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Matteo Borelli

Università di Bologna, Dipartimento di Storia Culture Civiltà, Graduate Student

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Matteo Borelli è nato a Bologna il 6 febbraio 1993 e risiede a San Benedetto Val di Sambro (BO).

Dottore magistrale in Scienze storiche e orientalistiche all’Alma Mater Studiorum - Università di Bologna (con votazione di 110/110 con Lode), i suoi interessi spaziano in svariati campi: dalla storia sociale alla public history, dalla genealogia alle nuove frontiere aperte dalla digital history.

È socio ordinario dei seguenti istitui/associazioni:
- Associazione Italiana di Public History (AIPH);
- Istituto per la storia del Risorgimento italiano – Comitato territoriale di Bologna;
- Istituto «Domus Mazziniana»;
- Istituto Alcide Cervi di Gattatico (associato all’Istituto nazionale Ferruccio Parri - Rete degli istituti per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea – ETS).
Phone: 3315407273
Address: San Benedetto Val di Sambro (Bologna)

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Papers by Matteo Borelli

Family Search in Italia: passato, presente, futuro

Nobiltà. Rivista di Araldica, Genealogia, Ordini cavallereschi, 2024

Un breve riassunto della lunga storia della nota Organizzazione nel nostro Paese, con alcune sorp... more

L’editoria scolastica durante il fascismo

Oggi che l'editoria scolastica, pur non dimenticando il valore della carta, volge il proprio sgua... more Oggi che l'editoria scolastica, pur non dimenticando il valore della carta, volge il proprio sguardo al digitale 1 , viene da chiedersi quale sarà il destino della Galassia Gutenberg. Il Libro di Testo è ancora uno strumento indispensabile: come ci ricorda il Ministro Maria Chiara Carrozza, questo «rappresenta un'istanza di sistematizzazione dei contenuti e delle competenze oggetto del processo di apprendimento» 2. Pertanto, anche in questo caso, volgere il proprio sguardo al passato può rivelarsi assai utile, se non anche benefico. Del resto, l'esaustiva comprensione di un'epoca passa per la sua Cultura e come ci ricorda Eugenio Garin «storia della cultura non si fa [...] senza fare storia dell'editoria» 3. Ed in particolare, il lungo Ventennio fascista rappresenta senza dubbio un periodo unico. Il suo essere portatore di nuovi e rinnovati valori, culti e aspirazioni passa attraverso la fondazione di una società radicalmente nuova. Per meglio comprenderne la portata, si rifletta su quanto segue. Nel XX anno dalla Marcia su Roma, il 19 marzo 1942, entrò in vigore il Codice Civile 4 ; all'articolo 147, secondo comma, si leggeva: «L'educazione e l'istruzione devono essere conformi ai principi della morale e al sentimento nazionale fascista» La guerra imperversa e di lì a poco il Duce stessoin un'Italia uscita esausta dal grande conflitto, divisa e martoriataperderà la vita (28 aprile 1945), ponendo così fine ad una lunga tirannia; ma il Suo ideale è chiaro, netto, deciso. Questa disposizione, invero, avrà vita brevele parole «e al sentimento nazionale fascista» verranno presto soppresse 5ma ciò che qui importa, è notare l'enfasi con cui ai genitori-l'articolo è infatti rubricato: Doveri verso i figlied alla Scuola (perché a questa, di fatto, ne sono affidate le cure) è demandata la fondazione del nuovo

