Address: Dipartimento di Scienze Umanistiche, Sociali e della Formazione, Università degli Studi del Molise, Via F. De Sanctis, s.n., II Edificio Polifunzionale,
86100 Campobasso
Il volume raccoglie i contributi presentati nel corso del Convegno internazionale Romani, Germani... more Il volume raccoglie i contributi presentati nel corso del Convegno internazionale Romani, Germani e altri popoli: momenti di crisi fra tarda antichità e alto medioevo, svoltosi il 13 e 14 giugno 2019 a Cimitile, Nola e Santa Maria Capua Vetere. Da oltre un decennio i Convegni internazionali sulla tarda antichità e il medioevo, organizzati nell’ambito della rassegna letteraria Premio Cimitile, costituiscono un’importante occasione di incontro per studiosi italiani e stranieri che presentano i risultati delle loro ricerche, molto spesso inedite. Tema del Convegno internazionale del 2019 è stato l’incontro tra i Romani e i popoli delle migrazioni, la cui coesistenza all’indomani della caduta dell’Impero d’Occidente fu piuttosto dinamica e non è sempre di facile interpretazione, come si evince dalle ricerche archeologiche degli ultimi vent’anni che hanno fornito un vasto campionario di realtà nuove, a lungo suggerite solo dalle fonti scritte.
Per i rinvii bibliografici (posti fra parentesi nel testo, in luogo delle note) si veda Abbreviaz... more Per i rinvii bibliografici (posti fra parentesi nel testo, in luogo delle note) si veda Abbreviazioni e bibliografia; in caso di citazioni consecutive di piu Á opere dello stesso autore non ne viene ripetuto il cognome.
La presentazione di un libro, contrariamente a quanto si possa ritenere, è un momento importante ... more La presentazione di un libro, contrariamente a quanto si possa ritenere, è un momento importante perché si configura come una sorta di avallo dell'importanza dei temi trattati dagli autori. Quando poi l'opera è un unicum nel suo genere, perché affronta il difficile compito di dare organicità a quelle che prima erano solo fronde sparte e mette a disposizione della cittadinanza un valido strumento per riappropriarsi delle comuni radici, allora la presentazione diventa doverosa, anzi si trasforma in motivo di orgoglio per ciò che è stato realizzato. In quest'opera abbiamo creduto fermamente, consapevoli della sua importanza: è un ulteriore tassello che si aggiunge alle encomiabili iniziative già avviate e attuate da altri comuni del territorio nolano. Abbiamo ritenuto doveroso sostenere, come Amministrazione Comunale, un progetto tutt'altro che agevole nella sua realizzazione. È mia espressa volontà farmi, dunque, interprete della gratitudine e del compiacimento dei cittadini di Comiziano per la realizzazione di questo volume, al quale Carlo Ebanista, Mario Napolitano, Cecilia Ricci e Luigi Simonetti, studiosi attenti, appassionati e di riconosciuta competenza, hanno dato vita. Un'opera "storica" fine a sé stessa? Nient'affatto. È un'opera per tutti, a cominciare dagli addetti ai lavori e dagli uomini di cultura, per passare alle persone non più giovani e finire alle nuove generazioni. Ognuno che abbia interesse e amore per questa terra potrà conoscere qualcosa in più sulla storia degli antichi centri di Cumignano e Gallo che dal 1909 s'identificano nel toponimo Comiziano; potrà accostarsi con amorevole rispetto a tante realtà artistiche e monumentali (epigrafi, statue, edifici di culto, residenze signorili, ecc.) poco note o in qualche caso finora inedite; potrà appagare la sua curiosità, confrontando il passato (fotograficamente fermato nel tempo) col presente; potrà seguire le vicende di questo piccolo lembo di terra confluite nel mare magnum della storia del Meridione. Un lembo di terra che può vantare con orgoglio e fierezza di aver dati i natali all'avv. Giovanni Napolitano, delicato poeta e accorto saggista, padre dell'attuale Presidente della Repubblica Italiana, Giorgio. Con lo stesso orgoglio e con la medesima fierezza di primo cittadino di Comiziano, esprimo vivo compiacimento e sincera gratitudine a quanti hanno collaborato alla realizzazione di questo volume, per il tangibile e concreto tributo di affetto, consapevole che diverse volte poca favilla gran fiamma seconda. PAOLINO NAPOLITANO Sindaco di Comiziano 3 4
