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The Blueprint

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The Blueprint
album in studio
ArtistaJay-Z
Pubblicazione11 settembre 2001
Durata63:41
Dischi1
Tracce13
Genere[1]East Coast hip hop
Hardcore hip hop
EtichettaRoc-A-Fella, Def Jam
ProduttoreShawn Carter (esec.), Damon Dash (esec.), Kareem "Biggs" Burke (esec.), Kanye West, Just Blaze, Bink!, Poke and Tone, Timbaland, Eminem
RegistrazioneBaseline Studios, New York; Manhattan Center, New York
maggio-luglio 2001
Certificazioni
Dischi d'oroRegno Unito (bandiera) Regno Unito
(vendite: 100 000+[2])
Dischi di platinoCanada (bandiera) Canada
(vendite: 40 000+[3])
Stati Uniti (bandiera) Stati Uniti (3)[4]
(vendite: 3 000 000+)
Jay-Z - cronologia
Album successivo
(2001)
Singoli
  1. Izzo (H.O.V.A.)
    Pubblicato: 21 agosto 2001
  2. Girls, Girls, Girls
    Pubblicato: 2 ottobre 2001
  3. Jigga That Nigga
    Pubblicato: 29 gennaio 2002
  4. Song Cry
    Pubblicato: 23 marzo 2002

The Blueprint è il sesto album del rapper statunitense Jay-Z, pubblicato nel 2001 dalla Roc-A-Fella e dalla Def Jam. Distribuito una settimana prima rispetto a quanto previsto al fine di prevenire il bootlegging, è stato registrato a New York. A differenza dei precedenti prodotti del rapper, The Blueprint è composto da produzioni e campioni basati sulla soul music degli anni settanta.

All'epoca della registrazione del disco, Jay-Z era in attesa di due processi, uno per possesso di arma da fuoco e uno per aggressione,[5][6][7][8] divenendo uno degli artisti più dissati nell'hip hop (ricevendo dissing da Nas, Prodigy e Jadakiss).[5][6][7]

L'album riceve un plauso universale da parte degli autori musicali, che elogiano la produzione e il lirismo dell'artista.[7][9] È considerato uno dei suoi album migliori e uno dei dischi hip hop migliori di sempre.[7][8][9] Uscito il giorno dell'attentato alle Torri Gemelle, The Blueprint vende 426 000 copie nella sua prima settimana, debuttando al primo posto nella Billboard 200 e ottenendo la certificazione di doppio platino negli Stati Uniti.

Nel 2012 la rivista Rolling Stone l'ha inserito al 252º posto della sua lista dei 500 migliori album. Nella revisione del 2020 della stessa classifica, l'album sale fino alla posizione numero 50.[10]

Jay-Z devolve parte dei suoi guadagni derivanti dal tour di The Blueprint alle organizzazioni di soccorso per l'11 settembre.[8]

(EN)

«And if y'all got love for me I got love for y'all
And if y'all go to war for me I go to war wit y'all»

(IT)

«E se avete amore per me, io ho amore per voi
E se andate tutti in guerra per me, io vado in guerra con voi»

The Blueprint venne registrato nell'arco di due settimane[7], . All'epoca, il rapper era in attesa di due processi penali, ed era in un periodo di contrasti con vari colleghi, tra i quali Jadakiss, Fat Joe e soprattutto Nas e Prodigy dei Mobb Deep. A tal proposito, nella traccia Takeover, Jay-Z attacca i due rapper del Queensbridge, utilizzando un campionamento tratto dalla canzone Five to One dei Doors[11] e un'interpolazione di Fame di David Bowie.[12] Particolarmente duro l'attacco nei confronti di Nas con i versi: «Had a spark when you started but now you're just garbage» ("Hai avuto una scintilla [riferimento a Illmatic] quando hai iniziato, ma ora sei solo spazzatura"). Per The Blueprint, Jay-Z e i suoi produttori (soprattutto Kanye West, Bink! e Just Blaze[6][7][13][14][15][16]) trassero ispirazione da vecchi pezzi soul degli anni settanta[5][6][7][13][15][17], includendo campioni vocali di artisti come Al Green, Bobby "Blue" Bland, David Ruffin e Jackson 5 in quasi ogni traccia sull'album, e donando al tutto sonorità mainstream.[8] Alcune eccezioni sono i brani Jigga That Nigga, Hola Hovito e Renegade, una traccia prodotta da Eminem che vede anche la sua partecipazione come ospite.

