Retail Marketing Trend-dallo shopper marketing al vertical branding Capitolo 1, Le strategie di c... more Retail Marketing Trend-dallo shopper marketing al vertical branding Capitolo 1, Le strategie di crescita nel retail 1.1 Maturità dei mercati e retailing competition Le strategie di sviluppo delle imprese industriali e commerciali seguono due direttrici:-Strategia di sviluppo di tipo corporate: si realizza attraverso l'ampliamento dei confini di attività dell'azienda. Può essere declinata in 6 principali aree di crescita che sono lo sviluppo di nuovi prodotti (creati da zero, complementari o di nuova generazione), l'ingesso in nuovi business (nuovi bisogni o nuovi modelli), l'accesso a nuovi segmenti di clienti (completamente nuovi, nuovi per l'azienda o micro segmentazione dei clienti attuali), l'ingresso in nuovi canali (diretti ed internet, distribuzione o indiretti), l'entrata in nuove aree geografiche (sia a livello locale che globale) e i presidio di nuove fasi della catena del valore (integrazione verticale e vendita di know how e competenze all'esterno);-Strategia di sviluppo di tipo competitivo: si concretizza attraverso un progressivo miglioramento nella gestione delle leve del marketing mix e della relazione con i clienti al fine di incrementare la propria quota di mercato. In un mercato maturo e stabile la crescita aziendale può essere realizzata prevalentemente a scapito dei competitor. Le imprese sono sempre più impegnate a consolidare i propri elementi di distintività e di superiorità per acquisire vantaggi di posizionamento nei confronti dei clienti finali. La ricerca della superiorità e della distintività presuppone un elemento di relatività del proprio posizionamento (es. "diverso rispetto a") per cui le strategie aziendali partono sempre da una attività di intelligence rispetto alle scelte competitive dei concorrenti. Di conseguenza si è assisiti ad un crescente processo di convergenza dei posizionamenti aziendali, fenomeno che si è verificato in modo rilevante nel retail, basti pensare al format dei discount e dei supermercati con l'introduzione dei "primi prezzi" da parte di questi ultimi. Per combattere il fenomeno della convergenza competitiva nella manovra delle leve di retailing mix, le imprese hanno iniziato ad interrogarsi sulla necessità di sviluppare strategie di innovazione commerciale radicali al fine di ottenere un vantaggio competitivo difendibile nel tempo. L'innovazione aziendale rappresenta infatti la principale leva competitiva delle imprese. In generale si parla di:-Innovazione di prodotto: questa se non accompagnata da innovazioni di processo o protetta da barriere tecnologiche/normative/organizzative è soggetta al processo di imitazione da parte dei concorrenti, provocando così un vantaggio competitivo temporaneo, definito vantaggio di posizione;-Innovazione di processo: modifica delle attività interne all'impresa e riguarda aspetti organizzativi, produttivi e relazionali;-Innovazione organizzativa: ci si riferisce ai cambiamenti che puntano a migliorare la gestione del network aziendale della supply chain complessiva, ottimizzando il funzionamento delle relazioni intra e inter organizzative. Bisogna specificare infine che in una fase di maturità dell'impresa si parla più di innovazione incrementale di prodotto e di processo più che di innovazione radicale. 1.2 L'innovazione nel retail È possibile individuare diversi filoni di studio dell'innovazione commerciale i quali verranno esposti in seguito.
Retail Marketing Trend-dallo shopper marketing al vertical branding Capitolo 1, Le strategie di c... more Retail Marketing Trend-dallo shopper marketing al vertical branding Capitolo 1, Le strategie di crescita nel retail 1.1 Maturità dei mercati e retailing competition Le strategie di sviluppo delle imprese industriali e commerciali seguono due direttrici:-Strategia di sviluppo di tipo corporate: si realizza attraverso l'ampliamento dei confini di attività dell'azienda. Può essere declinata in 6 principali aree di crescita che sono lo sviluppo di nuovi prodotti (creati da zero, complementari o di nuova generazione), l'ingesso in nuovi business (nuovi bisogni o nuovi modelli), l'accesso a nuovi segmenti di clienti (completamente nuovi, nuovi per l'azienda o micro segmentazione dei clienti attuali), l'ingresso in nuovi canali (diretti ed internet, distribuzione o indiretti), l'entrata in nuove aree geografiche (sia a livello locale che globale) e i presidio di nuove fasi della catena del valore (integrazione verticale e vendita di know how e competenze all'esterno);-Strategia di sviluppo di tipo competitivo: si concretizza attraverso un progressivo miglioramento nella gestione delle leve del marketing mix e della relazione con i clienti al fine di incrementare la propria quota di mercato. In un mercato maturo e stabile la crescita aziendale può essere realizzata prevalentemente a scapito dei competitor. Le imprese sono sempre più impegnate a consolidare i propri elementi di distintività e di superiorità per acquisire vantaggi di posizionamento nei confronti dei clienti finali. La ricerca della superiorità e della distintività presuppone un elemento di relatività del proprio posizionamento (es. "diverso rispetto a") per cui le strategie aziendali partono sempre da una attività di intelligence rispetto alle scelte competitive dei concorrenti. Di conseguenza si è assisiti ad un crescente processo di convergenza dei posizionamenti aziendali, fenomeno che si è verificato in modo rilevante nel retail, basti pensare al format dei discount e dei supermercati con l'introduzione dei "primi prezzi" da parte di questi ultimi. Per combattere il fenomeno della convergenza competitiva nella manovra delle leve di retailing mix, le imprese hanno iniziato ad interrogarsi sulla necessità di sviluppare strategie di innovazione commerciale radicali al fine di ottenere un vantaggio competitivo difendibile nel tempo. L'innovazione aziendale rappresenta infatti la principale leva competitiva delle imprese. In generale si parla di:-Innovazione di prodotto: questa se non accompagnata da innovazioni di processo o protetta da barriere tecnologiche/normative/organizzative è soggetta al processo di imitazione da parte dei concorrenti, provocando così un vantaggio competitivo temporaneo, definito vantaggio di posizione;-Innovazione di processo: modifica delle attività interne all'impresa e riguarda aspetti organizzativi, produttivi e relazionali;-Innovazione organizzativa: ci si riferisce ai cambiamenti che puntano a migliorare la gestione del network aziendale della supply chain complessiva, ottimizzando il funzionamento delle relazioni intra e inter organizzative. Bisogna specificare infine che in una fase di maturità dell'impresa si parla più di innovazione incrementale di prodotto e di processo più che di innovazione radicale. 1.2 L'innovazione nel retail È possibile individuare diversi filoni di studio dell'innovazione commerciale i quali verranno esposti in seguito.
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