Nel XVII secolo la straordinaria concentrazione di pregevoli testimonianze di età paleocristiana ... more Nel XVII secolo la straordinaria concentrazione di pregevoli testimonianze di età paleocristiana nel santuario di S. Felice a Cimitile, presso Nola, suscitò l'attenzione di diversi esponenti del mondo letterario, come attestano, tra l'altro, gli scritti di Luca Holstein e Francesco Barberini. Il luogo suscitava, invece, scarsa impressione sui vescovi di Nola che vi si recavano in occasione delle visite pastorali, per non parlare poi dei parrocchiani che frequentavano la basilica per le funzioni religiose. Una significativa eccezione è rappresentata dalle attività di restauro, valorizzazione e promozione messe in atto dal parroco Carlo Guadagni (1675-88) che, oltre a stampare due volumi dedicati alla storia del complesso basilicale, fece affiggere lungo l'iter devozionale delle epigrafi destinate a incentivare la devozione e illustrare ai fedeli le prerogative del santuario. La lettura incrociata dei risultati degli scavi, delle evidenze monumentali e della documentazione d'archivio permette di ricostruire le trasformazioni che nel corso del Seicento interessarono gli edifici del santuario, grazie anche all'edizione di inedito materiale epigrafico PAROLE CHIAVE: Cimitile, chiese, epigrafia, terremoto In the 17th century the extraordinary concentration of valuable testimonies of the early Christian age in the sanctuary of St. Felix at Cimitile, near Nola, aroused the attention of various exponents of the literary world, as attested, among other things, by the writings of Luca Holstein and Francesco Barberini. The place, however, made little impression on the bishops of Nola who went there on the occasion of pastoral visits, not to mention the parishioners who attended the basilica for religious functions. A significant exception is represented by the restoration, valorization and promotion activities carried out by the parish priest Carlo Guadagni (1675-88) who, in addition to printing two volumes dedicated to the history of the basilical complex, had epigraphs intended to encourage devotion and illustrate the prerogatives of the sanctuary to the faithful. The crossreading of the results of the excavations, the monumental evidence and the archive documentation allows us to reconstruct the transformations that affected the buildings of the sanctuary during the 17th century, thanks to the edition of previously unpublished epigraphic material too
Prima degli scavi-che, com'è noto, presero avvio 90 anni fa-la conoscenza del santuario di San Fe... more Prima degli scavi-che, com'è noto, presero avvio 90 anni fa-la conoscenza del santuario di San Felice si basava quasi esclusivamente sulle notizie tramandate da Paolino, molto spesso, però, travisate o distorte dagli studiosi: è il caso, ad esempio, dell'umanista Ambrogio Leone, che nel 1514 situò la basilica nova, costruita da Paolino tra il 401 e il 403, nel centro di Nola, anziché a Cimitile 5 o di Gianstefano Remondini che nel 1747 dichiarò che l'edificio era andato completamente distrutto 6. Solo alla fine del Settecento Andrea Ambrosini comprese correttamente che i resti della basilica nova erano inglobati nella chiesa di San Giovanni a Cimitile 7. La felice intuizione ebbe, tuttavia, scarsa risonanza, tanto che, ancora agli inizi del Novecento, André Baudrillart affermò che dell'edificio paoliniano non esisteva più nulla, auspicando l'avvio di scavi 8. L'occasione propizia si presentò finalmente nel 1931, quando fu celebrato il XV centenario della morte di Paolino; in quell'anno l'arch. Gino Chierici, soprintendente all'Arte medievale e moderna della Campania, avviò il restauro della chiesa di San Giovanni (fig. 2), che sarebbe dovuta diventare il Museo paoliniano, e lo scavo dell'area circostante, giungendo alla scoperta dei resti della basilica nova 9. Le ricerche, che si protrassero fino agli anni Cinquanta, lasciarono irrisolti molti problemi, in relazione alla conduzione non sistematica degli scavi e alle demolizioni eseguite nel corso dei restauri. Più abile nell'approccio con le testimonianze materiali, in rapporto alla formazione accademica e all'esperienza sul campo, di quanto fosse avveduto sul versante erudito e letterario 10 , Chierici-anche sull'onda dell'entusiasmo per le scoperte effettuate-finì per sminuire il valore della testimonianza paoliniana a fronte dell'evidenza archeologica e non si soffermò sulle incongruenze tra la sua interpretazione e la descrizione della basilica nova che si ricava dalla lettura delle epistole e dei carmi del Nolano. Questo approccio, prontamente criticato soprattutto dai filologi a partire da Rudolf
