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Tata Telcoline

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Tata Telcoline
Descrizione generale
CostruttoreIndia (bandiera) Tata Motors
Tipo principalePick-up
Produzionedal 1988
Sostituita daTata Xenon
Altre caratteristiche
Dimensioni e massa
Lunghezza4585 mm
5210 mm
Larghezza1700 mm
1810 mm
Altezza1600 mm
1730 mm
Passo2825 mm
3150 mm
Altro
AssemblaggioPune
Stessa famigliaTata Safari
Tata Sierra
Tata Sumo
Tata Estate
Auto similiFord Ranger
Mitsubishi L200
Toyota Hilux

La Tata Telcoline è un pick-up prodotto dalla casa automobilistica indiana Tata Motors a partire dal 1988 e ancora in produzione. Lanciato originariamente con il nome di Tatamobile 206 è stato il primo veicolo realizzato dal costruttore indiano adibito sia per il trasporto passeggeri che per l’utilizzo commerciale. Il nome Tatamobile 206 in seguito è stato cambiato in Tata 207 sul mercato locale mentre nell’export globale é stato venduto con il nome Telcoline (a volte abbreviato in TL) ad eccezione dell’Italia dove è stato importato con il più semplice e classico nome di Tata Pick-Up.[1] Nel Regno Unito è stato commercializzato come Tata Loadbeta.[2]

Introdotto nel luglio 1988[3], il pick-up Tatamobile 206 (nome originale utilizzato in India) è stato progettato da Telco (acronimo di Tata Engineering and Locomotive Company) ed è stato lanciato da Tata Motors dopo l'heavy duty Tata 407 (un veicolo basato sul Mercedes-Benz T1). Sviluppato in due anni il pick-up sul mercato indiano diventa subito un grande successo, durante l’anno fiscale 1988-89 in totale 61.691 esemplari di Tatamobile furono venduti e 64.941 veicoli tra il 1989-1990. Con la Tatamobile 206 la casa automobilistica indiana conquistò il 25% della quota di mercato nel segmento dei veicoli commerciali leggeri.[4]

Il Tatamobile 206 è un pick-up di medie dimensioni basato sulla piattaforma Tata X2[5], sia con passo corto (cabina singola 2 posti) che passo lungo (cabina doppia 5 posti) con trazione posteriore o integrale 4WD: sulla stessa piattaforma X2 Tata Motors ha prodotto il SUV compatto Tata Sierra 3 porte (lanciato nel 1991 e venduto in Italia come Tata Sport), la station wagon Tata Estate e i fuoristrada Safari, Sumo e Sumo Grande. Al debutto era disponibile con un motore diesel aspirato 2,0 litri (1,948 cm³) Peugeot XD88 (assemblato su licenza Peugeot da Tata in India) che erogava 63 CV, nel 1994 è stato riprogettato dalla azienda austriaca AVL ed è stato adottato il turbocompressore e la potenza salì a 92 cavalli.

Restyling 1994 e avvio dell'export

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Nel 1990 Tata inizia l'esportazione del Tatamobile in Sudafrica con il nome Telcoline e nel 1994 venne introdotto un restyling (nuova mascherina e paraurti) e una terza variante con cabina singola e passo lungo con cassone più capiente; nello stesso anno viene avviata l’esportazione del veicolo in Europa. In Italia, è stato venduto con il nome Tata Pick-Up, tuttavia sul retro del cassone era comunque presente il logo col nome “Telcoline” utilizzato in tutte le versioni esportate fuori dall’India.

In Italia era disponibile a cabina singola e doppia e in due versioni: base e Orciari, quest’ultima allestita dal designer italiano Orciari con vernice bicolore, bullbar anteriore, cerchi in lega, climatizzatore e interni rivisti con rifiniture specifiche. I motori disponibili in Europa erano il 2.0 litri Peugeot aspirato (63 CV) e turbo (92 CV) omologati Euro 2, con l'introduzione dello standard Euro 3 la versione aspirata non sarà più commercializzata mentre la potenza della versione turbocompressa viene ridotta a 88 cavalli.

Nel 2000 Tata Motors stringe un accordo con la Malaysia Truck & Bus (MTB) per l'assemblaggio in complete knock down del Telcoline nello stabilimento di Pekan, Pahang in Malesia per la vendita sul mercato locale. Il pick-up è stato venduto inizialmente solo nella versione 4WD integrale cabina doppia, in seguito sono state introdotte anche le versioni a cabina singola.[6]

Restyling 2002

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Tata Telcoline dopo il restyling del 2002

Nell'agosto 2002 viene introdotto un restyling più importante: debuttano i nuovi paraurti anteriore e posteriore, il nuovo cofano anteriore e la calandra anteriore che ospita il nuovo logo Tata, inoltre vengono apportate modifiche alla meccanici e viene introdotto il nuovo motore diesel 3.0 quattro cilindri aspirato e turbo (lo stesso usato nel Tata 407[7]). Con il nuovo motore Tata cambia il nome del veicolo nel mercato indiano da Tatamobile a Tata 207 DI. Il 3.0 litri (2956 cm³) aspirato produce 58 CV ma eroga più coppia motrice rispetto alla precedente unità 2.0 litri Peugeot, la versione turbocompressa eroga 87 CV ed è omologata Euro 4.

