Chiusa di Pesio | ||
Stemma | ||
Stato | Italia | |
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Regione | Piemonte | |
Territorio | Valli cuneesi | |
Altitudine | 575 m s.l.m. | |
Superficie | 95,02 km² | |
Abitanti | 3.630 (2023) | |
Nome abitanti | chiusani | |
Prefisso tel | +39 0171 | |
CAP | 12013 | |
Fuso orario | UTC+1 | |
Patrono | sant'Antonino | |
Posizione
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Sito istituzionale |
Chiusa di Pesio è una città della Piemonte.
Da sapere
[modifica]Cenni geografici
[modifica]Il capoluogo si trova all'ingresso della Valle Pesio, lungo la quale si sviluppa il territorio comunale, che in altitudine va dai 575 m del capoluogo fino agli oltre 2.600 delle cime più alte. Numerose le borgate minori, soprattutto a monte del capoluogo. Chiusa di Pesio ed il territorio comunale è attraversato dal torrente Pesio, che nasce dalla sorgente del Pis a circa 1 500 m s.l.m.. Il capoluogo sorge tra due alture che dominano l'abitato, il monte Cavanero ed il Mombrisone, sulle quali sono situati rispettivamente i ruderi del castello Mirabello e una palazzina di caccia ottocentesca. Nella zona collinare del comune si trova anche il Lago di Pianfei, ai confini con il territorio del comune omonimo. Chiusa di Pesio dista 15 km da Cuneo.
Cenni storici
[modifica]La zona attorno a Chiusa Pesio era abitata già in epoca protostorica, e sul monte Cavanero è stata rinvenuta una necropoli utilizzata tra il l'XI e il IX secolo a.C., ovvero tra l'Età del Bronzo e il primo periodo dell'Età del Ferro. La zona venne successivamente fortificata in epoca romana, e rimase frequentata anche nel Medioevo. Dopo la metà del XVI secolo le strutture preesistenti vennero smantellate da Agamennone III, signore di Chiusa, per costruire un castello più moderno, del quale rimangono oggi solo alcune rovine, a seguito dei danni subiti a causa dell'abbandono e di un terremoto avvenuto il 23 febbraio 1887.
Una linea extraurbana di 17 km di lunghezza, che collegava Cuneo a Chiusa Pesio, fu attivata il 20 settembre 1909 da Cuneo a Peveragno, e completata fino a Chiusa Pesio il 1º agosto 1912. Venne soppressa il 31 dicembre 1957 a causa dello scarso traffico: in quell'anno risultavano in orario sette coppie di corse al giorno più una coppia al martedì, giorno di mercato.
Come orientarsi
[modifica]Frazioni
[modifica]Le principali frazioni sono S. Bartolomeo e Vigna, situate nella parte più alta della Valle, e Combe, S. Maria Rocca e Abrau che invece sono situate verso la pianura.
Come arrivare
[modifica]In auto
[modifica]Il casello autostradale più vicino è quello di Mondovì sulla Torino-Savona, situato a circa 20 chilometri a sud dal capoluogo.
Come spostarsi
[modifica]Cosa vedere
[modifica]- 1 Castello Mirabello.
- 2 Certosa di Pesio (certosa di Santa Maria in Valle Pesio) (dista circa 10 chilometri dal centro di Chiusa). Dalle fonti storiche si apprende che la probabile fondazione della certosa avvenne nel 1173. Nel 1634 ospitò i principi sabaudi Vittorio Amedeo I e Maria Cristina di Borbone-Francia. L'attività monastica della certosa cessò con la nuova dominazione dell'impero napoleonico, il Primo Impero francese, con l'abolizione degli ordini monastici dal 31 ottobre 1802; il 3 marzo 1803, dopo l'allontanamento dei ventitré religiosi e dei quarantatré fra inservienti e salariati, tutti i beni del complesso furono messi all'asta. Il complesso cadde pertanto in un lento abbandono alla quale ben presto si aggiunsero devastamenti e danneggiamenti alla struttura da parte di terzi. La certosa conobbe una breve rinascita, con interventi di ristrutturazione e recupero della struttura, con l'acquisto nel 1840 del cavalier Giuseppe Avena che convertì l'antico complesso in un conosciuto e apprezzato stabilimento idroterapico; tra i frequentatori Camillo Benso, conte di Cavour, Massimo d'Azeglio e Maria Clotilde di Savoia. Sarà dal 1934 che con l'entrata dei Padri Missionari della Consolata di Torino la certosa fu interessata da una nuova fase di rilancio della struttura religiosa con interventi mirati di restauro e conservazione. Ancora oggi i padri gestiscono il sito di Pesio.
