Lo scopo di #PropOrNot è stato quello di indurre le persone a chiedere che la libertà di parola venga annullata. Questo doveva/deve essere fatto distruggendo i media basati sui fatti: l'intero piano è strutturato a partire dal 2015, quando ha iniziato a prendere forma.
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Queste persone vogliono che la realtà sia modellata su ciò che il gruppo dominante voglia diventi reale, indipendentemente da quali siano i fatti: la realtà basata sulla percezione come in un social media, in cui vengono create narrazioni per plasmare l'opinione pubblica.
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Questo è l'hacker di #PravySektor RUH8. Il filo conduttore di questi hacker è chiaro se si legge il materiale linkato sui profili che compongono queste organizzazioni. Lavorano per #Bellingcat, #Informnapalm, il #ConsiglioAtlantico, l'Intelligence ucraina e la diaspora.
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In un articolo di Euromaidan Press del novembre 2016, gli hacker affermano con entusiasmo: "Gli #hacker ucraini hanno un livello elevato. Quindi perché avere bisogno degli USA? Non credo gli #USA o paesi #NATO metterebbero a repentaglio le loro politiche internazionali".
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In realtà lavorano per Intel ucraina: #Bellingcat lavora per Intel ucraina e #ConsiglioAtlantico. Stopfake è un prodotto di Irena Chalupa che lavora per RFE/RL, il Consiglio Atlantico e il governo ucraino. Crowdstrike ha rapporti con Intel ucraina e con questi #hacker.
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In che modo gli hacker ucraini sono legati a PropOrNot a qualsiasi livello? #JamesMiller non è timido nell'usare il loro lavoro. PropOrNot si basa sul lavoro del #ConsiglioAtlantico, #AricToler, Aaron Weisburd, Clint Watts e #JoelHarding.
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Gli #hacker ucraini lavorano direttamente con #InformNapalm e sono la risorsa di riferimento per la maggior parte delle persone coinvolte e per tutte le persone appena citate.
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Come ha scritto James Miller all'Interpreter, "Di seguito abbiamo valutato i dettagli dei rapporti di InformNapalm e abbiamo approfondito la loro indagine".
Per chi lavora il #ConsiglioAtlantico?
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Per chi lavora il #ConsiglioAtlantico?
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Sono le stesse persone che fanno parte dello staff RFE/RL e lavorano a stretto contatto con il Congresso mondiale ucraino, come spiegato qui:
"Il 29 gennaio 2016 a Washington, USA: il presidente del Congresso mondiale ucraino (UWC) Eugene Czolij >>
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"Il 29 gennaio 2016 a Washington, USA: il presidente del Congresso mondiale ucraino (UWC) Eugene Czolij >>
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>> e il presidente e amministratore delegato del Consiglio Atlantico #FrederickKempe, hanno firmato ufficialmente un Memorandum of Agreement per rinnovare la cooperazione tra l'UWC e il Consiglio Atlantico, iniziata a settembre 2014.
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Il Congresso mondiale ucraino è rappresentato al Congresso degli Stati Uniti dal Caucus ucraino guidato dal sostenitore dell'ISIS e cheerleader nazista Marcy Kaptur.
thesaker.is/democrat-says-…
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thesaker.is/democrat-says-…
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Attraverso i loro sforzi per reprimere la libertà di parola, e di dipingere chiunque metta in dubbio la propaganda del governo come un tirapiedi del Cremlino, queste persone stanno cercando di fare a pezzi il tessuto della società democratica.
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All'inizio di marzo 2015, il progettista della politica dell'informazione ucraina #JoelHarding ha esposto cosa aspettarsi in futuro: influenzare il processo decisionale del nemico attraverso un approccio integrato.
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Anche le notizie sull'attualità vengono rilasciate in questo modo. Ogni portale riceve messaggi che seguono gli stessi temi, con uno sforzo mainstream su tutta la linea, che quando funziona correttamente, riempie per intero lo spazio informativo.
globalresearch.ca/us-psychologic…
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globalresearch.ca/us-psychologic…
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Lo scopo di "Informare e influenzare le operazioni" non è quello di fornire una prospettiva, un'opinione o delineare una politica. È definita come la capacità di far "pensare e agire" il pubblico in modo favorevole agli obiettivi della missione.
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Questo viene fatto applicando tecniche di gestione della percezione che prendono di mira le emozioni, le motivazioni e il ragionamento del pubblico.
Queste tecniche non sono adatte al dibattito. È sopraffare e cambiare la psiche il vero bersaglio.
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Queste tecniche non sono adatte al dibattito. È sopraffare e cambiare la psiche il vero bersaglio.
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Utilizzando queste tecniche le fonti di informazione possono essere manipolate. E quelle che scrivono, parlano o pensano in modo contrario all'obiettivo, vengono relegate come propaganda, male informate o irrilevanti.
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Harding, insieme alla sua piccola banda di cacciatori di Troll del Cremlino, ha iniziato personalmente a sviluppare l'idea di organizzazioni in grado di ostacolare giornalisti e pubblicazioni in un modo che non può essere interpretato come censura.
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Questa "Carta della disinformazione" (Ministero della verità?) che descrive, può essere soppesata solo rispetto a come viene descritto il termine #propaganda. E cioè "qualsiasi notizia emerga dal proprio avversario", secondo Harding.
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Le connessioni di Harding nei media sono enormi. Attraverso il suo amico #MatthewArmstrong, Harding ha avuto accesso e orecchio ad un who's who di reti e trasmissioni radiofoniche, amministratori delegati stampa. Sono quelli dietro RFE/RL.
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Dall'altra parte, nel 2015, Joel Harding stava riunendo un gruppo di criminali per attaccare i #socialnetwork di diversi giornalisti e testate. La rozza logica alla base di un attacco diretto era che >>
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>> sviluppando, addestrando e supervisionando vaste reti di #troll, potevano parlare della loro opposizione (persone che i loro datori di lavoro volevano mettere a tacere) e reprimere le conversazioni online di dissidenti e controllare le informazioni.
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Laddove ciò non fosse possibile, hanno organizzato attacchi di hacking e molestie a varie testate informative per indurle a interrompere la pubblicazione di giornalisti incisivi.
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L'approccio promosso da Harding si è infine trasformato nella strategia mediatica unificata che desiderava per Stati Uniti ed Europa: controllare le informazioni e stoppare notizie contraddittorie.
E nel caso qualcosa riuscisse comunque a passare, chiamala "propaganda".
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E nel caso qualcosa riuscisse comunque a passare, chiamala "propaganda".
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Questo thread è interamente tratto dalla seconda metà di un articolo di #GeorgeEliason, giornalista americano che vive in Ucraina.
[Fine della seconda e ultima parte]
greanvillepost.com/2018/01/28/the…
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[Fine della seconda e ultima parte]
greanvillepost.com/2018/01/28/the…
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