Papers by Francesco Brunello Zanitti
In Edoardo Boria - Matteo Marconi, "Geopolitica, dal pensiero all'azione Spazio e politica in età contemporanea", 2022
La “Dottrina Gujral” rappresenta un modello teorico predisposto in India per la gestione dello sp... more La “Dottrina Gujral” rappresenta un modello teorico predisposto in India per la gestione dello spazio politico dell’Asia meridionale. Il saggio intende analizzare questa proposta politica, spiegando i motivi per cui nel Paese esistesse la necessità di un cambio di paradigma nei confronti dei vicini. Per l’analisi sono considerati la soluzione di un contenzioso con il Bangladesh e le difficoltà nei rapporti con il Pakistan.
Gnosis, 2021
La “Dottrina Gujral” rappresenta un modello teorico predisposto in India per la gestione dello sp... more La “Dottrina Gujral” rappresenta un modello teorico predisposto in India per la gestione dello spazio politico dell’Asia meridionale. Il saggio intende analizzare questa proposta politica, spiegando i motivi per cui nel Paese esistesse la necessità di un cambio di paradigma nei confronti dei vicini. Per l’analisi sono considerati la soluzione di un contenzioso con il Bangladesh e le difficoltà nei rapporti con il Pakistan.
Geopolitica, 2018
Since 1947 Pakistan’s leadership is involved in the matter of Federation’s administrative organiz... more Since 1947 Pakistan’s leadership is involved in the matter of Federation’s administrative organization. In fact, there is a debate between those who prefer a decen- tralization and the reinforcement of administrative units and those who want centraliza- tion, using religion and Urdu language as tools to unify Pakistan’s areas, which are plural according to an ethno-linguistic point of view. This discussion has taken relevance since the Seventies, due to the secession of the East Pakistan (Bangladesh). However, still today it is an important question, a source of periodic tensions and a relevant aspect particularly during election campaigns. This article intends to analyze the topic of Pakistani territory’s organization, using as reference points Federation’s history, the peculiarities of an area characterized by ethno-linguistic pluralism and the Constitution of 1973 with the Eight- eenth Amendment of 2010. The latter is today a legal basis that legitimizes requests of autonomy. It’s an important aspect in particular after the July 2018 elections.
Sistemi giuridici. Diritto e geopolitica, 2017
Articolo avente ad oggetto il sistema giuridico dell'India, nell’ambito del corso di “Fondamenti ... more Articolo avente ad oggetto il sistema giuridico dell'India, nell’ambito del corso di “Fondamenti di Diritto Comparato” della laurea triennale in Scienze Politiche e Relazioni internazionali dell’Università degli Studi Roma Tre.
In the last twenty-five years India attracted a great consideration in particular by United State... more In the last twenty-five years India attracted a great consideration in particular by United States thanks to an impressive economic growth. The U.S. pivot to Asia and the re-balance strategy to contain Chinese ascendance provide a special role to India as showed by recent Indo-U.S. military agreements. This paper, considering representations of India in the global stage and historical elements of its approach to international relations, analyses angles of India’s foreign policy in Asia, which is influenced by traditional strategic autonomy and alignment towards U.S. strategy in the Asia-Pacific. This attitude will be proved by several examples related to India’s policy in Asia, showing different perspectives. It will be analyzed why Washington considers contemporary India as a “swing state”, providing key aspects of New Delhi’s relations with United States, China and Asian States that will influence power politics ambitions of India.
International Journal of Contemporary Issues Vol. 1(1) Apr-Jun, 2013, Jun 2013
Even if at a first sight India and Italy may appear two very distant countries, both geographical... more Even if at a first sight India and Italy may appear two very distant countries, both geographically and culturally, history has demonstrated that Indians and Italians have tried several times to create some points of contact. Religion, philosophy, language, geography, social system are some aspects characterizing this intense relation, which has been more or less intense depending on historical context and situations.
The main objective of this paper, with a particular Italian point of view, is to present the historical and cultural bonds between the two countries starting from 1st and 2nd centuries AD when trade between India and Rome flourished.
The Indian influence during Roman Empire was very high and it will be demonstrated through several examples, in order to understand how Indian impact remained strong also during the next centuries in the Italian peninsula.
One of the main objectives that led Europeans to great geographical discoveries was the search of an alternative way to reach India and its markets. In this epochal moment for Europe many Italian voyagers were the main protagonists.
A point of change is represented by the beginning of the great season of Christian Catholic evangelization when Hinduism and Buddhism started to be judged in a different manner than in the past. In this context are presented the approaches to India by some Italian missionaries.