In adeguamento alle norme internazionali la Rivista ha fatto proprio il sistema di accettazione d... more In adeguamento alle norme internazionali la Rivista ha fatto proprio il sistema di accettazione dei saggi attraverso il ricorso sistematico ai referee. I referee rimangono rigorosamente anonimi e sono scelti dalla Fondazione CISAM tra gli studiosi italiani e stranieri maggiormente competenti per i soggetti specifici degli articoli da esaminare. Manoscritti e libri per recensione alla Direzione-Redazione: Studi Medievali, palazzo Racani Arroni, via dell'Arringo-06049 Spoleto (Pg). [email protected] Abbonamenti e vendite alla Fondazione Centro italiano di studi sull'alto medioevo, palazzo Racani Arroni, via dell'Arringo-06049 Spoleto (PG)
La Napoli tardoantica e altomedievale, pur essendosi rivelata di grande interesse archeologico si... more La Napoli tardoantica e altomedievale, pur essendosi rivelata di grande interesse archeologico sin dai primi scavi condotti all'indomani del terremoto del 1980 1 , ha a lungo faticato prima di inserirsi a pieno titolo nel dibattito scientifico sulla trasformazione delle città in epoca postclassica, nonostante l'attenzione suscitata nel 1985 dalla mostra Napoli antica, in occasione della quale fu redatta la prima carta archeologica, e dal XXV Convegno dell'Istituto per la storia e l'archeologia della Magna Grecia che fu interamente dedicato a Neapolis 2. A Paul Arthur spetta senz'altro il merito di aver realizzato all'inizio degli anni Novanta il primo tentativo di studio della topografia urbana alla luce tanto delle fonti scritte quanto dei dati di scavo fino ad allora pubblicati 3. Alla singolare tenuta dello status cittadino di Napoli, ben espressa dallo studioso, fu dedicata nel 1995 una sezione dei Mélanges de l'École française de Rome che accolse i contributi di due seminari dedicati al tema del «particolarismo napoletano altomedievale» 4 che emergeva sempre più palesemente dall'analisi della documentazione d'archivio 5 e dalle indagini archeologiche 6. All'alba del nuovo millennio, incrociando tutti i dati disponibili, Arthur dedicò una fondamentale monografia allo sviluppo di Napoli dalle origini alla città-stato altomedievale, soffermandosi in particolare sulla realtà socioeconomica e produttiva. Da allora, grazie al proliferare delle indagini archeologiche connesse alla realizzazione delle Linee 1 e 6 della Metropolitana e ad altri importanti lavori sul campo, quali lo scavo del
di ogni altro versato in simili materie". Il ruolo di Giovanni Battista de Rossi per lo studio de... more di ogni altro versato in simili materie". Il ruolo di Giovanni Battista de Rossi per lo studio delle catacombe della Toscana.
Il volume raccoglie i contributi presentati nel corso del Convegno internazionale Romani, Germani... more Il volume raccoglie i contributi presentati nel corso del Convegno internazionale Romani, Germani e altri popoli: momenti di crisi fra tarda antichità e alto medioevo, svoltosi il 13 e 14 giugno 2019 a Cimitile, Nola e Santa Maria Capua Vetere. Da oltre un decennio i Convegni internazionali sulla tarda antichità e il medioevo, organizzati nell’ambito della rassegna letteraria Premio Cimitile, costituiscono un’importante occasione di incontro per studiosi italiani e stranieri che presentano i risultati delle loro ricerche, molto spesso inedite. Tema del Convegno internazionale del 2019 è stato l’incontro tra i Romani e i popoli delle migrazioni, la cui coesistenza all’indomani della caduta dell’Impero d’Occidente fu piuttosto dinamica e non è sempre di facile interpretazione, come si evince dalle ricerche archeologiche degli ultimi vent’anni che hanno fornito un vasto campionario di realtà nuove, a lungo suggerite solo dalle fonti scritte.
Per i rinvii bibliografici (posti fra parentesi nel testo, in luogo delle note) si veda Abbreviaz... more Per i rinvii bibliografici (posti fra parentesi nel testo, in luogo delle note) si veda Abbreviazioni e bibliografia; in caso di citazioni consecutive di piu Á opere dello stesso autore non ne viene ripetuto il cognome.
