
Afghanistan, dalle armi agli aerei: ecco l'arsenale Usa finito nelle mani dei talebani
Il consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca, Jake Sullivan, ha confermato che i miliziani hanno preso possesso di un enorme arsenale del valore di miliardi di dollari: dai veicoli militari Humvee ai fucili M4 e M16, fino a elicotteri Black Hawk e aerei A-29. Anche se è meno probabile che riescano a utilizzare alcune delle armi statunitensi più avanzate

Armi, munizioni, aerei e altri equipaggiamenti Usa, per un valore di miliardi di dollari, sono ora nelle mani dei talebani, che grazie al rapido crollo delle forze di sicurezza afghane sono riusciti a impossessarsi di un arsenale moderno e diversificato, anche se senza la necessaria formazione di cui aveva goduto l'esercito locale. La conferma è arrivata dal consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca, Jake Sullivan
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A riprova del fatto che i talebani siano riusciti ad accaparrarsi del tesoro militare, frutto di anni di collaborazione tra forze Usa e afghane, ci sono le foto scattate nei giorni scorsi: i miliziani appaiono armati di carabine M4 e fucili M16 al posto dei fucili d'assalto russi AK47s, utilizzati per l'avanzata nel territorio nazionale
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Tra gli equipaggiamenti sequestrati dai talebani ci sono poi elicotteri Black Hawk e aerei d'attacco A-29 Super Tucano (foto d'archivio di un Black Hawk)

Sebbene sia praticamente impossibile utilizzare velivoli avanzati senza addestramenti - quelli che le truppe afghane hanno ricevuto negli ultimi anni - il sequestro dà ai miliziani una notevole spinta propagandistica, sottolineando l'entità di fondi investiti da Washington in 20 anni di guerra e andati sprecati. Secondo i calcoli dei media statunitensi, in due decenni, gli Stati Uniti hanno speso circa 83 miliardi di dollari in equipaggiamenti e addestramenti delle forze di sicurezza afghane
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Secondo un rapporto del Government Accountability Office del 2017, tra il 2003 e il 2016, gli Usa hanno trasferito alle forze afghane 75.898 veicoli, 599.690 armi, 162.643 apparecchiature di comunicazione, 208 aerei e 16.191 mezzi di intelligence, sorveglianza e ricognizione.
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Il rapporto dell'Ispettore generale speciale per la ricostruzione dell'Afghanistan (Sigar) dello scorso anno, segnala che dal 2017 al 2019, tra le altre attrezzature fornite dagli Stati Uniti alle forze afghane, 7.035 mitragliatrici, 4.702 Humvee, 20.040 bombe a mano, 2.520 bombe e 1.394 lanciagranate

Al 30 giugno scorso, dell'inventario delle forze afghane facevano parte anche 211 aerei consegnati da Washington. Almeno 46 di questi aerei sono ora in Uzbekistan, dopo che più di 500 soldati afghani li hanno usati per fuggire, quando il governo di Kabul stava crollando lo scorso fine settimana

Inoltre, mentre le forze armate statunitensi si stavano ritirando dall'Afghanistan, il mese scorso Washington ha continuato a fornire aerei agli afghani, con piani per il trasferimento di 35 elicotteri Black Hawk e tre A-29 (foto d'archivio di un A-29)

Sullivan ha precisato che "quei Black Hawk non sono stati dati ai talebani. Sono stati dati alle forze di sicurezza nazionali afghane per potersi difendere su specifica richiesta del presidente Ghani, che è venuto allo Studio Ovale e ha chiesto, tra le altre cose, capacità aeree aggiuntive"

Anche il portavoce del Pentagono, John Kirby, ha affermato che c'è stato un processo dibattuto per decidere quali attrezzature distruggere, dare alle forze afghane o ridispiegare altrove in Medio Oriente

Sulla scia di queste rivelazioni, 25 senatori repubblicani, guidati da Marco Rubio, hanno inviato una lettera al Segretario alla Difesa, Lloyd Austin, chiedendo un "rendiconto completo" dell'equipaggiamento militare statunitense ceduto alle forze afghane negli ultimi 12 mesi, di ciò che è stato sequestrato dai talebani e dei piani per recuperare o distruggere l'equipaggiamento

"Quando un gruppo armato mette le mani su armi di fabbricazione americana, è una specie di status symbol. È una vittoria psicologica", ha analizzato Elias Yousif, vicedirettore del Security Assistance Monitor del Center for International Policy. Secondo Yousif, la principale fonte di preoccupazione in merito all'arsenale militare nelle mani dei talebani riguarda l'ingente quantità di piccole armi in circolazione in Afghanistan

"Sono beni durevoli, dalla manutenzione facile, dall'utilizzo relativamente semplice, che possono essere trasportati, ceduti e venduti molto facilmente" ha sottolineato l'esperto

Appare, invece, molto meno probabile, che i talebani riescano a utilizzare alcune delle armi statunitensi più avanzate, inclusi gli aerei, senza alcun addestramento, a meno che obblighino ex piloti afghani a volare per loro