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Anthony Spear

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Anthony Spear al JPL.

Anthony Spear, detto anche Tony, (Martins Ferry, 1936[1]), è un ingegnere elettronico statunitense. Nel 1996 ha diretto la missione Mars Pathfinder per il Jet Propulsion Laboratory e la NASA.[2]

Dopo aver conseguito il diploma delle superiori, Spear trascorse quattro anni nella United States Air Force (l'aeronautica militare degli Stati Uniti), frequentando la scuola per operatori radio e riparando apparecchi radio sui jet da caccia.[2] Nel 1962 conseguì la laurea in ingegneria elettronica presso l'Università Carnegie Mellon e, nel 1970, il master presso la University of Southern California.[1]

Iniziò a lavorare presso il Jet Propulsion Laboratory a Pasadena mentre ancora frequentava le lezioni che avrebbero condotto al suo master. Partecipò all'Engineering Executive Program[3] presso l'Università della California, Los Angeles (UCLA) dove conseguì un master in ingegneria nel 1973.[2][1]

L'attività lavorativa di Tony Spear presso il JPL, sin dalla suo ingresso nel 1962, ha riguardato varie aree di interesse. Agli inizi si occupò di telecomunicazioni, focalizzandosi alle difficoltà relative alla spazio profondo, partecipando così alla fase di progettazione e sviluppo del Programma Mariner della NASA dal 1964 al 1973. Partecipò inoltre alla progettazione del sistema di comunicazione delle sonde Viking nel 1976.[2]

Dal 1975 al 1979, diresse lo sviluppo e l'implementazione degli strumenti, operanti nella banda delle microonde, del satellite SeaSat. Tra questi, il primo radar ad apertura sintetica operante nello spazio. Negli undici anni seguenti, Spear partecipò con vari incarichi alla missione Magellano.[2]

Dopo aver diretto i primi studi di fattibilità del Programma Discovery della NASA (voluto dall'allora Amministratore NASA Daniel Goldin e retto dal motto "cheaper, faster and better" - più economico, più veloce e migliore), a Tony Spear fu affidata la direzione della missione Mars Pathfinder.[2] Nel 2000, Daniel Goldin ha elogiato Spear con queste parole:

(EN)

«Tony Spear was a legendary project manager at JPL and helped make Mars Pathfinder the riveting success that it was.»

(IT)

«Tony Spear era un direttore di progetto leggendario al JPL che ha aiutato a fare di Mars Pathfinder l'avvincente successo che è stata.»

Spear si è ritirato dal JPL nel 1998.[5] Attualmente collabora con Red Whittaker, Astrobotic Technology e l'Università Carnegie Mellon per il conseguimento del Google Lunar X Prize.[6][7]

Gli è stato dedicato l'asteroide 6487 Tonyspear.[8]

  1. ^ a b c (EN) Tony Spear, Jet Propulsion Lab, Consultant - Biography, su klabs.org, 2003 MAPLD International Conference Panel, 10 settembre 2003. URL consultato il 29 gennaio 2011 (archiviato dall'url originale il 7 dicembre 2010).
  2. ^ a b c d e f (EN) Tony Spear, su marsprogram.jpl.nasa.gov, Mars Team Online (NASA). URL consultato il 29 gennaio 2011.
  3. ^ (EN) Engineering Executive Program, su engineer.ucla.edu, UCLA. URL consultato il 29 gennaio 2011 (archiviato dall'url originale il 31 ottobre 2010).
  4. ^ (EN) NASA Administrator Praises Work of Review Teams, su mars.jpl.nasa.gov, NASA/JPL, 13 marzo 2000. URL consultato il 29 gennaio 2011.
  5. ^ (EN) Former pathfinder manager retires from JPL, su jpl.nasa.gov, NASA/JPL, 29 giugno 1998. URL consultato il 29 gennaio 2011 (archiviato dall'url originale il 5 giugno 2011).
  6. ^ (EN) Mars Exploration Leader Joins Astrobotic's Lunar Expedition, su reuters.com, Reuters, 4 febbraio 2008. URL consultato il 29 gennaio 2011 (archiviato dall'url originale il 13 settembre 2012).
  7. ^ (EN) Lunar landing challenge lures him to CMU team, su postgazette.com, Pittsburgh Post-Gazette, 13 febbraio 2008. URL consultato il 29 gennaio 2011 (archiviato dall'url originale il 22 febbraio 2012).
  8. ^ (EN) Pathfinder Leaders Take Their Place Among The Stars, su jpl.nasa.gov, JPL, NASA, 10 giugno 1998. URL consultato il 29 gennaio 2011 (archiviato dall'url originale il 17 settembre 2008).