La copertina dell'album mostra una fotografia virata in blu di Jay-Z seduto su una scrivania, opera del fotografo Jonathan Mannion, ispirata a un'immagine della serie The Firm di Jocelyn Bain Hogg, che dipingeva il crimine organizzato in Gran Bretagna. Al posto del telefono e del tirapugni che si vedono accanto al posacenere nella foto originale, furono posizionati un sigaro, un pacchetto di sigari e un microfono.[18]

Recensioni professionali
RecensioneGiudizio
AllMusic[1]
Robert Christgau[19]A-
Entertainment Weekly[5]B-
RapReviews[20]8.5/10
PopMatters[21]
Blender[17]
NME[21]
The A.V. Club[13]favorevole
L.A. Weekly[21]
Pitchfork[21]8.7/10
Rolling Stone[6]
Vibe[22]
Piero Scaruffi[23]6.5/10

The Blueprint è acclamato dalla critica specializzata, ottenendo un punteggio di 88/100 sul sito Metacritic.[21] Per Vibe è il suo miglior album,[22] The Source gli assegna un punteggio di 5-mic («album classico»)[24] e secondo l'autore musicale Nathan Rabin è «il più forte, solido e coerente album di Jay-Z dall'uscita del leggendario Reasonable Doubt del 1996.»[13] XXL assegna un punteggio perfetto in una recensione retrospettiva del 2007.[11]

L'album aiuta notevolmente Jay-Z a consolidare il proprio posto come «erede di The Notorious B.I.G. al titolo di miglior rapper di New York».[1][6][7][8][13][14][15][16][17][25] In Takeover dissa due dei suoi più temibili rivali a quel titolo, gli MC del Queensbridge Nas e Prodigy.[1][6][7][8][13][14][16][17] The Blueprint è considerato un «album perfetto»:[1][7] ha testi, flow, rime e basi eccellenti,[1][7][13][15][19][22] è un lavoro diretto e personale[1][6][7] che presenta un solo ospite e segna il ritorno dell'artista all'hip hop dopo diversi album crossover.[1] Per le ragioni appena descritte, è spesso paragonato a Reasonable Doubt.[1][8][13][16][22]

Pubblicato il giorno dell'attentato alle Torri Gemelle, il disco vende 426 000 copie fisiche nella sua prima settimana,[26] diventando il quarto album consecutivo di Jay-Z a raggiungere la prima posizione nella Billboard 200. Totalizza oltre due milioni di copie vendute negli Stati Uniti d'America, venendo certificato doppio platino dalla RIAA.[27][28] Al febbraio 2012, le vendite raggiungono quota 2,7 milioni.[29]

Riconoscimenti

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The Blueprint è inserito in diverse liste come album dell'anno,[30][31][32] tra i migliori album del decennio[14][25][33] e di tutti i tempi. Nel 2003 Rolling Stone lo mette nella sua lista dei 500 migliori album di sempre al 464º posto[34] e nella lista riveduta del 2012, il disco sale al 252º posto,[35] per poi salire fino al 50º nella terza revisione datata 2020.[10] Sempre Rolling Stone lo piazza al quarto posto tra i cento migliori album degli anni duemila.[15] The Blueprint è inserito nel libro del 2005 1001 Albums You Must Hear Before You Die.[36] Nel 2019 l'album è stato scelto dalla Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti per la preservazione nel National Recording Registry per significativi meriti "culturali, storici o estetici".[37]

