi inediti dello scrittore, dalle frequentazioni con i maestri e amici di una vita, riflettono sulla relazione tra Bassani-poeta e Bassani-narratore, essenziale per inquadrare la sua figura nel Novecento letterario.
Inhalt:
Yvonne Hütter
Einleitung
Daniela Bini
Ritratti e autoritratti: un’esigenza espressionistica
Valerio Cappozzo
Il percorso poetico di Carlo Michelstaedter con due inediti del 1903
Thomas Harrison
Autenticità o auto-parodia?
Hans-Martin Schönherr-Mann
Wie transzendiert man ein verdrehtes Bewusstsein? Anmerkungen zur Nähe von Carlo Michelstaedter und Jean-Paul Sartre
Rosalia Peluso
Il est temps! Persuadersi per le vie della storia – Michelstaedter e Benjamin
Yvonne Hütter
Tendenzen der Forschung 1980-2012
Abstracts der Beiträge / abstracts dei contributi
Die Autorinnen und Autoren / Gli autori
Istituto Italiano per gli Studi Filosofici
Napoli, 27 gennaio 2023
"Il Giornale", 5 luglio 2017
1. L'Apocalisse: significato e interpretazione
2. Cristianesimo, millenarismo ed escatologia: da Agostino a Gioacchino da Fiore
3. Scienza moderna ed escatologia: Newton lettore dell'Apocalisse
4. L'Illuminismo e la catastrofe
5. Voltaire, Rousseau e Kant interpreti del terremoto di Lisbona
6. Kant e la storia
7. Kant interprete dell'Apocalisse
8. Benjamin e le tesi sul concetto di storia
9. Arendt e il concetto di Rivoluzione
10. Conclusioni: apocalissi e catastrofi del presente
Istituto Italiano per gli Studi Filosofici
Lunedì 11 dicembre 2023, ore 10,30
Si pregano gli studenti di iscriversi al relativo gruppo sulle pagine web delle docenti (indirizzi URL) sotto la voce «Didattica», «Iscrizione ai gruppi/test», «L'officina della tesi. Laboratorio di scrittura per elaborati finali CdS in Storia (N69)».
Le iscrizioni avranno inizio il 22 gennaio e termineranno il 5 febbraio.
Per ulteriori informazioni: http://www.cdlstoria.unina.it, https://www.docenti.unina.it/serena.cannavale, https://www.docenti.unina.it/rosalia.peluso,
[email protected] e [email protected]
La commissione di coordinamento didattico raccomanda la frequenza del corso a tutti gli studenti che intendano laurearsi in Storia da luglio in poi.
***
Il laboratorio è organizzato in due incontri, uno relativo alla bibliografia e uno relativo alla composizione della tesi.
Il primo, dedicato alla bibliografia, sarà così ulteriormente articolato:
1. organizzazione della bibliografia:
2. ricerca bibliografica.
La prima ora sarà dedicata alla esposizione generale dei contenuti che già si leggono nel file Linee guida per la redazione di elaborati finali per il corso di studi in Storia, al § V, disponibile sul sito del CdS.
Nell’ora successiva gli studenti saranno divisi in due gruppi, ciascuno dei quali sarà supervisionato da una docente.
Ciascun studente provvederà alla redazione di una bibliografia concernente un argomento suggerito dalla docente in base ad un elenco appositamente predisposto e afferente al suo insegnamento. Lo studente che eventualmente ha già in corso una tesi può chiaramente svolgere la ricerca bibliografica su un tema connesso al proprio lavoro.
L’ultima ora prevede un confronto con la propria docente sulla ricerca svolta e eventuali azioni di feedback relative alla parte teorica della prima ora.
Il secondo incontro sarà dedicato alla vera e propria composizione della tesi.
In particolare si lavorerà su:
1. formattazione del testo;
2. note;
3. citazioni (in nota e in bibliografia);
4. suddivisione della materia in capitoli e paragrafi.
Le modalità di questo incontro sono identiche a quelle dell’incontro precedente: alla prima parte teorica, della durata di circa un’ora, farà seguito la parte laboratoriale, con esercitazioni dirette di composizione del testo e condivisione finale dei risultati. Anche in questo caso si lavorerà su un elenco di argomenti selezionato dalle docenti; lo studente che ne farà richiesta potrà lavorare su un argomento di sua scelta, collegato alla redazione della bibliografia del primo incontro o maggiormente attinente al suo percorso di studio.
Mercoledì 11 dicembre 2019
ore 11
Aula SM1, via Mezzocannone 16
Napoli