Books by Caterina Rossi
[THE BOOK IS IN ITALIAN LANGUAGE, FOR THE ABSTRACT IN ENGLISH SEE BELOW]
"Dark lady maliziosa ... more [THE BOOK IS IN ITALIAN LANGUAGE, FOR THE ABSTRACT IN ENGLISH SEE BELOW]
"Dark lady maliziosa (Da morire), corpo che muove l'azione e lo sguardo (Eyes Wide Shut), star assoluta e performer totale (Moulin Rouge!), attrice immersa nell’ossessione mimetica (The Hours) e diva che rinuncia alla propria aura luminosa accettando la degradazione del corpo (Dogville). La carriera di Nicole Kidman ha ormai attraversato vent’anni di cinema; da oggetto del desiderio e figura di supporto ai partner maschili nei primi film hollywoodiani, si è trasformata in soggetto a piú dimensioni.
Ogni film di Nicole Kidman è tappa della carriera di un'attrice che ha attraversato i generi e se ne è lasciata attraversare, scrivendo pagine straordinarie della propria "biografia del corpo".
L’attrice, in equilibrio tra adesione e superamento del personaggio, si è trasformata nella "star-icona" attuale, archetipo contemporaneo della sintesi fra l'"essere attrice" e l'"essere diva".
[ENGLISH ABSTRACT]
This works is focused on Nicole Kidman, contemporary actress/star, ethereal and sophisticated, dense and versatile in her performances. Her aura makes this star so similar to the divas from the past and, in the meantime, so different in her way of representing a new aesthetic canon. Through the analysis of her various performances we will hold good the chronological evolution of the actress’filmography and will focus on some key films that mark her acting progression through her twenty years of career: Dead Calm (Phillip Noyce, 1989), To Die For (Gus Van Sant, 1995), Eyes Wide Shut (Stanley Kubrick, 1999), Moulin Rouge! (Baz Luhrmann, 2001), The Hours (Stephen Daldry, 2002), and Dogville (Lars Von Trier, 2003). These films allow to mark out Kidman’s acting route, showing how she turns from a simple object of desire (in the Hollywood movies) into a multidimensional performer (Dead Calm, To Die For, Eyes Wide Shut, The Hours), a total diva (Moulin Rouge!) and a degraded and sectioned body that gives up the bright aura of stars (Dogville). Particular attention will be given to the relationship between the actress and the characters played, without neglecting her transformation, also physical, into the character. This work will try to write a biography of the body on Nicole Kidman through an analytic approach that will go as far as possible in the film, the place where the performance become actually real/concrete and where the meaning implications that are created when the actress’ body becomes a picture can be recorded.
Papers by Caterina Rossi
Ol3media n° 6 "Media Stardom", a cura di Barbara Maio, p. 7-17, Sep 2013
[THIS PAPER IS IN ITALIAN LANGUAGE]
Edgar Morin nello studio seminale sul divismo Le Star teor... more [THIS PAPER IS IN ITALIAN LANGUAGE]
Edgar Morin nello studio seminale sul divismo Le Star teorizza una liturgia stellare: «Eroicizzate, divinizzate, le star sono più che oggetti d’ammirazione: sono soggetti di culto. Si crea attorno a loro un abbozzo di religione». Lo star system ha ormai cambiato forma senza perdere tuttavia alcuni attributi liturgici. Gli spazi di costruzione e fruizione del divismo contemporaneo sembrano infatti estendersi ed allargarsi nello spazio potenzialmente infinito dei nuovi mezzi di comunicazione.
Il saggio vuole esplorare le dinamiche di edificazione della figura divistica di Robert Pattinson grazie alla fandom della saga di Twilight e l’alterazione di questo processo avviato con l’interpretazione in Cosmopolis di David Cronenberg. Pattinson ha prestato il volto al vampiro seriale pop Edward Cullen e allo speculatore vampiresco Eric Packer: attraverso lo studio delle differenti performance è possibile registrare l’evoluzione/involuzione da corpo di massa a corpo d’autore del giovane divo.
