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Università di Dacca

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ঢাকা বিশ্ববিদ্যালয়
Dhaka University
Università di Dacca
Ubicazione
StatoBangladesh (bandiera) Bangladesh
CittàDacca
Dati generali
Mottoসত্যের জয় সুনিশ্চিত ("la verità prevalga")
Fondazione1921
FondatoreSyed Nawab Ali Chowdhury
TipoPubblica
RettoreAbdul Hamid
Studenti30 015 ( 23 620 undergraduates[1]; 5 362 postgraduates[1]
Dipendenti3 408
AffiliazioniUniversity Grants Commission of Bangladesh
Mappa di localizzazione
Map
Sito web

L'Università di Dacca (bengalese: ঢাকা বিশ্ববিদ্যালয় ɖʰaka biʃʃobid̪d̪alɔe̯, conosciuta anche come Dhaka University o semplicemente DU), è la più antica università del moderno Bangladesh.

Fondata nel 1921 durante l'impero anglo-indiano, ha dato un contributo significativo alla storia moderna del Bangladesh.[2][3][4][5] Dopo la partizione dell'India, diventa il punto focale dei movimenti progressisti e democratici in Pakistan. I suoi studenti e docenti hanno avuto un ruolo fondamentale nell'ascesa del nazionalismo bengalese e nell'indipendenza del Bangladesh.

È la più grande università pubblica del Bangladesh, con un corpo studenti di circa 33000 unità e fin dagli anni '90 è stata coinvolta in scontri politici a volte violenti promossi dai partiti del Bangladesh.[6]

Strutture residenziali

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Ci sono 23 residence per studente e dormitori per docenti e funzionari universitari.[7]

Stagno di Shahidullah Hall, Università di Dacca.
  1. A.F. Rahman Hall
  2. Amar Ekushey Hall
  3. Bangabandhu Sheikh Mujibur Rahman Hall
  4. Bangladesh-Kuwait Maitree Hall
  5. Begum Fazilatunesa Mujib Hall
  6. Bijoy Ekattor Hall
  7. Fazlul Haq Muslim Hall
  8. Haji Muhammad Mohshin Hall
  9. IBA Hostel
  10. ILET Hostel
  11. Jagannath Hall
  12. Kabi Jashimuddin Hall
  13. Kabi Sufiya Kamal Hall
  14. Muktijoddha Ziaur Rahman Hall
  15. Nawab Faizunnessa Chowdhurani Chhatrinibash (Hostel)
  16. Ruqayyah Hall
  17. Salimullah Muslim Hall
  18. Sergeant Zahurul Haq Hall (formerly Iqbal Hall)
  19. Shahidullah Hall
  20. Shahnewaz Hostel
  21. Shamsunnahar Hall
  22. Sir P.J. Hartog International Hall
  23. Surya Sen Hall[7]
  1. Bangabandhu Tower
  2. Fuller Road Teacher's Quarter
  3. Isha Khan Road Residential Area
  4. Shaheed Abul Khair Bhaban
  5. Saheed Munir Chowdhury Bhaban[8]

La Libreria universitaria, ospitata in tre diversi edifici, è la più grande del Bangladesh. La libreria contiere una collezione con più di 617.000 volumi, compresi volumi rilegati di periodici. Inoltre, ha una collezione con più di 30.000 manoscritti in altre lingue e un gran numero di microfilm, microfiche e CD. È abbonata a più di 300 riviste straniere.[9]

La Libreria dell'Università di Dacca comprises tre edifici: l'edificio amministrativo, l'edificio principale della libreria e l'edificio della libreria scientifica.

  1. ^ a b Annual Report 2015 (ZIP), su University of Dhaka, p. 95. URL consultato il 16 febbraio 2017 (archiviato dall'url originale il 12 marzo 2016).
  2. ^ Mukherjee 'emotional' while receiving degree in Dhaka, The Economic Times. URL consultato il 4 gennaio 2014.
  3. ^ In Loving Memory of Samson H. Chowdhury,one of the greatest entrepreneurs the world has ever known, su worldfolio.co.uk, Worldfolio - AFA PRESS. URL consultato il 4 gennaio 2014 (archiviato dall'url originale il 16 agosto 2014).
  4. ^ Nawab Ali Chowdhury National Award, 2013, su newstoday.com.bd, The News Today. URL consultato il 4 gennaio 2014 (archiviato dall'url originale il 7 gennaio 2019).
  5. ^ DU Day, Banglanews24.com. URL consultato il 26 novembre 2013 (archiviato dall'url originale il 3 dicembre 2013).
  6. ^ Kamrul Hasan Khan, Student politics eroding Bangladesh campus life, in Google, Agence-France Presse, 16 agosto 2010. URL consultato l'8 ottobre 2013 (archiviato dall'url originale il 28 febbraio 2014).
  7. ^ a b (EN) Halls of Dhaka University, in The Independent, Dhaka, 6 agosto 2015. URL consultato il 10 febbraio 2016 (archiviato il 9 ottobre 2015).
  8. ^ Mohammad Jamil Khan, Ministers to stay:PM, in Dhaka Tribune, Dhaka, 15 novembre 2013. URL consultato il 10 febbraio 2016 (archiviato dall'url originale il 16 novembre 2013).
  9. ^ Robert Wedgeworth, World Encyclopedia of Library and Information Services, American Library Association, 1993, p. 102. URL consultato il 10 febbraio 2016 (archiviato il 10 febbraio 2016).

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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Controllo di autoritàVIAF (EN132602463 · ISNI (EN0000 0001 1498 6059 · LCCN (ENn85385783 · GND (DE42379-8 · BNF (FRcb125130576 (data) · J9U (ENHE987011257501805171