Nel settembre 2003 è stata firmata una joint venture tra Tata Motors e Phoenix Venture Holdings (gruppo MG Rover) per la distribuzione e la vendita della Tata 207 DI nel Regno Unito.[8]

Nel 2006, Tata introduce la 207 DI EX nel mercato indiano, una versione a cabina singola con un cassone piatto e un passo lungo (già venduta da anni in Europa, ma mai ufficialmente in India).[9] Viene introdotto anche il motore 2,2 litri diesel common rail Dicor che eroga 140 cavalli di potenza. Il 2,2 litri si basa sul progetto del motore PSA DW12 da 2,179 litri e su licenza del gruppo PSA è stato rivisto di Tata e AVL. Nel 2007 l'esportazione in Europa è terminata perché Tata ha presentato il suo successore: lo Xenon.

Nonostante la presentazione del successore Xenon, la produzione in India continua solo nelle versioni più economiche e viene esportato anche in Sudafrica. Attualmente viene prodotto solo nelle versioni con cassone extra lungo sia a due porte che cinque porte.

La Telcoline utilizza un telaio a longheroni e traverse (piattaforma Tata X2), con trazione posteriore oppure sulle versioni di punta 4WD integrale a schema part-time (trazione posteriore con possibilità di inserimento trazione anteriore) con sistema di innesto a comando elettrico fino a 60 km/h, dotato di riduttore su tutti i rapporti, differenziale posteriore autobloccante e mozzi anteriori a bloccaggio/sbloccaggio manuale (successivamente è stata adottata una soluzione completamente automatica). Le sospensioni anteriori sono con avantreno a doppio trapezio oscillante e barra di torsione mentre al posteriore è stato adottato uno schema a ponte rigido con cinque bracci tiranti e molle elicoidali. I freni anteriori sono a disco autoventilanti abbinati a quelli posteriori che sono a tamburo autoregistrante. Le versioni a trazione integrale presentavano assetto rialzato e protezioni sottoscocca all'anteriore.

Motorizzazioni

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Modello Disponibilità Motore Cilindrata
cm³
Potenza Coppia max Emissioni CO2
(g/Km)
0–100 km/h
(secondi)
Velocità max
(Km/h)
Consumo medio
(Km/l)
2.0 D 8V dal debutto 4 cilindri in linea, Diesel 1.948 46 kW (63 CV) 115 N•m @2.500 giri/min - - 140 10,3
2.0 TDI 8V dal debutto 4 cilindri in linea, Diesel 1.948 64 kW (87 CV) 200 N•m @2.500 giri/min 255 - 140 10,3
2.2 Dicor 16V dal debutto 4 cilindri in linea, Diesel 2.179 103 kW (140 CV) 320 N•m @1.700 giri/min - - 160 10,3
3.0 TDI 8V dal debutto 4 cilindri in linea, Diesel 2.956 52,5 kW (71 CV) 225 N•m @1.500 giri/min - - 160 10,3
  1. ^ Archivio veicoli commerciali leggeri: Tata Pick Up, su tuttotrasporti.it. URL consultato il 30 giugno 2018.
  2. ^ (EN) Tata Engg inks pact with Phoenix to distribute Safari, Loadbeta — To enhance presence in UK, Ireland, su thehindubusinessline.com, 12 marzo 2003. URL consultato il 21 giugno 2019.
  3. ^ (EN) Telco gears up to make grand entry into passenger car market with launch of new vehicle, su indiatoday.in, 31 agosto 1988. URL consultato il 25 giugno 2018.
  4. ^ (EN) Kailash Chandra Biswal, Corporate Saving Behaviour, Northern Book Centre, 2007. URL consultato il 31 luglio 2018.
  5. ^ Rebuilding success stories, su tatawestside.com, aprile 2003. URL consultato il 25 giugno 2018 (archiviato dall'url originale l'11 agosto 2018).
  6. ^ (EN) New Car Launches: Tata Telcoline 207 4×4 Crew Cab, su autoworld.com.my, 25 settembre 2000. URL consultato il 1º agosto 2018.
  7. ^ (EN) Tata 207 to have 407's engine [collegamento interrotto], su tatawestside.com, Tatawestside.it, 8 gennaio 2002. URL consultato il 30 giugno 2018.
  8. ^ (EN) MG Rover mulls Tata Indica diesel sourcing too [collegamento interrotto], su tatawestside.com, 17 settembre 2003. URL consultato il 30 giugno 2018.
  9. ^ (EN) Tata Motors' new model [collegamento interrotto], su tatawestside.com, 10 gennaio 2006. URL consultato il 30 giugno 2018.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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