[THIS PhD THESIS IS IN ITALIAN LANGUAGE. FOR THE ABSTRACT IN ENGLISH SEE BELOW]
Il lavoro... more [THIS PhD THESIS IS IN ITALIAN LANGUAGE. FOR THE ABSTRACT IN ENGLISH SEE BELOW]
Il lavoro si colloca entro l’area di ricerca che si occupa dello studio dell’attore cinematografico e si focalizza sullo studio della recitazione di Jack Nicholson, Al Pacino e Robert De Niro nel periodo cronologico che si estende tra l’inizio degli anni Sessanta e la fine degli anni Settanta. I tre attori, infatti, in questo ventennio si affermarono come modelli attoriali, contribuendo al rinnovamento dell’Acting Hollywood Style. Affrontare lo studio della recitazione di questi tre interpreti significa confrontarsi anche con l’affinamento di una metodologia d’analisi dell’attore cinematografico. Si è deciso di orientare lo studio in senso prevalentemente filologico, interrogando soprattutto il testo, l’immagine filmica, che è il luogo dove effettivamente si concretizza la dimensione attoriale e dove essa interagisce per partecipare alla produzione di senso del film. La ricerca si articola su due livelli d’analisi: il primo livello indaga l’oggetto dal punto di vista teorico e prova a creare un metodo sistematico per studiare la performance, ed il secondo livello coincide con l’analisi filologica sul testo, ovvero i film interpretati dagli attori. I due piani si integrano a loro volta in una contestualizzazione storico-cronologica, al fine di stilare una mappa che studia le singole performance degli attori nel corso della loro carriera all’interno del periodo prescelto. Gli aspetti considerati sono molteplici: il corpo e la gestualità, l’uso della voce, l’interazione con gli altri elementi dell’estetica del film e con la poetica del regista, l’interazione tra i diversi interpreti, la tipologia di personaggio interpretato e come il Metodo di Lee Strasberg, con cui tutti e tre gli attori sono entrati in contatto in modi e tempi diversi, si è declinato nel loro recitare. La ricerca si articola in tre sezioni principali che ripercorrono cronologicamente l’intera carriera di Jack Nicholson, Al Pacino e Robert De Niro. Si è deciso di analizzare tutti i film interpretati nel periodo oggetto di studio, con l’obiettivo di cogliere i dettagli performativi di ogni attore in un’ottica evolutiva, approfondendo l’analisi per quei film in cui gli attori hanno sviluppato le proprie peculiarità recitative, grazie alle quali si sono affermati come modelli. La recitazione ed i corpi antieroici di Nicholson, Pacino e De Niro sono stati in grado di congiungere i nuovi orizzonti estetici e narrativi del cinema della New Hollywood, originando un nuovo modello attoriale. Ciò che emerge non è dunque più un attore-tipo, ma un attore-individuo che concede integralmente il proprio corpo a quello dell’antieroe. La motilità del viso e la forza accentratrice di Jack Nicholson, la nevrotizzazione della performance e la tensione gestuale tra reattività e passività di Al Pacino, l’ossessione mimetica espressa nell’incarnazione integrale del personaggio di De Niro, possono sintetizzare un ipotetico modello di attore newhollywoodiano.
This work belongs to the area of research which studies film acting and focuses on the analysis of three actors, Jack Nicholson, Al Pacino and Robert De Niro, during the period between the beginning of the 1960s and the end of 1970s. It was in fact during that period that these three actors established themselves as acting models, contributing to the renewal of the Acting Hollywood Style. Analyzing the acting techniques of these three actors also means coming to terms with the refining of the way film acting is analyzed. We decided to aim the research chiefly towards a philological study, mainly analyzing the text, that is the film, which is the place where acting actually takes place, and where it takes part in the creation of the meaning of the film. The study is divided into two levels of analysis: the first level investigates the object from a theoretical approach, trying to create a systematic method of studying the acting performance; the second level coincides with the philological analysis of the films. These two levels are completed by the historical contest, in order to develop a map to study the single performances of the actors during their careers in the given period. We had to consider various aspects: the body language, the use of the voice, the interaction with the other aesthetic elements of the film and with the director’s poetics, the interaction with the other actors, the type of character and how Lee Strasberg’s Method, which all three of the actors have come into contact with at some time, has been used in their performances. The work is divided into three main sections which retrace the entire careers of the three actors. We decided to analyze all the films played by them in the given period, in order to see the performance details of each actor from a progressive point of view, and focusing on those films where the actors developed those distinctive features which turned them into acting models. Thanks to their acting method and antiheroic features, Nicholson, Pacino and De Niro were able to embody the new aesthetic and narrative perspectives of New Hollywood, giving birth to a new acting model. Not a type anymore, but an individual, who completely embodies the antihero. Jack Nicholson’s facial expressions and his ability to both capture and dominate the attention of his audience, Al Pacino’s neurotic performance and gestural tension between action and passivity, Robert De Niro’s mimetic obsession conveyed through the complete identification with the character, can summarize a hypothetical New Hollywood acting model.