The last part of the paper is characterized by the analysis of the Italian attitude during 19th and 20th centuries, a period of Indian decline when the Asian country was ruled by British. In this context there are many cultural and scientific linkages but for a strong political cooperation it must be waited the period after Indian independence.
The paper ends with the presentation of the main aspects of contemporary connection between India and Italy with the expectation that both nations will be able to rediscover each other, in order to put these two distant countries more closer as was during the past centuries.
Geopolitica vol. 1, no. 2 , Jul 2012
Ricercatore associato dell'IsAG, autore di Progetti di egemonia (2011).
Geopolitica, vol. 1, no. 1, May 2012
A vent'anni dal sorgere della Federazione Russa quali sono stati gli sviluppi della politica este... more A vent'anni dal sorgere della Federazione Russa quali sono stati gli sviluppi della politica estera di Mosca nelle aree meridionali e sudorientali del continente asiatico? Si tratta di un aspetto considerevole delle relazioni internazionali russe, data la volontà del paese di tornare a ricoprire un ruolo di primo piano a livello globale. Si possono analizzare diversi elementi: i solidi rapporti con l'India, eredi dell'epoca sovietica; la cooperazione nucleare con Bangladesh e Myanmar; il graduale consolidamento delle relazioni con il Pakistan; i legami economici tra Russia e ASEAN, contraddistinti però da persistenti difficoltà e sfide. L'area presa in considerazione diventerà nei prossimi anni un mercato strategico dal punto di vista energetico, un aspetto fondamentale per un paese esportatore di idrocarburi come la Russia. LA RUSSIA E IL RAPPORTO CON INDIA E PAKISTAN L a politica estera della Russia nei confronti dell' Asia Meridionale è diretta erede dell'azione intrapresa dall'Unione Sovietica durante la Guerra Fredda. A livello strategico l'approccio sovietico nell'area era PAROLE CHIAVE: ASEAN • BANGLADESH • INDIA • KOZYREV, ANDREJ • MYANMAR • ORGANIZZAZIONE PER LA COOPERAZIONE DI SHANGHAI • PAKISTAN • RUSSIA • TAPI
Eurasia, 3/2011, Dec 2011
EURASIA 65 L'India, paese membro dell ' 'organizzazione internazionale BRICS, è contraddistinta d... more EURASIA 65 L'India, paese membro dell ' 'organizzazione internazionale BRICS, è contraddistinta da un'impetuosa crescita economica. Numerosi analisti sostengono come molto probabile il fatto che Nuova Delhi si trasformi, nel giro di pochi anni, da potenza regionale di media grandezza dell'Asia Meridionale a grande ' attore geopolitico del continente asiatico, ricoprendo un ruolo di primo piano anche a livello globale. Nonostante gli indicatori economici e il crescente attivismo dell'India in politica estera su differenti teatri globali giustifi chino una ' simile percezione del paese asiatico, esistono numerose questioni che possono ostacolare o rallentare l'ascesa futura indiana. Si tratta di contraddizioni, sfi de, paradossi, caratterizzanti sia la politica interna sia le relazioni internazionali che l'India dovr ' à cercare di affrontare effi cacemente e risolvere, per eventualmente trasformarsi nella superpotenza che ambisce a essere.
Eurasia, 3/2010, Feb 2011
Gli Stati Uniti ereditati da Barack Obama nel 2009, dopo otto anni di amministrazione Bush, erano... more Gli Stati Uniti ereditati da Barack Obama nel 2009, dopo otto anni di amministrazione Bush, erano fortemente indeboliti rispetto a dieci anni prima. Determinato a estendere il potere e l'influenza degli USA a livello globale, l'ex presidente repubblicano lasciò invece, alla fine del suo mandato, un paese nel quale prevaleva un sentimento di decadenza che coinvolgeva diversi ambiti.