Il movimento omosessuale da Ulrichs al XXI secolo

Per comprendere meglio l'argomento del seguente lavoro, penso sia utile definire brevemente il co... more Per comprendere meglio l'argomento del seguente lavoro, penso sia utile definire brevemente il concetto di 'omosessualità'. Il Grande dizionario della lingua italiana ce ne fornisce la seguente definizione: Omosessualità, sf.-Inclinazione amorosa verso un individuo del medesimo sesso (accompagnata per lo più da indifferenza o ripugnanza per gli individui dell'altro sesso); originata da cause diverse, complesse e interagenti, di natura fisica e psicologica, individuale e ambientale, può manifestarsi in concrete pratiche e condotto o rimanere latente, senza dar luogo a effettivi comportamenti (e si contrappone a eterosessualità). 1 Da quanto sappiamo, il termine omosessualità (traduzione del tedesco homosexualität) venne coniato per la prima volta dal letterato ungherese Karl Maria Kertbeny (1824-1882), che se ne servì in un suo pamphlet del 1869 volto a contrastareanche se senza successo-l'introduzione di una legislazione anti-sodomia nel regno di Prussia. Il neologismo ottenne poi l'attenzione della letteratura scientifica e si diffuse gradualmente tra il grande pubblico, tanto che nel corso degli anni si è imposto su tutti gli altri. Considerando gli stimoli che giunsero all'autore nel particolare momento storico-culturale in cui il termine stesso venne alla luce, e la grande varietà di forme e significati che l'attrazione tra persone dello stesso ha rappresentato nei secoli e continua a rappresentare tra le più disparate culture in ogni parte del mondo, sarebbe forse più opportuno, come osservato da diversi studiosi, utilizzare il termine al plurale: le omosessualità. Per quanto il termine sia oggi largamente diffuso, occorre infatti considerare «che nessuna espressione può rappresentare appieno la varietà di abitudini, di pratiche e di comportamenti […] che sono esistiti dall'antichità ai giorni nostri» 2 e in ogni parte del mondo. Grande importanza (insieme ad altra terminologia quale: gay, lesbica, queer…) viene ad assumere il sempre più frequente utilizzo di acronimi come LGBT (Lesbian, Gay, Bisexual, and Transgender) o LGBTQ+, proprio a evidenziare le molteplici soggettività sottese alla sigla e al contempo a conferire

Drafts by Matteo Borelli

Alla ricerca degli antenati. Piccola guida per l’Appennino bolognese

Savena Setta Sambro. Semestrale di storia, cultura e ambiente, 2024

Alla ricerca degli antenati Piccola guida per l'Appennino bolognese MATTEO BORELLI «Chi erano i m... more Alla ricerca degli antenati Piccola guida per l'Appennino bolognese MATTEO BORELLI «Chi erano i miei antenati?» Molti di noi, più o meno consapevolmente, si saranno posti questa domanda almeno una volta nella vita. Se è successo anche a voi, allora le poche pagine che seguono vi aiuteranno a trovare le risposte che state cercando. Credo non vi sia modo migliore di avvicinarci al tema qui in esame se non iniziando da una storia. Una storia semplice, come tante, una storia che già ora il tempo, inesorabile, sta lentamente cancellando: la storia di Alfredo Alfredo Pedrini era uno dei miei bisnonni. Cercando il suo nome nella grande banca dati Onorificenze , scopriamo che nel 1970 risiedeva a San Benedetto Val di Sambro e in quello stesso

Lo stato civile albertino 1838-1865: perfezionare la forma, tutelare la conservazione, garantire l'autorità