La presentazione di un libro, contrariamente a quanto si possa ritenere, è un momento importante ... more La presentazione di un libro, contrariamente a quanto si possa ritenere, è un momento importante perché si configura come una sorta di avallo dell'importanza dei temi trattati dagli autori. Quando poi l'opera è un unicum nel suo genere, perché affronta il difficile compito di dare organicità a quelle che prima erano solo fronde sparte e mette a disposizione della cittadinanza un valido strumento per riappropriarsi delle comuni radici, allora la presentazione diventa doverosa, anzi si trasforma in motivo di orgoglio per ciò che è stato realizzato. In quest'opera abbiamo creduto fermamente, consapevoli della sua importanza: è un ulteriore tassello che si aggiunge alle encomiabili iniziative già avviate e attuate da altri comuni del territorio nolano. Abbiamo ritenuto doveroso sostenere, come Amministrazione Comunale, un progetto tutt'altro che agevole nella sua realizzazione. È mia espressa volontà farmi, dunque, interprete della gratitudine e del compiacimento dei cittadini di Comiziano per la realizzazione di questo volume, al quale Carlo Ebanista, Mario Napolitano, Cecilia Ricci e Luigi Simonetti, studiosi attenti, appassionati e di riconosciuta competenza, hanno dato vita. Un'opera "storica" fine a sé stessa? Nient'affatto. È un'opera per tutti, a cominciare dagli addetti ai lavori e dagli uomini di cultura, per passare alle persone non più giovani e finire alle nuove generazioni. Ognuno che abbia interesse e amore per questa terra potrà conoscere qualcosa in più sulla storia degli antichi centri di Cumignano e Gallo che dal 1909 s'identificano nel toponimo Comiziano; potrà accostarsi con amorevole rispetto a tante realtà artistiche e monumentali (epigrafi, statue, edifici di culto, residenze signorili, ecc.) poco note o in qualche caso finora inedite; potrà appagare la sua curiosità, confrontando il passato (fotograficamente fermato nel tempo) col presente; potrà seguire le vicende di questo piccolo lembo di terra confluite nel mare magnum della storia del Meridione. Un lembo di terra che può vantare con orgoglio e fierezza di aver dati i natali all'avv. Giovanni Napolitano, delicato poeta e accorto saggista, padre dell'attuale Presidente della Repubblica Italiana, Giorgio. Con lo stesso orgoglio e con la medesima fierezza di primo cittadino di Comiziano, esprimo vivo compiacimento e sincera gratitudine a quanti hanno collaborato alla realizzazione di questo volume, per il tangibile e concreto tributo di affetto, consapevole che diverse volte poca favilla gran fiamma seconda. PAOLINO NAPOLITANO Sindaco di Comiziano 3 4
Nel XVII secolo la straordinaria concentrazione di pregevoli testimonianze di età paleocristiana ... more Nel XVII secolo la straordinaria concentrazione di pregevoli testimonianze di età paleocristiana nel santuario di S. Felice a Cimitile, presso Nola, suscitò l'attenzione di diversi esponenti del mondo letterario, come attestano, tra l'altro, gli scritti di Luca Holstein e Francesco Barberini. Il luogo suscitava, invece, scarsa impressione sui vescovi di Nola che vi si recavano in occasione delle visite pastorali, per non parlare poi dei parrocchiani che frequentavano la basilica per le funzioni religiose. Una significativa eccezione è rappresentata dalle attività di restauro, valorizzazione e promozione messe in atto dal parroco Carlo Guadagni (1675-88) che, oltre a stampare due volumi dedicati alla storia del complesso basilicale, fece affiggere lungo l'iter devozionale delle epigrafi destinate a incentivare la devozione e illustrare ai fedeli le prerogative del santuario. La lettura incrociata dei risultati degli scavi, delle evidenze monumentali e della documentazione d'archivio permette di ricostruire le trasformazioni che nel corso del Seicento interessarono gli edifici del santuario, grazie anche all'edizione di inedito materiale epigrafico PAROLE CHIAVE: Cimitile, chiese, epigrafia, terremoto In the 17th century the extraordinary concentration of valuable testimonies of the early Christian age in the sanctuary of St. Felix at Cimitile, near Nola, aroused the attention of various exponents of the literary world, as attested, among other things, by the writings of Luca Holstein and Francesco Barberini. The place, however, made little impression on the bishops of Nola who went there on the occasion of pastoral visits, not to mention the parishioners who attended the basilica for religious functions. A significant exception is represented by the restoration, valorization and promotion activities carried out by the parish priest Carlo Guadagni (1675-88) who, in addition to printing two volumes dedicated to the history of the basilical complex, had epigraphs intended to encourage devotion and illustrate the prerogatives of the sanctuary to the faithful. The crossreading of the results of the excavations, the monumental evidence and the archive documentation allows us to reconstruct the transformations that affected the buildings of the sanctuary during the 17th century, thanks to the edition of previously unpublished epigraphic material too
