TEE Molière
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Tipo | Trans Europ Express (TEE) (1973–1979) InterCity (IC) (1980–1983) Rapido (1983–1987) EuroCity (EC) (1987–1997) | ||
Stati | Germania Belgio Francia | ||
Inizio | Düsseldorf | ||
Fine | Parigi | ||
Apertura | 3 giugno 1973 | ||
Chiusura | 14 dicembre 1997 | ||
Gestore | Deutsche Bundesbahn SNCF | ||
Lunghezza | 533 km | ||
Percorso TEE Molière (rosso) e Thalys (blu) | |||
Trasporto pubblico | |||
Il treno TEE Molière, dal nome d'arte del commediografo e drammaturgo francese Jean-Baptiste Poquelin (1622-1673), fu istituito nel 1973 per collegare Parigi con Düsseldorf in sostituzione del TEE Paris-Ruhr; fu limitato a Colonia nel 1975 e uscì dal raggruppamento Trans Europ Express nel 1979[1].
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Nel giugno del 1973 la Ferrovia Federale Tedesca (DB) chiese e ottenne di cambiare il nome del treno TEE Paris-Ruhr, divenuto anacronistico dopo l'arretramento del capolinea da Dortmund a Düsseldorf perché il percorso non interessava più la regione della Ruhr[1].
A partire dall'orario estivo del 6 giugno 1973 fu dunque istituito il nuovo TEE Molière che mantenne lo stesso materiale rotabile, lo stesso percorso e una traccia oraria analoga a quella del predecessore, con un leggero guadagno di tempo di percorrenza in entrambi i sensi di marcia[1].
Con l'orario estivo del 1º giugno 1975 il capolinea fu arretrato da Düsseldorf a Colonia per le stesse ragioni di scarsità di frequentazione sulla tratta tedesca che nell'autunno 1971 avevano determinato la limitazione a Düsseldorf del TEE Paris-Ruhr[2].
A partire dalla stessa data la DB assicurò la coincidenza sullo stesso marciapiede tra il TEE 41 Molière, in arrivo a Colonia alle 22.46, e i treni InterCity IC 118 Rheinblitz per Düsseldorf-Dortmund e IC 128 Hans Sachs per Wuppertal-Hagen; dalle stesse località partivano rispettivamente di prima mattina gli IC 112 Gambrinus e IC 121 Hans Sachs, che raggiungevano Colonia prima della partenza del TEE 40 Molière alle 7.17[3].
In occasione della Conferenza Europea degli Orari del 1975 le ferrovie tedesche (DB) chiesero la soppressione del TEE Molière per scarsa redditività; l'istanza fu appoggiata dalle ferrovie belghe (SNCB) e contrastata dalla ferrovie francesi (SNCF) che fecero osservare che la sorte del Molière, effettuato con carrozze SNCF[1], non poteva essere disgiunta da quella del TEE Parsifal, effettuato con carrozze DB[4], che aveva una frequentazione analoga sul percorso francese[3]. La SNCF fece inoltre pesare il fatto che la cancellazione del TEE Goethe, operativa dal 1º giugno 1975[5], comportava già un significativo calo di utilizzo del materiale TEE francese, chiedendo che l'eventuale soppressione del Molière venisse compensata con l'utilizzo delle carrozze TEE SNCF sul Parsifal[3]. Alla fine della lunga discussione fu deciso di mantenere in servizio il TEE Molière, ma di non farlo più circolare il sabato a partire dall'orario estivo 1976, estendendo la soppressione alla domenica un anno dopo[3].
La fase conclusiva del servizio commerciale del TEE Molière si svolse in modo sostanzialmente parallelo a quella del TEE L'Arbalète[6]:
- uscì dal raggruppamento TEE con l'orario estivo del 27 maggio 1979, sostituito da un treno rapido di prima e seconda classe con carrozze SNCF tipo Corail;
- fu classificato come InterCity IC 430/431 dal 1º giugno 1980;
- perse la classificazione InterCity dall'orario estivo 1983 all'orario estivo 1986 perché prolungato a Copenaghen in orario notturno come treno espresso D 430/431 composto da carrozze cuccette e carrozze letti;
- fu classificato come EuroCity EC 40/41 dal 31 maggio 1987;
- fu soppresso il 14 dicembre 1997 con l'entrata in servizio del Thalys tra Parigi e Colonia.