Nobiltà. Rivista di Araldica, Genealogia, Ordini cavallereschi, 2024

Ho deciso di iniziare questo contributo riportando le esatte parole delle regie lettere patenti c... more Ho deciso di iniziare questo contributo riportando le esatte parole delle regie lettere patenti con cui Carlo Alberto 1 istituisce il primo ordinamento dello stato civile dello Stato sabaudo. Le regie lettere patenti vengono firmate lo stesso giorno in cui il Re, con regio editto 2 , ordina che il nuovo Codice di leggi civili avrà forza di legge dal 1° gennaio 1838, e parimenti, entreranno anch'esse in vigore lo stesso giorno del Codice. Ma che cos'è lo stato civile? Il Grande dizionario della lingua italiana ci fornisce la seguente definizione: Stato civile: condizione di un cittadino rispetto alla sua nascita, alle relazioni di famiglia, età, domicilio, professione. 3 Ma credo che le parole di Vincenzo Napolitano, insigne giurista partenopeo del secolo XIX, possano essere ancora più esplicative: «si nasce, si vive non solamente per sé e pe' suoi, ma eziandio per lo stato cui si appartiene. Egli è perciò di massimo interesse lo stabilire con regole precise, autentiche, durevoli, le prove delle tre principali epoche della vita umana 4 , alle quali come ad un centro si riportano tutte le altre svariate relazioni, atte a fecondare i diritti ed i doveri civili. Le popolazioni crescono come crescere la civiltà, e nel loro accrescimento rendonsi le persone poco conosciute tra esse, per cui gli errori sarebbero frequenti, la diffidenza ed il timore continui, se i registri dello stato civile non indicassero le condizioni personali degli abitanti, i nomi, le età, le famiglie, e non somministrassero opportuni elementi statistici ai dotti che consigliano, ai governi che provvedono, agl'industriosi che meditano; e non tenessero viva nelle famiglie la memoria della loro origine, e del loro incremento [corsivo mio]» 5. Ed affinché uno Stato possa validamente disporre di quelle "prove" di cui ci parla il Napolitano è di vitale importanza l'esistenza di un efficiente sistema di registrazione dello stato civile. Per le Nazioni Unite (Dipartimento per gli affari economici e sociali), con il termine civil registration s'intende «the

Alex Haley, Roots e la Genealogia contemporanea

Nobiltà. Rivista di Araldica, Genealogia, Ordini cavallereschi, 2024

A bordo dell'aereo che da Dakar mi riportava a casa decisi di scrivere un libro. La saga dei miei... more

Gli archivi e le fonti per la ricerca genealogica

Nobiltà. Rivista di Araldica, Genealogia, Ordini cavallereschi, 2023

Se al saggio Isaia venne concesso di profetizzare la venuta del Messia dalla stirpe di Iesse-«Un ... more Se al saggio Isaia venne concesso di profetizzare la venuta del Messia dalla stirpe di Iesse-«Un germoglio spunterà dal tronco di Iesse, un virgulto germoglierà dalle sue radici» (Is 11, 1)-, a noi è permesso, invece, di indagare 1 solo il passato. E per poterlo fare ciò che più conta sono le fonti e le tracce di cui possiamo servirci. Sorge quindi spontanea la domanda: «Quali sono le fonti e gli archivi del genealogista?». È difficile rispondere a questa domanda. In effetti, qualunque fonte, in qualsiasi archivio si trovi, può costituire un valido campo d'indagine per lo studioso attento e preparato: elementi utili alla nostra ricerca possono infatti trovarsi, anche inaspettatamente, in una miriade di documenti diversi. Fatta questa doverosa premessa, l'autore di questo contributo tenterà di delimitare con precisione quali e quante sono le tipologie di fonti (e di archivi) che costituiscono il terreno più fertile e maggiormente utilizzato dallo studioso di genealogia, sia questo un professionista o un semplice appassionato. Si tiene a precisare che nelle pagine che seguono si presenteranno al lettore diversi riferimenti normativi, anche per mezzo del relativo apparato di note disponibile. Confrontatosi con una ricca serie di documenti e di archivi, si ritiene infatti necessario fornire un dettagliato inquadramento complessivo dei casi via via esaminati anche per mezzo di un essenziale profilo storico-normativo. * MATTEO BORELLI è nato a Bologna il 6 febbraio 1993 e risiede a San Benedetto Val di Sambro (BO). Storico e genealogista, è dottore magistrale in Scienze storiche e orientalistiche all'Alma Mater Studiorum-Università di Bologna (con votazione di 110/110 con Lode). I suoi interessi spaziano in svariati campi: dalla storia sociale alla public history, dalla genealogia alle nuove frontiere della digital history, dall'archivistica all'antropologia storica. Il suo lavoro di tesi magistrale, dopo un consistente lavoro di ampliamento, ha dato vita alla prima Mappatura generale di archivi, risorse e strumenti per la ricerca genealogica in rete: il progetto, che verrà regolarmente aggiornato, è in fase di pubblicazione sul sito internet dell'Archivio di Stato di Modena (Ministero della cultura). È socio aderente dell'Istituto araldico genealogico italiano (Bologna), è socio ordinario dell'AIPH-Associazione Italiana di Public History (Roma), dell'Istituto per la storia del Risorgimento italiano (Roma)-Comitato territoriale di Bologna, dell'Istituto «Domus Mazziniana» (Pisa), dell'Istituto Alcide Cervi (Gattatico, Reggio nell'Emilia), dell'Istituto per la storia della Resistenza e della società contemporanea in provincia di Modena (Modena) e del Gruppo di studi Savena Setta Sambro (Monzuno, Bologna).