[THIS PAPER IS IN ITALIAN LANGUAGE]
Moviement, 2009
[THIS PAPER IS IN ITALIAN LANGUAGE]
Conference Presentations by Caterina Rossi
Convegno Internazionale di Studi
Marcello Mastroianni. Stile Italiano, Icona Internazionale
Mar... more Convegno Internazionale di Studi
Marcello Mastroianni. Stile Italiano, Icona Internazionale
Marcello Mastroianni. Italian Style, International Icon
Torino, 5-8 novembre 2014
[PAPER ABSTRACT]
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Books by Caterina Rossi
"Dark lady maliziosa (Da morire), corpo che muove l'azione e lo sguardo (Eyes Wide Shut), star assoluta e performer totale (Moulin Rouge!), attrice immersa nell’ossessione mimetica (The Hours) e diva che rinuncia alla propria aura luminosa accettando la degradazione del corpo (Dogville). La carriera di Nicole Kidman ha ormai attraversato vent’anni di cinema; da oggetto del desiderio e figura di supporto ai partner maschili nei primi film hollywoodiani, si è trasformata in soggetto a piú dimensioni.
Ogni film di Nicole Kidman è tappa della carriera di un'attrice che ha attraversato i generi e se ne è lasciata attraversare, scrivendo pagine straordinarie della propria "biografia del corpo".
L’attrice, in equilibrio tra adesione e superamento del personaggio, si è trasformata nella "star-icona" attuale, archetipo contemporaneo della sintesi fra l'"essere attrice" e l'"essere diva".
[ENGLISH ABSTRACT]
This works is focused on Nicole Kidman, contemporary actress/star, ethereal and sophisticated, dense and versatile in her performances. Her aura makes this star so similar to the divas from the past and, in the meantime, so different in her way of representing a new aesthetic canon. Through the analysis of her various performances we will hold good the chronological evolution of the actress’filmography and will focus on some key films that mark her acting progression through her twenty years of career: Dead Calm (Phillip Noyce, 1989), To Die For (Gus Van Sant, 1995), Eyes Wide Shut (Stanley Kubrick, 1999), Moulin Rouge! (Baz Luhrmann, 2001), The Hours (Stephen Daldry, 2002), and Dogville (Lars Von Trier, 2003). These films allow to mark out Kidman’s acting route, showing how she turns from a simple object of desire (in the Hollywood movies) into a multidimensional performer (Dead Calm, To Die For, Eyes Wide Shut, The Hours), a total diva (Moulin Rouge!) and a degraded and sectioned body that gives up the bright aura of stars (Dogville). Particular attention will be given to the relationship between the actress and the characters played, without neglecting her transformation, also physical, into the character. This work will try to write a biography of the body on Nicole Kidman through an analytic approach that will go as far as possible in the film, the place where the performance become actually real/concrete and where the meaning implications that are created when the actress’ body becomes a picture can be recorded.
Papers by Caterina Rossi
Edgar Morin nello studio seminale sul divismo Le Star teorizza una liturgia stellare: «Eroicizzate, divinizzate, le star sono più che oggetti d’ammirazione: sono soggetti di culto. Si crea attorno a loro un abbozzo di religione». Lo star system ha ormai cambiato forma senza perdere tuttavia alcuni attributi liturgici. Gli spazi di costruzione e fruizione del divismo contemporaneo sembrano infatti estendersi ed allargarsi nello spazio potenzialmente infinito dei nuovi mezzi di comunicazione.
Il saggio vuole esplorare le dinamiche di edificazione della figura divistica di Robert Pattinson grazie alla fandom della saga di Twilight e l’alterazione di questo processo avviato con l’interpretazione in Cosmopolis di David Cronenberg. Pattinson ha prestato il volto al vampiro seriale pop Edward Cullen e allo speculatore vampiresco Eric Packer: attraverso lo studio delle differenti performance è possibile registrare l’evoluzione/involuzione da corpo di massa a corpo d’autore del giovane divo.