Prima degli scavi-che, com'è noto, presero avvio 90 anni fa-la conoscenza del santuario di San Fe... more Prima degli scavi-che, com'è noto, presero avvio 90 anni fa-la conoscenza del santuario di San Felice si basava quasi esclusivamente sulle notizie tramandate da Paolino, molto spesso, però, travisate o distorte dagli studiosi: è il caso, ad esempio, dell'umanista Ambrogio Leone, che nel 1514 situò la basilica nova, costruita da Paolino tra il 401 e il 403, nel centro di Nola, anziché a Cimitile 5 o di Gianstefano Remondini che nel 1747 dichiarò che l'edificio era andato completamente distrutto 6. Solo alla fine del Settecento Andrea Ambrosini comprese correttamente che i resti della basilica nova erano inglobati nella chiesa di San Giovanni a Cimitile 7. La felice intuizione ebbe, tuttavia, scarsa risonanza, tanto che, ancora agli inizi del Novecento, André Baudrillart affermò che dell'edificio paoliniano non esisteva più nulla, auspicando l'avvio di scavi 8. L'occasione propizia si presentò finalmente nel 1931, quando fu celebrato il XV centenario della morte di Paolino; in quell'anno l'arch. Gino Chierici, soprintendente all'Arte medievale e moderna della Campania, avviò il restauro della chiesa di San Giovanni (fig. 2), che sarebbe dovuta diventare il Museo paoliniano, e lo scavo dell'area circostante, giungendo alla scoperta dei resti della basilica nova 9. Le ricerche, che si protrassero fino agli anni Cinquanta, lasciarono irrisolti molti problemi, in relazione alla conduzione non sistematica degli scavi e alle demolizioni eseguite nel corso dei restauri. Più abile nell'approccio con le testimonianze materiali, in rapporto alla formazione accademica e all'esperienza sul campo, di quanto fosse avveduto sul versante erudito e letterario 10 , Chierici-anche sull'onda dell'entusiasmo per le scoperte effettuate-finì per sminuire il valore della testimonianza paoliniana a fronte dell'evidenza archeologica e non si soffermò sulle incongruenze tra la sua interpretazione e la descrizione della basilica nova che si ricava dalla lettura delle epistole e dei carmi del Nolano. Questo approccio, prontamente criticato soprattutto dai filologi a partire da Rudolf
In adeguamento alle norme internazionali la Rivista ha fatto proprio il sistema di accettazione d... more In adeguamento alle norme internazionali la Rivista ha fatto proprio il sistema di accettazione dei saggi attraverso il ricorso sistematico ai referee. I referee rimangono rigorosamente anonimi e sono scelti dalla Fondazione CISAM tra gli studiosi italiani e stranieri maggiormente competenti per i soggetti specifici degli articoli da esaminare. Manoscritti e libri per recensione alla Direzione-Redazione: Studi Medievali, palazzo Racani Arroni, via dell'Arringo-06049 Spoleto (Pg). [email protected] Abbonamenti e vendite alla Fondazione Centro italiano di studi sull'alto medioevo, palazzo Racani Arroni, via dell'Arringo-06049 Spoleto (PG)
La Napoli tardoantica e altomedievale, pur essendosi rivelata di grande interesse archeologico si... more La Napoli tardoantica e altomedievale, pur essendosi rivelata di grande interesse archeologico sin dai primi scavi condotti all'indomani del terremoto del 1980 1 , ha a lungo faticato prima di inserirsi a pieno titolo nel dibattito scientifico sulla trasformazione delle città in epoca postclassica, nonostante l'attenzione suscitata nel 1985 dalla mostra Napoli antica, in occasione della quale fu redatta la prima carta archeologica, e dal XXV Convegno dell'Istituto per la storia e l'archeologia della Magna Grecia che fu interamente dedicato a Neapolis 2. A Paul Arthur spetta senz'altro il merito di aver realizzato all'inizio degli anni Novanta il primo tentativo di studio della topografia urbana alla luce tanto delle fonti scritte quanto dei dati di scavo fino ad allora pubblicati 3. Alla singolare tenuta dello status cittadino di Napoli, ben espressa dallo studioso, fu dedicata nel 1995 una sezione dei Mélanges de l'École française de Rome che accolse i contributi di due seminari dedicati al tema del «particolarismo napoletano altomedievale» 4 che emergeva sempre più palesemente dall'analisi della documentazione d'archivio 5 e dalle indagini archeologiche 6. All'alba del nuovo millennio, incrociando tutti i dati disponibili, Arthur dedicò una fondamentale monografia allo sviluppo di Napoli dalle origini alla città-stato altomedievale, soffermandosi in particolare sulla realtà socioeconomica e produttiva. Da allora, grazie al proliferare delle indagini archeologiche connesse alla realizzazione delle Linee 1 e 6 della Metropolitana e ad altri importanti lavori sul campo, quali lo scavo del
di ogni altro versato in simili materie". Il ruolo di Giovanni Battista de Rossi per lo studio de... more di ogni altro versato in simili materie". Il ruolo di Giovanni Battista de Rossi per lo studio delle catacombe della Toscana.