La genealogia come strumento di ricerca storica nell era digitale Mappatura di profili strumenti e sistemi

Storico e genealogista, è dottore magistrale in Scienze storiche e orientalistiche all'Alma Mater... more Storico e genealogista, è dottore magistrale in Scienze storiche e orientalistiche all'Alma Mater Studiorum-Università di Bologna (con votazione di 110/110 con Lode). I suoi interessi spaziano in svariati campi: dalla storia sociale alla public history, dalla genealogia alle nuove frontiere della digital history, dall'archivistica all'antropologia storica. Il suo lavoro di tesi magistrale, dopo un consistente lavoro di ampliamento, ha dato vita alla prima Mappatura generale di archivi, risorse e strumenti per la ricerca genealogica in rete: il progetto, che verrà regolarmente aggiornato, è in fase di pubblicazione sul sito internet dell'Archivio di Stato di Modena (Ministero della cultura). È socio aderente dell'Istituto araldico genealogico italiano (Bologna), è socio ordinario dell'AIPH-Associazione Italiana di Public History (Roma), dell'Istituto per la storia del Risorgimento italiano (Roma)-Comitato territoriale di Bologna, dell'Istituto «Domus Mazziniana» (Pisa), dell'Istituto Alcide Cervi (Gattatico, Reggio nell'Emilia), dell'Istituto per la storia della Resistenza e della società contemporanea in provincia di Modena (Modena) e del Gruppo di studi Savena Setta Sambro (Monzuno, Bologna).

Mappatura generale di archivi, risorse e strumenti per la ricerca genealogica in rete

Il lavoro costituisce la prima Mappatura di questo genere in Italia.

Family Search in Italia: passato, presente, futuro

Nobiltà. Rivista di Araldica, Genealogia, Ordini cavallereschi, 2024

Un breve riassunto della lunga storia della nota Organizzazione nel nostro Paese, con alcune sorp... more

L’editoria scolastica durante il fascismo

Oggi che l'editoria scolastica, pur non dimenticando il valore della carta, volge il proprio sgua... more Oggi che l'editoria scolastica, pur non dimenticando il valore della carta, volge il proprio sguardo al digitale 1 , viene da chiedersi quale sarà il destino della Galassia Gutenberg. Il Libro di Testo è ancora uno strumento indispensabile: come ci ricorda il Ministro Maria Chiara Carrozza, questo «rappresenta un'istanza di sistematizzazione dei contenuti e delle competenze oggetto del processo di apprendimento» 2. Pertanto, anche in questo caso, volgere il proprio sguardo al passato può rivelarsi assai utile, se non anche benefico. Del resto, l'esaustiva comprensione di un'epoca passa per la sua Cultura e come ci ricorda Eugenio Garin «storia della cultura non si fa [...] senza fare storia dell'editoria» 3. Ed in particolare, il lungo Ventennio fascista rappresenta senza dubbio un periodo unico. Il suo essere portatore di nuovi e rinnovati valori, culti e aspirazioni passa attraverso la fondazione di una società radicalmente nuova. Per meglio comprenderne la portata, si rifletta su quanto segue. Nel XX anno dalla Marcia su Roma, il 19 marzo 1942, entrò in vigore il Codice Civile 4 ; all'articolo 147, secondo comma, si leggeva: «L'educazione e l'istruzione devono essere conformi ai principi della morale e al sentimento nazionale fascista» La guerra imperversa e di lì a poco il Duce stessoin un'Italia uscita esausta dal grande conflitto, divisa e martoriataperderà la vita (28 aprile 1945), ponendo così fine ad una lunga tirannia; ma il Suo ideale è chiaro, netto, deciso. Questa disposizione, invero, avrà vita brevele parole «e al sentimento nazionale fascista» verranno presto soppresse 5ma ciò che qui importa, è notare l'enfasi con cui ai genitori-l'articolo è infatti rubricato: Doveri verso i figlied alla Scuola (perché a questa, di fatto, ne sono affidate le cure) è demandata la fondazione del nuovo