Il lavoro si colloca entro l’area di ricerca che si occupa dello studio dell’attore cinematografico e si focalizza sullo studio della recitazione di Jack Nicholson, Al Pacino e Robert De Niro nel periodo cronologico che si estende tra l’inizio degli anni Sessanta e la fine degli anni Settanta. I tre attori, infatti, in questo ventennio si affermarono come modelli attoriali, contribuendo al rinnovamento dell’Acting Hollywood Style. Affrontare lo studio della recitazione di questi tre interpreti significa confrontarsi anche con l’affinamento di una metodologia d’analisi dell’attore cinematografico. Si è deciso di orientare lo studio in senso prevalentemente filologico, interrogando soprattutto il testo, l’immagine filmica, che è il luogo dove effettivamente si concretizza la dimensione attoriale e dove essa interagisce per partecipare alla produzione di senso del film. La ricerca si articola su due livelli d’analisi: il primo livello indaga l’oggetto dal punto di vista teorico e prova a creare un metodo sistematico per studiare la performance, ed il secondo livello coincide con l’analisi filologica sul testo, ovvero i film interpretati dagli attori. I due piani si integrano a loro volta in una contestualizzazione storico-cronologica, al fine di stilare una mappa che studia le singole performance degli attori nel corso della loro carriera all’interno del periodo prescelto. Gli aspetti considerati sono molteplici: il corpo e la gestualità, l’uso della voce, l’interazione con gli altri elementi dell’estetica del film e con la poetica del regista, l’interazione tra i diversi interpreti, la tipologia di personaggio interpretato e come il Metodo di Lee Strasberg, con cui tutti e tre gli attori sono entrati in contatto in modi e tempi diversi, si è declinato nel loro recitare. La ricerca si articola in tre sezioni principali che ripercorrono cronologicamente l’intera carriera di Jack Nicholson, Al Pacino e Robert De Niro. Si è deciso di analizzare tutti i film interpretati nel periodo oggetto di studio, con l’obiettivo di cogliere i dettagli performativi di ogni attore in un’ottica evolutiva, approfondendo l’analisi per quei film in cui gli attori hanno sviluppato le proprie peculiarità recitative, grazie alle quali si sono affermati come modelli. La recitazione ed i corpi antieroici di Nicholson, Pacino e De Niro sono stati in grado di congiungere i nuovi orizzonti estetici e narrativi del cinema della New Hollywood, originando un nuovo modello attoriale. Ciò che emerge non è dunque più un attore-tipo, ma un attore-individuo che concede integralmente il proprio corpo a quello dell’antieroe. La motilità del viso e la forza accentratrice di Jack Nicholson, la nevrotizzazione della performance e la tensione gestuale tra reattività e passività di Al Pacino, l’ossessione mimetica espressa nell’incarnazione integrale del personaggio di De Niro, possono sintetizzare un ipotetico modello di attore newhollywoodiano.
This work belongs to the area of research which studies film acting and focuses on the analysis of three actors, Jack Nicholson, Al Pacino and Robert De Niro, during the period between the beginning of the 1960s and the end of 1970s. It was in fact during that period that these three actors established themselves as acting models, contributing to the renewal of the Acting Hollywood Style. Analyzing the acting techniques of these three actors also means coming to terms with the refining of the way film acting is analyzed. We decided to aim the research chiefly towards a philological study, mainly analyzing the text, that is the film, which is the place where acting actually takes place, and where it takes part in the creation of the meaning of the film. The study is divided into two levels of analysis: the first level investigates the object from a theoretical approach, trying to create a systematic method of studying the acting performance; the second level coincides with the philological analysis of the films. These two levels are completed by the historical contest, in order to develop a map to study the single performances of the actors during their careers in the given period. We had to consider various aspects: the body language, the use of the voice, the interaction with the other aesthetic elements of the film and with the director’s poetics, the interaction with the other actors, the type of character and how Lee Strasberg’s Method, which all three of the actors have come into contact with at some time, has been used in their performances. The work is divided into three main sections which retrace the entire careers of the three actors. We decided to analyze all the films played by them in the given period, in order to see the performance details of each actor from a progressive point of view, and focusing on those films where the actors developed those distinctive features which turned them into acting models. Thanks to their acting method and antiheroic features, Nicholson, Pacino and De Niro were able to embody the new aesthetic and narrative perspectives of New Hollywood, giving birth to a new acting model. Not a type anymore, but an individual, who completely embodies the antihero. Jack Nicholson’s facial expressions and his ability to both capture and dominate the attention of his audience, Al Pacino’s neurotic performance and gestural tension between action and passivity, Robert De Niro’s mimetic obsession conveyed through the complete identification with the character, can summarize a hypothetical New Hollywood acting model.