  1. The Ruler's Back – 3:50 – Bink
  2. Takeover – 5:13 – Kanye West
  3. Izzo (H.O.V.A.) – 4:00 – Kanye West
  4. Girls, Girls, Girls – 4:35 – Just Blaze
  5. Jigga That Nigga – 3:24 – Poke & Tone
  6. U Don't Know – 3:19 – Just Blaze
  7. Hola' Hovito – 4:33 – Timbaland
  8. Heart of the City (Ain't No Love) – 3:43 – Kanye West
  9. Never Change – 3:59 – Kanye West
  10. Song Cry – 5:04 – Just Blaze
  11. All I Need – 4:27 – Bink
  12. Renegade (featuring Eminem) – 5:38 – Eminem
  13. Blueprint (Momma Loves Me) – 3:41 – Bink
Tracce nascoste
  1. Breathe Easy (Lyrical Exercise) – 3:45 – Just Blaze
  2. Girls, Girls, Girls (Part 2) – 4:14 – Kanye West
Campionamenti

Classifiche settimanali

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Classifica (2001) Posizione
massima
Canada[38] 3
Francia[39] 73
Germania[39] 55
Paesi Bassi[39] 51
Regno Unito[40] 30
Stati Uniti[41] 1
US Top R&B/Hip-Hop Albums[42] 1
Norvegia[39] 36
Svizzera[39] 59
Svezia[39] 30
Classifica (2007) Posizione
massima
US Top Rap Albums[43] 21