Il movimento omosessuale da Ulrichs al XXI secolo

Per comprendere meglio l'argomento del seguente lavoro, penso sia utile definire brevemente il co... more Per comprendere meglio l'argomento del seguente lavoro, penso sia utile definire brevemente il concetto di 'omosessualità'. Il Grande dizionario della lingua italiana ce ne fornisce la seguente definizione: Omosessualità, sf.-Inclinazione amorosa verso un individuo del medesimo sesso (accompagnata per lo più da indifferenza o ripugnanza per gli individui dell'altro sesso); originata da cause diverse, complesse e interagenti, di natura fisica e psicologica, individuale e ambientale, può manifestarsi in concrete pratiche e condotto o rimanere latente, senza dar luogo a effettivi comportamenti (e si contrappone a eterosessualità). 1 Da quanto sappiamo, il termine omosessualità (traduzione del tedesco homosexualität) venne coniato per la prima volta dal letterato ungherese Karl Maria Kertbeny (1824-1882), che se ne servì in un suo pamphlet del 1869 volto a contrastareanche se senza successo-l'introduzione di una legislazione anti-sodomia nel regno di Prussia. Il neologismo ottenne poi l'attenzione della letteratura scientifica e si diffuse gradualmente tra il grande pubblico, tanto che nel corso degli anni si è imposto su tutti gli altri. Considerando gli stimoli che giunsero all'autore nel particolare momento storico-culturale in cui il termine stesso venne alla luce, e la grande varietà di forme e significati che l'attrazione tra persone dello stesso ha rappresentato nei secoli e continua a rappresentare tra le più disparate culture in ogni parte del mondo, sarebbe forse più opportuno, come osservato da diversi studiosi, utilizzare il termine al plurale: le omosessualità. Per quanto il termine sia oggi largamente diffuso, occorre infatti considerare «che nessuna espressione può rappresentare appieno la varietà di abitudini, di pratiche e di comportamenti […] che sono esistiti dall'antichità ai giorni nostri» 2 e in ogni parte del mondo. Grande importanza (insieme ad altra terminologia quale: gay, lesbica, queer…) viene ad assumere il sempre più frequente utilizzo di acronimi come LGBT (Lesbian, Gay, Bisexual, and Transgender) o LGBTQ+, proprio a evidenziare le molteplici soggettività sottese alla sigla e al contempo a conferire

Alla ricerca degli antenati. Piccola guida per l’Appennino bolognese

Savena Setta Sambro. Semestrale di storia, cultura e ambiente, 2024

Alla ricerca degli antenati Piccola guida per l'Appennino bolognese MATTEO BORELLI «Chi erano i m... more Alla ricerca degli antenati Piccola guida per l'Appennino bolognese MATTEO BORELLI «Chi erano i miei antenati?» Molti di noi, più o meno consapevolmente, si saranno posti questa domanda almeno una volta nella vita. Se è successo anche a voi, allora le poche pagine che seguono vi aiuteranno a trovare le risposte che state cercando. Credo non vi sia modo migliore di avvicinarci al tema qui in esame se non iniziando da una storia. Una storia semplice, come tante, una storia che già ora il tempo, inesorabile, sta lentamente cancellando: la storia di Alfredo Alfredo Pedrini era uno dei miei bisnonni. Cercando il suo nome nella grande banca dati Onorificenze , scopriamo che nel 1970 risiedeva a San Benedetto Val di Sambro e in quello stesso