Thanks to significant literary, archaeological, epigraphic and iconographic evidence we can analy... more Thanks to significant literary, archaeological, epigraphic and iconographic evidence we can analyse the altars of the martyrial sanctuary of St. Felix at Cimitile, near Nola (Naples, Italy), between Late Antiquity and the Middle Ages (fig. 1), and the modalities of deposition of the relics inside them (fenestellae, loculi, capsules) 2. After the excavation and restoration campaigns directed by Gino Chierici between 1931 and 1960 3 , nine altars remained in situ, either preserving the original configuration or having undergone limited adaptations to better assist new trends and changed liturgical needs, consistent with development over the centuries. According to the available data, we can subdivide the altars of Cimitile into three types 4 : box (I), sarcophagus (II) or blockaltars (III) 5. In type I, the table rested on four chancel screens supported by corner pillars, while in type II, it was placed on four walls covered externally with marble slabs. The type III can be grouped into two variants based upon the position of the altar relative to the wall of the presbytery: those of variant IIIa, which are set against the wall, are distinguished by the presence of a fenestella on the front (west) (IIIa1) or due to the lack of a deposit of relics (IIIa2); the first ones are surmounted by a small niche (variant IIIa1a), and adhere to the rectilinear wall (variant IIIa1b) or are positioned inside a large niche (variant IIIa1c). The altars of variant IIIb, which allowed the celebrant to turn the structure around, instead, have the fenestella on the back (east) side. To better understand the reasons of the transformations, determined by the adaptation to the new liturgical needs or by the archaeological interventions, I have grouped the altars into two clusters dating back to the 4 th-7 th century (type I) and 8 th-10 th century (type II, variants IIIa1a, IIIa1b); I will discuss elsewhere the liturgical installations erected between the Late Middle Ages and the Early Modern Age (variants IIIa1c, IIIb) 6 .
A distanza di 15 anni dal primo incontro di studi sull'archeologia tardoantica e medievale, organ... more A distanza di 15 anni dal primo incontro di studi sull'archeologia tardoantica e medievale, organizzato nel 2008 nell'ambito del Premio Cimitile, il 16 e 17 giugno 2022 si terrà il Convegno Internazionale “fluxit abunda tuis aqua potibus atque lavacris: uso e simbologia dell’acqua fra tarda antichità e medioevo”, promosso dalla Fondazione Premio Cimitile, dal Comune di Cimitile, dall'Università del Molise, dall'Università della Campania ‘Luigi Vanvitelli’ e dal Centro Studi Longobardi.
Il volume, che fa parte della Collana Giornate sulla tarda antichità e il medioevo, giunta ormai ... more Il volume, che fa parte della Collana Giornate sulla tarda antichità e il medioevo, giunta ormai all’undicesimo numero, raccoglie gli Atti del convegno internazionale di studi tenutosi nel 2019 nel suggestivo scenario del santuario martiriale di S. Felice, nel Salone dei Medaglioni del Palazzo vescovile di Nola e presso l’Università della Campania ‘Luigi Vanvitelli’. Agli incontri, che rientrano nella serie di manifestazioni scientifiche avviate nel 2008 nell’ambito dell’annuale appuntamento del Premio Cimitile, hanno partecipato qualificati studiosi provenienti da Università ed Istituzioni culturali di mezza Europa che si occupano di archeologia della tarda antichità e del medioevo. Il convegno internazionale, di cui si presentano gli Atti, è il risultato della proficua collaborazione tra la Fondazione Premio Cimitile, il Comune di Cimitile, la Città Metropolitana di Napoli, la Regione Campania, il Dipartimento di Lettere e Beni culturali dell’Università della Campania ‘Luigi Vanvitelli’, il Dipartimento di Scienze umanistiche, sociali e della formazione dell’Università del Molise e il Centro studi longobardi.
Il Convegno Internazionale di Studi "Cultura romana e società medievale" si terrà il 16 e 17 sett... more Il Convegno Internazionale di Studi "Cultura romana e società medievale" si terrà il 16 e 17 settembre 2021 nell’ambito della XXVI edizione del Premio Cimitile. La sessione del 16 settembre si svolgerà nel Complesso basilicale di Cimitile in via Madonnelle, mentre quella del 17 settembre nella Sede del Dipartimento di Lettere e Beni culturali dell’Università della Campania ‘Luigi Vanvitelli’ in via Perla a Santa Maria Capua Vetere. Il Convegno è frutto della collaborazione tra la Fondazione Premio Cimitile, il Comune di Cimitile, la Città Metropolitana di Napoli, la Regione Campania, il Dipartimento di Lettere e Beni culturali dell’Università della Campania ‘Luigi Vanvitelli’, il Dipartimento di Scienze umanistiche, sociali e della formazione dell’Università del Molise e il Centro studi longobardi.