Percorso e fermate
[modifica | modifica wikitesto]Il TEE Molière collegava Parigi a Düsseldorf attraverso le valli della Sambre e della Mosa e toccando la grande città industriale e commerciale di Colonia, coprendo una distanza di 532,2 km[1].
Il treno aveva origine dalla stazione di Parigi Nord e fermava nell'ordine a San Quintino (solo nel senso dispari Parigi→Dortmund), a Maubeuge, Charleroi, Namur, Liegi, Verviers, Aquisgrana, Colonia e Düsseldorf[1].
Dal 1º giugno 1975 l'itinerario fu limitato a Colonia, con un percorso totale di 492,1 km[1].
Il 28 maggio 1978 la fermata a San Quintino fu estesa a entrambi i sensi di marcia[1].
Il 25 maggio 1979 circolò per l'ultima volta come Trans Europ Express[1].
La numerazione adottata fu TEE 41-40[1].
Materiale rotabile
[modifica | modifica wikitesto]Il TEE Molière mantenne la composizione a materiale ordinario con carrozze TEE SNCF tipo Mistral 69 del suo predecessore Paris-Ruhr, formata da[7]:
- 1 carrozza di 1ª classe a corridoio centrale tipo SNCF A8tu TEE;
- 1 carrozze di 1ª classe a scompartimenti tipo SNCF A8u TEE;
- 1 carrozza di 1ª classe con bar tipo SNCF A3rtu TEE;
- 1 carrozza ristorante tipo SNCF Vru TEE;
- 1 carrozza di 1ª classe a corridoio centrale tipo SNCF A8tu TEE;
- 1 carrozza di 1ª classe a corridoio centrale con bagagliaio e generatore elettrico tipo SNCF A4Dtux TEE.
Su richiesta della Compagnie Internationale des Wagons-Lits (CIWL), che gestiva il servizio ristorante sul TEE Molière, la carrozza bar A3rtu fu soppressa per scarsa frequentazione con l'orario invernale 1975[6].
La locomotive elettriche delle diverse amministrazioni ferroviarie a cui fu affidata la trazione del TEE Molière furono:
- la DB 103 (monotensione)[8];
- la DB 110 (monotensione)[2];
- la SNCB BB 22 (monotensione)[8];
- la SNCB BB 23 (monotensione)[8];
- la SNCB BB 25 (monotensione)[8];
- la SNCB BB 26 (monotensione)[8];
- la DB 184 (quadritensione)[9];
- la SNCB BB 15 (tritensione)[9];
- la SNCB BB 16 (quadritensione)[9].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e f g h i j Mertens, Malaspina, TEE, p. 338.
- ^ a b Mertens, Malaspina, TEE, pp. 338-339.
- ^ a b c d Mertens, Malaspina, TEE, p. 339.
- ^ Mertens, Malaspina, TEE, p. 200.
- ^ Mertens, Malaspina, TEE, pp. 290, 293.
- ^ a b Mertens, Malaspina, TEE, p. 340.
- ^ Mertens, Malaspina, TEE, figura 2.44 pp. 340-341.
- ^ a b c d e Mertens, Malaspina, TEE, tabella 1.17 pp. 84-85.
- ^ a b c Mertens, Malaspina, TEE, tabella 1.18 p. 85.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Maurice Mertens, Jean-Pierre Malaspina, TEE. La leggenda dei Trans Europ Express, con la collaborazione di Marc Le Gad, Manfred e Martin Meyer, Salò (BS), ETR – Editrice Trasporti su Rotaie, 2008, ISBN 978-88-85068-31-5.
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