Books by Francesco Brunello Zanitti
Edited Volumes by Francesco Brunello Zanitti
Edizioni Nuova Cultura, 2020
Il 25 febbraio 2020 si è tenuto a Roma il convegno Da Tōkyō 1964 a Tōkyō 2020: come sono cambiati... more Il 25 febbraio 2020 si è tenuto a Roma il convegno Da Tōkyō 1964 a Tōkyō 2020: come sono cambiati il Giappone e l’Asia orientale, di cui il presente volume raccoglie gli atti. Con l’assegnazione dei Giochi estivi della XXXII Olimpiade, Tokyo si appresta a diventare la prima città asiatica a ospitare l’evento sportivo per la seconda volta e, includendo anche i giochi invernali, è la quarta volta che il Giappone riesce ad ottenerne l’organizzazione, dopo quelli del 1964 a Tokyo, del 1972 a Sapporo e del 1998 a Nagano. È interessante sapere che dal 1930 il Giappone si è candidato dodici volte a ospitare i giochi, vincendo cinque, se si considerano anche i giochi del 1940 cancellati a causa della guerra. Questo vuol dire che negli ultimi novant’anni il Giappone si è quasi ininterrottamente impegnato nella preparazione di dossier olimpici o nella organizzazione dei giochi. Le ragioni dietro il persistente interesse del Giappone nei confronti della manifestazione sportiva risiedono non solo nella capacità di generare investimenti, di aumentare i turisti o di promuovere il proprio paese, ma hanno avuto spesso a che fare con il ruolo che l’arcipelago ha avuto nell’arena internazionale e nazionale. Se le olimpiadi del 1940, le prime assegnate a un paese non-occidentale, furono sfruttate come mezzo di propaganda per giustificare l’espansione sul continente asiatico, attraverso la retorica del Giappone come paese “liberatore dell’Asia”, quelle del 1964 servirono a presentare al mondo un paese in piena crescita economica e tecnologicamente avanzato, che si era finalmente ripreso dalle devastazioni della guerra, ma ancor di più simboleggiarono la riammissione del Giappone nella comunità internazionale, secondo l’immagine del “paese amante della pace” (heiwa kokka). In questo intervento, ripercorreremo la storia dei giochi olimpici in Giappone, ponendo l’attenzione sugli sforzi del Giappone nel ridefinire la propria identità nazionale e internazionale attraverso i giochi e fornendo alcuni spunti per una riflessione sui Giochi olimpici di Tokyo 2020 e il ruolo internazionale del Giappone.
Edizioni Nuova Cultura, 2019
Il 29 novembre 2018 si è tenuto a Roma il convegno Strategie in atto in Asia orientale dopo l’acc... more Il 29 novembre 2018 si è tenuto a Roma il convegno Strategie in atto in Asia orientale dopo l’accordo di libero scambio tra il Giappone e l’Unione Europea, di cui il presente volume raccoglie gli atti. Organizzato dall’Istituto Giapponese di Cultura, dall’Istituto di Alti Studi in Geopolitica e Scienze Ausiliarie (IsAG) e dall’Ambasciata del Giappone in Italia, l’evento ha analizzato la situazione dell’Asia orientale e i possibili risvolti legati alla cooperazione tra Giappone e Unione Europea, un organismo di cui l’Italia è un importante membro fondatore.
Gli interventi presentati in occasione del convegno da Alessio Patalano, Marisa Siddivò e Nicola Casarini sono stati riproposti in questa pubblicazione in modo tale che gli spunti di riflessione esposti possano essere ulteriormente analizzati e approfonditi dalla comunità scientifica e conosciuti dal grande pubblico, influenzato dalle scelte politiche ed economiche. Tutto ciò per facilitare la comprensione di un contesto globale spesso di difficile interpretazione.
I contributi presentati in questa pubblicazione spiegano il rapporto euro-giapponese focalizzando in particolare l’attenzione sull’attuale situazione del Giappone e sul progetto presentato per lo sviluppo e libertà dei commerci nella vasta area marittima dell’Indo-Pacifico.
L’India è oggi considerata un attore di primo livello nel contesto asiatico e potenzialmente una ... more L’India è oggi considerata un attore di primo livello nel contesto asiatico e potenzialmente una delle future potenze a livello globale. Molteplici aspetti, dalla demografia alle capacità militari, dagli indicatori economici all’importanza del paese in ambito multilaterale rappresentano i punti di forza di questo Stato. Tuttavia, la percezione dell’India in ambito globale è allo stesso tempo associata a molteplici fattori negativi tra i quali un basso indice di sviluppo umano, diffuse ineguaglianze, frammentazione interna, casi di corruzione, violenze di genere e carenze infrastrutturali. Questi ultimi elementi limiteranno l’India, mettendo in
discussione il suo ruolo di potenza? Oppure l’ascesa economica degli ultimi venticinque
anni è già di per sé stessa un fattore preponderante per riconoscere un diverso ruolo globale di questo Stato? A questi e altri interrogativi cerca di rispondere il presente volume di “Geopolitica”, India: potenza e contraddizioni, curato da Francesco Brunello Zanitti.
Talks by Francesco Brunello Zanitti
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione -Non commerciale -Non opere d... more Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione -Non commerciale -Non opere derivate 4.0 Internazionale.