Il Convegno si terrà il 13 e 14 giugno 2019 a Cimitile (complesso basilicale, via Madonnella), No... more Il Convegno si terrà il 13 e 14 giugno 2019 a Cimitile (complesso basilicale, via Madonnella), Nola (palazzo vescovile, via S. Felice) e Santa Maria Capua Vetere (Dipartimento di Lettere e Beni culturali, Università della Campania ‘Luigi Vanvitelli’, via R. Perla). Il Convegno è frutto della collaborazione tra la Fondazione Premio Cimitile, il Comune di Cimitile, la Città Metropolitana di Napoli, la Regione Campania, il Dipartimento di Lettere e Beni culturali dell’Università della Campania ‘Luigi Vanvitelli’, il Dipartimento di Scienze umanistiche, sociali e della formazione dell’Università del Molise, il Centro studi longobardi e il Centro di Ricerca Interdipartimentale dal tardo antico al moderno.
Presentazione degli Atti del Convegno internazionale di studi "Il Mediterraneo fra tarda antichit... more Presentazione degli Atti del Convegno internazionale di studi "Il Mediterraneo fra tarda antichità e medioevo: integrazione di culture, interscambi, pellegrinaggi" (a cura di C. Ebanista e M. Rotili, Napoli, Guida Editore, 2018) svoltosi a Cimitile e a Santa Maria Capua Vetere nell’ambito della XXIII edizione del Premio Cimitile (15 e 16 giugno 2017). Il Convegno è stato promosso dalla Fondazione Premio Cimitile, dalla Regione Campania, dalla Città Metropolitana di Napoli, dal Comune di Cimitile, dall’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”, dall’Università degli Studi del Molise, dal Centro Studi Longobardi e dal Centro di Ricerca Interdipartimentale dal tardo antico al moderno. Gli autori dei vari contributi, che insegnano in università italiane e straniere o operano presso musei e soprintendenze, si occupano tra l’altro di rotte commerciali, dinamiche insediative, contesti funerari e luoghi di culto, con particolare approfondimento di temi specifici quali gli itinerari di viaggio e la figura del pellegrino tra tarda antichità e alto medioevo.
Nell'ambito della Biennale di studi sulla Longobardia Meridionale, dal 23 al 25 novembre presso i... more Nell'ambito della Biennale di studi sulla Longobardia Meridionale, dal 23 al 25 novembre presso il Rettorato dell'Università del Sannio - Palazzo San Domenico - Piazza Guerrazzi - Benevento, si terrà ilconvegno dal titolo "Dal Ducato al Principato. I Longobardi del Sud".
Presentazione del volume "Dalle steppe al Mediterraneo. Popoli, culture, integrazione", a cura di... more Presentazione del volume "Dalle steppe al Mediterraneo. Popoli, culture, integrazione", a cura di C. Ebanista e M. Rotili (Guida, Napoli 2017). Il volume, che fa parte della Collana "Giornate sulla tarda antichità e il medioevo" giunta ormai all’ottavo numero, raccoglie gli Atti di due convegni internazionali di studi tenutisi nel 2015 ("Fondazioni e rituali funerari delle aristocrazie germaniche nel contesto mediterraneo") e 2016 ("Oriente e Occidente fra tarda antichità e medioevo popoli e culture dalle steppe al Mediterraneo") nel santuario martiriale di S. Felice a Cimitile e presso il Dipartimento di Lettere e Beni culturali dell’Università della Campania ‘Luigi Vanvitelli’ a Santa Maria Capua Vetere. I convegni, che si svolgono nell’ambito dell’annuale appuntamento del Premio Cimitile, sono il risultato della proficua collaborazione tra la Fondazione Premio Cimitile, il Comune di Cimitile, il Dipartimento di Lettere e Beni culturali dell’Università della Campania ‘Luigi Vanvitelli’, il Dipartimento di Scienze umanistiche, sociali e della formazione dell’Università del Molise, il Centro studi longobardi e il Centro di Ricerca Interdipartimentale dal tardo antico al moderno (CIRTAM).
Convegno Internazionale di Studi
Cimitile e Santa Maria Capua Vetere, 16-17 giugno 2016
Il conve... more Convegno Internazionale di Studi Cimitile e Santa Maria Capua Vetere, 16-17 giugno 2016
Il convegno è organizzato dal Dipartimento di Lettere e Beni Culturali della Seconda Università di Napoli e dal Dipartimento di Scienze umanistiche, sociali e della formazione dell’Università del Molise in collaborazione con la Fondazione Premio Cimitile
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Da oltre un decennio i Convegni internazionali sulla tarda antichità e il medioevo, organizzati nell’ambito della rassegna letteraria Premio Cimitile, costituiscono un’importante occasione di incontro per studiosi italiani e stranieri che presentano i risultati delle loro ricerche, molto spesso inedite. Tema del Convegno internazionale del 2019 è stato l’incontro tra i Romani e i popoli delle migrazioni, la cui coesistenza all’indomani della caduta dell’Impero d’Occidente fu piuttosto dinamica e non è sempre di facile interpretazione, come si evince dalle ricerche archeologiche degli ultimi vent’anni che hanno fornito un vasto campionario di realtà nuove, a lungo suggerite solo dalle fonti scritte.
