Papers by Cristina Delvecchio
Bollettino dei Musei comunali di Roma, 2019
Lazio ieri e oggi, a. LVI, 10-12, 2020, pp. 335-341, 2020
L'Africa in Piemonte tra '800 e '900, a cura di C. Pennaccini. Torino: Regione Piemonte, pp. 123-133, 1999
Cnrs'r'lv,r Dlr-vtxr;r rro La sezione cledicata allc rrrti visive nella mosrra lUrzca in Picrnont... more Cnrs'r'lv,r Dlr-vtxr;r rro La sezione cledicata allc rrrti visive nella mosrra lUrzca in Picrnontc tru'800 c'900. Intmdgiui e Coknic non è di un ccrto intcresse, nonostante il numero limituto di opere espostc. Scpptrr rniratr a clc[inire I'impror.tantc , ruolo cìella nosua p;trura nellrr clilltrrsione clcll'irrnragin a ri<r coloniale, questl rxssegna offr.e lo spUnto pcr un ulteriorc approfon clinren to sull'rrrgomcnto. ll fenomcno cli r.isco-'perta dclla cositlclettrt pittur.ir cli colorrirr ò rcccnte: jnizia nel 199J con la mosra cìì Bologna Arcl:irc urd ltalidna d'Oltrerurur' 1570 1940 (Cìrcslcri 1991). ìn una clclle sezicr ni venncr-o riploposti clurclri a tcnra coloninle clcll'allora Istituto Italo Africirno, oggi IslAO, rr lLrngo climenricari ma . che nel QLraranta crano lìncora csposti nell'alkrra Musco , Colonialc cli Romrr colr lo scolto cli <<r1ìccol.ìtiìrc>> la storiiì .delle noste colonic nel Corno cl'Ah.ica. Nel 1998. con la mocrrcdi P(nr;:irì I'u t,tgini , (r,/nqi, rCrrsrclli I998),.srrr. corrisponclenti a vari rromenti culturali: il Romanticismo comc sogno di terre lontane (1Sj0 1850), il Verisn.ro (1860-1890) e l'Oricntc dei viaggiatori alla mrniera di Alberto Pasini, il Simbolisnro ed il Colonialisnro (1899-194(r), e quincli I'Afi'icr. Non ulrimo il riferincnto all'Dstremo Oricnte con la prcscnza cli opcrc rli Calilco Chini e Antonio Fontancsi.
Permanenze e metamorfosi dell'immaginario coloniale in Italia. Napoli, ESI, 2000, pp. 225-240, 2000
CrustNa Drrwccruo I i Pittori africanisti: , una senerazione di italiani alla ricerca dell'esotic... more CrustNa Drrwccruo I i Pittori africanisti: , una senerazione di italiani alla ricerca dell'esotico i Estmtto da: Permanenze e metamorfosi de['tmmaginario colonlale in Italia SMAC -Studi e materiali di Anuopologia Culturale, nuova serie, 2. ESI, Napoli 2000 @ Edizioni Scientifiche Italiane t CRISfiNA DE §,Eccxno PITTORI AFNCANISTI: UNA GENERAZIONE DI ITÀLIANI ALLA NCERCA DELL'ESOTICO Quando si parla di pittum orientalista il pensiero corre irnrnediatamente ai colori sensuali del Marocco di Delacroix oppure ai paesaggi desertici e alle fantasie arabe di Fromenttr (THoRNroN L. 7983:3*43; THoMPSoN J. -WRrGr{T B. 198r. I pittori transalpini impegnati a rappresentare i paesaggi del nordafrica iniziarono la loro attività intomo al 1830 proprio per interpretare da vicino gli eventi storici che si conclusero con la colorizz zione dell'Algeria. Profonde differenze storiche separano comunque, fin dagli albori, la vastz e coka produzione orienalista francese da quella italiana (JL'i"ER C. 1998: 51.-57; BossAGuA R. cur 1998). Gli aftisti italiani infatti non furono coinvolti iniziaknente in alcuna awentura coloniale, anche perché a metà Ottocento luniÈ d'Ialia non era ancora una realta. I protagonisti della pim.rra orientalista italiana, Pasini (7826-7899), Ussi (1822-1901), Biseo (1a43-1909), rappresenarono perciò innanztutto un Oriente non colonizzato oum c. 1987: 4453, 186-99, 25*65; Borrca cAxDoso v 1991; DErwccmo C. 1995: 1?22; Fusco M.A. 1996). Il mondo della pittun itabàn irnùò zd interessarsi alle nostre colonie d'Africa solo in un secondo momento, facendosi così imponante veicolo di nuove ed incoosuete immagini di quel Continente Nero alÌora ancora ignoro ai più (PERocco D. 1,98tr 240-49; PEzzrNr i. 1986 21t39; BossAGUA R. cur. 1998: &13).
Bollettino dei Musei Comunali di Roma, 2015
Nessuna parte di questa pubblicazione può essere memorizzata, fotocopiata o comunque riprodotta s... more Nessuna parte di questa pubblicazione può essere memorizzata, fotocopiata o comunque riprodotta senza le dovute autorizzazioni.
Nel corso della preparazione della mostra "Profumi d'Oriente" (2016-'17), a cura della Sovrintend... more Nel corso della preparazione della mostra "Profumi d'Oriente" (2016-'17), a cura della Sovrintendenza Capitolina presso la casa museo Pietro Canonica a Villa Borghese, in collaborazione con lo staff organizzativo, ho avuto occasione di svolgere attività di individuazione e studio di parte del materiale da esporre. La scelta degli oggetti, volta quindi a mettere in evidenza innanzitutto il legame dello scultore con quell'oriente islamico da cui ottenne importanti commesse, Turchia, Egitto, Iraq, e dove ebbe modo di vedere da vicino i luoghi, riportandone numerosi ricordi. Si distinguono alcuni recipienti metallici del XVIII-XIX sec. con decoro a smalto minakari, antica tecnica usata fino a tutto il XIX secolo, dall'India alla Persia. Di seguito una interessante "brocca da derviscio" della Turchia ottomana e soprattutto un pugnale caratteristico del mondo arabo, jambiya, dal fodero laminato d'oro e decorato con simboli di Faysal I re di Siria. Quest'ultimo fu dono speciale a P. Canonica del sovrano hascemita nel 1933. Rapida menzione va aggiunta nei confronti di una serie di manufatti tessili piuttosto datati, provenienti da aree mediorientali come Turchia e Nordafrica, testimoni e simboli indiscussi di tradizioni ormai scomparse.
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