Il complesso si compone di varie costruzioni articolate al grande chiostro, tra le parti più interessanti storicamente del monastero, rimaneggiato nei secoli XVI, XVII e XIX. Aperto su un lato verso il bosco e la sovrastante montagna, presenta un porticato lungo 250 metri adornato da colonnine in stile romanico, sotto cui si aprivano le celle dei monaci e gli alloggi per la permanenza di gruppi di persone, le celle sono composte da un'umile stanza, una piccola cantina e l'orticello col pozzo. Dal chiostro vi è l'accesso alla cappella del Priore, un piccolo locale con decorazioni affrescate da scene religiose e finte prospettive del XVIII secolo. All'estremità nord del complesso, vi è la chiesa dell'Assunta del XVI secolo nella quale sono presenti affreschi dei pittori Jan Claret (Scene della vita del Signore e della Vergine), di Antonio Parentano nella volta del presbiterio e stucchi decorativi sei-settecenteschi. All'interno della certosa è possibile ammirare una ricca collezione tassidermica, con animali locali ed esotici, anche se non sempre in buone condizioni. - 3 Parco naturale del Marguareis. Istituito nel 1978, è un'area protetta che si estende sulle Alpi Liguri tra la parte alta della Valle Pesio ed il territorio comunale di Briga Alta. L'ente parco amministra anche altre aree protette: la riserva naturale di Crava-Morozzo, la riserva naturale dei Ciciu del Villar, la riserva di Augusta Bagiennorum, quella delle Sorgenti del Belbo e quella delle Grotte di Bossea. La sede del parco è a Chiusa di Pesio, l'Ente comprende attualmente i comuni di: Bene Vagienna, Briga Alta, Camerana, Chiusa di Pesio, Frabosa Soprana, Lequio Tanaro, Mondovì, Montezemolo, Morozzo, Rocca de' Baldi, Saliceto, Villar San Costanzo.
- 4 Cascata Pis del Pesio.
Eventi e feste
[modifica]- Festa di sant'Antonino. prima domenica di settembre. Ma è l'ultimo weekend di agosto che il paese celebra il santo patrono con la fiera di Ciüsa Duvarta (trad. Chiusa Aperta), caratterizzata da concerti, spettacoli di cabaret in piazza, eventi ludici e sportivi, rassegne gastronomiche. In particolare, l'ultima domenica di agosto il centro storico del capoluogo si trasforma in una vera e propria fiera che racchiude parti dedicate all'arte ed all'artigianato locale, alla gastronomia ed all'agricoltura con un'ampia area zootecnica.
Cosa fare
[modifica]Acquisti
[modifica]Come divertirsi
[modifica]Dove mangiare
[modifica]Dove alloggiare
[modifica]Prezzi modici
[modifica]- 1 Rifugio Piero Garelli.
Sicurezza
[modifica]Come restare in contatto
[modifica]Nei dintorni
[modifica]- Beinette
- Briga Alta
- Briga (La Brigue)
- Limone Piemonte
- Margarita
- Peveragno
- Pianfei
- Villanova Mondovì
- Roccaforte Mondovì
Altri progetti
[modifica]- Wikipedia contiene una voce riguardante Chiusa di Pesio
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Chiusa di Pesio