La spartizione India-Pakistan, uno tra i diversi casi di suddivisioni territoriali associate a sc... more La spartizione India-Pakistan, uno tra i diversi casi di suddivisioni territoriali associate a scontri etnici e religiosi del XX secolo, fu caratterizzata da una brutale violenza, inaugurata dal Grande massacro di Calcutta dell’agosto 1946 e culminata, dopo il 15 agosto 1947, in un vero e proprio genocidio. La divisione subcontinentale dell’India fu una risposta del governo imperiale britannico alla complessa questione del conflitto religioso dell’Asia meridionale, intesa come una soluzione pratica in cui furono ampiamente coinvolte anche le élite politiche indiane. L’epicentro della spartizione riguardò principalmente le province del Punjab e del Bengala, ma l’onda d’urto fu avvertita in tutto il subcontinente, caratterizzato da una serie di massacri comunitari e da un caotico flusso migratorio di indù e sikh dal Pakistan verso l’India e dei musulmani indiani nella direzione opposta (anche la famiglia di I.K. Gujral fu coinvolta). Si stima che 15 milioni di persone furono evacuate a causa di questa migrazione forzata, mentre il bilancio dei morti è oggetto di controversie, con cifre che vanno dai 200.000 ai due milioni. La relazione proposta ha come obiettivo l’analisi delle conseguenze della Partition, considerata «ancor prima che una suddivisione territoriale, […] [come] una dissociazione mentale». In particolare s’intende esaminare la memoria dell’evento come base per il processo di nation building di due Stati in un “conflitto permanente”, ma anche come una chiave utilizzata per favorire il dialogo tra India e Pakistan. L’idea radicata di un conflitto impossibile da rimuovere è stata messa in evidenza dall’esistenza di due Stati perennemente vigili nei confronti delle azioni del vicino-nemico. Tuttavia, la complessa relazione tra memoria dell’evento e storia è anche caratterizzata dall’esistenza di un “dialogo composito” tra le popolazioni dei due paesi. In alcuni casi, è possibile riscontrare come la memoria di coloro che subirono la spartizione abbia rappresentato un aspetto adatto a favorire un ipotetico avvicinamento tra India e Pakistan.
Vasudhaiva Kuṭumbakam è un termine in lingua sanscrita presente nei testi che raccolgono concetti... more Vasudhaiva Kuṭumbakam è un termine in lingua sanscrita presente nei testi che raccolgono concetti filosofici e religiosi della tradizione indù. Letteralmente, il significato delle due parole equivale a un ideale di " famiglia universale " in grado di rispettare le differenze culturali per il bene dell'intera umanità. Tale concetto ha rappresentato uno dei molteplici aspetti capaci di influenzare le politiche adottate dall'India come Stato indipendente e l'approccio del paese nei confronti delle relazioni internazionali. Tuttavia, è stato anche interpretato in maniera differente da diversi movimenti e partiti politici indiani. In riferimento alla storia delle relazioni internazionali, emerse fin dall'indipendenza del 1947 una visione in base alla quale l'obiettivo di lungo periodo dell'India non avrebbe dovuto essere solamente collegato all'interesse nazionale, ma anche indirizzato a trasformare il vecchio ordine mondiale affinché tutta l'umanità ne traesse beneficio. Se l'architettura statale a livello formale riprendeva sostanzialmente il sistema coloniale britannico, nella sostanza gli obiettivi dello Stato dovevano comprovare una diversità della nuova India rispetto all'esperienza precedente. Il mio intervento intende discutere la valenza di tale visione globale nella storia della politica estera dell'India, utilizzando due casi studio. Il primo riguarda l'articolo 51 della Costituzione, una componente della sezione dedicata ai Directive Principles of State Policy di chiara impostazione nehruviana, che prescrive l'impegno dell'Unione Indiana nei confronti della promozione della pace e della sicurezza a livello internazionale. Il secondo concerne la cosiddetta " dottrina Gujral " , che può essere considerata un effetto dei principi espressi nell'articolo 51, poiché intesa a favorire la cooperazione regionale tra gli Stati dell'Asia meridionale. L'obiettivo è individuare l'influenza e i limiti dell'ideale di " famiglia universale " in questi due ambiti, utilizzando come fonti i dibattiti dell'Assemblea Costituente indiana (9 dicembre 1946 – 24 gennaio 1950) a proposito dello specifico caso dell'articolo 51 (art. 40 nella bozza discussa in Assemblea), e i discorsi pubblici di Inder Kumar Gujral, autore della dottrina, durante la sua breve esperienza come Primo Ministro (21 aprile 1997 – 19 marzo 1998).
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Papers by Francesco Brunello Zanitti
The main objective of this paper, with a particular Italian point of view, is to present the historical and cultural bonds between the two countries starting from 1st and 2nd centuries AD when trade between India and Rome flourished.