Classifiche di fine anno

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Classifica (2001) Posizione
massima
Stati Uniti[44] 52
US Top R&B/Hip-Hop Albums[45] 12
Classifica (2002) Posizione
massima
Stati Uniti[46] 123
US Top R&B/Hip-Hop Albums[47] 44
  1. ^ a b c d e f g h i (EN) The Blueprint, su AllMusic, All Media Network.
  2. ^ (EN) Brit Certified; certificato in data 11.07.2003; bpi.co.uk.
  3. ^ (EN) Gold & Platinum, musiccanada.com.
  4. ^ (EN) Jay-Z - The Blueprint – Gold & Platinum, su Recording Industry Association of America. URL consultato il 12 aprile 2023.
  5. ^ a b c d (EN) Will Hermes, The Blueprint, su ew.com, 17 novembre 2000. URL consultato il 20 gennaio 2019.
  6. ^ a b c d e f g h (EN) The Blueprint, rollingstone.com.
  7. ^ a b c d e f g h i j k l (EN) Ranking Jay-Z's Albums From Worst To Best, complex.com.
  8. ^ a b c d e f g (EN) REMEMBERING JAY Z’S ‘THE BLUEPRINT’ ON HIS 46TH BIRTHDAY, thesource.com.
  9. ^ a b Jay-Z Albums, Ranked, spin.com.
  10. ^ a b The 500 Greatest Albums of All Time: The Blueprint Rolling Stone.
  11. ^ a b (EN) Retrospective: XXL Albums, in XXL, December 2007.
  12. ^ Leroy, Dan. Review: The Blueprint. Yahoo! Music.
  13. ^ a b c d e f g h (EN) Nathan Rabin, Jay-Z: The Blueprint, in The A.V. Club, 11 settembre 2001. URL consultato il 5 settembre 2009 (archiviato dall'url originale il 13 marzo 2017).
  14. ^ a b c d (EN) Critics' 20 Best Albums of the 2000s, Billboard.com
  15. ^ a b c d e (EN) 100 Best Albums of the 2000s, rollingstone.com.
  16. ^ a b c d (EN) Jay-Z - The Blueprint, hiphopdx.com.
  17. ^ a b c d (EN) Jay-Z - The Blueprint, blender.com.
  18. ^ Eddie Fu, Knowledge Drop: Here's The Photo That Inspired JAY-Z's 'The Blueprint' Cover Art, su Genius, 11 settembre 2019. URL consultato il 20 febbraio 2020.
  19. ^ a b (EN) Robert Christgau: CG: Jay-Z, su robertchristgau.com. URL consultato il 17 gennaio 2019.
  20. ^ (EN) review, su rapreviews.com. URL consultato il 21 gennaio 2019.
  21. ^ a b c d e (EN) The Blueprint, metacritic.com.
  22. ^ a b c d Dream Hampton, Jay-Z: The Blueprint, in Vibe, November 2001, pp. 145–46. URL consultato il 5 settembre 2009.
  23. ^ Piero Scaruffi, The History of Rock Music. Jay-Z, su scaruffi.com, www.scaruffi.com. URL consultato il 5 febbraio 2021.
  24. ^ (EN) Kim Osorio, 5 Mics: Who Got Next?, in The Source, 14 maggio 2012. URL consultato il 14 maggio 2012.
  25. ^ a b (EN) Teen Videos, The 50 Best Albums of the Decade (2000-2009) :: Blogs :: List of the Day :: Paste, su pastemagazine.com. URL consultato il 16 gennaio 2012 (archiviato dall'url originale il 7 luglio 2011).
  26. ^ (EN) Johnson, Craig, Why Jay-Z's music still mattered on 9/11, su articles.cnn.com, CNN.com, 8 settembre 2011. URL consultato il 2 luglio 2012 (archiviato dall'url originale il 19 gennaio 2013).
  27. ^ Basham, David (March 29, 2002). (EN) Got Charts? Jay-Z & R. Kelly, Cornell & Rage: Dynamic Duos — Well, Maybe Not Archiviato il 5 giugno 2009 in Internet Archive.. MTV. Retrieved May 24, 2008.
  28. ^ (EN) RIAA Searchable Database. Recording Industry Association of America.
  29. ^ (EN) Paul Grein, Week Ending Feb. 26, 2012. Albums: Half of the Top 10 | Chart Watch (NEW) - Yahoo Music, su music.yahoo.com, 29 febbraio 2012. URL consultato il 20 aprile 2014.
  30. ^ (EN) 2001, nme.com.
  31. ^ (EN) Our Critics Top Albums of 2001, rollingstone.com.
  32. ^ The 20 Best Albums of 2001
  33. ^ (EN) The Top 200 Albums of the 2000s: 20-1 Archiviato il 4 ottobre 2009 in Internet Archive. Pitchfork Media
  34. ^ (EN) RS500: 252 The Blueprint Archiviato il 6 gennaio 2007 in Internet Archive.. Rolling Stone. Retrieved on 2009-09-15.
  35. ^ (EN) Archived copy, su rollingstone.com. URL consultato il 28 luglio 2012 (archiviato dall'url originale il 4 giugno 2012).. Rolling Stone.
  36. ^ (EN) Robert Dimery e Michael Lydon, 1001 Albums You Must Hear Before You Die: Revised and Updated Edition, Universe, 23 marzo 2010, ISBN 978-0-7893-2074-2.
  37. ^ Travis M. Andrews, Jay-Z, a speech by Sen. Robert F. Kennedy and 'Schoolhouse Rock!' among recordings deemed classics by Library of Congress, in The Washington Post, 20 marzo 2019. URL consultato il 25 marzo 2019.
  38. ^ (EN) Canadian Albums, billboard.com.
  39. ^ a b c d e f (EN) Jay-Z - The Blueprint, lescharts.com.
  40. ^ (EN) Jay-Z, officialcharts.com.
  41. ^ (EN) Billboard 200, billboard.com.
  42. ^ (EN) Top R&B/Hip-Hop Albums, billboard.com.
  43. ^ (EN) Billboard Top Rap Albums, Billboard.com.
  44. ^ (EN) Billboard 200 (Year-end 2001), billboard.com.
  45. ^ (EN) Top R&B/Hip-Hop Albums (Year-end 2001), billboard.com.
  46. ^ (EN) Billboard 200 (Year-end 2002), billboard.com.
  47. ^ (EN) Top R&B/Hip-Hop Albums (Year-end 2002), billboard.com.

Collegamenti esterni

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