Conference Presentations by Caterina Rossi
Marcello Mastroianni. Stile Italiano, Icona Internazionale
Marcello Mastroianni. Italian Style, International Icon
Torino, 5-8 novembre 2014
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"Dark lady maliziosa (Da morire), corpo che muove l'azione e lo sguardo (Eyes Wide Shut), star assoluta e performer totale (Moulin Rouge!), attrice immersa nell’ossessione mimetica (The Hours) e diva che rinuncia alla propria aura luminosa accettando la degradazione del corpo (Dogville). La carriera di Nicole Kidman ha ormai attraversato vent’anni di cinema; da oggetto del desiderio e figura di supporto ai partner maschili nei primi film hollywoodiani, si è trasformata in soggetto a piú dimensioni.
Ogni film di Nicole Kidman è tappa della carriera di un'attrice che ha attraversato i generi e se ne è lasciata attraversare, scrivendo pagine straordinarie della propria "biografia del corpo".
L’attrice, in equilibrio tra adesione e superamento del personaggio, si è trasformata nella "star-icona" attuale, archetipo contemporaneo della sintesi fra l'"essere attrice" e l'"essere diva".
[ENGLISH ABSTRACT]
This works is focused on Nicole Kidman, contemporary actress/star, ethereal and sophisticated, dense and versatile in her performances. Her aura makes this star so similar to the divas from the past and, in the meantime, so different in her way of representing a new aesthetic canon. Through the analysis of her various performances we will hold good the chronological evolution of the actress’filmography and will focus on some key films that mark her acting progression through her twenty years of career: Dead Calm (Phillip Noyce, 1989), To Die For (Gus Van Sant, 1995), Eyes Wide Shut (Stanley Kubrick, 1999), Moulin Rouge! (Baz Luhrmann, 2001), The Hours (Stephen Daldry, 2002), and Dogville (Lars Von Trier, 2003). These films allow to mark out Kidman’s acting route, showing how she turns from a simple object of desire (in the Hollywood movies) into a multidimensional performer (Dead Calm, To Die For, Eyes Wide Shut, The Hours), a total diva (Moulin Rouge!) and a degraded and sectioned body that gives up the bright aura of stars (Dogville). Particular attention will be given to the relationship between the actress and the characters played, without neglecting her transformation, also physical, into the character. This work will try to write a biography of the body on Nicole Kidman through an analytic approach that will go as far as possible in the film, the place where the performance become actually real/concrete and where the meaning implications that are created when the actress’ body becomes a picture can be recorded.
Edgar Morin nello studio seminale sul divismo Le Star teorizza una liturgia stellare: «Eroicizzate, divinizzate, le star sono più che oggetti d’ammirazione: sono soggetti di culto. Si crea attorno a loro un abbozzo di religione». Lo star system ha ormai cambiato forma senza perdere tuttavia alcuni attributi liturgici. Gli spazi di costruzione e fruizione del divismo contemporaneo sembrano infatti estendersi ed allargarsi nello spazio potenzialmente infinito dei nuovi mezzi di comunicazione.
Il saggio vuole esplorare le dinamiche di edificazione della figura divistica di Robert Pattinson grazie alla fandom della saga di Twilight e l’alterazione di questo processo avviato con l’interpretazione in Cosmopolis di David Cronenberg. Pattinson ha prestato il volto al vampiro seriale pop Edward Cullen e allo speculatore vampiresco Eric Packer: attraverso lo studio delle differenti performance è possibile registrare l’evoluzione/involuzione da corpo di massa a corpo d’autore del giovane divo.