Papers by Carlo Ebanista
Da oltre un decennio i Convegni internazionali sulla tarda antichità e il medioevo, organizzati nell’ambito della rassegna letteraria Premio Cimitile, costituiscono un’importante occasione di incontro per studiosi italiani e stranieri che presentano i risultati delle loro ricerche, molto spesso inedite. Tema del Convegno internazionale del 2019 è stato l’incontro tra i Romani e i popoli delle migrazioni, la cui coesistenza all’indomani della caduta dell’Impero d’Occidente fu piuttosto dinamica e non è sempre di facile interpretazione, come si evince dalle ricerche archeologiche degli ultimi vent’anni che hanno fornito un vasto campionario di realtà nuove, a lungo suggerite solo dalle fonti scritte.
La sessione del 16 settembre si svolgerà nel Complesso basilicale di Cimitile in via Madonnelle, mentre quella del 17 settembre nella Sede del Dipartimento di Lettere e Beni culturali dell’Università della Campania ‘Luigi Vanvitelli’ in via Perla a Santa Maria Capua Vetere.
Il Convegno è frutto della collaborazione tra la Fondazione Premio Cimitile, il Comune di Cimitile, la Città Metropolitana di Napoli, la Regione Campania, il Dipartimento di Lettere e Beni culturali dell’Università della Campania ‘Luigi Vanvitelli’, il Dipartimento di Scienze umanistiche, sociali e della formazione dell’Università del Molise e il Centro studi longobardi.
Il Convegno è frutto della collaborazione tra la Fondazione Premio Cimitile, il Comune di Cimitile, la Città Metropolitana di Napoli, la Regione Campania, il Dipartimento di Lettere e Beni culturali dell’Università della Campania ‘Luigi Vanvitelli’, il Dipartimento di Scienze umanistiche, sociali e della formazione dell’Università del Molise, il Centro studi longobardi e il Centro di Ricerca Interdipartimentale dal tardo antico al moderno.
Il Convegno è stato promosso dalla Fondazione Premio Cimitile, dalla Regione Campania, dalla Città Metropolitana di Napoli, dal Comune di Cimitile, dall’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”, dall’Università degli Studi del Molise, dal Centro Studi Longobardi e dal Centro di Ricerca Interdipartimentale dal tardo antico al moderno.
Gli autori dei vari contributi, che insegnano in università italiane e straniere o operano presso musei e soprintendenze, si occupano tra l’altro di rotte commerciali, dinamiche insediative, contesti funerari e luoghi di culto, con particolare approfondimento di temi specifici quali gli itinerari di viaggio e la figura del pellegrino tra tarda antichità e alto medioevo.
Il volume, che fa parte della Collana "Giornate sulla tarda antichità e il medioevo" giunta ormai all’ottavo numero, raccoglie gli Atti di due convegni internazionali di studi tenutisi nel 2015 ("Fondazioni e rituali funerari delle aristocrazie germaniche nel contesto mediterraneo") e 2016 ("Oriente e Occidente fra tarda antichità e medioevo popoli e culture dalle steppe al Mediterraneo") nel santuario martiriale di S. Felice a Cimitile e presso il Dipartimento di Lettere e Beni culturali dell’Università della Campania ‘Luigi Vanvitelli’ a Santa Maria Capua Vetere.
I convegni, che si svolgono nell’ambito dell’annuale appuntamento del Premio Cimitile, sono il risultato della proficua collaborazione tra la Fondazione Premio Cimitile, il Comune di Cimitile, il Dipartimento di Lettere e Beni culturali dell’Università della Campania ‘Luigi Vanvitelli’, il Dipartimento di Scienze umanistiche, sociali e della formazione dell’Università del Molise, il Centro studi longobardi e il Centro di Ricerca Interdipartimentale dal tardo antico al moderno (CIRTAM).
Cimitile e Santa Maria Capua Vetere, 16-17 giugno 2016
Il convegno è organizzato dal Dipartimento di Lettere e Beni Culturali della Seconda Università di Napoli e dal Dipartimento di Scienze umanistiche, sociali e della formazione dell’Università del Molise in collaborazione con la Fondazione Premio Cimitile