Lo stato civile albertino 1838-1865: perfezionare la forma, tutelare la conservazione, garantire l'autorità

Nobiltà. Rivista di Araldica, Genealogia, Ordini cavallereschi, 2024

Ho deciso di iniziare questo contributo riportando le esatte parole delle regie lettere patenti c... more Ho deciso di iniziare questo contributo riportando le esatte parole delle regie lettere patenti con cui Carlo Alberto 1 istituisce il primo ordinamento dello stato civile dello Stato sabaudo. Le regie lettere patenti vengono firmate lo stesso giorno in cui il Re, con regio editto 2 , ordina che il nuovo Codice di leggi civili avrà forza di legge dal 1° gennaio 1838, e parimenti, entreranno anch'esse in vigore lo stesso giorno del Codice. Ma che cos'è lo stato civile? Il Grande dizionario della lingua italiana ci fornisce la seguente definizione: Stato civile: condizione di un cittadino rispetto alla sua nascita, alle relazioni di famiglia, età, domicilio, professione. 3 Ma credo che le parole di Vincenzo Napolitano, insigne giurista partenopeo del secolo XIX, possano essere ancora più esplicative: «si nasce, si vive non solamente per sé e pe' suoi, ma eziandio per lo stato cui si appartiene. Egli è perciò di massimo interesse lo stabilire con regole precise, autentiche, durevoli, le prove delle tre principali epoche della vita umana 4 , alle quali come ad un centro si riportano tutte le altre svariate relazioni, atte a fecondare i diritti ed i doveri civili. Le popolazioni crescono come crescere la civiltà, e nel loro accrescimento rendonsi le persone poco conosciute tra esse, per cui gli errori sarebbero frequenti, la diffidenza ed il timore continui, se i registri dello stato civile non indicassero le condizioni personali degli abitanti, i nomi, le età, le famiglie, e non somministrassero opportuni elementi statistici ai dotti che consigliano, ai governi che provvedono, agl'industriosi che meditano; e non tenessero viva nelle famiglie la memoria della loro origine, e del loro incremento [corsivo mio]» 5. Ed affinché uno Stato possa validamente disporre di quelle "prove" di cui ci parla il Napolitano è di vitale importanza l'esistenza di un efficiente sistema di registrazione dello stato civile. Per le Nazioni Unite (Dipartimento per gli affari economici e sociali), con il termine civil registration s'intende «the

Alex Haley, Roots e la Genealogia contemporanea

Nobiltà. Rivista di Araldica, Genealogia, Ordini cavallereschi, 2024

A bordo dell'aereo che da Dakar mi riportava a casa decisi di scrivere un libro. La saga dei miei... more