The Indian influence during Roman Empire was very high and it will be demonstrated through several examples, in order to understand how Indian impact remained strong also during the next centuries in the Italian peninsula.
One of the main objectives that led Europeans to great geographical discoveries was the search of an alternative way to reach India and its markets. In this epochal moment for Europe many Italian voyagers were the main protagonists.
A point of change is represented by the beginning of the great season of Christian Catholic evangelization when Hinduism and Buddhism started to be judged in a different manner than in the past. In this context are presented the approaches to India by some Italian missionaries.
The last part of the paper is characterized by the analysis of the Italian attitude during 19th and 20th centuries, a period of Indian decline when the Asian country was ruled by British. In this context there are many cultural and scientific linkages but for a strong political cooperation it must be waited the period after Indian independence.
The paper ends with the presentation of the main aspects of contemporary connection between India and Italy with the expectation that both nations will be able to rediscover each other, in order to put these two distant countries more closer as was during the past centuries.
Books by Francesco Brunello Zanitti
Edited Volumes by Francesco Brunello Zanitti
Gli interventi presentati in occasione del convegno da Alessio Patalano, Marisa Siddivò e Nicola Casarini sono stati riproposti in questa pubblicazione in modo tale che gli spunti di riflessione esposti possano essere ulteriormente analizzati e approfonditi dalla comunità scientifica e conosciuti dal grande pubblico, influenzato dalle scelte politiche ed economiche. Tutto ciò per facilitare la comprensione di un contesto globale spesso di difficile interpretazione.
I contributi presentati in questa pubblicazione spiegano il rapporto euro-giapponese focalizzando in particolare l’attenzione sull’attuale situazione del Giappone e sul progetto presentato per lo sviluppo e libertà dei commerci nella vasta area marittima dell’Indo-Pacifico.
discussione il suo ruolo di potenza? Oppure l’ascesa economica degli ultimi venticinque
anni è già di per sé stessa un fattore preponderante per riconoscere un diverso ruolo globale di questo Stato? A questi e altri interrogativi cerca di rispondere il presente volume di “Geopolitica”, India: potenza e contraddizioni, curato da Francesco Brunello Zanitti.
Talks by Francesco Brunello Zanitti
The main objective of this paper, with a particular Italian point of view, is to present the historical and cultural bonds between the two countries starting from 1st and 2nd centuries AD when trade between India and Rome flourished.
The Indian influence during Roman Empire was very high and it will be demonstrated through several examples, in order to understand how Indian impact remained strong also during the next centuries in the Italian peninsula.
One of the main objectives that led Europeans to great geographical discoveries was the search of an alternative way to reach India and its markets. In this epochal moment for Europe many Italian voyagers were the main protagonists.
A point of change is represented by the beginning of the great season of Christian Catholic evangelization when Hinduism and Buddhism started to be judged in a different manner than in the past. In this context are presented the approaches to India by some Italian missionaries.
The last part of the paper is characterized by the analysis of the Italian attitude during 19th and 20th centuries, a period of Indian decline when the Asian country was ruled by British. In this context there are many cultural and scientific linkages but for a strong political cooperation it must be waited the period after Indian independence.
The paper ends with the presentation of the main aspects of contemporary connection between India and Italy with the expectation that both nations will be able to rediscover each other, in order to put these two distant countries more closer as was during the past centuries.
Gli interventi presentati in occasione del convegno da Alessio Patalano, Marisa Siddivò e Nicola Casarini sono stati riproposti in questa pubblicazione in modo tale che gli spunti di riflessione esposti possano essere ulteriormente analizzati e approfonditi dalla comunità scientifica e conosciuti dal grande pubblico, influenzato dalle scelte politiche ed economiche. Tutto ciò per facilitare la comprensione di un contesto globale spesso di difficile interpretazione.
I contributi presentati in questa pubblicazione spiegano il rapporto euro-giapponese focalizzando in particolare l’attenzione sull’attuale situazione del Giappone e sul progetto presentato per lo sviluppo e libertà dei commerci nella vasta area marittima dell’Indo-Pacifico.
discussione il suo ruolo di potenza? Oppure l’ascesa economica degli ultimi venticinque
anni è già di per sé stessa un fattore preponderante per riconoscere un diverso ruolo globale di questo Stato? A questi e altri interrogativi cerca di rispondere il presente volume di “Geopolitica”, India: potenza e contraddizioni, curato da Francesco Brunello Zanitti.
Haley Duschinski, Mona Bhan, Ather Zia, Cynthia Mahmood (eds.), Resisting Occupation in Kashmir, Philadelphia, University of Pennsylvania Press, 2018, 302 pp. (ISBN 9780812249781).