Il lavoro si colloca entro l’area di ricerca che si occupa dello studio dell’attore cinematografico e si focalizza sullo studio della recitazione di Jack Nicholson, Al Pacino e Robert De Niro nel periodo cronologico che si estende tra l’inizio degli anni Sessanta e la fine degli anni Settanta. I tre attori, infatti, in questo ventennio si affermarono come modelli attoriali, contribuendo al rinnovamento dell’Acting Hollywood Style. Affrontare lo studio della recitazione di questi tre interpreti significa confrontarsi anche con l’affinamento di una metodologia d’analisi dell’attore cinematografico. Si è deciso di orientare lo studio in senso prevalentemente filologico, interrogando soprattutto il testo, l’immagine filmica, che è il luogo dove effettivamente si concretizza la dimensione attoriale e dove essa interagisce per partecipare alla produzione di senso del film. La ricerca si articola su due livelli d’analisi: il primo livello indaga l’oggetto dal punto di vista teorico e prova a creare un metodo sistematico per studiare la performance, ed il secondo livello coincide con l’analisi filologica sul testo, ovvero i film interpretati dagli attori. I due piani si integrano a loro volta in una contestualizzazione storico-cronologica, al fine di stilare una mappa che studia le singole performance degli attori nel corso della loro carriera all’interno del periodo prescelto. Gli aspetti considerati sono molteplici: il corpo e la gestualità, l’uso della voce, l’interazione con gli altri elementi dell’estetica del film e con la poetica del regista, l’interazione tra i diversi interpreti, la tipologia di personaggio interpretato e come il Metodo di Lee Strasberg, con cui tutti e tre gli attori sono entrati in contatto in modi e tempi diversi, si è declinato nel loro recitare. La ricerca si articola in tre sezioni principali che ripercorrono cronologicamente l’intera carriera di Jack Nicholson, Al Pacino e Robert De Niro. Si è deciso di analizzare tutti i film interpretati nel periodo oggetto di studio, con l’obiettivo di cogliere i dettagli performativi di ogni attore in un’ottica evolutiva, approfondendo l’analisi per quei film in cui gli attori hanno sviluppato le proprie peculiarità recitative, grazie alle quali si sono affermati come modelli. La recitazione ed i corpi antieroici di Nicholson, Pacino e De Niro sono stati in grado di congiungere i nuovi orizzonti estetici e narrativi del cinema della New Hollywood, originando un nuovo modello attoriale. Ciò che emerge non è dunque più un attore-tipo, ma un attore-individuo che concede integralmente il proprio corpo a quello dell’antieroe. La motilità del viso e la forza accentratrice di Jack Nicholson, la nevrotizzazione della performance e la tensione gestuale tra reattività e passività di Al Pacino, l’ossessione mimetica espressa nell’incarnazione integrale del personaggio di De Niro, possono sintetizzare un ipotetico modello di attore newhollywoodiano.
This work belongs to the area of research which studies film acting and focuses on the analysis of three actors, Jack Nicholson, Al Pacino and Robert De Niro, during the period between the beginning of the 1960s and the end of 1970s. It was in fact during that period that these three actors established themselves as acting models, contributing to the renewal of the Acting Hollywood Style. Analyzing the acting techniques of these three actors also means coming to terms with the refining of the way film acting is analyzed. We decided to aim the research chiefly towards a philological study, mainly analyzing the text, that is the film, which is the place where acting actually takes place, and where it takes part in the creation of the meaning of the film. The study is divided into two levels of analysis: the first level investigates the object from a theoretical approach, trying to create a systematic method of studying the acting performance; the second level coincides with the philological analysis of the films. These two levels are completed by the historical contest, in order to develop a map to study the single performances of the actors during their careers in the given period. We had to consider various aspects: the body language, the use of the voice, the interaction with the other aesthetic elements of the film and with the director’s poetics, the interaction with the other actors, the type of character and how Lee Strasberg’s Method, which all three of the actors have come into contact with at some time, has been used in their performances. The work is divided into three main sections which retrace the entire careers of the three actors. We decided to analyze all the films played by them in the given period, in order to see the performance details of each actor from a progressive point of view, and focusing on those films where the actors developed those distinctive features which turned them into acting models. Thanks to their acting method and antiheroic features, Nicholson, Pacino and De Niro were able to embody the new aesthetic and narrative perspectives of New Hollywood, giving birth to a new acting model. Not a type anymore, but an individual, who completely embodies the antihero. Jack Nicholson’s facial expressions and his ability to both capture and dominate the attention of his audience, Al Pacino’s neurotic performance and gestural tension between action and passivity, Robert De Niro’s mimetic obsession conveyed through the complete identification with the character, can summarize a hypothetical New Hollywood acting model.
Marcello Mastroianni. Stile Italiano, Icona Internazionale
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Torino, 5-8 novembre 2014
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