Gli archivi e le fonti per la ricerca genealogica

Nobiltà. Rivista di Araldica, Genealogia, Ordini cavallereschi, 2023

Se al saggio Isaia venne concesso di profetizzare la venuta del Messia dalla stirpe di Iesse-«Un ... more Se al saggio Isaia venne concesso di profetizzare la venuta del Messia dalla stirpe di Iesse-«Un germoglio spunterà dal tronco di Iesse, un virgulto germoglierà dalle sue radici» (Is 11, 1)-, a noi è permesso, invece, di indagare 1 solo il passato. E per poterlo fare ciò che più conta sono le fonti e le tracce di cui possiamo servirci. Sorge quindi spontanea la domanda: «Quali sono le fonti e gli archivi del genealogista?». È difficile rispondere a questa domanda. In effetti, qualunque fonte, in qualsiasi archivio si trovi, può costituire un valido campo d'indagine per lo studioso attento e preparato: elementi utili alla nostra ricerca possono infatti trovarsi, anche inaspettatamente, in una miriade di documenti diversi. Fatta questa doverosa premessa, l'autore di questo contributo tenterà di delimitare con precisione quali e quante sono le tipologie di fonti (e di archivi) che costituiscono il terreno più fertile e maggiormente utilizzato dallo studioso di genealogia, sia questo un professionista o un semplice appassionato. Si tiene a precisare che nelle pagine che seguono si presenteranno al lettore diversi riferimenti normativi, anche per mezzo del relativo apparato di note disponibile. Confrontatosi con una ricca serie di documenti e di archivi, si ritiene infatti necessario fornire un dettagliato inquadramento complessivo dei casi via via esaminati anche per mezzo di un essenziale profilo storico-normativo. * MATTEO BORELLI è nato a Bologna il 6 febbraio 1993 e risiede a San Benedetto Val di Sambro (BO). Storico e genealogista, è dottore magistrale in Scienze storiche e orientalistiche all'Alma Mater Studiorum-Università di Bologna (con votazione di 110/110 con Lode). I suoi interessi spaziano in svariati campi: dalla storia sociale alla public history, dalla genealogia alle nuove frontiere della digital history, dall'archivistica all'antropologia storica. Il suo lavoro di tesi magistrale, dopo un consistente lavoro di ampliamento, ha dato vita alla prima Mappatura generale di archivi, risorse e strumenti per la ricerca genealogica in rete: il progetto, che verrà regolarmente aggiornato, è in fase di pubblicazione sul sito internet dell'Archivio di Stato di Modena (Ministero della cultura). È socio aderente dell'Istituto araldico genealogico italiano (Bologna), è socio ordinario dell'AIPH-Associazione Italiana di Public History (Roma), dell'Istituto per la storia del Risorgimento italiano (Roma)-Comitato territoriale di Bologna, dell'Istituto «Domus Mazziniana» (Pisa), dell'Istituto Alcide Cervi (Gattatico, Reggio nell'Emilia), dell'Istituto per la storia della Resistenza e della società contemporanea in provincia di Modena (Modena) e del Gruppo di studi Savena Setta Sambro (Monzuno, Bologna).

La genealogia come strumento di ricerca storica nell era digitale Mappatura di profili strumenti e sistemi

Storico e genealogista, è dottore magistrale in Scienze storiche e orientalistiche all'Alma Mater... more Storico e genealogista, è dottore magistrale in Scienze storiche e orientalistiche all'Alma Mater Studiorum-Università di Bologna (con votazione di 110/110 con Lode). I suoi interessi spaziano in svariati campi: dalla storia sociale alla public history, dalla genealogia alle nuove frontiere della digital history, dall'archivistica all'antropologia storica. Il suo lavoro di tesi magistrale, dopo un consistente lavoro di ampliamento, ha dato vita alla prima Mappatura generale di archivi, risorse e strumenti per la ricerca genealogica in rete: il progetto, che verrà regolarmente aggiornato, è in fase di pubblicazione sul sito internet dell'Archivio di Stato di Modena (Ministero della cultura). È socio aderente dell'Istituto araldico genealogico italiano (Bologna), è socio ordinario dell'AIPH-Associazione Italiana di Public History (Roma), dell'Istituto per la storia del Risorgimento italiano (Roma)-Comitato territoriale di Bologna, dell'Istituto «Domus Mazziniana» (Pisa), dell'Istituto Alcide Cervi (Gattatico, Reggio nell'Emilia), dell'Istituto per la storia della Resistenza e della società contemporanea in provincia di Modena (Modena) e del Gruppo di studi Savena Setta Sambro (Monzuno, Bologna).

Mappatura generale di archivi, risorse e strumenti per la ricerca genealogica in rete

Il lavoro costituisce la prima Mappatura di questo genere in Italia.