Il culto per la protettrice Santa Eufemia Vergine e Martire originaria della Calcedonia e i numerosi monasteri di monaci basiliani in Calabria fanno presumere una origine greca. Terra di lotta tra spagnoli e francesi subì signorie e potenti medievali, ma anche terremoti distruttivi. Qui il 29 agosto 1862 Garibaldi fu ferito dai soldati regi di Pallavicini e sul posto vi è un visitato monumento.
5 commenti a “Sant’Eufemia d’Aspromonte descritta da gianniB”
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Logicamente la Patrona è sant’Eufemia di Calcedonia festeggiata il 16 settembre . Si ricorda in occasione del ferimento di Garibaldi una canzoncina che dice: ” Garibaldi fu ferito, fu ferito ad una gamba, Garibaldi che comanda, che comanda i suoi soldà…
Io conoscevo la versione che inizia uguale a questa ma poi continua con: Garibaldi che comanda, che comanda il battaglion.
bhè… versioni simili ed è una questione di metrica… quel “battaglion”… non suona poi tanto musicalmente…. eheheheheh
Era una canzoncina canatata dai bambini, la sentivo quando ero in colonia, quindi la metrica magari non era precisissima anche perchè essendo Garibaldi un generale comandava ben di più di un battaglione.
La canzoncina diventva poi monovocalica, sostituendo di volta in volta le vocali,
tipo Garabalda fà farata… Gherebelde fè ferete… ecc.
vero…. il massimo era: Gurubuldu fu furutu, fu furutu u unu gumbu, Gurubuldu chu cumundu chu cumundu u suu suldù